ALCHIMIA AXIS MUNDI Una scala dalla Terra al Cielo Immagini: dal Web Automatico Aurelio Palmieri 1 - Il Viaggio Una scala dalla Terra al Cielo: le stazioni dell’evoluzione interiore nella mistica e nell’esoterismo Il pellegrino cristiano sotto la guida della parola di Dio, H. Hugo, Gottselige begierde, Augusta, 1622 Ascala la via verso il cielo si slancia dal mondo interiore celata dal mistico velo trapassa la carne che muore Aurelio Palmieri 1.1 - La ricerca del Maestro La strada il maestro ti spiana ti guida il carisma la voce l’intesa si affina più arcana finché il fiume arriva alla foce L’eremita Morieno indica al suo allievo principe Khalid la Terra, fonte di sapere, M. Mayer, Symbola aureae mensae, 1617. Aurelio Palmieri Aurelio Aurelio Palmieri Palmieri 1.2 - Percorsi di conseguimento interiore: il processo d’individuazione D’inconscio profondo l’abisso le immagini degli antenati ti guida il sentire già scisso di simboli morti e rinati Nelle viscere della terra il principio maschile (il Vegliardo) si unisce a quello femminile; in cima il castello rosso (l’opera al rosso, il compimento dell’opus) e un angelo che rappresenta l’elemento aereo, volatile, Nicola d’Antonio degli Agli, Roma, 1480 1.3 – Gradini della scala cosmica e livelli dell’essere nell’esperienza mistica D’ascesa all’Empireo più piani tracciati di stelle i livelli s’a forme più dense rimani nell’ombra ti perdi d’avelli La scala del paradiso di Giovanni Climaco (abate del monastero del Sinai del VI sec.), con trenta pioli che rappresentano le virtù e i diavoli che rappresentano i vizi, XII sec. Aurelio Palmieri 2 – La spoliazione e il ritorno alla perfezione originaria attraverso la Gnosi, conoscenza salvifica Sapienza rinnova la fede di fede sapienza s’accresce a lume primevo riede da tuniche l’anima s’esce Dodici astrologi pagani (tra cui Aristotele, Virgilio, Seneca) interpretano le costellazioni, Libro del destino in versi, Germania Centrale, XIV sec. Aurelio Palmieri 2.1 – Il mito gnostico: l’esperienza della caduta e il viaggio dell’anima tra le sfere celesti La patria celeste m’aspetta Protendo mie fibre al ritorno M’ingegno a partire più in fretta D’orpelli e gravami mi storno Adamo ed Eva nudi davanti a Dio, mosaici della Cappella Palatina, Palermo Aurelio Palmieri 2.2 – La riappropriazione del Sé, del mondo e del divino attraverso la visione salvifica e la pratica del soprannaturale nella Gnosi Disgusto del mondo terreno la luce dell’anima fioca a patria celeste mi meno fusione divina m’invoca Aurelio Palmieri Corrispondenza tra gradi del cosmo tolemaico e le ventidue lettere dell’alfabeto ebraico, Robert Fludd, Utriusque cosmi I, Oppenheim, 1617 2.3 – L’origine della Qabbalah: autoctona o da influenze gnostiche? Nel mistico l’acqua di vita inonda e travolge la Legge tremante ragione smarrita a certi precetti si regge Il Tetragramma, il sacro nome di Dio, Bibbia sefardita, 1385 Aurelio Palmieri 3 – La Qabbalah: creazione del mondo ed evoluzione dell’uomo nel divenire incessante e inesauribile della divinità Amor da Giustizia corretto nell’albero di Conoscenza Saggezza contiene Intelletto di Sacra Corona immanenza. Aurelio Palmieri Il cabalista e l’albero delle Sephiroth, Paulus Rictus, Portae Lucis (Augusta, 1516) 3.1 – La creazione dal Nulla Nell’opra creatrice più mira partendo dal mistico Niente l’Immenso da Sé si ritira il Tutto diviene esistente Origine del primum mobile, R. Fludd, Philosofia Sacra, Francoforte, 1626 Aurelio Palmieri 3.2 – Il dispiegarsi della potenza di Dio nelle Sephiroth S’addensa nei nomi il potere ai cenni la nube di luce assume i contorni di sfere a multiple forme s’adduce. Versione moderna della scala di Giacobbe: il Tetragrammaton si libra sull’orlo dell’esistenza manifesta, nel primo mondo dell’Emanazione la mano divina tiene la catena della Volontà, che si estende giù attraverso i mondi della Creazione e della Formazione alla Sposa, o Malkuth, del mondo della Realizzazione. Ella a sua volta trasmette i suoi influssi attraverso i regni delle stelle, dei pianeti e della materia organica alla mente di scimmia dell’uomo naturale, che cerca di comprendere l’universo attraverso i sensi, Musaeum Hermeticum, Francoforte, 1749 Aurelio Palmieri Aurelio Palmieri 3.3 – Le ultime sette Sephiroth: la discesa del divino nell’umano Al Regno il devoto si prostra di Dio Fondamento in umano nel cuore Bellezza si mostra l’Eterno splendore d’Adamo. Ets-haymm riadattato dai rosacrociani del XVIII° secolo, Geheime Figuren der Rosenkreuzer, Altona, 1785 3.4 – I quattro regni della creazione A sfere concentriche i mondi emana divino l’accento dall’uno nell’altro tu sfondi di morte al supremo momento Le dieci Sephiroth che costiuiscono il corpo mistico di Adam Kadmon, il primo uomo, con tre scatole craniche e sette membra, nonché i riflessi del suo volto mistico, Christian von Rosenroth, Kabbala Denudata, Sulzbach, 1684 Aurelio Palmieri "In molti antichi codici si trovano definizioni di quest'arte, della quale dobbiamo conoscere subito l'intenzione. ERMETE disse: l'Alchimia è una sostanza corporea da uno e per uno, composta con preziosa sottigliezza per decorazione alternata, raggiungente 1 'effetto nella stessa miscela naturale, convertente in genere migliore. Un altro dice: è una scienza che insegna a trasformare ogni genere di metallo in un altro, per mezzo di una medicina propria, come appare da molti libri filosofi. Perciò è da sapersi che è una certa qual scienza così chiamata da un filosofo di nome ALCHIMO e quest'arte insegna a fare una medicina chiamata Elixir, la quale versata sopra metalli imperfetti, li perfeziona completamente, e questo fu la causa perché fu inventata" Aurelio Palmieri FINE DELLA PRIMA PARTE 22.12.2015 13:30:31