A cura della prof.ssa Maria Isaura Piredda PREMESSA E’ luogo comune pensare che l’infanzia di Leopardi sia stata infelice perché è sempre rimasto chiuso nella biblioteca paterna In realtà Leopardi decide di stare chiuso in casa perché la biblioteca paterna è il luogo più interessante di tutta Recanati! Pur avendo avuto una formazione classicistica Leopardi pensa che la poesia debba essere espressione della spontaneità originaria tipica dei primitivi e dei fanciulli che non dev’essere copiato nella forma (neoclassici) Per lui i classici sono un modello ma a cui ci si deve ispirare nello spirito (romantici) PERCIO’ LEOPARDI pur essendo vicino al materialismo illuministico dal punto di vista filosofico può essere ritenuto romantico per molti dei temi trattati nelle sue opere, tra i quali la tensione verso l’infinito e il conflitto illusione-realtà PENSIERO LEOPARDIANO PESSIMISMO INDIVIDUALE PESSIMISMO STORICO PESSIMISMO EROICO PESSIMISMO COSMICO PESSIMISMO INDIVIDUALE Leopardi pensa di essere il solo a vivere in una condizione di infelicità e angoscia in un mondo in cui i suoi contemporanei riescono a farsi ingannare dalle illusioni prodotte dalla Natura “io sono infelice ma tutti coloro che sono attorno a me sono felici. Sono l’unico a capire che tutto è nulla” PESSIMISMO STORICO IDILLI Leopardi arriva a pensare che il senso di nullità di tutte cose – la noia – sia tipico di tutto il suo periodo storico che ha perso la spontaneità e la naturalezza degli antichi La felicità è vivere in comunione con la natura “benigna” “Non solo io ma anche i miei contemporanei vivono questo senso del nulla” tuttavia storia e cultura ci allontanano dalla natura PESSIMISMO COSMICO OPERETTE MORALI GRANDI IDILLI Leopardi capisce che l’infelicità è una condizione insita nell’essere umano Tutto è male: la natura “matrigna” ci inganna con le sue illusioni la Natura non è più vista come madre benigna ma come una matrigna indifferente e lontana Bisogna recuperare le certezze della ragione PESSIMISMO EROICO LA GINESTRA si concretizza nel concetto di compassione (“patire con”) vista come unica possibilità per l’uomo di lottare contro la Natura e il nulla L’unico modo di lottare contro il nulla è quello di vedere negli altri uomini l’unica possibilità di condivisione e di vita Presa di coscienza del dolore degli uomini e della natura avversa Bisogna lottare contro il fato e l’empia natura