Corso di Perfezionamento NUOVI SVILUPPI NELLA DIAGNOSTICA MICROBIOLOGICA E VIROLOGICA (II edizione) 3° modulo: Micologia e Parassitologia 5-6 Novembre 2004 Pneumocistosi Prof. Guglielmo Gargani Dr. Gabriella Pini Dipartimento di Sanità Pubblica sez. Microbiologia Università degli Studi di Firenze Pneumocystis carinii : La storia 1909 Chagas In polmoni umani e di cavia un tripanosoma 1910 Carini In polmoni ratti 1912 Delanoe e Delanoe 1951 Vanek, Jirovec, Lukes Non è un tripanosoma Pneumocystis carinii Polmonite a plasmacellule Attuale posizione tassonomica • • • • • • Phylum Ascomycota Classe Archiascomycetes Ordine Pneumocystidales Famiglia Pneumocystudiaceae Genere Pneumocystis Specie Pn carinii (ratto) Pn jiroveci (uomo) Ciclo vitale • Trofozoita ameboide negli alveoli con filopodi • Moltiplicazione per scissione binaria • Cellule aploidi che evolvono in sporoblasti • Sporoblasti o cisti producono all’interno 8 sporozoiti • Sporozoiti si liberano e ricomincia il ciclo Ciclo Vitale Mayor Surface Glicoprotein (MSG) • P.m. 95-160 kDa Nucleo centrale proteico Catene laterali carboidrati azotati glucosio mannosio Adesione agli pneumociti n-acetil glicosamina Determinanti Antigeni Special form “Special form” • • • • • • • • carinii rattus muris equi harictologi mustelae suis homini o Pn.jiroveci • • • • • • • • ratto ratto topo cavallo coniglio furetto maiale uomo Classi di eterogeneità Fra special form da specie animali diverse Fra special form della stessa specie animale Fra ceppi della stessa specie animale Pneumocystis organisms : Pneumocistosi • A partire dal 1920 compare in bambini istituzionalizzati in Europa occidentale. • Dopo la II guerra mondiale è nei bambini denutriti in Europa orientale e M.O. • Dopo gli anni ‘50 in immunodepressi • Dopo il 1985 è causa frequente di morte in HIV positivi Human Pneumocystis Infection Dei-Cas E, 2000, Med Mycol 38 Forme clinico-epidemiologiche • Infezione asintomatica o non diagnosticata • Forma epidemica :dispnea progressiva, cianosi, perdita di peso diarrea. Febbre e tosse possono mancare • Forma sporadica in immunodepressi: prevalentemente polmonare altre localizzazioni possibili Potential implication of Pneumocystis in SIDS • Pneumocystis cysts were detected in lungs from : – 31% of 134 cases of Sudden Infant Death Syndrome (SIDS) in Chile – 15% of 27 SIDS patients in Oxford (UK) – 3% of 342 infants deceased from other causes Vargas et al, Clin Infect Dis 1999 Polmonite da P. jiroveci Sintomatologia Dispnea, tosse non produttiva Cianosi, febbre Reperti radiologici infiltrati polmonari Evololuzione più rapida in HIV positivi Immagini radiologiche Infiltrati interstizio-alveoloari prevalentemte nei lobi inferiori Possibile reperto negativo fino a poche ore prima dell’exitus Polmonite da P. jiroveci Polmonite da P. jiroveci • Polmonite interstiziale plasmacellulare • Ispessimento spazi interalveolari • Alveoli ripieni di sostanza amorfa con ammassi di parassiti Polmone in pneumocistosi Le frecce indicano zone confluenti grigio pallido Cisti negli spazi alveolari Pneumocistosi Pneumocystis carinii Corpi intracistici P.jiroveci: cisti al microscopio elettronico a trasmissione. Sono visibili corpi intracistici e una spessa parete Altri fattori di rischio • Tutte le emopatie • Tumori solidi • Adenocarcinoma mammario • Tumori cerebrali • Immunosoppressione per trapianti Pneumocistosi Diagnostica di Laboratorio Tipologia di campioni clinici Materiale Sensibilità tecniche di colorazione Biopsia aperta del polmone Biopsia transbronchiale Lavaggio broncoalveolare (BAL) Sputo indotto (IS) Risciacquo orale (OW) Brushing orale >95% >90% 50-95% 50-85% Bassa Bassa Induced sputum Nebulized saline inhaled by patient to promote deep cough Inexpensive; noninvasive Specimen processing more complex, may delay diagnosis of another pathogen Less sensitive Bronchoalveolar lavage More expensive, more invasive, risk of periprocedural sedation, requires skilled personnel Larger samples can be sent for staining and can be used to diagnose other infections (bacterial, fungal, viral and mycobacterial cultures) Saline instilled through bronchoscope wedged in airway and fluid withdrawn To 95 percent sensitive Esame diretto Colorazione metenamina-nitrato di argento GomoriGroccot Colora l’involucro della cisti in nero su fondo verde Blu di toluidina Colora selettivamente l’involucro della cisti Colorazione di Giemsa o sua variante rapida Colora sia cisti che trofozoiti nucleo porpora, citoplasma blu (non colora la parete cistica) P.carinii: Con alto ingrandimento sono visibili le cisti di 5-8μm di diametro. L’involucro delle cisti è colorato in nero, i corpi intracistici non sono visibili. Biopsia aperta del polmone. Impregnazione argentica secondo Gomori (GMS) Tutti i fungi hanno la stessa con metenamina-argento (GMS) che affinità per metenaminaargento e possono essere colora l’involucro cistico. Sono visibili cisti rotonde, ovali o piatte di confusi con le cisti di P.carinii. Cryptococcus neoformans in circa 4-5 µm di diametro un campione di BAL (GMS). P.carinii: sedimento di BAL colorato Colorazione con blu di toluidina Trofozoiti di P. jiroveci in BAL. Giemsa. I trofozoiti sono piccoli (1-5 µm) e solo i loro nuclei, colorati in porpora , sono visibili (frecce). P.carinii: Sono visibili cisti (approx. 5-8 µm di diametro) con corpi intracistici, le cisti mature ne contengono 8. Alcune cisti appaiono vuote. Colorazione di Giemsa. Campione di BAL, colorazione Fungi-Fluor Kit Polysciences Europe, Germany (400X) Fungi-Fluor non colora specificamente P. carinii (Colora chitina e cellulosa). Le cisti appaiono in clusters circondati da essudato schiumoso, il background di fondo interferisce con la chiarezza dell’immagine cisti che mostrano le strutture caratteristiche a doppia parentesi o virgola Esame diretto Immunoflurescenza con anticorpi monoclonali (contro ag di superficie, forma cistica e trofozoite) aumento sensibilità Kit commerciali MonoFluo kit pneumocystis Bio-Rad laboratories MeriFluor pneumocystis kit Meridian Bioscience Europe Light diagnostics Pneumocystis carinii DFA Chemicon USA Immunoflurescenza diretta con anticorpi monoclonali MeriFluor Pneumocystis kit Meridian Bioscience Europe Immunoflurescenza diretta con anticorpi monoclonali Light diagnostics Pneumocystis carinii DFA, Chemicon USA Immunofluorescenza indiretta con ac monoclonali MonoFluo kit pneumocystis Bio-Rad laboratories TRADITIONAL STAINS are less expensive require less technical expertise and quipment may allow the identification of other pathogens on the specimen MONOCLONAL ANTIBODY STAINS clearly differentiate the P. carinii organism may be more sensitive, particularly in specimens with low numbers of organisms false positives are a problem associated with using the monoclonal antibody stains. Esame colturale Pneumocystis non si sviluppa in sistemi di coltura continua in vitro Ricerca di anticorpi Non utilizzabile per la diagnosi di pneumocistosi ELISA con ac policlonali su Siero Sensibilità 210ng ag (McNabb, 1988) Ricerca di antigeni Immunoblotting con ac monoclonali (2G2) su BAL Aumento della sensibilità (Sethi, 1990) Metodi non utilizzati a scopo diagnostico Metodi biomolecolari Scopo: aumentare la resa diagnostica dei campioni clinici meno invasivi (sputo indotto, lavaggio orale….) Gene targets Single copy genes Dihydropteroate synthase (DHPS) Tymidylate synthase (TS) Internal trscribed spacer (ITS) 5S rRNA 18S rRNA Multicopy genes Mitochondrial large subunit rRNA (mt LSU rRNA) Mitochondrial small subunit rRNA (mt sSU Lane S: Standard dei pesi molecolari Lane 1: PCR a singolo step con primer pAZ102-E/pAZ102-H, banda di amplificato di 346bp (Wakefield, 1990) Lane 2: nested PCR con ITS primer 1724F/ITS2R per il primo step ITS1F/ITS2R1 per il secondo step, banda di amplificato di 550bp. (Lu, 1995) 1. Wakefield AE, Pixley FJ, Banerji S, Sinclair K, Miller RF, Moxon ER, Hopkin JM. Amplification of mitochondrial ribosomal RNA sequences from Pneumocystis carinii of rat and human origin. Mol Biochem Parasitol 1990;43:69-76. 2. Lu JJ, Chen CH, Bartlett MS, Smith JW, Lee CH. Comparison of six different PCR methods for detection of Pneumocystis carinii. J Clin Microbiol 1995;33:2785-2788. Metodi biomolecolari Significatività della ricerca del DNA nel BAL mediante PCR PCP clinicamente evidente Assenza di segni clinici evidenti HIV- Valore altamente predittivo Non predittivo (17% positivi con nested PCR senza sviluppo della malattia, Sing 2000) HIV+ Semplice colonizzazione o fase precoce di malattia? Consigliato un attento monitoraggio Metodi biomolecolari Sensibilità delle metodiche di ricerca del DNA con PCR su altri campioni clinici IS Maggiore rispetto ai metodi di microscopia classica (Wakefield 1990, >95% con mt LS rRNA primers) OW Maggiore rispetto ai metodi di microscopia classica (Wakefield 1990, 56-78%. Fischer 2001, 91% con MSG primers) Bassa se la colonizzazione polmonare è scarsa (Matos, 2001) Siero Risultati contraddittori con sensibilità da 0 a 100% Kit Commerciale per PCR PNEUMO KIT (AB Analitica) Kit completo per Estrazione del DNA da BAL, altri campioni respiratori o tessuti fissati e inclusi in paraffina Amplificazione (Gene target: rRNA 5S) Elettroforesi su gel di agarosio: amplificato di 120pb Controllo interno di amplificabilità (β-globina) Controllo positivo M-PCR Kit Maxim Biotech San Francisco USA Lane M: Standard dei pesi molecolari Lane 1: Controllo negativo Lane 2: controllo positivo Lane 3: Clamydia pneumoniae Lane 4: Mycoplasma pneumoniae Multiplex-PCR Lane 5: Pneumocystis carinii Lane 6: Legionella pneumophyla Quantitative TouchDown Real Time PCR Sonde FRET MSG primers Campioni OW cut-off a 50 copie DNA per tubo distingue fra infezione e colonizzazione (Larsen 2004) Campioni BAL cut-off a 103 copie DNA per tubo distingue portatori da pazienti con PCP (Flori 2004) Metodi biomolecolari Vantaggi Svantaggi Aumento della sensibilità Stadio sperimentale Elevata specificità Mancanza di metodi standard riconosciuti a livello internazionale Utile per i pazienti che non possono sopportare procedure invasive Possibili risultati positivi di difficile interpretazione Metodi di biologia molecolare scopi epidemiologici Ritrovamento di DNA di P.carinii nelle stanze di pazienti infetti e nell’ambiente esterno ciclo vitale al di fuori dell’ospite? Studi di tipizzazione genomica Esiste un genotipo prevalente Diversa virulenza dei genotipi? E’ possibile la coinfezione con diversi genotipi Recidiva entro tre mesi Stesso genotipo Recidiva dopo più di sei mesi Genotipo diverso Epidemiologia delle infezioni da P. jiroveci Distribuzione territorialmente differenziata degli stipiti Stipiti isolati dai pazienti: Non corrispondono al genotipo prevalente nella regione di nascita Corrispondono al genotipo prevalente nella regione dove si è manifestata la malattia Evaluating Pneumocystis airborne transmissibility between hosts with PcP, carriers and susceptible hosts ? ? •Pneumocystis DNA was detected in healthcare contacts of PcP patients Vargas et al, 2000, JCM 38 - 8; Miller et al, 2001, JCM 39