Gli Organismi di
Partecipazione nella
scuola
Il Consiglio di Circolo o di Istituto
Guida per il presidente
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche
A cura di Cinzia Olivieri
30.06.12
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1
Gli Organi Collegiali
Indice
1
Nomina
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 1
Incompatibilità e condizioni di ineleggibilità
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 2
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 3
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 4
Decadenza
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 5
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 6
Surroga
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 7
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 8
Adunanze
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 9
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 10
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 11
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 12
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 13
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 14
30.06.12
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2
Il Consiglio di Circolo o di Istituto
Indice
2
Convocazione e seduta
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 15
Il Consiglio di Circolo o di Istituto
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 16
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 17
Convocazione
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 18
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 19
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 20
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 21
Presidente Compiti
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 22
Elezione
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 23
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 24
Il Piano dell’Offerta Formativa
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 25
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 26
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 27
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30.06.12
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3
Il Consiglio di Circolo o di Istituto
Indice
3
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 28
La gestione contabile
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 29
Programma annuale e scadenze contabili
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 30
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 31
Pubblicità delle sedute
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 32
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 33
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 34
Pubblicità degli atti
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 35
Suggerimenti
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 36
L’Assemblea
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 37
- Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 38
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30.06.12
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4
Nomina del Consiglio di Circolo o di istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 1
Nel nostro comprensivo da anni manca il Consiglio di Istituto. Mi è
stato risposto che trattandosi di uno degli istituti
omnicomprensivi, che va dalle materne alle superiori, manca
questo organo collegiale perché mancano delle regole. Cosa
devo fare?
In effetti la CM 192/00 prevede che: “Per quanto riguarda, invece, gli
istituti comprensivi sia di scuole dell'obbligo che di scuole
secondarie superiori, costituiti a norma dell'art. 2, comma 3 del
D.P.R. 18.6.1998 n.233, le SS.VV. nomineranno il commissario
straordinario, mentre si dovrà soprassedere ad indire le elezioni del
consiglio d'istituto, in attesa delle istruzioni che questo Ministero si
riserva di diramare non appena acquisito il parere del Consiglio di
Stato in merito alla corretta ripartizione dei seggi tra le varie
componenti”. Non risultano precisazioni successive, sicché
occorrerebbe prospettare la questione a livello ministeriale.
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30.06.12
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5
Incompatibilità e condizioni di ineleggibilità
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 2
Posso candidarmi nel consiglio di istituto se
sono già presidente in un’altra scuola?
L'incompatibilità è espressamente esclusa dall'art.
16 comma 3 dell'OM 215/91 che dichiara:"Gli
elettori suddetti che siano stati eletti in
rappresentanza di più componenti nello stesso
organo collegiale, devono optare per una delle
rappresentanze. Tuttavia il candidato eletto in
più consigli di circolo e di istituto anche se per la
stessa componente non deve presentare
opzione e fa parte di entrambi i consigli"
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30.06.12
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6
Incompatibilità e condizioni di ineleggibilità
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 3
(Art. 16 comma 3 OM 215/91)
Sono rappresentante di classe, consigliere e
membro del Comitato dei Genitori. Devo
dimettermi da una delle cariche?
Il caso non rientra tra le cause di incompatibilità e
non occorre rinunciare ad alcuna delle cariche.
Il presidente del consiglio di circolo è stato
eletto sindaco. Le due cariche sono
compatibili?
Le incompatibilità e condizioni di ineleggibilità non
contemplano il caso in questione.
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30.06.12
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7
Incompatibilità e condizioni di ineleggibilità
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 4
(Art. 16 OM 215/91)
Il DSGA è membro del Consiglio di Istituto? Non vi
sono incompatibilità?
Il DSGA non fa parte di diritto del consiglio di istituto (come
nella Giunta Esecutiva), ma potrebbe essere eletto nella
componente ATA. Non ci sono incompatibilità.
Un genitore marito di una insegnante può candidarsi in
un Consiglio d'Istituto?
Se genitore di un alunno frequentante non c'è
incompatibilità.
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30.06.12
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8
Decadenza
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 5
(Artt. 16, 50, 53 OM 215/91 art. 38 Dlgs 297/94)
Noi genitori ci siamo dimessi in blocco dal Consiglio. Cosa accadrà?
Il Consiglio può continuare a funzionare purché i membri "in carica non siano inferiori a
tre, in attesa dell'insediamento dei nuovi eletti“ attraverso surroga ovvero a seguito di
elezioni suppletive. Tuttavia "Pur essendo valida la costituzione del consiglio anche
nel caso in cui non tutte le componenti abbiano espresso la propria rappresentanza si
dà luogo a elezioni suppletive, qualora manchi la rappresentanza della componente
genitori, nell'ambito della quale deve essere eletto il presidente del consiglio di circolo
o istituto". Quindi senza la componente genitori il consiglio non può funzionare, ma le
elezioni "per motivi di opportunità, debbono essere indette, di norma, all'inizio
dell'anno scolastico successivo all'esaurimento delle liste, contestualmente alle
elezioni annuali”.
Si possono chiedere le dimissioni di un genitore dal CdI se si comporta
scorrettamente? Esistono riferimenti normativi?
Sono disciplinate le ipotesi di decadenza, di incompatibilità ed ineleggibilità, ed è prevista
la generica possibilità di un membro "dimissionario" ma in assenza di diversa
indicazione e disciplina deve intendersi come esercizio di un legittimo diritto di scelta .
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30.06.12
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9
Decadenza
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 6
Se un rappresentante dei genitori in Consiglio
d'Istituto perde i requisiti a seguito della
richiesta di nulla osta del figlio ad altra
scuola, non c’è la possibilità di surroga ed è
passata la data indicata per il rinnovo delle
rappresentanze, che succede?
Bisognerà attendere il prossimo anno per le
suppletive ed il consiglio funzionerà con una
composizione incompleta.
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30.06.12
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10
Surroga dei Consiglieri
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 7
(Artt. 6, 10, 50, 53 OM 215/91 Artt. 35, 37 D.L.vo 297/94)
Se prima della scadenza del triennio una componente risulta incompleta a causa
della decadenza di alcuni consiglieri e le liste sono esaurite, il Consiglio di
Istituto può egualmente funzionare o devono indirsi le elezioni?
Gli organi collegiali sono validamente costituiti “anche nel caso in cui non tutte le
componenti abbiano espresso la propria rappresentanza”.
Anzi “I consigli di circolo o di istituto possono funzionare anche se privi di alcuni membri
cessati per perdita dei requisiti, purché quelli in carica non siano inferiori a tre, in
attesa dell'insediamento dei nuovi eletti”.
Tuttavia “si dà luogo a elezioni suppletive, qualora manchi la rappresentanza della
componente genitori, nell'ambito della quale deve essere eletto il presidente del
consiglio di circolo o istituto”
Se prima della scadenza del triennio vengono a mancare dei consiglieri si procede a
sostituzione attraverso la surrogazione, cioè si nominano i primi non eletti delle
rispettive liste.
Qualora le liste siano esaurite si procede ad elezioni suppletive che coinvolgeranno la
sola componente da integrare e, "In ogni caso i membri subentrati cessano anch'essi
dalla carica allo scadere del periodo di durata dell'organo". Insomma il
neoeletto esaurirà il suo mandato insieme a tutti gli altri.
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30.06.12
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11
Surroga dei Consiglieri
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 8
(Artt. 52 e 53 OM 215/91)
Se una lista è esaurita e non è possibile le
surroga, si può ricorrere ad altre liste della
stessa componente o si deve procedere a
nuove elezioni?
“In caso di impossibilità di procedere alla
surrogazione suddetta per esaurimento delle
rispettive liste non si può ricorrere ad altre liste,
ma i posti vacanti devono essere ricoperti
mediante elezioni suppletive.”. Dunque: 1) si
procede a sostituzione dalla stessa lista (questo
per rispettare i rapporti di voto); 2) se la lista è
esaurita occorre indire elezioni suppletive.
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30.06.12
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12
Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 9
(Art 37 comma 2 D.L.vo 297/94 Art. 14 comma 7 del DPR 275/99)
Se in CdI una delle componenti è incompleta il numero
legale come si calcola?
Sulla base dei componenti ancora in carica. Se in consiglio
sono 18 effettivi la metà più uno dei componenti in
carica. Quindi 18:2=9+1=10.
Chi decide in merito alle impugnazioni delle delibere
del Consiglio di circolo o di istituto?
Il consiglio stesso che delibera nei termini e modalità
stabilite dall’Art. 14 comma 7 del DPR 275/99
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30.06.12
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13
Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 10
(Art. 396 D.L.vo 297/94, Art. 16 del DPR 275/99, Art. 37
D.L.vo 297/94, Art. 26 Dlgs 165/01, Art. 32 D.I. 44/01,)
Le decisioni del Consiglio di Istituto sono
vincolanti oppure sono solo indicazioni che il
Dirigente Scolastico nell'ambito delle sue funzioni
può disattendere?
In dirigente esercita le sue prerogative “nel rispetto delle
competenze degli organi collegiali”.
In caso di parità di voti in Consiglio di Istituto cosa
succede?
L’unico voto prevalente in caso di parità è quello del
presidente che in pratica “vale doppio”.
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30.06.12
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14
Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 11
(Art. 37 comma 2 Dlgs 297/94)
Il numero legale richiesto per la validità delle
sedute del consiglio di circolo o di istituto
deve inderogabilmente essere la metà più
uno dei consiglieri eletti o può essere
abbassato in caso di assenze giustificate?
Per la validità delle riunioni del consiglio di circolo
e di istituto è richiesta la presenza di almeno la
metà più uno dei componenti in carica. Né un
regolamento interno potrebbe derogare ad una
norma generale.
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30.06.12
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15
Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 12
(Art. 37 D.L.vo 297/94 , Art. 13 CM 105/75)
Qual è il valore del voto degli astenuti in Consiglio?
"Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi".
Chi si astiene non dice né sì né no e quindi il suo voto non può essere computato nel
"quorum".
È normale che al primo punto dell'ordine del giorno della convocazione del
C.d.C. sia scritto "lettura ed approvazione dell'ultimo verbale del Consiglio di
Circolo"? Non sarebbe più giusto e corretto approvare e firmare il verbale a
fine riunione? Nel caso alla successiva riunione ci fosse qualcuno che non è
più d'accordo che succede?
Quella di approvare il verbale alla seduta successiva è una pratica consolidata ma presta
il fianco a critiche.
La circostanza che l’ “affissione in apposito albo di circolo o di istituto, della copia
integrale - sottoscritta e autenticata dal segretario del consiglio - del testo delle
deliberazioni adottate dal consiglio stesso” deve avvenire “entro il termine massimo
di otto giorni dalla relativa seduta del consiglio”, fa desumerne che il contenuto delle
delibere è definitivo. Poiché “I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati
nell'Ufficio di segreteria del circolo od istituto e - per lo stesso periodo - sono esibiti a
chiunque ne faccia richiesta” ciò confermerebbe l’inopportunità di un’approvazione
successiva.
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30.06.12
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16
Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 13
(Art. 13 CM 105/75 , D.L.vo 297/94)
C'è una norma che impedisce che ai
rappresentanti del Consiglio di Circolo o di
Istituto di stendere un verbale delle
riunioni a cui partecipano per darne
informazione agli altri genitori?
L’obbligo di informazione è già adempiuto
attraverso l'affissione, in appositi spazi della
scuola, delle deliberazioni del consiglio di circolo
o d'istituto.
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30.06.12
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17
Validità delle Adunanze e delle deliberazioni
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 14
Poiché molto spesso le riunioni del consiglio vengono
fissate in orari incompatibile con gli impegni di
lavoro, sarebbe possibile beneficiare di permessi
retribuiti?
Purtroppo ciò non è ancora previsto. Da recenti indagini (in
particolare il Progetto Ascolto) si è desunto che "tra le
cause della mancata partecipazione dei genitori a scuola
il 51,40% dei genitori indica la poca influenza delle
famiglie sulle decisioni da adottare, il 35,30% gli impegni
lavorativi, il 29,85% la mancanza di competenze su temi
di carattere didattico e gestionale".
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30.06.12
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18
Convocazione e seduta
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 15
(Art. 37 comma 2 Dlgs 297/94 Art. 1 CM 105/75 Art. 14 comma 7
DPR 275/99)
Le convocazioni del consiglio di istituto, poiché si era agli inizi di
luglio, sono state inviate solo ai membri che avevano dato
conferma della loro presenza. Questo vizio di forma può ridurre
il quorum?
Il "vizio di forma" non abbassa il quorum costitutivo, per il quale occorre
la metà più uno dei componenti in carica ma si riflette sulla validità
della costituzione che, però, ai sensi può essere sanata dalla
affissione della convocazione all'albo. Cioè anche in mancanza di
lettera di convocazione, l'affissione della stessa all'albo regolarizza
la convocazione. In ogni caso è possibile impugnare i provvedimenti
adottati dalle istituzioni scolastiche ed il consiglio stesso delibererà
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30.06.12
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19
Il Consiglio di Circolo o di Istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 16
(Art. 396 D.L.vo 297/94 Art. 25 D.lgs 59/98)
Se manca il Dirigente si può tenere il Consiglio di Istituto? Può il
Dirigente essere sostituito dal vicario in caso di assenza? E
quest'ultimo può votare?
Il Dirigente è un "membro di diritto” con precise responsabilità e ciò
rende difficile ipotizzare un consiglio in sua assenza. Il Dirigente è
chiamato a: "curare l'esecuzione delle deliberazioni prese dai
predetti organi collegiali e dal consiglio di circolo o di istituto” perciò
la sua presenza è imprescindibile. Questi può avvalersi “di docenti
da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti”.
Dunque il delegato a partecipare avrà pieno diritto di voto.
Il Dirigente Scolastico vota nel Consiglio di istituto?
Il Dirigente Scolastico è un consigliere come gli altri anche se membro
di diritto, perciò vota ed il suo voto ha lo stesso valore degli altri.
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30.06.12
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20
Il Consiglio di Circolo o di Istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 17
(Art. 8 comma 3 Dlgs 297/94)
Che tipo di responsabilità giuridico-amministrativa hanno i
consiglieri?
Sebbene dall’approvazione dei documenti contabili siano esclusi gli
studenti che non abbiano raggiunto la maggiore età, tuttavia l'attività
del consiglio non è diretta alla materiale redazione dei documenti
contabili che sono invece predisposti dal Dirigente e dal DSGA.
Qual è il grado di libertà d'azione per un consigliere nelle proposte
e nelle iniziative per coinvolgere tutti i genitori?
Le prerogative dei consiglieri sono disciplinate in primo luogo dalle
norme. Ma nel determinare il grado di libertà di azione è
fondamentale il regolamento di istituto. Considerati gli ampi poteri di
iniziativa del consiglio di istituto è possibile portarvi le proposte dei
genitori. Lo strumento maggiore di coinvolgimento è l’assemblea.
Inoltre il DPR 275/99 ha riconosciuto una grande possibilità ai
genitori di contribuire all’offerta formativa.
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30.06.12
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21
Convocazione del Consiglio di Circolo o di Istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 18
(Art. 13 CM 105/75)
L’ordine del giorno della prima seduta del Consiglio d'Istituto prevede dopo
l'insediamento, le elezioni del presidente, la "lettura e approvazione verbale
seduta precedente". Dato che nessuno di noi era presente alla riunione
precedente, dovremmo astenerci?
Quella della redazione successiva del verbale è una pratica diffusa ma che si presta a
critiche, vuoi per la diversa composizione vuoi per le esigenze legate alla pubblicità
che non appaiono superate dalla circostanza che è solo il testo della delibera che
deve essere reso pubblico. Infatti l’affissione all’albo della copia integrale sottoscritta e autenticata - del testo delle deliberazioni deve avvenire entro otto giorni
dalla seduta e deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni. Dunque per il
contenuto delle delibere non può essere ammessa approvazione successiva.
Ma negli stessi termini anche il verbale va depositato per l’opportuna visione. Questo
confermerebbe l’impossibilità di un’approvazione successiva. Tuttavia il Consiglio di
Stato si è espresso favorevolmente rispetto alla possibilità di lettura ed approvazione
alla seduta successiva. Per quanto sarebbe corretta un'astensione
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30.06.12
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22
Convocazione del Consiglio di Circolo o di Istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 19
(Artt. 48, 50 OM 215/91)
La prima convocazione deve avvenire entro venti giorni dalla
proclamazione degli eletti o il Dirigente deve solo provvedere
entro questo termine solo alla convocazione? Prima di allora
può essere convocato il precedente consiglio?
L'uso del termine "convocazione" contrapposto a quello di "seduta"
lascia desumere che il dirigente entro il 20° giorno dalla
proclamazione debba solo disporre la convocazione.
Inoltre, nonostante l’avvenuta proclamazione dei i nuovi eletti, “Il
consiglio di circolo o di istituto scaduto per compimento del triennio
resta in carica sino all'insediamento del nuovo organo”
Questo fa concludere che fino all'insediamento del nuovo consiglio,
il dirigente possa, per quanto appaia poco opportuno, convocare
quello “scaduto”.
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30.06.12
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23
Convocazione del Consiglio di Circolo o di Istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 20
(Art. 48 dell’OM 215/91 Art. 9 CM 105/75)
Chi convoca, stabilisce l’ordine del giorno, presiede e dirige la
prima riunione del Consiglio di Circolo o di Istituto prima della
elezione del presidente?
La prima convocazione del consiglio di circolo o di istituto è disposta
dal Dirigente. “Nella prima seduta il consiglio, presieduto dal
direttore didattico o dal preside, elegge tra i rappresentanti dei
genitori, membri del consiglio stesso, il proprio presidente”. Se ne
desume che: 1) il Dirigente Scolastico convoca la prima seduta e
pertanto di essa decide l'ordine del giorno; 2) il DS presiede la
seduta; 3) se certamente la nomina delle cariche va effettuata “nel
corso della prima seduta”, non è escluso che possano discutervi
anche altri argomenti. Sarebbe opportuno che i regolamenti
disciplinassero tale ipotesi.
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30.06.12
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24
Convocazione del Consiglio di Circolo o di Istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 21
(Artt. 35, 37, 38, 40 D.lgs 297/94 Artt. 48, 50, 51 e 53 OM 215/91 Art. 14 DPR 275/99)
Il presidente ha dato le dimissioni. Il nostro regolamento prevede che le
dimissioni devono essere accettate dal consiglio. Il presidente ha
convocato il consiglio il quale ha accettato le dimissioni. Il Dirigente
però ha chiesto al vicepresidente di riconvocarlo sostenendo
l'invalidità della precedente seduta giacché convocata da un
presidente dimissionario. È corretto?
Il D.lgs 297/94 non contempla il caso di "dimissioni" ma solo di "cessazione
dalla carica" per qualsiasi causa ovvero di decadenza, prevedendo la
"surrogazione".
Sebbene dimissionario il presidente era in carica fino all’accoglimento delle sue
dimissioni.
L’invalidità delle deliberazioni è legata soprattutto alla regolarità della
costituzione.
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30.06.12
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25
Compiti del Presidente
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 22
(Art. 42 del D.L.vo 297/94 Art. 2 del Decreto Interministeriale 28 maggio 1975)
Il Presidente in Consiglio d'Istituto può sospendere la seduta e rinviare
per ragioni di opportunità la trattazione di un argomento all’ordine del
giorno?
I poteri di sospensione della seduta riconosciuti al presidente riguardano
essenzialmente la tutela dell'ordine pubblico (ad esempio se non è possibile
l'ordinato proseguimento della seduta può sospenderla ed ordinarne la
prosecuzione non pubblica). Egli dirige la seduta ma deve rispettare il
principio democratico della collegialità.
Il Presidente del Consiglio di Istituto può utilizzare carta intestata della
scuola per effettuare comunicazioni nella sua qualità ai consiglieri, ai
rappresentanti o ad altri presidenti?
Il presidente del consiglio di Istituto "a) convoca e presiede il consiglio; b) affida
le funzioni di segretario del consiglio ad un membro del consiglio stesso; c)
autentica, con la propria firma, i verbali delle adunanze redatti dal segretario
del consiglio in un registro a pagine precedentemente numerate."
Il rappresentante legale dell’istituto è il Dirigente Scolastico.
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30.06.12
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26
Elezione del Presidente
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 23
A seguito delle dimissioni del presidente del consiglio
d'istituto il vice presidente ne assume la carica a
tutti gli effetti oppure si devono effettuare nuove
elezioni?
Il consiglio eleggerà nel proprio seno un nuovo presidente.
La nomina del vicepresidente, prevista dall'art. 8 del
D.L.vo 297/94 nonché dall'art. 10 della CM 105/75 (non
invece dall'OM 215/91 che all'art. 49 prevede, ove non
sia presente il presidente, la sostituzione con il
consigliere più anziano) ha evidentemente lo scopo di
supplire ai casi di temporanea assenza o impedimento
del presidente e non ha effetto automatico di "nomina
successiva". Lo si trova espresso chiaramente al comma
6 dell'art. 25 del D.l.vo 297/94 a proposito del CNPI.
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30.06.12
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27
Elezione del Presidente
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 24
(Art. 8 D.L.vo 297/94 Art. 10 C.M. 105/75 Art. 49 OM 215/91)
Per l’elezione del Presidente del Consiglio di Circolo o di Istituto
votano solo i genitori?
Il presidente presiede l'intero consiglio e come tale deve essere
riconosciuto da tutte le componenti. "Il consiglio di circolo o di istituto
è presieduto da uno dei membri, eletto a maggioranza assoluta dei
suoi componenti, tra i rappresentanti dei genitori degli alunni"; "Nella
prima seduta il consiglio è presieduto dal preside o dal direttore
didattico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del
consiglio stesso, il proprio presidente"; “Il consiglio di circolo o di
istituto … è presieduto da uno dei suoi membri, eletto, a
maggioranza assoluta dei suoi componenti, tra i rappresentanti dei
genitori degli alunni”.
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30.06.12
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28
Il Piano dell’Offerta Formativa
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 25
(DPR 275/99)
È obbligatoria la costituzione della commissione POF? Chi la istituisce?
Non è prevista espressamente. Essa rientra tra le naturali esigenze
organizzative in quanto fase preparatoria del lavoro del collegio. Come tale
è disposta dal Dirigente. Poiché il POF è predisposto “con la
partecipazione di tutte le componenti” sarebbe auspicabile proporre
l’istituzione di Commissioni miste, aperte anche alla partecipazione dei
genitori.
A chi compete approvare il POF?
Il Piano dell'offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti tenendo
presenti pareri e proposte delle associazioni e degli organismi di
partecipazione dei genitori e degli studenti ed è adottato dal consiglio di
circolo o di istituto che ne definisce prioritariamente gli indirizzi e le scelte di
gestione del amministrazione, ed il consiglio infine lo adotta.
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30.06.12
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29
Il Piano dell’Offerta Formativa
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 26
(Art. 3, 16 DPR 275/99)
Come i genitori possono contribuire nella definizione degli
indirizzi generali del POF?
Il POF “esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa
ed organizzativa” e l’attività progettuale è di competenza dei docenti.
Pertanto è possibile effettuare una preliminare fase di monitoraggio
per il rilevamento dei bisogni e successivamente attraverso la
formulazione di proposte e pareri tenendo conto dei quali il collegio
elaborerà il POF.
Mi piacerebbe introdurre un progetto di alfabetizzazione, come
posso fare?
Formulando una proposta (preferibilmente attraverso il comitato
genitori) al collegio.
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30.06.12
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30
Il Piano dell’Offerta Formativa
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 27
(DPR 275/99)
I genitori possono presentare un progetto da inserire nel POF per
favorire la formazione l’informazione e la partecipazione e creare un
collegamento con le altre scuole del territorio?
Certo. Per il progetto si segnala Genitori a Scuola Investire in Formazione e
Informazione
(DPR 275/99 Art. 6 D.I. 44/01 )
Il POF è stato disatteso in parte. Come genitore posso chiederne al
Dirigente e al Consiglio di Istituto le motivazioni In base a quale
normativa?
Non è prevista espressamente una fase di verifica del POF ma solo del
Programma annuale. Sussiste sicuramente un interesse in quanto genitore
e destinatario dell’offerta, ai sensi della L 241/90, a chiedere spiegazioni.
Quali sono i termini temporali della presentazione delle proposte dei
genitori per l’elaborazione del P.O.F.?
Non sono previste specifiche scadenze temporali ma poiché esso va
consegnato alle famiglie “all’atto dell’iscrizione” le proposte dovrebbero
essere presentate prima della fine dell’anno scolastico per il successivo.
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30.06.12
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31
Il Piano dell’Offerta Formativa
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 28
(Art. 2 D.I. 44/01)
Quando si inserisce un progetto nel POF è necessario prevedere ed indicare anticipatamente
le risorse economiche necessarie a finanziarlo?
“Nella relazione sono illustrati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse in coerenza con
le previsioni del piano dell'offerta formativa (P.O.F.) e sono sinteticamente illustrati i risultati della
gestione in corso alla data di presentazione del programma, rilevati dalle schede di cui al comma
6, e quelli del precedente esercizio finanziario”. Dunque le risorse della scuola devono essere
destinate in maniera coerente al POF. “Ad ogni singolo progetto compreso nel programma e
predisposto dal dirigente per l'attuazione del piano dell'offerta formativa (P.O.F.), è allegata una
scheda illustrativa finanziaria, redatta dal direttore dei servizi generali e amministrativi, di seguito
denominato “direttore”, nella quale sono riportati l'arco temporale in cui l'iniziativa deve essere
realizzata, nonché i beni e i servizi da acquistare. Per ogni progetto, annuale o pluriennale, deve
essere indicata la fonte di finanziamento, la spesa complessiva prevista per la sua realizzazione e
le quote di spesa attribuite a ciascun anno finanziario, fatta salva la possibilità di rimodulare
queste ultime in relazione all'andamento attuativo del progetto, mediante il riporto nella
competenza dell'esercizio successivo delle somme non impegnate al 31 dicembre dell'esercizio di
riferimento, anche prima dell'approvazione del conto consuntivo”. Quindi ad ogni progetto inserito
nel POF, e coerentemente nel programma, va allegata la scheda illustrativa dove deve essere
indicata tra l'altro la fonte del finanziamento.
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30.06.12
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32
La gestione contabile
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 29
(Artt. 32-35 DI 44/01)
È vero che il Dirigente Scolastico per spese inferiori a 2000 EUR
ha capacità negoziale (anche in materia contrattuale) autonoma
contro e/o indipendentemente dalla volontà del Consiglio?
"Per la attività di contrattazione riguardanti acquisti, appalti e forniture il
cui valore complessivo ecceda il limite di spesa di EURO 2000
oppure il limite preventivamente fissato dal Consiglio d'istituto,
quando non risulti altrimenti disposto dalle norme di cui al capo
secondo del presente titolo, il dirigente procede alla scelta del
contraente, previa comparazione delle offerte di almeno tre ditte
direttamente interpellate." L'attività svolta secondo deve rispettare i
caratteri di pubblicità disciplinati (ad ese. messa a disposizione dei
contratti nella seduta successiva, affissione all'albo, diritto di
accesso).
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30.06.12
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33
Programma annuale e scadenze contabili
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 30
(Art. 2, 18 DI 44/01)
Poiché si prevede il Programma annuale deve essere approvato
entro il 15 dicembre anche senza il parere dei revisori,
quest’ultimo è vincolante o no?
Il programma annuale può essere approvato senza il parere del
revisore dei conti, entro il 15 dicembre cioè nel termine ordinatorio.
Nulla è precisato in merito alla sua vincolanza. Invece per il conto
consuntivo è necessario il pregresso parere favorevole dei revisori.
Inoltre in caso di approvazione del consiglio difforme da tale parere
occorre che esso sia “entro il 15 maggio, all'Ufficio scolastico
regionale, corredato di tutti gli allegati, del programma annuale, con
relative variazioni e delibere, nonché di una dettagliata e motivata
relazione, ai fini dell'adozione dei provvedimenti di competenza".
Qual è il termine perentorio per l’approvazione del programma
annuale?
Il 14 febbraio
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30.06.12
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34
Programma annuale e scadenze contabili
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 31
(Art.2, 6 DI 44/01)
È stato convocato per il 2 luglio il CdI e tra gli argomenti all’Ordine del
Giorno è inserito: verifica e modifica del Programma annuale. Sono
rispettati i termini?
La scadenza per la verifica del programma annuale è il 30 giugno.
Al 3 luglio ancora non si provveduto alla verifica del programma, il
termine del 30 giugno è da ritenersi ordinatorio o perentorio?
Il “termine perentorio” contraddistingue una attività, un atto che deve essere
necessariamente compiuto entro il termine stesso altrimenti risulta inutile
(inutiliter dato) con conseguente applicazione di sanzioni o comunque effetti
sfavorevoli. E' dunque un termine di decadenza. Per il “termine ordinatorio”,
invece, non sono previste sanzioni o effetti sfavorevoli avendo la semplice
funzione di ‘ordinare’ un’attività ed il cui mancato rispetto non comporta
decadenze. Il termine del 30 giugno potrebbe qualificarsi come
ordinatorio,dal momento che non vi sono previste conseguenze per il
mancato rispetto. Ciò anche perché l’esercizio finanziario termina il 31
dicembre (art. 2). Tanto che il comma 5 afferma che soltanto: " Durante
l'ultimo mese dell'esercizio finanziario non possono essere apportate
variazioni al programma, salvo casi eccezionali da motivare.“
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30.06.12
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35
Pubblicità delle sedute
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 32
(Art. 42 del D.L.vo 297/94)
Per partecipare alle sedute del Consiglio d'Istituto occorre
preavvisare il dirigente?
“Alle sedute del consiglio di circolo e di istituto possono assistere gli
elettori delle componenti rappresentate nel consiglio e i membri dei
consigli circoscrizionali di cui alla legge 8 giugno 1990, n. 142”. “Il
consiglio di circolo e di istituto stabilisce nel proprio regolamento le
modalità di ammissione in relazione all'accertamento del titolo di
elettore e alla capienza ed idoneità dei locali disponibili, nonché le
altre norme atte ad assicurare la tempestiva informazione e
l'ordinato svolgimento delle riunioni”. Dunque per le modalità di
ammissione e comunicazione delle riunioni bisogna sapere cosa
prevede il regolamento di istituto. In mancanza vale la regola
generale della pubblicità ma se i locali non sono sufficientemente
capienti, il presidente, che dirige la seduta, può chiedere al pubblico
di allontanarsi.
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30.06.12
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36
Pubblicità delle sedute
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 33
(Art. 42 del D.L.vo 297/94)
Ho chiesto al Dirigente di poter assistere alle riunioni del Consiglio
d'Istituto. Non ho ricevuto risposta. La partecipazione alle sedute non
è disciplinata dal regolamento di istituto. Il comportamento del
dirigente configura omissione di atti d'ufficio ai sensi dell’art. 328 c.p.?
L'ipotesi di rifiuto dell’art. 328 c.p. si realizza per un atto indebitamente rifiutato
che deve essere compiuto senza ritardo per "ragioni di giustizia, sicurezza
pubblica, ordine pubblico, igiene o sanità". Quella di omissione ove entro 30
giorni da una diffida l’atto non sia compiuto né siano esposte le ragioni del
ritardo. Chieda chiarimenti ai sensi della L 241/90 .
I genitori della commissione mensa possono partecipare alle riunioni del
Consiglio di Istituto? Esiste una norma in proposito?
La partecipazione alle sedute del consiglio di circolo e di istituto è disciplinata
dalla legge ((Art. 42 del D.L.vo 297/94) e dal regolamento di istituto. In
quanto elettori, ove non altrimenti previsto, i genitori possono chiedere di
essere ammessi
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30.06.12
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37
Pubblicità delle sedute
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 34
(Art. 1 comma 3 CM 105/75 Art. 42 del D.L.vo 297/94 Art. 10 comma 3 lettera a) Dlgs 297/94)
I membri della Commissione Mensa hanno chiesto di partecipare alla riunione del Consiglio di
Istituto giacché si discute di argomenti di interesse comune ma il Dirigente ha ribadito che
la convocazione, indirizzata anche ai Genitori della Commissione Mensa ed affissa all'albo
della scuola, va consegnata solo ai Consiglieri. È regolare? I genitori della Commissione
mensa possono comunque partecipare?
"La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell'organo collegiale e
mediante affissione all'albo di apposito avviso; in ogni caso, l'affissione all'albo dell'avviso è
adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell'organo collegiale". Pertanto la
convocazione in forma scritta va inviata ai "singoli membri del consiglio", mentre
per l'adempimento della convocazione è sufficiente l'affissione all'albo. Pertanto se la
convocazione all'albo comprende la commissione mensa, essa è formalmente invitata.
Il Presidente ha informato i genitori che assistevano alla seduta di non intervenire salvo
concedere loro la parola in virtù delle sue prerogative se pertinente ai punti in discussione,
ma il Dirigente ed alcuni docenti si sono opposti sostenendo che non esiste normativa che
legittimi il Presidente a riguardo. È vero?
"Per il mantenimento dell'ordine il presidente esercita gli stessi poteri a tal fine conferiti dalla legge a
chi presiede le riunioni del consiglio comunale“. I compiti di presidenza sono strettamente
connessi a quelli di direzione.
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30.06.12
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38
Pubblicità degli atti
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 35
(Art. 43 D.L.vo 297/94 Art. 2 comma 9 D.I. 44/01)
In qualità di genitore o di rappresentante di classe, posso
richiedere i verbali dei consigli?
Certamente. "Gli atti del consiglio di circolo o di istituto sono pubblicati
in apposito albo della scuola". In ogni caso “Si osservano inoltre le
disposizioni in materia di accesso ai documenti amministrativi, di cui
alla legge 7 agosto 1990 n. 241”. Bisogna fare istanza di accesso ai
sensi della L 241/90 motivando la domanda. Inoltre qualora si
volesse estrarre copia è preferibile dichiarare espressamente di
assumersi i relativi costi (come previsto dalla L 241/90).
I documenti contabili come il Programma Annuale sono atti
pubblici?
Certo. “Il programma è affisso all'albo dell'istituzione scolastica entro
quindici giorni dall'approvazione ed inserito, ove possibile,
nell'apposito sito WEB dell'istituzione medesima”.
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30.06.12
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39
Suggerimenti
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 36
Vorrei costruire una rete di presidenti dei consigli di circolo e di istituto per
condividere comuni problematiche, ma la grossa difficoltà è raggiungere i
genitori poiché per questioni di privacy le scuole non mi conferiscono nessun
tipo di dati. Cosa si può fare?
L’idea è ottima. Purtroppo, nonostante il ruolo istituzionale svolto, non esiste una banca
dati pubblica dei presidenti dei consigli di circolo/istituto e dei comitati genitori che
faciliti il compito.
Sebbene i nominativi degli eletti siano pubblici come previsto dall’art. 45 dell’OM 215/91
non lo sono altrettanto i loro recapiti. Si può ipotizzare una norma di regolamento che
preveda per tutti gli eletti un'autorizzazione preventiva al trattamento dei dati
personali per gli scopi istituzionali connessi al loro incarico.
Attualmente ciò è possibile attraverso un impegno diretto individuando le scuole da
contattare (magari inserite in un foglio xls per un ambito territoriale definito). Può
essere d'aiuto l'anagrafica del Ministero. Successivamente si può contattare
direttamente le scuole o telefonicamente ovvero anche via mail, spiegando l'iniziativa,
rilasciando i propri dati e chiedendo che siano trasferiti ai presidenti.
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30.06.12
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40
L’Assemblea
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 37
(Art. 15 del D.L.vo 297/94)
Con quanto anticipo deve essere richiesta un’assemblea al dirigente?
Non sono previsti termini. Bisognerà verificare cosa previsto dal regolamento di
istituto e richiederla con un congruo anticipo che consenta un'idonea
informazione.
Il Dirigente Scolastico può respingere la richiesta di convocazione
dell’assemblea dei genitori?
Motivatamente.
Si può tenere un’assemblea dei genitori fuori dai locali scolastici? In tal
caso dovremmo comunque informare il dirigente?
“Qualora le assemblee si svolgano nei locali del circolo o istituto, la data e
l'orario di svolgimento di ciascuna di esse debbono essere concordate di
volta in volta con il direttore didattico o preside”. Ciò lascia intendere che
esse possano tenersi anche fuori dai suddetti locali. Dovrebbe altresì
desumersi che solo in tal caso vi sia obbligo di previa informazione del
dirigente, tuttavia è buona norma portarlo a conoscenza di un’assemblea
ove si trattano i problemi della scuola
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30.06.12
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41
L’Assemblea
Approfondimenti per la risoluzione di questioni pratiche 38
(Artt. 13 e 15 D.L.vo 297/94)
La nostra scuola non dispone di locali adeguati per un’assemblea plenaria. Ci è stato risposto
che potevamo svolgerla in locali esterni alla scuola ma sopportando l’onere economico. A
chi spetta pagare?
Per le assemblee studentesche la CM 312/79 ha stabilito che ove le scuole non dispongano "per le
assemblee di istituto, di locali sufficientemente capienti", "- e sempreché gli studenti non
intendano svolgere assemblee per classi parallele - potranno essere utilizzati, previ accordi tra gli
istituti interessati, i locali di altre scuole o quelli eventualmente messi a disposizione dal Comune
o dalla Provincia, senza alcun onere a carico del bilancio della scuola (...)".
La circostanza che l'uso di altri locali per lo svolgimento di assemblee non debba importare oneri
economici per i bilanci delle scuole è stata ribadita nella Nota del 30 gennaio 2001.
Ci è stato detto che fuori dai locali scolastici si potevano svolgere per legge soltanto 4
assemblee all'anno è così?
Per le assemblee studentesche è previsto che:
- nell'orario di lezione può tenersi una assemblea di istituto al mese della durata di 2 ore;
- fuori dell'orario delle lezioni può tenersi un'altra assemblea mensile.
Quatto sono le assemblee in cui al massimo può essere richiesta la partecipazione di esperti di
problemi sociali, culturali, artistici e scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da
inserire nell'ordine del giorno.
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30.06.12
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42
Il Consiglio di Circolo o di Istituto
Approfondimenti per la risoluzione di questioni
pratiche
Grazie per
l’attenzione
Cinzia Olivieri [email protected]
Sportello Genitori Studenti e Scuola
http://www.edscuola.it/archivio/famiglie/famsportello.html
30.06.12
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Il Consiglio di Circolo o di Istituto