PROGETTAZIONE
IMPIANTI DI
CONDIZIONAMENTO:
L’OSPEDALE DI EMPOLI
(MAGGIO 2006)
STUDIO TI Rimini
Dott. Ing. Ennio Menotti
Per. Ind. Riccardo Rossi
PREMESSA
Ringraziamenti:



All’USL N° 11 di Empoli
All’Ing. Fausto Arcuri progettista delle opere
architettoniche e D.L.
Alla Ditta INSO impresa esecutrice delle opere
CRITERI DI SCELTA GENERALI POSTI
ALLA BASE DELLA PROGETTAZIONE

COMFORT
AFFIDABILITA’
IGIENICITÀ E SICUREZZA
ISPEZIONABILITÀ
PARZIALIZZAZIONE D'USO ZONA PER ZONA
RISPARMIO ENERGETICO
RISPETTO DELL'AMBIENTE
COSTI DI MANUTENZIONE - STANDARDIZZAZIONE
DEI COMPONENTI
COSTI DI GESTIONE
SUPERVISIONE E TELECONTROLLO

RITORNO DI IMMAGINE









L’OSPEDALE DI EMPOLI
Costituito sostanzialmente da quattro nuovi corpi di fabbrica realizzati in prossimità
dell’ospedale esistente (corpo “H”)
SUPERFICI LORDE
EDIFICI DI NUOVA COSTRUZIONE
CORPO A
CORPO B
CORPO C
CORPO D
Piastra A-B
Mensa-Negozi
Coll.ABCD
Mq 20.611
Mq 10.016
Mq 4.266
Mq 4.911
Mq 1.095
Mq 1.217
Mq 1.286
TOTALE
Mq 43.402
EDIFICI ESISTENTI
CORPO E
CORPO H
Mq 13.364
Mq 14.292
TOTALE
Mq 27.656
EDIFICI TECNICI ESISTENTI
Centr. Tecnolog
Mq 1.325
TOTALE
Mq 1.325
BLOCCO OPERATORIO, EDIFICI IN COSTRUZIONE
TOTALE
Mq 2.193
TOTALE GENERALE
Hospital Street
Mq 74.576
Mq 1.429
POSTI LETTO
TAB. 2
SPECIALITA’
CHIRURGIA
SERVIZIO PSICHIATRICO
MEDICINA INTERNA
OSSERVAZ. PRONTO
SOCCORSO
ORTOPEDIA
OCULISTICA
OSTETRICIAGINECOLOGIA
PEDIATRIA DEGENZE
PEDIATRIA NIDO
CARDIOLOGIA
HOSPICE
POLISPECIALISTICA
CICLO
CONTINUO
AREA
INTENSIVA
INTRAMO
ENIA
TOTALE
81
12
66
DAY
HOSPITA
L
8
6
-
-
89
12
72
12
-
-
-
12
44
12
4
2
-
-
48
14
46
6
-
-
52
7
14
12
8
-
2
-
-
24
7
14
14
8
24
-
-
4
-
4
-
-
12
12
-
12
12
-
-
4
-
4
314
28
32
24
398
AREA INTENSIVA
CHIRURGIA SUBINTENSIVA
RIANIMAZIONE
U.T.I.C.
TERAPIA INTENSIVA
NEONATALE
TOTALE
INCIDENZA % SOTTOSISTEMI
TAB. 3
INCIDENZA % SOTTOSISTEMI
SOTTOSISTEMI
SUP. TOT. (mq)
Reparti di Degenza
Diagnosi e Cura
Servizi Generali
13.901
13.723
7.041
%
40,1
39,6
20,3
IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE
ESTIVA ED INVERNALE
DATI DI PROGETTO GENERALI
Città:
Empoli
Altitudine
28 m. s.l.m.
Latitudine
43°43’
Gradi giorno
1658
Zona climatica D






CONDIZIONI TERMOIGROMETRICHE ESTERNE:


-
Inverno
Temperatura
0 °C
Umidità relativa 80%
Estate
Temperatura 32 °C
Umidità relativa 55%
CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEGLI IMPIANTI
DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ OSPEDALIERE
Inverno
Corpo A
Funzioni
Estate
Aria di
Efficienza
Temp.
U.R.
Temp.
U.R.
Tipologia
Rinnovo
Filtrazione
+/-1°C
+/- 5%
+/-1°C
+/- 5%
impiantistica
Minima
(pr EN 779)
[ °C ]
[ % ]
[ °C ]
[ % ]
[ V/h ]
(CEN EN
1822)
20
50%
26
50%
Impianto tutt'aria esterna
10
F7
20÷24
40÷60%
22÷24
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
10
H13
Isolato
22
50%
24÷26
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
12
H13
Ambulatori e studi medici
22
50%
26
50%
Soffitto radiante + A.P.
3
F7
Degenze
22
50%
26
50%
Soffitto radiante + A.P.
2
F7
Degenza Sub-intensiva 4 PL
20÷24
40÷60%
22÷24
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
10
H13
Sale Operatorie
20÷24
40÷60%
22÷24
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
15
H13
Prep. pazienti e recovery room
20÷24
40÷60%
22÷24
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
8
H13
20
50%
26
50%
Impianto tutt'aria esterna
5
H13
Sale parto – Travaglio
20÷24
40÷60%
22÷24
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
8
H13
Nido, Lactarium e Allattamento
20÷24
50%
26
50%
Soffitto radiante + A.P.
3
F7
14 Culle e Personale
20÷24
40÷60%
22÷24
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
15
F7
nascita bl. parto (rooming-in)
20÷24
40÷60%
22÷24
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
8
F7
Reparto di Endoscopia
Rianimazione
Corridoio pulito
CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEGLI IMPIANTI
DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ OSPEDALIERE
Inverno
Corpo B
Funzioni
Estate
Aria di
Efficienza
Temp.
U.R.
Temp.
U.R.
Tipologia
Rinnovo
Filtrazione
+1°C
+/- 5%
+/-1°C
+/- 5%
impiantistica
Minima
(pr EN 779)
[ °C ]
[ % ]
[ °C ]
[ % ]
[ V/h ]
(CEN EN
1822)
Reparto di radiologia
20
50%
26
50%
Impianto tutt'aria esterna
6
F7
TAC
20
50%
26
50%
imp. tutt'aria est. + split
15
F7
Risonanza magnetica
20
50%
26
50%
imp. tutt'aria est. + split
15
F7
Amb.+studi medici+ area operat.
20
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P.
3
F7
Reparto emodinamica
20÷24
40÷60%
22÷24
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
15
H13
Ambulatori cardiologia
22
50%
26
50%
Soffitto radiante + A.P.
2
F7
20÷24
40÷60%
22÷24
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
10
H13
Isolato UTIC
22
50%
24÷26
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
12
H13
Degenze Pediatria
22
50%
26
50%
Soffitto radiante + A.P.
3
F7
Hospice
22
50%
26
50%
Soffitto radiante + A.P.
2
F7
Uffici direzionali
20
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P.
2
F7
UTIC
CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEGLI IMPIANTI
DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ OSPEDALIERE
Inverno
Corpo C
Funzioni
Estate
Aria di
Efficienza
Temp.
U.R.
Temp.
U.R.
Tipologia
Rinnovo
Filtrazione
+1°C
+/- 5%
+/-1°C
+/- 5%
impiantistica
Minima
(pr EN 779)
[ °C ]
[ % ]
[ °C ]
[ % ]
[ V/h ]
(CEN EN
1822)
Guardia medica e uff. amm.ne
20
50%
26
50%
Ventilconvettori + A.P.
2
F7
Lab. analisi urgenti
20
50%
26
50%
Ventilconvettori + A.P.
2
F7
Visita trattamento
20
50%
26
50%
Ventilconvettori + A.P.
2
F7
Sala gessi
20
50%
26
50%
Soff. radiante + A.P.
4
F7
Osservazione 6 PL
22
50%
26
50%
Imp. tutt'aria esterna
15
F7
RX
20
50%
26
50%
Imp. tutt'aria esterna
12
F7
Locali TAC-Ecografia
20
50%
26
50%
Imp. tutt'aria esterna+split
15
F7
Isolato
22
50%
24÷26
40÷60%
Impianto tutt'aria esterna
12
H13
Emergency-room
20
50%
26
50%
Imp. tutt'aria esterna
12
F7
Centrale operativa e ufficio 118
20
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P.
2
F7
Gestione emergenze
20
50%
26
50%
Ventilconv.+ A.P. + split
2
F7
Degenza medicina d’urgenza
20
50%
26
50%
Soffitto radiante + A.P.
2
F7
Poliambulatorio
22
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P.
2
F7
Ambulatori neurologia
22
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P.
2
F7
Attività amministrative
20
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P.
2
F7
CARATTERISTICHE PRESTAZIONALI DEGLI IMPIANTI
DELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ OSPEDALIERE
Inverno
Corpo D
Funzioni
Estate
Aria di
Efficienza
Temp.
U.R.
Temp.
U.R.
Tipologia
Rinnovo
Filtrazione
+1°C
+/- 5%
+/-1°C
+/- 5%
impiantistica
Minima
(pr EN 779)
[ °C ]
[ % ]
[ °C ]
[ % ]
[ V/h ]
(CEN EN
1822)
Anatomia Patologica
20
50%
26
50%
Ventilconvettori.
10
F7
Cappella
20
n.c.
26
n.c.
Impianto tutt'aria
6
F7
Cappella onoranze funebri
20
50%
26
50%
Imp. tutt'aria esterna
8
F7
18÷20
50%
18÷20
60%
Imp. tutt'aria esterna
15
F7
20
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P.
3
F7
20÷24
40÷60%
22÷24
40÷60%
Imp. tutt'aria esterna
15
F7
Medico e accett. campioni
20
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P.
2
F7
Centro Trasfusionale
20
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P..
3
F7
Open lab
20
50%
26
50%
Imp. tutt'aria esterna
10
F7
Laboratori analisi
20
50%
26
50%
Impianto tutt'aria esterna
10
F7
Studi medici
20
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P.
3
F7
Biblioteca
20
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P.
3
F7
Laboratorio biochim. clinica
20
50%
26
50%
Impianto tutt'aria esterna
10
F7
Laboratorio microbiologia
20
50%
26
50%
Impianto tutt'aria esterna
10
F7
Locale prelievi
20
50%
26
50%
Ventilconvettori+ A.P.
2
F7
Morgue
Locale personale
Sala autoptica
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
CRITERI GENERALI




sottocentrali tecnologiche di rilancio posizionate
sulle coperture dei fabbricati;
unità di trattamento aria (UTA) installate sulle
coperture dei fabbricati;
distribuzioni orizzontali meccaniche ed elettriche,
all’interno dei controsoffitti.
distribuzioni verticali meccaniche ed elettriche
all’interno di cavedi tecnici
DISTRIBUZIONE IDRAULICA




Circuito acqua calda per
riscaldamento
Circuito acqua refrigerata per
condizionamento
Circuito acqua calda sanitaria
Circuito di ricircolo
DISTRIBUZIONE IDRAULICA
RETI ESTERNE AI FABBRICATI

Distribuzioni principali da polo
tecnologico alle sottocentrali
dei fabbricati

Realizzate con tubazioni
preisolate dotate di sistema
rilevazione perdite con
percorso interrato
Foto 1
Tubazioni preisolate a piè d’opera
Foto 2 Posa tubazioni preisolate - Circuiti primari acqua calda e refrigerata: particolare curve
Foto 3
Foto 4
Posa tubazioni preisolate - Saldatura tratti principali
Posa tubazioni preisolate - Installazione tratto rettilineo
Foto 5
Posa tubazioni preisolate – Particolare scavo nel terreno per saldature di testa
DISTRIBUZIONE IDRAULICA
RETI IN LOCALI TECNOLOGICI E SULLE
COPERTURE DEI FABBRICATI
Realizzate con tubazione in acciaio nero
trafilato
Percorso in vista
DISTRIBUZIONE IDRAULICA
RETI INTERNE AI FABBRICATI
Foto 6 Impiantistica installata all’interno del controsoffitto. Particolare del grigliato porta-tubi
Dai cavedi alle singole utenze
Realizzate con tubazione in acciaio nero trafilato
Percorso prevalente in controsoffitto, cavedi e
solo in piccola parte all’interno delle pareti in
cartongesso.
Foto 7 Impiantistica interna al fabbricato.(canaline elettriche, gas medicinali, canali dell’aria ecc.)
DISTRIBUZIONE AERAULICA:
CANALI ESTERNI AI FABBRICATI
Foto 8 Particolare delle canalizzazioni dell’aria, realizzate con pannelli sandwich in
poliuretano, installate sulla copertura del Corpo C
Realizzate con pannelli sandwich, del
tipo idoneo all’utilizzo in campo
ospedaliero
Grado di reazione al fuoco in classe 0-1
Costituiti internamente ed esternamente
da alluminio liscio spessore 200 micron
protetto da lacca antiossidante, con
interposto isolamento termo-acustico in
schiuma rigida a celle chiuse (esente CFC
e HCFC) dello spessore di 30 mm
Foto 9
Foto 10
Particolare canalizzazioni dell’aria - Ingresso ai cavedi di distribuzione
Particolare canali sandwich a piè d’opera sulla copertura del Corpo D
DISTRIBUZIONE AERAULICA:
CANALI INTERNI AI FABBRICATI
Foto 11 Particolare impiantistica interna ai fabbricati (a)
Realizzati in lamiera zincata
installate all’interno dei cavedi e
nei controsoffitti dei vari livelli
Foto 12 Particolare impiantistica interna ai fabbricati (b)
UNITA’ TRATTAMENTO ARIA
Rappresentano il cuore degli impianti di climatizzazione, la loro
collocazione sulle coperture dei fabbricati, che di fatto
diventano “piazze tecniche”, è un aspetto di fondamentale
importanza per i seguenti motivi:
Ingombri ed ispezionabilità;
Impatto estetico;
Impatto acustico e vibrazioni;
Facilità di manutenzione;
Installazione baricentrica rispetto le
zone da servire,
Foto 13 Disposizione delle unità di trattamento aria sulla copertura del corpo B comparto 1
Foto 14 Disposizione delle unità di trattamento aria sulla copertura del corpo B comparto 3
Foto 15 Panoramica della copertura del corpo D e del fiume Arno
Foto 16 Disposizione delle unità di trattamento aria sulla copertura del corpo D
Foto 17 Disposizione delle unità di trattamento aria sulla copertura del corpo B comparto 2
Foto 18 Particolare dell’unità di trattamento aria n°1 installata sulla copertura del corpo A (portata aria 49.600 mc/h)
CENTRALI TECNOLOGICHE
REALIZZATE NELL’INTERVENTO DEL 1997.
COLLOCATE IN UN FABBRICATO (POLO TECNOLOGICO) SERVONO
L’OSPEDALE ESISTENTE.
POTENZIATE PER SODDISFARE IL FABBISOGNO TERMICO E FRIGORIFERO
DEL NUOVO COMPLESSO
NELLA CONFIGURAZIONE FINALE RISULTANO:
CENTRALE TERMICA A GAS/GASOLIO:
DI POTENZA TERMICA COMPLESSIVA INSTALLATA PARI A 9.340 KW RESI
ALL’ACQUA.
CENTRALE FRIGORIFERA CON CONDENSAZIONE CON ACQUA DI
TORRE:
DI POTENZA FRIGORIFERA COMPLESSIVA INSTALLATA PARI A 7.400 KW.
PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
A) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED
INVERNALE AD ELEMENTI ATTIVI PER SOFFITTI
RADIANTI + ARIA PRIMARIA
Tipologia prevista per i locali:
Degenze Generiche
Hospice
Guardie mediche, capo sala ed infermieri;
Ambulatori e studi medici;
Nido (lactarium e allattamento)
La soluzione consente:
riscaldamento invernale e condizionamento
estivo
 possibilità di regolazione della temperatura
di ogni ambiente
 elevato comfort ambientale
 massima flessibilità per un eventuale futuro
riassetto architettonico.
I pannelli radianti a soffitto provvedono:
 in inverno al bilanciamento delle dispersioni
per trasmissione
 in estate all’abbattimento dei carichi
sensibili ambiente ed alle rientrate di
calore.
L'impianto di aria primaria assicura:




la corretta ventilazione degli ambienti
l’eventuale integrazione per il
soddisfacimento del fabbisogno termico e
frigorifero delle zone servite
il controllo dell’umidità relativa per evitare
fenomeni di condensazione del soffitto
il mantenimento delle pressioni richieste.
Gli elementi attivi del soffitto freddo/caldo
sono essenzialmente costituiti da:




pannello di supporto in acciaio spessore
6/10, dimensioni 575x575mm,
n° 2 diffusori termici in alluminio incollati al
pannello di supporto;
isolamento acustico in tessuto non tessuto
colore nero;
isolamento termico in lana di vetro
imbustata spessore 20 mm;
Caratteristiche tecniche:






Resa termica invernale: 87,38 W/mq
Acqua (mandata/ritorno)
34,5 / 32,5°C;
temperatura ambiente: 22°C;
Resa frigorifera estiva:
88,6 W/mq
Acqua (mandata/ritorno)
16 / 18°C;
temperatura ambiente: 27°C;
SOTTOSTAZIONI DI DISTRIBUZIONE:
CAMPIONE IN FABBRICA
Foto 19
Particolare di sottostazione per pannelli radianti a soffitto priva di coibentazione termica
(campionatura presso Casa fornitrice)
PANNELLI RADIANTI:
CAMPIONI IN FABBRICA
Foto 21 Particolare collegamento pannelli radianti a soffitto in fabbrica. Campione di prova (b)
Foto 20 Particolare collegamento pannelli radianti a soffitto in fabbrica. Campione di prova (a)
SOTTOSTAZIONI DI DISTRIBUZIONE
INSTALLATI IN CANTIERE
Foto 23 Particolare della sottostazione dei
pannelli radianti a soffitto
(26 circuiti)
Foto 22 Particolare della sottostazione dei
pannelli radianti a soffitto installata nel corpo C
PANNELLI RADIANTI CAMERA CAMPIONE E
CORRIDOIO IN CANTIERE
Foto 24
Dettaglio soffitto radiante - Camera di degenza campione
Foto 25
Particolare impiantistica nel controsoffitto del corridoio
Foto 26 Dettaglio di un pannello radiante attivo dimensioni 600x600 mm nella camera di degenza campione
Foto 27
Particolare corridoio tipico degenze
Le sottostazioni, una per comparto, sono costituite da:
- scambiatore di calore a piastre
- elettropompa gemellare a portata variabile
- collettore di distribuzione corredato di valvole
motorizzate on/off a due vie.
Controllo delle condizioni di temperatura
- Autonomo per ogni singolo ambiente
- Sonda di umidità inserita nel controsoffitto
PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
B) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED
INVERNALE CON FAN-COIL + ARIA PRIMARIA
Tipologia prevista per i locali:
Spogliatoi generici
Spogliatoi 7° livello
Cucinette di piano
Endoscopia (corridoio e lav. person.)
Locale tecnologie sanitarie
Radiologia (corrid.e locale PACS)
Farmacia 1° livello
Deposito pulizie 1° livello
Ambulatori, studi, uffici TAC/RNM
Officina e guardaroba 1° livello
Loc. accessori B.Operat. 2° livello
Ambulatori e studi medici 4° livello
Pronto soccorso
Morgue (loc. personale e corridoio)
Anatomia pat. (loc. person. e corrid.)
Centro trasfusion. (ambul. e studi)
Biblioteca e magazzino
Lab. Analisi (studi, loc. prelievi)
I ventilconvettori provvedono:
In inverno al bilanciamento delle dispersioni per
trasmissione.
In estate all'abbattimento dei carichi sensibili ambiente ed
alle rientrate di calore.
L'impianto di aria primaria consente:
La corretta ventilazione degli ambienti.
Il mantenimento delle pressioni richieste.
Ove previsto, il controllo dell'umidità relativa.
Il controllo delle condizioni di temperatura ambiente
autonomo in ogni locale
PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
C) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED
INVERNALE A TUTT’ARIA ESTERNA + C.T.A. SATELLITI DI
ZONA
Tipologia prevista per i locali:
Blocchi operatori
Sale parto/Travaglio
Rianimazione
Degenze chirurgia sub-intensiva
Punto nascita/parto (rooming-in)
TAC/RNM (predisposizione)
Emodinamica
U.T.I.C
Osservaz./Emergency-room/TAC/RX
OGNI REPARTO OSPEDALIERO È DOTATO DI IMPIANTO A
TUTT’ARIA ESTERNA INDIPENDENTE COSTITUITO DA:
 Una unità di trattamento aria denominata di “pre-trattamento di
reparto”.
 da più unità denominate “satelliti di zona“.
L’UNITÀ DI PRE-TRATTAMENTO PROVVEDE:
 recupero del calore dell’aria in espulsione.
 filtrazione (efficienza G4+F7 secondo pr-EN 779).
 pre-riscaldamento, raffreddamento e deumidificazione estiva ed
umidificazione
invernale.
 inverter per consentire la parzializzazione impiantistica del
reparto.
LE UNITÀ SATELLITI DI ZONA PROVVEDONO A:
 completare il trattamento dell’aria personalizzandolo alle
esigenze delle singole zone servite.
 filtrazione assoluta, ove richiesta con efficienza H13 secondo CEN
EN 1822.
SALE OPERATORIE CARATTERIZZATE DA:





diffusori a parete ad alta induzione idonei per locali
ad elevata sterilità ambientale, con da doppia
sezione di lancio (60% della portata ad effetto
elicoidale inclinato su letto operatorio e 40% verso il
soffitto ad effetto coanda) e cella di filtro assoluto
con efficienza H13 ((CEN EN 1822).
estrazione dell'aria mediante griglie a parete, (80% )
ed a soffitto (20%)
mantenimento in costante pressione delle sale
operatorie rispetto ai locali adiacenti
serrande motorizzate a tenuta a tre posizioni
(off/minima/massima) sui canali
possibilità di commutazione della pressione da
negativa a positiva o viceversa rispetto ai locali
adiacenti, in funzione della patologia del paziente
ricoverato
LOCALI PAZIENTI ISOLATI:

Possibilità do commutazione della pressione da
positiva a negativa o viceversa rispetto ai locali
adiacenti in funzione della patologia del paziente
ricoverato
Foto 28 Distribuzione canalizzazioni dell’aria nel reparto operatorio
PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI IMPIANTI
DI CONDIZIONAMENTO
D) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED
INVERNALE A TUTT’ARIA ESTERNA CON CASSETTE
MONOCONDOTTO A PORTATA COSTANTE
Tipologia prevista per i locali:
Endoscopia
Radiologia
Morgue
Anatomia patologica 1° livello
Anatomia patologica 2° livello
Laboratorio analisi 3° livello
Laboratorio analisi 4° livello
Open lab centro trasfusionale
OGNI REPARTO OSPEDALIERO È DOTATO DI IMPIANTO
A TUTT’ARIA ESTERNA INDIPENDENTE COSTITUITO
DA:
unità di pre-trattamento aria a portata variabile
 cassette monocondotto a portata d’aria costante con
di batteria di post-riscaldamento acqua-aria .
L’UNITÀ DI PRE-TRATTAMENTO PROVVEDE:
 recupero del calore dell’aria in espulsione
 filtrazione (efficienza G4+F7 secondo pr-EN 779)
 pre-riscaldamento, raffreddamento e
deumidificazione estiva ed umidificazione invernale,
LE CASSETTE MONOCONDOTTO PROVVEDONO A:
 completare il trattamento dell’aria personalizzandolo
alle esigenze dei singoli locali serviti,
 post-riscaldamento invernale ed estivo per il
controllo dell’umidità relativa ambiente.
PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI
IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO
E) IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO ESTIVO ED
INVERNALE A TUTT’ARIA ESTERNA
Tipologia prevista per i locali:
Corridoio Degenze
F) IMPIANTO DI RISCALDAMENTO AD ELEMENTI ATTIVI
PER SOFFITTI
RADIANTI + ESTRAZIONE ARIA
Tipologia prevista per i locali:
Servizi Igienici
PRINCIPALI TIPOLOGIE DEGLI IMPIANTI
DI CONDIZIONAMENTO
G) IMPIANTO SPLIT SOLO RAFFRESCAMENTO +
ESTRAZIONE ARIA
Tipologia prevista per i locali:
Locali tecnologici di controllo
Locali UPS quadri elettrici
Locali sosta salma ai piani
SISTEMA BMS
(BUILDING MANAGEMENT SYSTEM)
Il SISTEMA SVOLGE DUE CLASSI DI FUNZIONI
a) Automazione degli impianti
b) Funzioni di sistema informativo
Permette il controllo di :
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Impianti tecnologici
Distribuzione elettrica
Controllo integrato dell’ambiente
Protezione antincendio
Sistemi di sicurezza
Controllo automazione e supervisione
Total Building Solution: Schema di principio delle funzioni svolte dal sistema di Supervisione Fig.1
Total Building Solution: Schema a blocchi di un sistema di Supervisione Fig.2
Schema a blocchi di un sistema di supervisione Fig.3
Pagina grafica dello schema a blocchi sistema di supervisione dell’Ospedale di Empoli Fig.4
Pagina grafica di una Centrale di trattamento aria tipo Fig.5
Schema di principio controllo ambiente Fig.6
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Progettazione impianti di condizionamento: l`ospedale di Empoli