Mostar
Mostar
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La città di Mostar presenta una divisione non solo
topografica, in quanto il fiume che l’attraversa la separa in
due parti, ma anche etnica: la comunità croata cattolica e
la comunità bosniaca musulmana, abitano le due sponde
opposte del fiume, conducono tuttora una vita civile
segregata.
Report della Comissione Internazionale per il Balkani:
appare evidenti agli occhi degli osservatori la mancanza di
opportunità e di stimoli per i giovani.
“Due scuole sotto uno stesso tetto …”
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La suddivisione topografica ed etnica della città interessa anche il
ginnasio, scuola nella quale classi croate e classi bosniache sono
separate dai programmi ministeriali con la scusa delle differenze
linguistiche.
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Il ginnasio di Mostar è l’unica scuola nel Cantone dove si insegnano
entrambi i curricula (Croato e Bosniaco)
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La ricostruzione post bellica in Bosnia ed Erzegovina necessita,
ancora oggi, a dieci anni di distanza dalla fine della guerra, di
ulteriori sforzi da parte della popolazione locale e della comunità
internazionale per promuovere nel paese una condizione di
benessere e di sviluppo.
Inizio d’un speranza
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Nelle scuole della B-H non è stato usato un laboratorio di scienza
dall’inizio della guerra: 15 anni.
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Grazie alla donazione del governo Norvegese (270,000 euro) si sono
allestiti nel ginnasio di Mostar due laboratori di scienza con strumenti di
ottima qualità.
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Per stanziare il finanziamento i norvegesi hanno posto una condizione:
“l’usufrutto dei laboratori solo in gruppi di studenti ed insegnati d’etnia
misti”.
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Scienza: maneggiare una pipetta senza notare il colore di pelle di
nostro vicino, usare un carrello ad aria senza domandare per chi
preghi.
Progetto Bosnia Erzegovina
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Nato dalla collaborazione tra i Collegi del Mondo Unito e IBO
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Obiettivo: introdurre una educazione secondaria di qualità che dia
un contributo concreto alla ricostruzione culturale e civile del paese,
fornendo opportunità e stimoli a giovani e studenti.
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I fondi per lo start up sono stati donati da governi nazionali,
ambasciate europee in Bosnia Erzegovina, donatori privati, ex allievi,
dei collegi, network nazionali, studenti, fondazioni culturali.
Le azioni
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il supporto all’implementazione del programma IB presso il Druga
Gymnazium di Sarajevo.
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l’avviamento di un programma IB presso il Gymnazium di Banja Luka
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l’attivazione di un Collegio del Mondo Unito presso il Gymnazium di
Mostar che fungerà da centro di eccellenza internazionale.
Collegio del Mondo Unito a Mostar
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La sfida: Una educazione internazionale in un paese in ricostruzione
post-bellica, in una città divisa da un fiume.
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Vi avranno accesso 100 ragazzi ogni anno: il 40% riservato a ragazzi
di Mostar, il 30% a studenti provenienti d’altre parti della Bosnia
Erzegovina ed il restante 30% studenti provenienti dall’estero.
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All’iniziativa stanno dando il loro supporto come volontari diversi ex
allievi dei Collegi del Mondo Unito, alcuni di loro risiedono a Sarajevo
e collaborano con l’ufficio organizzativo.
Una Mostar internazionale
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