SCUOLA ELEMENTARE “A. CAVICCHI” Classe IV novella toscana Salve, mi chiamo Campriano e sono un contadino toscano. Vivo con mia moglie e sei figliole che filano e tessono. Quando i commercianti vengono a comprare i prodotti della terra, cercano sempre di imbrogliarmi. Ma io ho dato loro una lezione coi fiocchi, ascoltate… Un anno, quando venne la raccolta del miele, preparai il doppio dei vasi e li riempii per metà di sterco e sopra ci misi il mio miele profumato di fiori di castagno. Li vendetti ad un farmacista che quando si accorse dell’imbroglio s’infuriò. Di anno in anno, imbrogliai molti commercianti che decisero di prendermi a bastonate… Io riuscii a convincerli che la colpa era del mio garzone, poi feci credere loro di possedere un coniglio magico di nome Stellina. Essi caddero nell’imbroglio e lo vollero comprare a tutti i costi. Dopo un po’ di tempo, si accorsero che Stellina non era magico… Ritornarono a casa mia a protestare, ma io riuscii a calmarli e a convincerli che era stato un caso. Sulla tavola c’era una pentola che sembrava bollire senza fuoco; essi si meravigliarono e volevano comprare la pentola a tutti i costi. Io finsi di non volerla vendere , ma alla fine mi convinsi a venderla. Passato un po’ di tempo si accorsero che erano stati di nuovo imbrogliati e inferociti come tori tornarono a protestare Campriano invece organizzò una grande festa come nessuno da quelle parti aveva mai visto e mangiarono, mangiarono così tanto che, se sono ancora vivi, saranno ancora là tutti beati e contenti