LE AVANGUARDIE STORICHE Il termine Avanguardie deriva dal linguaggio militare e indica le prime file di soldati che guidavano la battaglia SI SVILUPPANO NEI PRIMI ANNI DEL NOVECENTO E DANNO VITA AD ESPERIENZE MOLTO VARIE NEI DIFFERENTI AMBITI ARTISTICI E CHE HANNO IN COMUNE LA VOLONTA’ DI APRIRE UNA NUOVA STRADA NELL’ARTE ROMPENDO OGNI LEGAME CON LA TRADIZIONE E ABBANDONANDO LO STUDIO E IL LINGUAGGIO ACCADEMICO PER SPERIMENTARE NUOVI MODI DI FARE ARTE. Le principali avanguardie furono: ESPRESSIONISMO DADAISMO CUBISMO METAFISICA FUTURISMO ASTRATTISMO e NEOPLASTICISMO SURREALISMO ALCUNE DI QUESTE CORRENTI HANNO REDATTO I “MANIFESTI” NEI QUALI ENUNCIAVANO I PRINCIPI BASILARI E LE FINALITA’ DELLA LORO ARTE ESPRESSIONISMO Questo movimento parte dalle basi pittoriche gettate da Van Gogh, Gauguin e Munch Le caratteristiche generali sono • LE IMMAGINI VENGONO DEFORMATE • I COLORI USATI PER RAPPRESENTARE LE EMOZIONI E I MOTI DELL’ANIMO non e non per ritrarre oggettivamente la realtà • FORME DEFINITE DA NETTE LINEE DI CONTORNO • ABBANDONARE LE REGOLE PROSPETTICE E LE RICERCHE DI VOLUMETRIA DELLE FORME Si sviluppa in diverse correnti nazionali 1905 IN GERMANIA 1905 IN FRANCIA DIE BRÜCKE I FAUVES (il Ponte) 1911 IN GERMANIA DER BLAUE REITER Il Cavaliere Azzurro le Belve L’ARTE ESPRESSIONISTA VENNE INDICATA COME “ARTE DEGENERATA” DURANTE IL REGIME NAZISTA DIE BRÜCKE – IL PONTE Le caratteristiche e gli intenti del movimento furono definite nel manifesto che diede nome al movimento, si tratta di una xilografia che accompagnava la prima mostra del gruppo nel 1906 a Dresda. 1 2 Il gruppo fu attivo anche a Berlino, tra il 1911 e il 1913 e tra gli artisti del gruppo i principali furono: Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938), Karl SchmidtRottluff (1884-1976) e Emil Nolde (1867-1956) che Ernst Ludwig Kirchner I pittori della Brücke, Kirchner(1) e Schmidt-Rottluff (2) erano accomunati anche da un forte impegno politico e sociale. Il gruppo si sciolse a causa di contrasti tra gli artisti ERNST LUDWIG KIRCHNER (1880-1938) Fu uno dei fondatori del gruppo Die Brücke e tra gli artisti più impegnati nella denuncia sociale e politica. Si arruolò volontario per combattere nella Prima Guerra Mondiale e ne venne sconvolto. Nel 1937 le sue opere vennero giudicate “degenerate” ed esposte alla mostra organizzata dal regime nazista per denunciare l’arte da distruggere. Nel 1938 si tolse la vita, sconvolto dagli eventi che si stavano susseguendo Il corpo è definito da pochi tratti essenziali che evidenziano la tensione e la paura della ragazza. Il volto spigoloso è caratterizzato da lineamenti da bambina marcatamente truccati. L’espressione è inquietante: cupa e malinconica Il colore, dalle tonalità accese, è steso con pennellate piatte e materiche. Marcella 1910 , olio su tela Stoccolma, Nationalmuseum È evidente il riferimento all’opera “Pubertà” di Edvard Munch Simile è la tensione drammatica dei dipinti ma differente è il modo di renderla: • Munch rappresenta un’ombra nera che incombe sulla ragazza, ritratta realisticamente e con una gamma cromatica calda. • Kirchner usa colori dai toni acidi e una linea disegnativa molto marcata. Il dipinto fa parte di una serie di dipinti realizzati tra il 1911 e il 1914 che ha come soggetto il mondo della borghesia berlinese. La scena è priva di prospettiva e le figure sembrano schiacciate in uno spazio compresso che genera una condizione di inquietudine. Le figure sono innaturali: hanno corpi e volti allungati e spigolosi con i lineamenti dei volti che richiamano le maschere africane, in voga agli inizi del Novecento nelle esposizioni e considerate opere d’arte La linea disegnativa è marcata e tagliente I colori sono violenti e scelti in base alla loro carica espressiva. Sono stesi con pennellate rapide e materiche che concorrono a definire le forme. Strada a Berlino 1913, olio su tela, 121x91 cm New York, Museum of Modern Art La gente che affolla le strade ma è incapace di comunicare, diventa la metafora della solitudine che si sta diffondendo in Germania e in Europa con la fine della Belle Epoque e la Prima Guerra Mondiale alle porte KARL SCHMIDT-ROTTLUF (1884-1976) Rottura dell’argine, 1910 I colori sono molto accessi e innaturali La linea di contorno è molto evidente Al pittore non interessa rappresentare fedelmente la realtà ma dare immagine alle emozioni e ai sentimenti Ritratto di Rosa Schapire, 1911 EMIL NOLDE (1867-1956) Le figure umane sono molto deformate I colori sono intensi e costruiscono le forme Bambini che danzano selvaggiamente, 1909 La stesura è libera e senza disegno preparatorio Crocifissione, 1912 Mare d'autunno VII, 1910 FAUVES – LE BELVE Il nome si deve al critico Luis Vauxcelles che durante l’esposizione al Salon d’Automne del 1905 definì belve i pittori che esponevano: HENRI MATISSE (1869-1954); ANDRE’ DERAIN ((1880-1954) e MAURICE DE VLAMINCK (1876-1958). I pittori non costituirono un vero e proprio movimento ma condividevano uno stile basato su: • USO DEL COLORE PURO (spesso spremuto direttamente dal tubetto) “… i colori sono cartucce di dinamite …” (A. Derain) “… ho un grande amore per il colore puro, luminoso, smagliante e sono sempre sorpreso di vedere dei bei colori sporcati e offuscati senza necessità …” (H. Matisse) • ANTINATURALISMO CHE RIFIUTA LE REGOLE DELLA PROSPETTIVA, DEL VOLUME E DEL CHIAROSCURO • RAPIDITA’ DI ESECUZIONE E SINTESI CON LA DEFORMAZINE DELLE FORME • SOGGETTI CHE APPARTENGONO ALLA VITA QUOTIDIANA (ritratti, paesaggi, interni…) • L’ARTE COME STRUMENTO PER ESPRIMERE LA GIOIA DI VIVERE a differenza dell’Espressionismo tedesco non dichiarano nell’arte il loro impegno politico HENRI MATISSE (1869-1954) Studiò pittura apprendendo la tecnica degli impressionisti e dei puntinisti ma fu influenzato soprattutto dai dipinti di Van Gogh e Gauguin. Pose tutta la sua attenzione sull’uso espressivo della linea, del disegno e del colore Trascorse gli ultimi anni di vita nel sud della Francia, per studiare la luce e le atmosfere che considerava uniche. Venne però colpito dalla malattia che lo rese quasi cieco e si dedicò tecniche artistiche quali il collage. Il dipinto rivela l’iniziale interesse di Matisse per la pittura di George Seurat reinterpretata, però, in modo personale. Il colore è stesso a piccoli tocchi vicini ma le forme sono evidenziate da una linea di contorno molto marcata Lusso, calma e voluttà II, 1904 Donna con cappello 1905 olio su tela, 81x65 cm San Francisco, Collezione Haas In entrambe i dipinti è ritratta la moglie di Matisse Ritratto con riga verde 1905 olio su tela, 40,5x32,5 cm Copenaghen, Statens Museum for Kunst. I colori sono innaturali ma conferiscono rilievo e plasticità alle forme. I passaggi cromatici sono netti e privi di chiaroscuro. Gli sfondi sono piatti e indefiniti creati con macchie accostate di colore steso in modo solo apparentemente casuale. Gli occhi delle due donne sono definiti da una marcata linea disegnativa nera, utilizzata per definire tutti i contorni Le pennellate sono ampie e in alcuni punti il colore è steso con la spatola. Il titolo deriva dalla riga giallo-verde che, partendo dalla compatta ciocca di capelli blu, separa nel volto la zona in ombra dalla zona in luce. La gioia di vivere 1905 In questa tela è evidente il riferimento alla pittura di Cezanne per: • la scelta del soggetto (le bagnanti) • la resa dei corpi non definiti nei dettagli anatomici • la linea disegnativa marcata. Innovativo e personale è l’uso del colore a cui viene assegnato il compito di rappresentare la “gioia di vivere” Il soggetto della danza che compare sullo sfondo verrà ripetuto in molti lavori di Matisse (tele, collage …) La danza 1910 Olio su tela, 260x390 SanPietroburgo, Ermitage Paul Cezanne Le grandi Bagnanti 1898-1906 Lo studio rosso 1911 I dipinti alle pareti e le sculture sono opere realizzate da Matisse e presenti nel suo studio Domina la sintesi estrema delle forme Caratteristico è il contrasto tra la bidimensionalità creata dalla stesura cromatica piatta e la rappresentazione scorciata e in prospettiva dei mobili e degli oggetti. Viene a crearsi la condizione di un ambiente irreale nel quale gli oggetti appaiono fluttuanti La famiglia del pittore 1911 Matisse non fu solo pittore ma anche scultore e ceramista Nudo disteso, 1908 Figura decorativa, 1908 Piatti, 1910 La tristezza del re 1952 Pittura a guazzo su carta ritagliata e incollata su tela 292X386 cm Parigi, Centre Pompidou Gli ultimi anni di vita di Matisse furono segnati dalla quasi totale perdita della vista che gli impediva di dipingere. Pertanto si dedicò al collage e al gouches decoupages (carta dipinta, ritagliata e incollata). Tra i i soggetti preferiti per i collage: le foglie e la danza La gerbe 1953 collage ANDRÉ DERAIN (1880-1954) Donna in camicia, 1906 Ritratto di Henri Matisse, 1905 DER BLAUE REITER – IL CAVALIERE AZZURRO Il movimento venne fondato, a Monaco di Baviera, nel 1911 da Vasilij Kandinskij (18661944), Franz Marc (1880-1916) e August Macke (1887-1914). Nel 1912 si unì anche Paul Klee (1879-1940). Non avevano un manifesto ma pubblicavano un bollettino omonimo che si occupava di tutte le arti. A differenza di Der Brucke, non erano impegnati politicamente. “Il nome Der Blaue Reiter lo trovammo davanti a una tazza di caffè … a tutti e due piaceva il blu. A Marc i cavalli, a me i cavalieri” (V. Kandinskij) I pittori del movimento: • VOLEVANO RAPPRESENTARE IL MONDO INTERIORE E SPIRITUALE SOGGETTIVO • USAVANO LA FORZA EMOTIVA DEL COLORE BRILLANTE E ANTINATURALE, DELLA LINEA E DELLA COMPOSIZIONE • ELIMINANO GRADUALMENTE LA FIGURA E LA FORMA NATURALE DANDO VITA ALL’ARTE ASTRATTA • STUDIANO IL LEGAME TRA PITTURA E MUSICA perché hanno lo stesso fine: comunicare “Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è il pianoforte dalle molte corde. L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, mette l’anima umana in vibrazione” (V. Kandinskij) La prima esposizione si tenne nel gennaio 1912 a Monaco di Baviera. Il movimento si sciolse nel 1914 con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, durante la quale morirono Macke e Marc. VASILIJ KANDINSKIJ (1866-1944) Nacque in Russia e qui la sua pittura era ispirata dai racconti e dal folklore locale. Il cambiamento radicale nel suo linguaggio avvenne nel 1910, quando si trasferì a Monaco ed entrò in contatto con le Avanguardie. Al 1910 risale il primo acquerello astratto e da questa data si dedicò alla ricerca e allo studio del significato simbolico delle linee, delle forme e dei colori. Elaborò una grammatica visiva che spiegò in due saggi: “Dello spirituale nell’arte” edito nel 1912 “Punto, linea e superficie” edito nel 1926 Durante la Prima Guerra Mondiale fu costretto a tornare in Russia, dove rimase fino al 1921 e dove venne in contatto con le Avanguardie locali, interessate alle forme geometriche pure. Tali contatti e influenze furono elaborate tra il 1922 e il 1933 quando insegnò al Bauhaus. Bauhaus, fondato nel 1919 a Weimar (Germania) da Walter Gropius e venne chiuso nel 1933 dal regime nazista, dopo il trasferimento forzato a Berlino Lo stile pittorico in quest’opera rievoca la tecnica del mosaico: le pennellate creano tasselli accostati, ma nettamente separati, di colore puro. Vita variopinta 1907 tempera su tela, 130 x 162,5 cm Monaco,Städtische Galerie im Lenbachhasus La figura del pellegrino è perno della composizione e separa la sfera sacra da quella leggendaria La rievocazione del mondo russo, nel paesaggio, nelle architetture ma anche nella sfera religiosa e leggendaria, è protagonista della tela e diventa allegoria della vita e della morte. Alla sfera religiosa appartengono: • la figura di un vecchio con il bastone, rappresentazione del pellegrino che intraprende un percorso di fede, verso una mamma che abbraccia il suo bambino: la Madonna col Bambino, Alle loro spalle si trova un sacerdote ortodosso e accanto a lui un mendicante. Alla sfera leggendaria appartengono: • la figura di un giovane che suona il flauto e ai suoi piedi un gatto bellissimo, realizzato con pochi tocchi di colore. • i guerrieri che combattono sullo sfondo e il cavaliere che sguaina la spada e fa impennare il cavallo. • un giovane che insegue una fanciulla • la città fortificata arroccata sulla cima di un monte L'acquerello è costruito su segni leggeri, forme circolari e macchie di colore collocati sul foglio con rapidità, scioltezza e assoluta libertà, espressiva. È assente ogni riferimento alla realtà e alla profondità spaziale Primo acquerello astratto 1910-1911 tecnica mista, 65 x 49 cm Parigi, Centre Pompidou Kandinskij unisce varie tecniche: matita, acquerello e chine È considerata la prima opera astratta Il dipinto è espressione delle emozioni vissute dal pittore e quello che appare un “caos” disordinato è in realtà un attento studio della relazione tra forme circolari e lineari e tra toni caldi e freddi. I colori puri, chiari e vivaci, sono antinaturalistici. Manca riferimento prospettiva. ogni alla Le figure sono semplificate ma si possono riconoscere • il cielo luminoso con l’arcobaleno, • le montagne, • figure umane appena abbozzate Composizione IV 1911 olio su tela, 170 x 270 cm Dusseldorf, Kunstsammlung Centrale è lo studio delle contrapposizioni: • volumi pesanti - linee sottili • tratto preciso - scena indefinita • linee spigolose - colori delicati Molti sono i segni neri e le pennellate che non definiscono alcuna forma reale poiché in questa tela Kandinskij avvia la trasformazione della realtà viene in astrazione Macchia rossa II 1921 olio su tela, 181 x 31 cm Parigi, Centre Pompidou Accento in rosa 1926 Olio su tela Parigi, Centre Pompidou FRANZ MARC (1880-1916) Nato in Germania compì viaggi a Parigi dove vide le opere di Van Gogh e Cezanne, successivamente quelle dei Cubisti. I cavalli furono uno dei soggetti più amati dal pittore. Morì al fronte durante la Prima Guerra Mondiale Cavallo blu Cavallo blu I 1911 olio su tela, 112,5x84,5 cm Monaco,Städtische Galerie im Lenbachhasus Cavallo blu II 1911 olio su tela, Berna, Kunstmuseum Cavalli rossi e blu 1912, tempera su carta, Monaco,Städtische Galerie im Lenbachhasus Il sogno 1912 olio su tela, 101x136 cm PAUL KLEE (1879-1940) Nacque in Svizzera da una famiglia di musicisti e lui stesso suonava il violino. Fu la musica l’elemento che maggiormente influenzò la sua pittura, insieme alla conoscenza di tutte le principali correnti artistiche del tempo: Der Blaue Reiter, Futurismo e Cubismo. Sviluppò uno stile personale basato sull’uso del segno con un forte valore espressivo. “l’arte non riproduce il visibile, ma rende visibile” (P. Klee) Il colore e il segno sono gli elementi principali del suo linguaggio pittorico, ma non considerò mai l’astrattismo come l’unica forma espressiva. Infatti nella sua produzione alternò composizioni figurative e astratte, nelle quali non rinunciò mai a richiamare animali, oggetti o paesaggi Furono fondamentali per lui alcuni viaggi nel nord Africa (Egitto e Tunisia) dopo i quali modificò la scelta dei colori sempre più caldi e incentrati maggiormente sulle terre. Dal 1920 insegnò al Bauhaus Klee utilizza diverse tecniche: acquerello, olio, inchiostro e guazzo su carta. Il mare e il cielo che occupano quasi totalmente la scena sono suddivisi in riquadri azzurri sfumati: ingrigiti per il cielo e brilla ti per il mare. Tale tipo di pittura è spesso utilizzato da Klee. Dal mare emergono creature mostruose, contro le quali si scagli un pescatore-guerriero, armato di lancia in piedi su di una barca di piccole dimensioni. Scena di battaglia dall'opera comico-fantastica "Il navigatore" 1923, Tecnica mista, 34,5X50 cm, Basilea, Kupferstichkabinett L’opera è ricca di riferimenti simbolici: • il mare rappresenta l’inconscio e il sogno • i mostri marini rappresentano incubi, paure ed irrazionalità • la lotta del guerriero rappresenta la guerra quotidiana interiore di ogni uomo contro le proprie paure. “Il pensiero è un medium tra la terra e l'universo” Manca ogni rispetto delle proporzioni così come delle regole prospettiche. (P. Klee) Un soggetto molto amato da Klee era quello delle maschere Senecio o Testa d’uomo 1922, olio su tela, 40x38 cm Basilea, Kunstmuseum Maschera di terrore 1932, New York, Museum of Modern Art Maschera con bandierina 1925, Monaco, Bayerische Staatsgemaldesammlung Polifonia 1932 olio su tela, 66.5 × 106 cm Basilea, Museo d’arte “… il colore ed io siamo una cosa sola. Sono pittore …” (P. Klee) Ad Parnassus 1932 olio su tela, 100x128 cm Berna, Kunstmuseum I numerosi viaggi fatti da Klee nei paesi del nord Africa divennero fondamentali nelle scelte cromatiche di molte sue opere. La gamma cromatica virò verso le terre e i toni bruciati. Il giardino del tempio 1920 New York, Metropolitan Museum of Art Veduta della terra fertile 1932 L’ASTRATTISMO DI KANDINSKIJ, MARC E KLEE E’ STATO DEFINITO, DAGLI STORICI DELL’ARTE ASTRATTISMO LIRICO PERCHE’ CARATTERIZZATO DA UNA COMPONENTE POETICA LEGATA ALLA SFERA DELL’INCONSCIO, ALLA RICERCA DI ARMONIA, ALLA MUSICA E LONTANA DA OGNI RICERCA GEOMETRICA. IN CONTRAPPOSIZIONE A QUESTO TIPO DI ASTRATTISMO E’ STATO RICONOSCIUTO DAGLI STORICI DELL’ARTE, L’ASTRATTISMO GEOMETRICO o NEOPLASTICISMO CARATTERIZZATO DA: • • • • FORME GEOMETRICHE ESSENZIALI I COLORI PRIMARI CONTRAPPOSIZIONI DI LINEE EQUILIBRIO DELLE FORME IL MOVIMENTO VENNE FONDATO NEL 1917 DA PIET MONDRIAN (1872-1944) E THEO VAN DOESBURG (1883-1931), CHE FONDARONO ANCHE LA RIVISTA “DER STIJL” (Lo Stile) CHE SI INTERESSAVA ANCHE DI ARCHITETTURA E DESIGN. PIET MONDRIAN (1872-1944) Nacque in Olanda e iniziò a dipingere, prevalentemente paesaggi, con approccio naturalista e impressionista per poi sperimentare stili e tecniche differenti. Dal 1911 avviò la sua pittura verso la semplificazione delle forme reali e l’astrazione, riconducendo le forme a poche linee strutturali. In quest’anno, durante un soggiorno a Parigi, subì l’influenza del cubismo. Negli anni Venti giunse al totale abbandono della realtà e alla rappresentazione di forme geometriche e piani collegati tra loro. Inoltre utilizzò solo colori i tre colori primari uniti al bianco e al nero. Nel 1940 si trasferì a New York, dove rimase fino alla morte. La sua pittura si trovò in antitesi con le teorie artistiche di Kandinskij: la pittura, e l’arte in generale, non devono manifestare l’interiorità dell’artista. Mondrian voleva anche superare l’individualità dell’artista, l’artista deve lavorare per la collettività e non emergere come singolo individuo imponendo la propria visione del mondo. È il principale NEOPLASTICISMO rappresentante della corrente del IL PROCESSO DI SEMPLIFICAZIONE DELLE FORME: L’ALBERO Fattoria in paesaggio acqueo, 1905-1906 Bosco a Oele ,1908 Albero rosso, 1908 Albero grigio, 1912 Melo in fiore 1912 Composizione ovale – Alberi, 1913 Gli alberi sono rappresentati esclusivamente con linee nere e la forma astratta ha il sopravvento sulla forma reale. Composizione con Alberi, 1912-1913 L’opera è costituita da una struttura geometrica semplice, basata su linee nere rette verticali e orizzontali che si intersecano creando rettangoli e quadrati prevalentemente bianchi. I riquadri e le linee dipinte, solo con i colori primari sono studiati secondo un principio basilare di equilibrio e bilanciamento. Le composizioni sono una ricerca di ordine ed equilibrio prima mentale e poi pratico. La linea retta è alla base di tutte le forme più semplici Composizione con giallo, blu e rosso 1937-1942 olio su tela, 72x69 cm Londra, Tate Gallery I colori primari sono la base di partenza per tutti gli altri possibili in natura. La composizione è costruita sull’intersezione di linee colorate verticali e orizzontali. La scelta dei colori è frutto di ricerche e studi: • il giallo, colore caldo, è in primo piano • il blu, colore freddo, è in secondo piano con lo scopo di creare l’illusione ottica di una profondità che non c’è. L’illusione è accresciuta dall’intreccio delle linee colorate. A new York abbandona il nero New York city I 1942 olio su tela, 120x144 cm New York, Collezione Privata CURIOSITA’: Mondrian progetta i suoi dipinti utilizzando il nastro adesivo, inventato e messo in commercio pochi anni prima Broadway Boogie-Woogie 1942-1943 olio su tela, 127x127 cm New York, Museum of Modern Art THEO VAN DOESBURG Composition VII o Le Tre Grazie pseudonimo di Christian Emil Marie Küpper (1883-1931) olio su tela, 85x85 cm St.Louis, Mildred Lane Kemper Art Museum