Gruppo di studio politiche Europee
Democrazia e diritti
fondamentali
nell’Unione Europea
di
Maurizio Stringhetta
[email protected]
Il processo di Integrazione Europea:


Approccio funzionalista (graduale
trasferimento di compiti e funzioni)
dalla CECA, alla CEE, dalla Comunità
Europea all’Unione Europea;
Integrazione economica precede e
prepara la strada all’integrazione
politica;
Unione europea - Trattati, Istituzioni, storia dell'integrazione europea
1951-52
1957-58
1965-67
1986-87
1992-93
1997-99
2001-03
2007-09
Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA)
Comunità europea dell'energia atomica (CEEA o Euratom)
Comunità economica europea (CEE)
Comunità europea (CE)
Giustizia e
affari
interni
Comunità europee:
CECA, CEEA, CEE
Cooperazione
giudiziaria e di polizia
in materia penale
Politica estera e di
sicurezza comune (PESC)
U N I O N E E U R O P E A (U E)
Trattato di
Parigi
Trattati di
Roma
(scheda: fonte Wikipedia)
Trattato di
fusione
Atto unico
europeo
Trattato di
Maastricht
Trattato di
Amsterdam
Trattato di
Nizza
Trattato di
Lisbona
Questo approccio che per tutto un periodo
ha sembrato funzionare, ora mostra tutti i
suoi limiti. Si è creato un mercato unico a
livello europeo, una moneta comune.
Siamo ben lontani da una vera Unione
politica dell’Europa.
L’Unione Europea non è un soggetto
originario di diritto internazionale ma è un
soggetto derivato, dispone dei poteri che
gli Stati membri gli hanno conferito
rinunciando a quote della propria
sovranità.
Come è avvenuta in Italia questa
cessione di sovranità
Il meccanismo istituzionale che in Italia è stato
utilizzato per consentire questa cessione di
sovranità ha trovato copertura costituzionale nell’
art. 11 Cost. il quale dispone:
“l'Italia ripudia la guerra come strumento di
offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di
risoluzione
delle
controversie
internazionali;
consente, in condizioni di parità con gli altri
Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un
ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le
Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni
internazionali rivolte a tale scopo”
L’adattamento ai Trattati avviene, attraverso l’
“ordine di esecuzione”, il quale solitamente è
contenuto nella legge di autorizzazione alla
ratifica:
i
trattati,
pertanto,
entrano
nell’ordinamento italiano assumendo il rango della
fonte che ha dato loro esecuzione ossia la legge
ordinaria.
Così è avvenuto con il Trattato di Lisbona,
ultimo passo, nel processo di integrazione europea,
al quale è stata data esecuzione con legge ordinaria
(L. 2 agosto 2008, n. 130).
In Germania, invece, la ratifica del Trattato di Lisbona è
avvenuta attraverso l’adozione di due leggi costituzionali, le
quali sono state, peraltro, sottoposte al controllo della Corte
Costituzionale tedesca in quanto ritenute in contrasto con la
Costituzione.
In Germania, il Meccanismo europeo di stabilità (MES) è
vagliato dalla Corte Costituzionale, che dovrà giudicarne la
compatibilità con la Costituzione.
In Italia, è stato invece immediatamente ratificato ed
eseguito, senza nessuna discussione: non ci sarà su di
essi nessun controllo di costituzionalità.
Con Legge ordinaria del Parlamento sono state compiute
scelte rilevanti per il destino del nostro paese:
con quale livello di consapevolezza?
La limitazione di sovranità è
avvenuta in condizione di parità?
Constatiamo una condizione di
parità nelle politiche economiche
che l’Unione stà attuando in questi
ultimi anni?
Natura giuridica
dell’Unione Europea
L’Unione Europea
è qualcosa di diverso sia
Confederazione di stati che dalla Federazione di Stati
dalla
Una organizzazione internazionale dotata di elementi in
parte di sovra nazionalità (es. politiche del mercato unico)
in parte di tipo intergovernativo con competenze più estese
ed articolate rispetto alle tradizionali forme di associazione tra
stati, ma non tali per poter parlare di un ente costituzionale o
federale.
Con il Trattato di Lisbona è venuta meno la distinzione tra
Comunità Europea ed Unione Europea con il conseguente
superamento della divisione in tre pilastri
(CCE – politica estera e di sicurezza – cooperazione
giudiziaria e di polizia)
All’Unione è stata attribuita
personalità giuridica unica
(art. 47 TUE)
All’unità del soggetto giuridico non corrisponde un impianto
testuale unico, dal momento che i trattati fondamentali
rimangono due (dotati dello stesso valore giuridico differenti
sul piano dei contenuti):
Trattato sull’Unione Europea (TUE) trattato base che
contiene le norme essenziali, che stabiliscono valori e principi,
competenze ed assetto dell’Unione;

Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea
(TFUE), si caratterizza come trattato applicativo, che fissa
regole di funzionamento delle istituzioni, degli organi, ecc.

ASSETTO ISTITUZIONALE DELL’UNIONE EUROPEA - Art. 13 TUE
Istituzione
Membri
Nomina/elezione
Competenze
Commissione
1 cittadino per ogni Stato membro,
Presidente della Commissione
Alto rappresentante per la politica estera
e di sicurezza
Nominati in accordo dagli stati
membri
Funzioni esecutive, di proposta, di
vigilanza, di rappresentanza
Consiglio
1 rappresentante per ogni stato membro
Ogni stato indica il proprio
rappresentante
Partecipa
alla formazione degli atti
normativi
Formazione ed approvazione del
bilancio
Conclusione di accordi
con gli stati terzi
Parlamento europeo
Attualmente è composto da 754 membri
(l’art. 14 del nuovo TUE stabilisce che
il numero non debba supera i 750
parlamentari + il Presidente)
A suffragio universale diretto
Partecipa
alla formazione degli atti
normativi
Formazione ed approvazione del
bilancio
Poteri deliberativi e di controllo
Consiglio Europeo
Capi di Stato e di governo
Presidente del Consiglio Europeo
Presidente della Commissione Europea
Ogni Stato designa il proprio
rappresentante
Definisce gli orientamenti e le
priorità politiche generali
Corte di Giustizia Europea
1 giudice per ogni stato membro ,
assistita da avvocati generali
Nominati di comune accordo dagli
stati membri
Assicura il rispetto del diritto
nell’applicazione e
nell’interpretazione dei
trattati
Corte dei Conti
1 cittadino per ogni stato membro
Nominati dal Consiglio previa
consultazione del
Parlamento europeo
Controlla l’esecuzione del
bilancio UE
Banca Centrale Europea
Governata da un
Consiglio direttivo
Comitato esecutivo
formato da sei membri
I membri sono scelti sono nominati
dai capi di Stato e di governo
dei paesi aderenti all’Euro
Autorizza l’emissione dell’Euro
Responsabile della politica
monetaria europea
Commissione
Funzioni :
1) Funzione di proposta ed iniziativa
legislativa sostanzialmente in via esclusiva
“Un atto legislativo dell’Unione può essere
adottato solo su proposta della Commissione, salvo
che i trattati dispongano diversamente” (art. 17,
par.2 TUE)
Democrazia e diritti fondamentali nell’Unione Europea
di Maurizio Stringhetta
Commissione
2) Funzione esecutiva
Emanazione degli atti di esecuzione:

Le competenze di esecuzione permettono alla
Commissione di adottare le misure di attuazione di un
atto giuridico europeo. La Commissione dispone di
competenze di esecuzione se sono previste dall’atto
giuridico di base.

la Commissione deve presentare tutti i progetti di
atto di esecuzione a comitati formati da rappresentanti
degli Stati membri.

Per motivi di urgenza, un atto giuridico di base può
dare effetto immediato alle misure di esecuzione
adottate
dalla
Commissione.
In
tal
modo,
la
Commissione può adottare atti di esecuzione senza
dover consultare il comitato competente.
Commissione
Ci sono circa trecento Comitati che coprono la quasi
totalità delle competenze dell’Unione. Tali comitati sono
formati da rappresentanti degli Stati membri, esperti
scientifici o rappresentanti dei settori economici e
professionali. Sono presieduti da un rappresentante
della Commissione, il quale non prende parte alla
votazione quando il comitato esprime un parere su un
progetto di atto di esecuzione.
3) Esecuzione al bilancio
La
Commissione
da
esecuzione
al
Bilancio
provvedendo alla gestione del Bilancio dell’Unione,
entrate e spese.

La Commissione attraverso le dotazioni di bilancio
gestisce i programmi e le azioni , gli stanziamenti
destinati al funzionamento di ogni Istituzione europea,
ecc.

Entrate Bilancio UE
risorse
proprie
tradizionali
che
consistono
principalmente nei dazi doganali percepiti sulle
importazioni di prodotti provenienti dai Paesi terzi,
ammontano a circa il 14.1% delle entrate totali;

risorse basate sull’imposta sul valore aggiunto (IVA),
che consistono in un’aliquota percentuale uniforme
applicata alla base imponibile IVA armonizzata di
ciascuno Stato membro, ammontano all’11.3 % delle
entrate totali;

le risorse basate sul reddito nazionale lordo (RNL),
che consistono in un’aliquota percentuale uniforme
applicata all’RNL di ciascuno Stato membro. Sono
attualmente l’entrata più importante, ammontano al
73.4% circa delle entrate totali.

Entrate Bilancio UE
Uscite Bilancio UE
Commissione
4) Funzione normativa delegata
Mediante un atto legislativo, la Commissione può
ricevere la delega (del Parlamento o del Consiglio) ad
adottare atti non legislativi a portata generale che
integrano o modificano determinati elementi non
essenziali dell’atto legislativo.

L’atto delegato può entrare in funzione solo se il
Parlamento europeo o il Consiglio non sollevano
obiezioni entro il termine stabilito dall’atto legislativo
che contiene la delega., ecc.

Commissione
5) Funzione di vigilanza
Intervento diretto, quando trattati o regolamenti
prevedono che la Commissione emani decisioni
vincolanti (es. in materia di regole della concorrenza);

Intervento indiretto, la Commissione può proporre
ricorsi alla Corte di Giustizia europea contro gli Stati e
le istituzioni che abbiano violato obblighi previsti dai
trattati o da atti normativi (es. nella procedura di
infrazione: quando uno non si conformi al parere nel
termine
fissato
dalla
Commissione,
questa,
è
legittimata a proporre ricorso per inadempimento alla
Corte di giustizia dell'Unione europea).

6) Funzioni di rappresentanza
Consiglio
Esercita congiuntamente al Parlamento Europeo la
funzione legislativa e la funzione di bilancio

è composto da un rappresentante per ciascun stato
membro a livello ministeriale, abilitato ad impegnare il
Governo dello stato membro che rappresenta.

In occasione di ogni riunione del Consiglio, ciascun
paese è rappresentato dal ministro responsabile della
materia trattata in quell'occasione, (ambiente, politica
agricola e pesca, ecc.)

Le composizioni del Consiglio sono le seguenti:

•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Affari generali
Affari esteri
Affari economici e finanziari, c.d. Ecofin
Giustizia e affari interni
Occupazione, politica sociale, sanità e consumatori
Competitività
Trasporti, telecomunicazioni ed energia
Agricoltura e pesca
Ambiente
Istruzione, gioventù e cultura
Consiglio
la Presidenza del Consiglio (ad eccezione per il
Consiglio
«Affari
esteri»
che
compete
all’Alto
rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la
politica di sicurezza) continua ad essere esercitata a
turno dagli Stati membri, secondo un sistema di
rotazione paritaria.

Ciascun membro del gruppo esercita a turno la
Presidenza di tutte le formazioni del Consiglio per un
periodo di 6 mesi, con l’assistenza degli altri membri
del gruppo sulla base di un programma comune.

Consiglio
La Presidenza è assistita dal Segretariato generale
del Consiglio, che prepara ed assicura il regolare
svolgimento dei lavori. Il Segretariato é presieduto da
un Segretario generale.

I lavori del Consiglio sono preparati da un organo
intergovernativo, formato da delegati dei governi (noti
come “rappresentanti permanenti”), chiamato Comitato
dei rappresentanti permanenti (COREPER).

Il paese a cui di turno è assegnata la presidenza:

rappresenta il Consiglio in tutte le sedi in cui è
necessario;

convoca il Consiglio di propria iniziativa o su
richiesta di uno stato membro o della Commissione

risponde alle interrogazioni del Parlamento;

cura le relazioni internazionali dell’Unione
Consiglio
Sistemi di votazione
In passato il sistema di votazione all’unanimità
rappresentava la regola

Con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, dopo
un periodo di transizione che terminerà il 31 ottobre
2014, la regola generale diventerà quella della
maggioranza qualificata.

Per maggioranza qualificata si intende almeno il 55%
dei membri del Consiglio, con un minimo di quindici,
rappresentanti
stati membri che totalizzino almeno
65% popolazione dell’Unione (Dal 1 novembre 2014)
art. 16 TUE

L’applicazione del principio della
cd."doppia
maggioranza", sopra descritto, è stata però rinviata al
1° novembre 2014.

Consiglio
Il
Consiglio
dell’Unione
competenze fondamentali:
europea
ha
queste
sulla base delle proposte presentate dalla Commissione,
adotta la normativa europea, di regola insieme con il
Parlamento europeo;


coordina politiche economiche generali degli Stati membri;
conclude a
internazionali ;

nome
dell’Unione
europea
gli
accordi
approva il bilancio dell’Unione europea insieme con il
Parlamento europeo;

definisce la politica estera e di sicurezza comune
dell’Unione europea sulla base degli orientamenti stabiliti dal
Consiglio europeo;

coordina la cooperazione tra le autorità giudiziarie e le
forze di polizia nazionali in materia penale.

Parlamento
“Il Parlamento Europeo esercita, congiuntamente al
Consiglio la funzione legislativa e la funzione di
bilancio. Esercita la funzione di controllo politico e
consultive alle condizioni stabilite dai trattati. Elegge il
presidente della Commissione” (art. 14 TUE)
Sistema di elezione
I membri del parlamento europeo sono eletti a
suffragio universale diretto dai cittadini degli Stati
membri.

Il mandato dura 5 anni

Democrazia e diritti fondamentali nell’Unione Europea
di Maurizio Stringhetta
Parlamento
Il Trattato di Lisbona:
ha adottato il principio della proporzionalità
degressiva (più uno Stato membro è popolato, più è
alto il numero dei cittadini rappresentati da un singolo
parlamentare) con una soglia minima di sei membri per
Stato membro e una massima di novantasei seggi.

prevede che alle prossime elezioni del 2014 il
Parlamento
Europeo
sia
composto
da
750
rappresentanti più il Presidente secondo la seguente
ripartizione tra stati

Composizione del Parlamento europeo
Stati membri
9
10
12
12
15
25
27
27
27
Anno
1979
1984
1989
1994
1999
2004
2007
2009
Lisb.
Germania
81
81
81
99
99
99
99
99
96
Francia
81
81
81
87
87
78
78
72
74
Italia
81
81
81
87
87
78
78
72
73
Regno Unito
81
81
81
87
87
78
78
72
73
Spagna
-
-
60
64
64
54
54
50
54
Polonia
-
-
-
-
-
54
54
50
51
Romania
-
-
-
-
-
-
35
33
33
Paesi Bassi
25
25
25
31
31
27
27
25
26
Belgio
24
24
24
25
25
24
24
22
22
Rep. Ceca
-
-
-
-
-
24
24
22
22
Grecia
-
24
24
25
25
24
24
22
22
Ungheria
-
-
-
-
-
24
24
22
22
Portogallo
-
-
24
25
25
24
24
22
22
Svezia
-
-
-
-
22
19
19
18
20
Austria
-
-
-
-
21
18
18
17
19
Bulgaria
-
-
-
-
-
-
18
17
18
Finlandia
-
-
-
-
16
14
14
13
13
Danimarca
16
16
16
16
16
14
14
13
13
Slovacchia
-
-
-
-
-
14
14
13
13
15
15
15
15
15
13
13
12
12
Lituania
-
-
-
-
-
13
13
12
12
Lettonia
-
-
-
-
-
9
9
8
9
Slovenia
-
-
-
-
-
7
7
7
8
Cipro
-
-
-
-
-
6
6
6
6
Estonia
-
-
-
-
-
6
6
6
6
Lussemburgo
6
6
6
6
6
6
6
6
6
Malta
-
-
-
-
-
5
5
5
6
410
434
518
567
626
732
785
736
751
Irlanda
Totale:
Parlamento
L’elezione del parlamento Europeo in tutti
gli stati membri deve avvenire tramite il
sistema elettorale proporzionale (con o senza
soglia di sbarramento)
vi è incompatibità tra la carica
parlamentare
europeo
e
quella
parlamentare nazionale

di
di
Parlamento
Organizzazione e funzionamento del parlamento
Europeo
Il Parlamento elegge tra i suoi membri il Presidente
e l’Ufficio di Presidenza.

Il presidente viene eletto per due anni e mezzo dal
parlamento a maggioranza assoluta dei voti espressi
nei primi tre turni. Nella quarta votazione si procede al
ballottaggio tra i candidati più votati.

Il Regolamento Interno adottato dal Parlamento
Europeo attualmente in vigore è composto da 216
articoli più 21 allegati

Il Regolamento Interno disciplina: lo svolgimento
dei lavori, l’organizzazione interna, le fasi attraverso le
quali si svolgono le
varie procedure legislative,
l’esercizio
dei
poteri
di
controllo,le
relazioni
Istituzionali, ecc.

Parlamento
Procedure di voto
Ai sensi dell’art. 231 (TFUE) il Parlamento Europeo,
salve diverse disposizioni dei Trattati, delibera a
maggioranza dei suffragi espressi.

Il quorum per la validità delle sedute è molto basso;
è sufficiente la presenza di un terzo dei membri del
Parlamento.

Parlamento
Funzioni
a) condivide con il Consiglio dell’Unione la funzione
legislativa
Con il trattato di Lisbona la procedura di codecisione
(con la quale viene attribuito al Parlamento Europeo
congiuntamente al Consiglio il potere di adottare atti
normativi) è diventata la procedura ordinaria

Tale procedura è disciplinata dall’art. 294 TFUE
prevede

Parlamento

Il Parlamento non ha poteri di iniziativa legislativa
Ai
sensi dell’art. 225 TFUE “A maggioranza dei
membri che lo compongono, il Parlamento Europeo può
chiedere alla Commissione di presentare adeguate
proposte sulle questioni per le quali necessita
l’elaborazione
di
un
atto
dell’unione
ai
fini
dell’attuazione dei Trattati. Se la Commissione non
presenta una proposta, essa ne comunica le motivazioni
al parlamento Europeo.”

Parlamento
b) funzione di controllo
su alcuni atti del Consiglio (riguarda essenzialmente il
bilancio) e della Commissione (relazione generale che deve
essere presentata annualmente al parlamento)

sul bilancio

sulle istituzioni, gli organi e gli organismi dell’UE e in
particolare sulla Commissione (dispone della facoltà di
approvare una mozione di censura nei confronti della
Commissione)

sull’apparato amministrativo. Ai sensi dell’art. 226 TFUE il
parlamento Europeo su richiesta di un quarto dei membri che
lo compongono può costituire una commissione temporanea
di inchiesta incaricata di esaminare (fatti salvi i poteri
conferiti ad altre istituzioni o organi es. Corte di Giustizia
europea)
le
denunce
di
infrazione
o
di
cattiva
amministrazione nell’applicazione del diritto dell’Unione.

Parlamento
Riguardo ai casi di cattiva amministrazione, l’at. 228
TFUE prevede che
“un Mediatore europeo eletto dal parlamento
Europeo” è l’organo abilitato a ricevere le denunce, di
qualsiasi cittadino dell’Unione o di qualsiasi persona
fisica o giuridica che risiede o abbia la sede in uno stato
membro, riguardanti casi di cattiva amministrazione
nell’azione di Istituzioni, , organo o organismi
dell’Unione.

c) condivide con il Consiglio dell’Unione la funzione
di approvazione del bilancio dell’UE e può, pertanto,
modificare le spese dell’UE.
Il Consiglio Europeo
Il Trattato di Lisbona ha conferito al Consiglio europeo lo
status di istituzione dell’Unione.
Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato o di
governo degli Stati membri, dal suo Presidente e dal
Presidente della Commissione. L’alto rappresentante
dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
partecipa ai lavori ”art. 15, 2 comma TUE.
Un’altra importante novità introdotta dal Trattato di Lisbona
è stata la previsione della figura del Presidente del
Consiglio Europeo, eletto dal Consiglio Europeo a
maggioranza qualificata, per un mandato di due anni e
mezzo, rinnovabile una volta. La carica incompatibile con
qualsiasi altro mandato esercitato a livello nazionale.
Il Consiglio Europeo
Il Presidente del Consiglio Europeo:



Presiede i lavori del Consiglio europeo;
assicura la preparazione e la continuità dei lavori del
Consiglio europeo, in cooperazione con il Presidente della
Commissione e in base ai lavori del Consiglio "Affari
generali";
presenta al Parlamento europeo una relazione dopo
ciascuna delle riunioni del Consiglio europeo.
Durante la riunione dell'Ecofin del 22 ottobre 2011 venne
definita la creazione di un nuovo organismo, il vertice
Euro. Tale organismo raggruppa i paesi dell'area Euro. E’
presieduto dal Presidente del Consiglio Europeo il belga
Herman Van Rompuy
Il Consiglio Europeo
Funzioni del Consiglio Europeo



La sua competenza principale è quella di
dare impulso alla sviluppo dell’Unione
definendo gli orientamenti e le
priorità politiche generali.
Svolge dunque una funzione di generale
indirizzo politico rispetto
al cd.
Triangolo decisionale
(Commissione – Parlamento - Consiglio)
Il Consiglio Europeo
Competenze specifiche



definisce gli orientamenti
generali e le strategie
comuni della politica estera e di sicurezza dell’
Unione Europea (art. 42, 4 comma TUE);
qualora uno stato membro si opponga alla
concessione della Cooperazione rafforzata da parte
del Consiglio, può chiedere che della questione se ne
occupi il Consiglio Europeo che si pronuncia a
maggioranza qualificata; La cooperazione rafforzata
è uno strumento per dare un maggiore impulso al
processo di integrazione dell'Unione europea, senza
coinvolgere la totalità degli Stati membri che
possono
avere
reticenze
nell'incrementare
l'integrazione in alcune aree.
Esamina annualmente la situazione dell’occupazione
e adotta le conclusioni del caso
Il Consiglio Europeo
Competenze specifiche



Sulla base della relazione del Consiglio,
decide in merito agli indirizzi per le politiche
economiche degli Stati membri (art. 121
TFUE);
nomina i componenti del Comitato esecutivo
della BCE
nomina con l'accordo del Presidente della
Commissione Europea l’Alto rappresentante
dell'Unione per gli affari esteri e la politica
di sicurezza
Il Consiglio Europeo
L’Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri
e la politica di sicurezza:





partecipa ai lavori del Consiglio europeo, insieme ai
capi di stato e di governo degli Stati membri, al
Presidente del Consiglio europeo ed a quello della
Commissione;
Contribuisce con le sue proposte all'elaborazione
della politica estera e di sicurezza comune e la attua
in qualità di mandatario del Consiglio. Agisce allo
stesso modo per quanto riguarda la politica di
sicurezza e di difesa comune;
presiede il Consiglio "Affari esteri", composto dai
ministri degli esteri degli Stati membri;
vigila sulla coerenza dell'azione esterna dell'Unione
è Vicepresidente della Commissione europea;
Il Consiglio Europeo
Come assume le sue decisioni il Consiglio
Europeo

Di norma il Consiglio europeo decide per
consenso.

In alcuni casi, adotta decisioni all'unanimità
(politica estera o di sicurezza comune)

in altri a maggioranza qualificata (es: per
l’elezione
del
Presidente
e
del
rappresentante PESC),
Il Consiglio Europeo
Natura giuridica degli atti adottati dal
Consiglio


Le deliberazioni del Consiglio Europeo hanno
una valenza prevalentemente politica.
Tuttavia con la riforma del Trattato Lisbona
è venuto meno il principio di insindacabilità
fino allora previsto per gli atti adottati dal
Consiglio Europeo, che possono ora essere
posti al controllo giurisdizionale della Corte
di Giustizia dell’Unione Europea
Corte di Giustizia dell’Unione
Europea
ha il compito di garantire il rispetto del diritto
nell'interpretazione e nell'applicazione dei
Trattati e degli atti normativi derivati su cui si
fonda l’Unione Europea
Si pronuncia:



in via contenziosa, sui ricorsi presentati da uno
Stato membro, da un’istituzione, da una persona
fisica o giuridica;
in
via
pregiudiziale
su
richiesta
delle
giurisdizioni nazionali in merito all’interpretazione
del diritto dell’Unione
negli altri casi previsti dai trattati
Corte di Giustizia dell’Unione
Europea
Composizione e funzionamento



La Corte di giustizia è composta da un giudice per Stato
membro (27 giudici) e da 8 avvocati generali, designati di
comune accordo dai governi degli Stati membri per un
mandato rinnovabile di sei anni.
Per coadiuvare la Corte di giustizia nell'esame del gran
numero di cause proposte e per offrire ai cittadini una
maggiore tutela giuridica, è stato istituito il Tribunale, che si
pronuncia su cause presentate da privati cittadini, imprese
e alcune organizzazioni, e sui casi in materia di
concorrenza.
Il Tribunale della funzione pubblica si pronuncia in
merito alle controversie tra l'UE e i suoi dipendenti
Corte di Giustizia dell’Unione
Europea
Rapporti con l'ordinamento giuridico italiano



La nostra Corte Costituzionale attraversa diverse sentenze
ha stabilito che:
il giudice nazionale è tenuto a disapplicare la normativa
nazionale
posteriore
configgente
con
disposizioni
comunitarie;
prima di ricorrere alla Consulta, il giudice è tenuto a
esaminare la giurisprudenza della Corte di Giustizia
Europea, e uniformarsi a questa senza ulteriori ricorsi
Risulta pertanto fortemente limitato il giudizio di
legittimità costituzionale su norme comunitarie, che
devono non essere direttamente applicabili (quindi non
riguarda i Regolamenti, ma le sole direttive), risultare
manifestamente fondato e rilevante alla luce delle sentenze
della Corte di Giustizia.
Corte dei Conti Europea
La Corte dei Conti europea è l'istituzione dell’Unione
Europea preposta all'esame di tutte le entrate e le uscite
dell'Unione e dei suoi vari organi, accertandone la sana
gestione finanziaria.


Esercita il controllo:
sulla gestione del bilancio dell’Unione
sui Fondi di sviluppo Europeo
Ha un potere di ispezione esercitabile presso le
Istituzioni dell’Unione, degli stati membri e di qualsiasi altro
organismo che gestisce entrate o spese per conto
dell’Unione o che riceva contributi a carico del bilancio
dell’Unione
Corte dei Conti Europea


Deve presentare al Consiglio e al Parlamento una
dichiarazione in cui attesta l’affidabilità dei conti,
la legittimità e regolarità delle relative operazioni
(art. 287 TFUE);
I membri della Corte sono nominati dal Consiglio
in base ad un elenco di candidati presentato da
ciascun
Stato
membro
e
deliberando
a
maggioranza qualificata, previa consultazione del
parlamento Europeo
Democrazia e diritti fondamentali nell’Unione Europea
di Maurizio Stringhetta
Banca Centrale Europea





è incaricata dell'attuazione della politica monetaria per
i diciassette paesi dell’UE che hanno aderito all‘Euro
(Austria, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia,
Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta,
Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna );
Con il Trattato di Lisbona è stata inserita nel quadro
istituzionale dell’Unione Europea (art. 13 TUE);
Ai sensi dell’Art. 282 TFUE:
gode di personalità giuridica
ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione dell’Euro;
è indipendente nell’esercizio dei suoi poteri e nella
gestione delle sue finanze
Banca Centrale Europea





Organi decisionali BCE:
Consiglio direttivo (art. 238 TFUE)
Formula indicazioni circa gli obbiettivi della politica
monetaria;
è composto dai membri del Comitato esecutivo BCE e dai
governatori delle banche centrali nazionali aderenti all’Euro;
Comitato esecutivo
Da attuazione alle politiche monetarie adottate dal Consiglio
direttivo, impartendo le conseguenti istruzioni alle banche
centrali
è composto dal Presidente, Vice Presidente ed altro quattro
membri, nominati dal Consiglio Europeo a maggioranza
qualificata, su raccomandazione del Consiglio, previa
consultazione del Parlamento Europeo e del Consiglio
Direttivo della BCE
Durano in carica otto anni
Banca Centrale Europea
La BCE ha la funzione principale di controllo della liquidità
attraverso:



acquisto e vendita di titoli tramite operazioni di mercato
aperto (consistono nell’acquisto o vendita di titoli: se la
banca centrale vuole immettere liquidità nel sistema essa
acquisterà titoli. Se invece l'obiettivo è quello di drenare
liquidità (ovvero diminuire la base monetaria) la Banca
venderà titoli;
fissazione della riserva minima obbligatoria che gli enti
creditizi devono detenere presso le banche nazionale o
presso la BCE;
fissazione del tasso d’interesse per le operazioni di credito
Chi governa l’Unione Europea?
Quale ruolo e poteri hanno le Istituzioni
Europee e quale livello di partecipazione
democratica hanno i cittadini europei?


Innanzitutto và osservato che nel sistema di
governance dell’Unione Europea non è rispettato
un principio fondamentale dello stato di diritto
Il principio della
separazione dei poteri
secondo il quale, potere legislativo, potere
esecutivo e potere giudiziario devono appartenere
a tre distinti organi: Parlamento, governo,
magistratura
Nell’attuale assetto istituzionale dell’UE la
Commissione Europea infatti partecipa a
ciascuno di questi poteri:



al procedimento legislativo con il diritto quasi
esclusivo di iniziativa legislativa:
al potere esecutivo con le decisioni esecutive
(circa 2500 l’anno)
al potere giudiziario
decisioni e commina
concorrenza e di aiuti
contraddette dalla Corte
(ad esempio prende
sanzioni in materia di
di Stato che non siano
di Giustizia)
Scriveva Montesquieu nello Spirito delle leggi, pubblicato nel
1748,
“Quando nella stessa persona o nello stesso corpo di
magistratura, il potere legislativo è unito al potere
esecutivo, non esiste libertà; perché si può temere che lo
stesso monarca o lo stesso senato facciano delle leggi
tiranniche per eseguirle tirannicamente. E non vi è libertà
neppure quando il potere giudiziario non è separato dal
potere legislativo o da quello esecutivo. Se fosse unito al
potere legislativo, il potere sulla vita e sulla libertà dei
cittadini sarebbe arbitrario: poiché il giudice sarebbe il
legislatore. Se fosse unito al potere esecutivo, il giudice
potrebbe avere la forza di un oppressore.
Tutto sarebbe perduto se un’unica persona o un
unico corpo di notabili, di nobili o di popolo
esercitasse questi tre poteri: quello di fare le leggi,
quello di eseguire le risoluzioni pubbliche e quello di punire i
delitti o le controversie dei privati.”
Il Parlamento Europeo non ha il potere di iniziativa
legislativa.
Il procedimento legislativo ordinario è complicato, lungo e
fortemente condizionato dalla posizioni che assume il
Consiglio ed in alcuni casi la Commissione
E’ realmente sovrano un Parlamento che non ha il
potere di iniziativa legislativa e che non ha una suo
autonomo
potere
di
produzione
legislativa?
L’attuale procedura di elezione del parlamento Europeo, si
svolge a livello di ciascun paese membro ed è basata sulla
partecipazione di liste di candidati a livello nazionale e non
transnazionale non consentendo ai cittadini di scegliere tra
diverse idee e programmi per l’Unione Europea.
Il Consiglio Europeo si è attribuito il ruolo di gestore
dell’Unione economica e monetaria.
Con la giustificazione della necessità di interventi rapidi di
fronte alla crisi economica e dei debiti sovrani, le scelte più
importanti degli ultimi anni in ambito economico sociale
sono state assunte in ambito intergovernativo.
Soprattutto attraverso il legame tra Consiglio Europeo,
Consiglio dell’Unione e Commissione (il vero triangolo
decisionale) sono decise le scelte di politica economica:
Il Consiglio del 8 giugno 2010 ha intimato alla Grecia
l’adozione di misure in materia di pensioni, salari, pubblica
amministrazione esautorando di fatto il Parlamento
nazionale .
Nel 2003 Francia e Germania hanno violato il patto di
stabilità, ma allora il Consiglio Ecofin, sotto la pressione
di Francia e Germania, non adottò alcuna sanzione.
Vi è quindi una evidente lacuna di legittimità per
le decisioni assunte a livello intergovernativo,
dove prevalgono le posizione di forza di
alcuni stati. Decisioni che sviliscono la funzione
del parlamento Europeo e dei parlamenti
nazionali.
La BCE ha utilizzato poteri che vanno al di là delle
sue prerogative
(es, lettera inviata al governo italiano del 5
agosto 2011 con la richiesta dell’adozione di
specifiche riforme del mercato pensionistico e del
lavoro)
In relazioni al ricorso a questi poteri, esercitati
più in base ad una forza dissuasiva che in virtù
di una legittimità giuridica, Jurgen Habermas
(uno tra i massimi rappresentanti della seconda
generazione della «Scuola di Francoforte»)
avverte come
l’Europa abbia imboccato una
strada «post-democratica» e «tecnocratica»
per regolare i suoi crescenti problemi economici.
“ Le decisioni sull'economia non lasciano spazio ai
processi democratici.
Ma senza democrazia non c'è Europa”
La crisi che stà attraversando
l'Europa è certamente una crisi
finanziaria ed economica, ma è
anche e sopratutto una crisi di
legittimazione democratica.
Deficit di democrazia e deficit di
legittimità sono questi i problemi
che ha oggi di fronte l’Europa.
Cosa fare?
E’ necessario ridemocratizzare
l’Europa come sostiene
Habermas
Da dove ripartire?
Da un rafforzamento del ruolo
del Parlamento Europeo,
conferendo a questa istituzione
potere di inziativa legislativa,
poteri di produzione legislativa
pieni e non condizionati.
Il sistema di elezione dovrebbe essere cambiato.
Passare da un parlamento europeo eletto su base
nazionale ad un parlamento europeo a livello con
liste uniche a livello transnazionale.
Nell’ottica della creazione di una vera Unione
politica alcuni ritengono che al nuovo Parlamento
Europeo che verrà eletto a giugno del 2014,
dovrebbe essere affidato il compiti di elaborare
un nuovo trattato/costituzione che abbia come
obiettivo l’Unione Politica.
Democrazia e diritti fondamentali nell’Unione Europea
di Maurizio Stringhetta
Da dove ripartire?
dai Diritti
Ripartire dai diritti
“ il concetto stesso di democrazia è inscindibile
dai diritti dell’Uomo” (Noberto Bobbio)
“questa inscindibilità è rafforzata dal passaggio da
una democrazia procedurale, indifferente alla
condizione del cittadino, a un contesto nel quale
assumono rilevanza le precondizioni del
processo democratico
istruzione, informazione, lavoro, abitazione,
dunque proprio i diritti fondamentali riconducibili
ai diritti di cittadinanza”
(Stefano Rodotà “il Diritto di avere diritti”)




Tra le tante ombre che caratterizzano l’Assetto
Istituzionale Europeo, vi sono alcuni elementi
positivi che costituiscono una base di riferimento
da cui partire per ridemocratizzare l’Europa:
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
Europea riprende e raccoglie per la prima volta in
un testo organico i diritti civili, politici, economici,
sociali.
Con il Trattato di Lisbona la Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione Europea ha ottenuto
valore giuridico vincolante.
Art. 6 TUE “ L’Unione riconosce i diritti, le libertà
e i principi sanciti nella Carta dei diritti
fondamentali…..che ha lo stesso valore
giuridico dei Trattati”.
Nel preambolo della Carta è stabilito che
“ L’ Unione si fonda sui valori indivisibili
e universali della dignità umana, della
libertà, dell’ uguaglianza e della
solidarietà; essa si basa sul principio
della democrazia e sul principio dello Stato
di diritto”
L’affermazione di tale indivisibilità è
importante in un periodo storico in cui i
diritti sociali, l’uguaglianza e la solidarietà
tendono ad essere subordinati alla pura
logica di mercato
Sempre nel Preambolo è affermato che “l’Unione
pone la persona al centro della sua azione”
Non individui, soggetti astratti ma persone
concrete (lavoratori, studenti, anziani, bambini,
disabili) sono al centro dei diritti riconosciuti dalla
Carta.
Alle persone, a ciascuno di noi la Carta riconosce:
il Diritto alla dignità alla vita, all’ integrità
della persona
Nel Titolo relativo alle libertà la Carta include:



il diritto alla libertà e alla sicurezza, alla
protezione dei dati di carattere personale, di
costruire una famiglia,la libertà di pensiero, la
libertà di riunione e di associazione..
La libertà di espressione e d’informazione include
“..la libertà di ricevere o di comunicare
informazioni o idee senza che vi possa essere
ingerenza da parte delle autorità pubbliche e
senza limiti di frontiera” .
E’ sancito il diritto ad accedere gratuitamente
all’istruzione obbligatoria, la libertà professionale
e il diritto di lavorare
Nel titolo riguardante l’Uguaglianza , importante
è il principio che vieta qualsiasi forma di
discriminazione, il riconoscimento delle diversità
culturali, linguistiche e religiose, la parità di
genere, i diritti dei minori.



Nel Titolo relativo alla solidarietà trovano
riconoscimento i diritti dei lavoratori:
a condizioni di lavoro sane, sicure, dignitose;
alla
tutela
contro
ogni
licenziamento
ingiustificato;
alla contrattazione;



sul piano del Welfare viene riconosciuto il diritto
di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale e ai
servizi sociali negli ambiti della maternità,
malattia, infortuni sul lavoro, vecchiaia e nel caso
di perdita del posto di lavoro.
“la tutela dell’ambiente ed il miglioramento della
sua qualità devono essere integrati nelle politiche
dell’Unione e garantiti conformementente al
principio di sviluppo sostenibile”
Nell’ambito dei diritti di cittadinanza, il diritto di
voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento
Europeo, alle elezioni comunali


Inoltre ai cittadini dell’Unione nonchè ad ogni
persona fisica o giuridica che risieda o abbia la
sede in uno stato membro è riconosciuto il
diritto di presentare una petizione al
Parlamento Europeo.
Accanto a questo diritto, l’art. 11 del TUE
prevede una modalità di intervento diretto dei
cittadini
nell’
esercizio
della
democrazia
partecipativa: i cittadini dell’Unione , in numero
di almeno un milione, che abbiano la cittadinanza
di un numero significativo di Stati membri,
possono
prendere
l’iniziativa
d’invitare
la
Commissione Europea a presentare una proposta
su una materia rispetto alla quale ritengono
necessario un atto giuridico dell’Unione
Nel titolo riguardante la Giustizia,
riaffermati principi presenti in molte
costituzionali:

sono
carte
il diritto a un ricorso effettivo davanti ad un
giudice imparziale precostituito per legge, la
presunzione di innocenza e i diritti di difesa, i
principi di legalità e della proporzionalità delle
pene.



Certamente un problema di grande importanza è
quello di garantire effettività ai diritti
fondamentali.
Bisogna dire che in questo senso, anche in
Europa, l’assenza della politica è stata in
qualche parte colmata dai giudici. La Carta è
stata assunta come parametro di riferimento,
nell’applicazione e nell’interpretazione del diritto
Europeo, prima ancora che assumesse valore
vincolante, dai giudici degli stati membri ed ora
anche dalla Corte di Giuistizia Europea.
Ma non basta. E’ opportuno che i cittadini e i
movimenti si approprino dell’iniziativa per
affermare concretamente i diritti fondamentali.
I diritti non sono acquisiti
una volta per sempre.
Non bisogna smettere di battersi per i diritti
fondamentali.
“Vi pentirete del silenzio sui diritti. (….) Se i diritti
fondamentali vengono cancellati dal denaro e la
democrazia cede alla dittatura, presto nessuno
sarà più libero”
(Ai Weiwei, architetto, blogger,)
Va creata una rete dei cittadini e dei
movimenti europei che
alla globalizzazione attraverso i
mercati sappia sostituire
una globalizzazione attraverso i
diritti
E’ possibile lavorare ad una Europa dei
cittadini, che proponga
nuovi modelli di iniziativa, di
consultazione, di partecipazione, di
proposta, che anche attraverso la rete
internet, sappia costruire una rete sociale,
una rete per promuovere l’effettività dei
diritti fondamentali.
Riportare i diritti fondamentali al centro
dell’iniziativa politica.
Diritti che attengono non solo alle libertà
formali e procedurali ma che entrano nel
vivo delle condizioni sociali di vita dei
cittadini, ponendo la qualità della vita
delle persone come il principale obiettivo e
ragione costitutiva dell’ Unione Europa.
Democrazia e diritti fondamentali nell’Unione Europea
di Maurizio Stringhetta
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Democrazia e diritti fondamentali nell`Unione Europea