I COLLI EUGANEI
Mostreremo tutte le iniziative sui colli
Euganei.
Ricerca di Marta, Martina, Aira e Veronica
I Colli Euganei sono un gruppo di colline di origine vulcanica che
sorgono, quasi fossero un arcipelago, dalla pianura padano-veneta,
pochi chilometri a sud ovest di Padova. I Colli Euganei sono il
primo parco regionale del Veneto, istituito nel 1989. I Colli Euganei
sono di origine vulcanica, nati in seguito ad eruzioni sottomarine con
effusioni di lava basaltica durante l'Eocene, cui ha fatto seguito
nell'Oligocene un'attività caratterizzata da magmi viscosi, che hanno
condotto alla formazione di depositi di trachite
LA CARTINA DEI
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La Flora dei Colli Euganei è caratterizzata da un
sorprendente numero di specie. La diversa origine e
composizione dei terreni, l’accidentata e singolare
morfologia dei rilievi (responsabile, fra l’altro, di
microclimi contrastanti), l’isolamento da altri gruppi
montuosi e le alterne vicende climatiche, legate ai cicli
glaciali e al periodo postglaciale, rendono i colli Euganei
un’isola naturalistica complessa, dove vivono a stretto
contatto sia specie d’ambiente caldo arido (termofile), sia
a carattere montano o submontano (microterme). Così,
in base alla natura e alla composizione del terreno e alle
diversità climatiche si possono individuare le seguenti
tipologie di associazioni vegetali:
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Macchia mediterranea: è costituita da una fitta
vegetazione di piante a basso fusto, in prevalenza
sempreverdi, come il leccio, il corbezzolo, l'erica
arborea, il cisto, il terebinto, la ginestra e l'asparago
pungente. A questo tipo di vegetazione è riconducibile
anche il fico d'india nano (Opuntia compressa), originario
degli altipiani dell'America centrale e rintracciabile in
aree particolarmente soleggiate, come il Monte Ceva di
Battaglia, la Rocca di Monselice e il Monte della
Madonna presso Teolo.
 Zone prative: sono diffuse nella parte meridionale dei
Colli, sugli anfratti calcarei tra Arquà Petrarca, Valle San
Giorgio e Baone. I prati sono molto aridi e pressoché
privi dello strato di humus e derivano dall'abbandono di
pascoli e terreni poco produttivi, denominati localmente
"vegri". nelle zone di più recente abbandono
predominano le specie erbacee, tipiche dei climi secchi,
come le graminacee, mentre nelle aree abbandonate da
lungo tempo, sono ravvisabili arbusti e cespugli come
il biancospino, il pruno spinoso, la rosa di macchia,
il ginepro, il viburno e la ginestra, a quali subentrano la
roverella, il carpino nero e l'orniello.
 Bosco di castagno: si sviluppa sui versanti vulcanici
rivolti verso nord, su terreno siliceo e profondo. Il
sottobosco è costituito da numerose specie erbacee a
fioritura precoce come il bucaneve, l'elleboro, il narciso e
i rari giglio martagone e giglio di San Giovanni, tipici dei
climi umidi.
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Bosco di querce termofile: copre parte dei versanti
esposti a sud, su terreno asciutto e poco profondo, di
composizione calcarea. Il querceto è aperto e luminoso
e si presenta come una boscaglia mista dove alla
roverella si affiancano l'albero di Giuda, il bagolaro, il
ciavardello e lo scotano, mentre il soffice sottobosco è
ricco di humus e racchiude il biancospino, l'erica, il
ginepro e illigustro.
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Boscaglia di robinia: rappresenta una associazione
vegetale introdotta dall'uomo, agli inizi del Seicento. La
robinia, utilizzata come specie ornamentale, è originaria
delle coste del Nord Americano ha nel tempo sostituito il
castagneto e il querceto autoctoni. La boscaglia di
robinia comprende poche altre specie arboree e
cespugli, come il sambuco e i rovi, come il suo
sottobosco, impoverito dall'intenso sfruttamento di tali
aree.
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Scomparsi ancora nell'antichità i grandi animali, la fauna dei Colli
Euganei è al giorno d'oggi costituita prevalentemente da
piccoli mammiferi, rettili, anfibi ed uccelli. Recente è l'introduzione
(illegale) dei cinghiali i quali ora proliferano e danneggiano le
coltivazioni, ma che sono oggetto di un severo piano di controllo da
parte del Parco dei Colli Euganei. Da notare la rara testuggine dei
Colli Euganei, adattamento a questo ambiente della Emys
orbicularis.
L’ARTE E LA CULTURA
Un itinerario tra musei, città
murate e castelli attorno ai Colli
Euganei.
TEOLO
1. Museo di arte
contemporanea
Dino Formaggio
2. Abbazia Benedettina
Di Praglia,
centro mondiale
restauro del libro antico.
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1. Il museo è situato nel Palazzetto dei Vicari, sede
amministrativa e militare della Serenissima Repubblica
di Venezia. È stato intitolato a Dino Formaggio, filosofo e
critico d’arte il quale ha donato molte opere di pittura e
scultura che costituiscono il patrimonio del Museo.
L’esposizione conta duecento opere di ottantasette artisti
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2. L'Abbazia benedettina di Praglia, rappresenta uno dei
capisaldi medievali dell'opera di colonizzazione agricola
benedettina che nell'XI secolo ebbe importanza
fondamentale nella ricostruzione e nella bonifica della
campagna padovana, dopo il mezzo millennio di
abbandono e devastazioni delle invasioni barbariche.
Attualmente sede di ricchissima e antichissima biblioteca
e di un famosissimo centro per il restauro del libro.
Presso la comunità funziona pure una foresteria che
offre ospitalità a gruppi e a singoli, che desiderino
avvicinarsi alla vita spirituale dell'ordine.
CINTO EUGANEO
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Museo
geopaleontologico di
Cava Bomba
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L'impianto di Cava Bomba era
una fornace per la produzione
di calce viva, rifornita dal
pregiato calcare della cava sul
monte Cinto a ridosso del
grande tino di cottura.
La fornace si chiama così per
la presenza di una sorgente
collocata nelle vicinanze del
complesso, detta appunto
'bomba', la cui acqua veniva
tirata su tramite una pompa.
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Il museo è diviso in tre
ambienti.
Nel primo c'è una
collezione di strumenti
adoperati nella cava e
nella fornace, nel
secondo ambiente c'è
una grande collezione di
minerali provenienti da
tutto il mondo e delle
zone limitrofi ai Colli
Euganei e nel terzo vi è
un percorso divulgativo
che spiega l'origine della
terra e la genesi dei Colli
Euganei.
ESTE
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Este ebbe grande importanza sotto la nobile
famiglia Da Carrara che fece costruire nel 1340
il bel castello cuore della cittadina. Le mura del
castello sono intervallate da 12 torri e cingono
un bel giardino pubblico
ARQUA’ PETRARCA
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A godere delle bellezze dei Colli fu anche il grande
Francesco Petrarca che trascorse ad Arquà la sua
vecchiaia. La casa del Petrarca ospita pitture ispirate al
“Canzoniere”, conserva ancora lo studio e la libreria del
poeta. Sulla piazza si trova il sepolcro del Petrarca, in
marmo rosso di Verona.
BATTAGLIA
TERME
1. Castello del Catajo
2. Museo fluviale
3. Villa Emo
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1. La costruzione del Castello del Cataio viene realizzata, tra il 1570
e il 1573, dal condottiero della Repubblica di Venezia Pio Enea I
degli Obizzi, su insediamenti precedenti. Pio Enea II (1592-1674)
procede a delle modifiche; realizza un teatro, poi trasformato in
chiesetta neogotica, al posto delle scuderie e costruisce, la grotta
con la Fontana dell'Elefante.
Si articola su oltre 350 stanze, alcune delle quali affrescate da
Giovan Battista Zelotti, allievo del Veronese. E' circondato da un
vastissimo parco di 26 ettari, non tutto aperto al pubblico, ed il
giardino delle delizie antistante il castello, di impianto romantico
esteso su 3 ettari, con una grande peschiera e numerose piante
esotiche.
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Anche il Cataio ha il suo fantasma ovviamente
generato da un episodio drammatico:
“Era la notte del 14 Novembre 1654 quando
Lucrezia degli Obizzi (la famiglia Obizzi era
proprietaria del maniero) fu uccisa con ferocia
da uno spasimante respinto.”
La pietra macchiata del suo sangue è ancora lì,
nel castello, e si dice che il suo spirito vaghi
ancora tra le mura. Non pochi raccontano di
aver visto una figura femminile, vestita di
azzurro, affacciarsi dalle finestre dei piani più
alti.
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2. Tutto a Battaglia Terme è da sempre collegato ed in
relazione con l’acqua. È stata, per secoli, al centro di
una fitta rete di traffici e commerci che l’hanno resa un
importante porto fluviale collegato a Venezia e alla sua
laguna. L’acqua ha inoltre fornito l’energia necessaria
per il funzionamento dei mulini, delle seghe, dei magli e
dei folli della cartiera, i quali hanno reso Battaglia Terme
un importante e dinamico centro artigianale.
Il Museo Civico della Navigazione Fluviale costituisce un
unicum nel suo genere in quanto raccoglie al suo interno
storie, materiali e ricordi di vita vissuta attraverso i quali
si possono riscoprire tradizioni, pratiche e attività di un
recente passato che non deve essere dimenticato.
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3. La villa venne
edificata nel 1588 su
progetto di Vincenzo
Scamozzi per la
famiglia dei Contarini
lungo il canale
Bisatto. Lo stile
richiama le più belle
architetture del
Palladio soprattutto
nell'imponente
colonnato del frontale
e nel geometrico
disegno dell'ampio
giardino antistante.
BUTTERFLY ARC
A MONTEGROTTO TERME
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La Casa delle Farfalle Butterfly Arc nasce da un’idea
dell’entomologo naturalista Enzo Moretto negli anni
settanta. Dopo una serie di esperienze e mostre
temporanee, grazie all’apporto fondamentale della
naturalista Gabriella Tamino, nasce la prima Casa delle
Farfalle Italiana che viene inaugurata nel 1988 a
Montegrotto Terme in provincia di Padova.
ABANO TERME
1. Santuario di
Monteortone
2. Pinacoteca civica
3. Museo della
Maschera Amleto
E Donato Sartori
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1. La fama di Monteortone trasse origine da un evento
miracoloso. Il fatto avvenne nel 1428 quando il soldato
Pietro Falco avrebbe trovato, per ispirazione divina, una
immagine della Madonna nella pozza d’acqua che si
trovava ai piedi del colle (dove sorge l’attuale Santuario).
Bagnandosi in quella vasca egli fu anche guarito dalla
sua infermità. La fama dell’evento miracoloso si diffuse
così rapidamente che in pochi anni si provvide alla
costruzione di un oratorio e più tardi, nel 1435, di una
chiesa su disegno di Pietro Lombardo. Di fianco alla
chiesa sorse nella seconda metà del secolo un convento
degli agostiniani
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2. Ad Abano è possibile visitare la pinacoteca
civica del Montirone la quale è utilizzata anche
come mostra e costituisce insieme all’attigua
galleria
d’arte
Comunale
un’attrazione
permanente. Presso la Villa Bassi-Rathgeb,
oggi sede del Museo Civico, è possibile
ammirare una ricca raccolta di pezzi
d’antiquariato, nonché di notevoli cicli di
affreschi.
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3. Museo unico al mondo che
riunisce le prestigiose opere di
Amleto Sartori e di suo figlio
Donato, artisti di fama
internazionale, autori di
maschere per la Commedia
dell'Arte e per il teatro in
genere. E’ un centro museale
integrato per promuovere e
valorizzare cultura, arti,
spettacolo. Vi è esposta parte
della preziosa collezione di
maschere teatrali frutto della
produzione artistica di Amleto
e Donato Sartori in 77 anni di
attività. Ospita anche una
straordinaria quantità di
maschere, reperti originali geoetno- antropologici e opere
provenienti dalle più
sintomatiche aree culturali del
pianeta.
Grazie per la vostra pazienza e speriamo che
visitiate i Colli Euganei!!!!
Aira, Martina, Marta e Veronica.
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