Per quante notti insonne ho giaciuto –
Umberto Saba
Per quante notti che insonne ho giaciuto per
l’orror di levarmi ogni mattina
tu buona, tu mia dolcissima musa; tu dimmi in carità:
Come hai potuto?
Però che tutto io ti perdono quanto
soffersi tutte le mie insonni notti
i miei sogni agghiaccianti
I sogni rotti d’un subito
Ma dimmi ora, musa: faccia di tanta nobiltà soffusa
serbar si addentro quell’infamia
chiusa nel cuore, adulterare i baci e il pianto
Mentirmi ogni carezza il tuo
pensiero
esser non mia vivendo a me accanto
Ecco il delitto
il solo, il grande, il vero delitto
Che non posso
io no
scordare
Che senza fine mi farà odiare me stesso
maledire anche il tuo nome
Chiedermi ognor più follemente
Come
Come ha potuto?
Ma questo
ed altro che mi taccio
no
non può esser vero
E’ solo un sogno, sai;
è un sogno di cui
forse
morirai
E’ un sogno
di cui certo
io morirò
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