Famiglia e scuola
nell’educazione
delle giovani generazioni
Incontro di aggiornamento per
gli insegnanti di religione
Manfredonia 27-29 marzo 2008
Non influisco sul destino del globo,
Non son io che incomincio le guerre.
Sono con te o contro di te – non lo so.
Non pecco.
E proprio questo mi tormenta:
Che non influisco, non pecco.
Tornisco minuscole viti e preparo frammenti di
devastazione,
E non abbraccio l’insieme,
Non abbraccio il destino dell’uomo.
[…]
Il mondo che io creo non è buono
eppure non sono io che lo rendo malvagio!
Ma questo basta?
Andrej Jawin (Karol Wojtyla). 1958
Tre punti di riferimento
1.
2.
Il sistema educativo di istruzione e
formazione (la scuola) va visto anzitutto
come realtà caratterizzata da valori autentici
che vanno promossi nella loro legittima
autonomia.
L’impegno dei cristiani (e dei docenti e degli
Idr) nella promozione dei valori umani della
scuola si compie secondo una originalità che
è fondata sulla appartenenza a una
comunità che fa esperienza di Cristo morto e
risorto.
E il terzo?
3.
Come conclusione dei primi due punti:
 Autonomia dei valori umani della scuola
 Evangelizzazione e missione come impegno
del cristiano
scaturisce una chiara considerazione,
inscindibile e complementare alle prime due:
La necessità della FORMAZIONE ECCLESIALE
Quale profilo per l’insegnante?
Nel delineare dunque oggi il profilo di una
responsabilità docente all’altezza della
nuova “sfida educativa” la questione
centrale diventa:
«la corretta impostazione del rapporto tra
direttori diocesani degli uffici di pastorale
della scuola e cristiani docenti (singoli o
associati)» (CEI, Fare pastorale della scuola oggi in Italia n. 26)
Compito dell’ufficio diocesano
Offrire occasioni di incontro e confronto
per individuare le priorità pedagogiche e
didattiche che contribuiscono oggi a
definire l’identikit del docente (di
religione) e i tratti essenziali della sua
professione
 L’ottica ecclesiale (riprendiamo i tre punti)

– La scuola
– Il magistero ecclesiale e il progetto pastorale
– Gli incontri di formazione
Il progetto pastorale
Un lungo itinerario di ascolto, confronto,
dialoghi, approfondimenti, verifiche…
 Una prima volta, pregi e difetti
 Un itinerario triennale di percorsi pastorali
dedicato alla famiglia e ai giovani

Famiglia, scuola, giovani

Centralità del POF
– strumento principale per la scuola
dell’autonomia
– Logica del curricolo
Rapporto tra POF e curricolo

Istanza di razionalità
–
–
–
–
–
–

Diagnosi dei bisogni;
definizione degli obiettivi;
selezione dei contenuti;
organizzazione dei contenuti;
predisposizione delle esperienze di apprendimento;
determinazione di cosa e come valutare
Istanza sociale
– Assicurare ai giovani la capacità di dominare le future
situazioni di vita
– Non solo contenuti, ma anche metodo e contesto
POF & Curricolo


Il POF è il Curricolo
Il POF include il Curricolo, che ne costituisce il
cuore…
«Ogni istitutzione scolastica predispone, con la
partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano
dell’offerta formativa. Il Piano è il documento
fondamentale costitutivo dell’identità culturale e
progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la
progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e
organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito
della loro autonomia»
DPR 275/99 art. 3
Tipi di POF

POF – vetrina
– Si elencano nel documento le offerte allettanti per la
domanda, e la stesura è orientata ad attirare le
iscrizioni o a mostrare le proprie caratteristiche
distintive rispetto agli altri istituti

POF – Magna Charta
– Il documento si presenta con grandi affermazioni di
principio nella prima parte, cui segue un elenco
elaborato con una logica giustappositiva tra le parti
Tipi di POF /2

POF – patto sindacale
– Il documento risulta da una elaborazione svolta
secondo una logica negoziale tra le parti

POF – progetto
– Il documento è il risultato di una logica progettuale
che parte dall’analisi della domanda non per
soddisfarla, bensì come segno di un bisogno
educativo cui dare risposte.
– Si rilevano i passaggi fondamentali di un progetto:
analisi, intervento di miglioramento, valutazione
Caratteristiche di un progetto:
• sistema complesso: insieme di attività la cui
realizzazione prevede l’impiego e il
coinvolgimento di più unità organizzative in
modo trasversale e che necessita
l’implementazione di un sistema di
programmazione e controllo;
• innovativo: non si riferisce all’attività ordinaria
dell’organizzazione ma nasce da cambiamenti
dell’ambiente interno o esterno che comportano
l’esigenza di innovare, realizzando un risultato
specifico, unico, non ripetibile;
• temporaneo: il progetto è unico, è
caratterizzato da un inizio e una fine ben
identificati.
La scuola come progetto
Tutte le organizzazioni sono caratterizzate
dall’essere un sistema aperto e devono la
propria capacità di raggiungere i propri obiettivi
nel tempo alla loro capacità di adattamento
all’ambiente di riferimento (sia interno che
esterno).
 Analogamente per la scuola, se intesa come
peculiare organizzazione complessa che è
chiamata a interagire con attese sempre più
diversificate provenienti da interlocutori diversi
(famiglie, contesto istituzionale locale, ecc).

Che tipo di POF ha la vostra
scuola?

Logica
– Pubblicitaria, giustappositiva, negoziale,
progettuale…

Analisi del contesto
– È chiaro/vago, cosa si è scelto di analizzare,
come sono rilevati i bisogni degli allievi, è
chiara la distinzione tra allievo e famiglia, è
chiaro il concetto di bisogno:
Cultura
Valori e
comportamenti
Istituzione
Adempimenti
Scuola
Abilità
Mercato
locale
Competenze
Struttura
produttiva
Famiglia
riuscita
Studente
benessere
comportamenti
Contesto
sociale
Chi ascoltare?

Lo studente
– È il riferimento di tutti i soggetti interessati
(se si toglie lo studente il resto non ha senso)
– È quello che sta a scuola per tutto l’orario
– È committente (chiede il servizio) e risultato
del servizio

Bisogni o desideri?
– Distinguere tra interessi, aspettative e bisogni
BISOGNI
Ciò che è
essenziale per
l’esistenza





Identità
Relazione
competenze
capacità
…
ASPETTATIVE
INTERESSI
Indotte:
Legati a situazioni
contingenti e
particolari
Dal
Tempo
contesto esterno
Dalla storia
personale
Dalla famiglia
Dalla storia della
scuola
…
libero
 borse di
studio
…
Che tipo di POF ha la vostra scuola
(continua…)
(Logica, analisi dei bisogni…)
 Curricolo

– Obiettivi, contenuti, esperienze, didattica,
verifiche…

Organizzazione
– assembleare, dipartimentale, leadership
diffusa o accentrata…
Esperienze
 Valutazione

POF e progetto pastorale

Riprendiamo le tre istanze di partenza
– Promozione dell’ “Autonomia” del valore scuola
– evangelizzazione e missione
– necessità del discernimento e della formazione

Laicità
«la contrapposizione forzosa e strumentale tra laici e
cattolici non trova riscontro nella stragrande
maggioranza del nostro popolo, né può desumersi
dalla legittima diversità di posizioni su alcune pur
rilevanti tematiche, che deve potersi esprimere con
serenità e chiarezza, in un clima di rispettoso dialogo»
(mons. Bagnasco, prolusione CEI maggio 2007)
Perché ci vuole un progetto
pastorale
«La scommessa vera dei cristiani è stare nel
mondo non come se Dio non esistesse, ma
in un mondo nel quale Dio non informa
più la cultura, non è più un presupposto
scontato»
(Ernesto Preziosi, Nuovi confini per la laicità e la libertà religiosa.
“Proposta educativa”, 2/2007)
Progetto pastorale e laicità della scuola
«È evidente quali siano i compiti della scuola per lo
sviluppo delle giovani generazioni: superare il falso
dilemma tra istruzione ed educazione, ricoprire un
ruolo fondamentale nell’aiutare i minori ad
affrontare razionalmente i problemi etici, sociali,
politici, nell’attuale società multietnica,
multiculturale, miltireligiosa, nella prospettiva di una
laicità riappacificata.
La laicità moderna andrebbe concepita come un
impegno al pluralismo, una partecipazione
complementare dello Stato e delle religioni alla
definizione e al conseguimento del bene comune»
Il bene comune
Non è la somma algebrica degli interessi di
tutti gli italiani o tutti gli europei
 Costituzione italiana, diritti dell’uomo…
 Famiglia e giovani generazioni sono valori
costituzionali!!!

– L’analisi del POF si fa in riferimento alla
Costituzione (alla quale hanno contribuito i
cattolici di questo Paese in modo pregnante e
sostanziale)
Il progetto pastorale
1.
Il dato biblico e teologico
– La famiglia di Nazareth e l’adolescenza di
Gesù
2.
3.
La situazione diocesana della famiglia e
dei giovani
Conversione e missione
 La pastorale giovanile
 La pastorale della famiglia
Seconda parte
Partire dallo studente per
giungere alla famiglia
Partire dallo studente…
Identità
 Affettività
 Manipolazione e artificio
 Lavoro
 Interculturalità
…

… per giungere alla famiglia
IDENTITA’
Oggi è difficile costruire l’identità
Crisi della soggettività
 Sconfitta delle ideologie
 Ma c’è un nuovo riconoscimento della
soggettività e dell’individualismo (la
contraddizione è solo apparente):

– Paradigma economico: mercato senza limiti di
tempo/spazio che valorizza la dimensione dell’
efficacia e dell’efficienza, della globalizzazione e
massificazione

Passaggio dal fordismo-taylorismo alla cultura di
impresa fondata sulle competenze e abilità
Emergenze educative
Il principale problema è quello di “far
nascere socialmente” il bambino, farlo
uscire dal guscio iperprotettivo di una
famiglia che vive con disagio il proprio
compito educativo
 Famiglia affettiva più che
responsabilizzante
 Bambino a scuola: sta bene? È accettato?
Riceve affetto come avviene a casa?

Emergenze educative /2
Narcisismo e fragilità dei ragazzi alle soglie
dell’adolescenza
 Difficoltà ad accettare il proprio corpo e il
senso della realtà
 Difficoltà a concepire il proprio corpo come
complementare, maschile e femminile, a
individuare le dimensioni verticali e
orizzontali dell’affettività

Emergenza scolastica
Difficoltà della scuola a rispondere alle
nuove domande che provengono dai
ragazzi (e dalle famiglie), ai veri BISOGNI
 Difficoltà a far percepire il SENSO DI
QUANTO VIENE INSEGNATO, il legame tra
le proposte degli insegnanti a la vita

In sintesi (per riflettere…)
Difficoltà dei ragazzi ad accettare di assumersi
responsabilità ( e quindi a fare gli studenti…)
 Estraneità nei confronti della scuola (vista come
controparte da quasi tutti i soggetti…)
 Disillusione di molti insegnanti (troppi?) che non
sono più positivi nei confronti del futuro
 Resistenza della scuola a ripensare il proprio
curricolo, e delle discipline a riformulare le forme
comunicative che ormai sono diventate estranee
per i ragazzi

Proposte
La dimensione progettuale
 Reale e virtuale
 Oltre l’individualismo: la comunità
 Educatore, autorità, autorevolezza,
credibilità

Linee di esplorazione
Come favorire il superamento di una concezione
meramente affettiva del ruolo genitoriale, così
da farne luogo non solo di soddisfacimento dei
bisogni di affettività e di sicurezza, ma anche di
responsabilizzazione, di introduzione alla vita
sociale, di orientamento etico e valoriale?
 Come affrontare la crisi dei ruoli genitoriali,
riportando il padre sulla scena della famiglia nel
suo ruolo anche di contenimento e di
orientamento e la madre ad integrare le
esigenze di realizzazione sociale e lavorativa con
quelle affettive e di presenza educativa?

Esplorazione /2
Come valorizzare la dimensione del corpo,
l’appropriata definizione dell’identità di genere, il
valore della differenza contro l’omologazione?
 Quali possono essere le conseguenze per il
curricolo scolastico? Cosa dovrebbe cambiare
rispetto ad oggi?
 In che modo ripensare i termini della
partecipazione e collaborazione con altri soggetti
formativi (la famiglia in particolare…), nell’ottica
della comunità educante?
 Come contrastare la crisi dell’autorità senza
nostalgie per forme del passato prive oggi di
plausibilità?

AFFETTIVITA’
Affettività

Il Lessico
– Il lessico dell’affettività è “relazione”, per
parlarlo correttamente occorre riconoscere
che l’essere umano è per costituzione fatto di
“relazione” (contro “individualismo”)

Il senso delle differenze
– Non confondere affetti con le emozioni
– Legami orizzontali e verticali
– Legami volontari e involontari
Affetti - emozioni
Emozione: intensità di una pulsione che ci
tocca attraverso una stimolazione
sensoriale (è transitoria, superficiale…)
 Affetto: rete di legami nei quali ognuno è
legato(è storico, stabile, profondo – cioè
non si vede subito “a pelle”

– …“dalla pelle al cuore” canta Venditti
Verticale e orizzontale
Affetti orizzontali: fratelli, coetanei,
coniugali, colleghi di lavoro…
 Verticali: genitori-figli, insegnanti-alunni…
 Perdere di vista questa differenza,
confonderla significa:

– Impoverirsi
– Essere incapaci di sviluppare, di farne
esperienza di qualità, sia l’una sia l’altra
Volontari e involontari
Tendiamo tutti (e i ragazzi-giovani in
particolare) a privilegiare i legami volontari
 Ma

– Volontario non significa per forza buono
– Involontario non significa per forza cattivo

Legami con i propri genitori, insegnanti, (
e figli, alunni…) con il proprio corpo, la
propria identità nazionale…
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La professione docente oggi nella scuola che educa