A R S Il programma regionale Giorgio Simon Grado 17 settembre 2005 L’organizzazione Coordinamento ARS CSC DCPS CittadinanzAttiva Responsabile rischio di presidio Gruppo di presidio Responsabile rischio di presidio Responsabile rischio di presidio Coordinamento ars Indicatori da sistema Reclami, segnalazioni Incident reporting Assicurazioni, contenziosi Sistemi per la sicurezza Comunicazione, personale Progetti specifici Progetti specifici Prevenzione / sorveglianza I.O. Prevenzione / sorveglianz L.D. Appropriatezza della terapia trasfusionale Somministrazione di farmaci ostetricia ortopedia Interventi chirurgici Qualità laboratori L’approccio IL CONTESTO Valuto la performance Miglioro quello che faccio Uso bene le risorse Uso seriamente i reclami Rilevo e prevengo il rischio Valuto formazione e professionalità Comunico efficacemente (dentro e fuori) IOM Conclusions • Gli errori accadono per fallimenti del sistema • Prevenirli significa progettare sistemi sicuri • Chiedersi sempre “perché ?” e “come ?” e non semplicemente “chi ?” l’errore si analizza così LATENT FAILURE ACTIVE FAILURE Decisioni Strategiche Condizioni che favoriscono l’errore Processi organizzativi ecc. Condizioni che favoriscono le violazioni Violazioni Organizzazione Ambiente di lavoro Persone Difese Errori Difese Indicatori di sistema indicatori • monitoraggio tramite indicatori derivati dalle basi dati correnti o dai sistemi di sorveglianza attivi esistenti ; • monitoraggio attraverso valutazioni campionarie di cartelle cliniche; • individuazione e analisi dei rischi (attivi e latenti) attraverso l’analisi degli eventi significativi, dei contenziosi e delle segnalazioni dei cittadini. Indicatore n. casi ‰ FVG ‰ AHRQ Proposta operativa Decessi in DRG a bassa mortalità 69 1,29 3,03 Analisi su cartella clinica dei casi rilevati da parte delle singole Aziende Lesioni da decubito 518 casi su 91.142 ricoveri >4 giorni 5,68 27,61 Introduzione e diffusione della codifica di lesione da decubito nelle SDO. Chiusura del sistema di rilevazione di prevalenza attivo. Pneumotorace iatrogeno 42 casi su 181.290 ricoveri 0,23 0,60 Analisi su cartella clinica dei casi rilevati da parte delle singole Aziende Embolia polmonare o trombosi venosa profonda post-operatorie 623 casi su 86.059 ricoveri 7,24 9,11 Analisi su cartella clinica dei casi rilevati da parte delle singole Aziende Emorragia o ematoma postoperatori 83 casi con diagnosi secondaria e relativa procedura Analisi su cartella clinica dei casi rilevati da parte delle singole Aziende Puntura o lacerazione accidentali 12 Analisi su cartella clinica dei casi rilevati da parte delle singole Aziende Corpo estraneo lasciato dopo procedura chirurgica 3 casi in diagnosi secondaria, 7 in diagnosi principale Analisi su cartella clinica dei casi rilevati da parte delle singole Aziende Indicatore Casi 2004 Cadute dal letto Infezioni ospedaliere Proposta operativa 1. 2. 3. unificazione della scheda di rilevazione informatizzazione della rilevazione report aziendale e regionale 1. pazienti ventilati e infezione del sito chirurgico: mantenimento dell’attuale sistema di rilevazione polmoniti nosocomiali: implementazioni delle seguenti codifiche 997.3 polmoniti da aspirazione, risultante da intervento, infezione da catetere vescicale 996.64, infezione da catetere vascolare 996.62 2. 3. Reingressi in sala operatoria stesso ricovero 1. 2. 3. Vedi progetto specifico Errori nella somministrazione farmaci (gruppo di lavoro specifico) Errori in ambito trasfusionale (gruppo di lavoro specifico) 5 (anno 2005) Vedi progetto specifico Vedi tabelle 4 e 5 Indicatori specifici per l’area ostetricoginecologica (gruppo di lavoro specifico) Infezioni di protesi valutazione di fattibilità dell’uso del registro informatizzato di Sala Operatoria individuazione dei campi del registro di SO da rendere obbligatori a livello regionale estensione del sistema informatizzato a tutti gli ospedali 106 33 37 -infezione e reazione infiammatoria da protesi articolari interne 996.66 -infezione e reazione infiammatoria da protesi, impianti e innesti ortopedici interni 996.67 -infezione e reazione infiammatoria da protesi, impianti e innesti cardiaci 996.61 INDICATORE Casi 2004 Trombosi venosa profonda in gravidanza, antepartum, postpartum 15 Eclampsia 8 Isterectomia/laparotomia postpartum 6 Trasferimenti in Terapia Intensiva Mortalità materna 2 Embolia polmonare ostetrica 4 Rottura di utero 8 Riapertura di sutura di cesareo, di sutura perineale o altre suture chirurgiche ostetriche 15 Incidenza per anno di ISC Chirurgia gastrica Colon-retto Mastectomia T.C. Protesi d'anca Ernia 2003 2002 2001 2,6 2,8 1,4 1,6 3,2 2,8 0,5 1,7 4,9 1,2 2,2 1,9 2000 8,2 12 5,5 4 1,5 1999 3,8 9,8 2,3 4,6 1,6 1998 4,9 9,4 0,3 4,3 0,3 1997 8,1 8,8 1,3 1,5 0,6 Tricotomia 2003 no TC mastectomia ernia protesi anca 1,3 16,4 18,9 10,9 giorno int. giorni prec. 94,1 4,6 32,2 51,4 31,8 49,3 50,1 39,0 Incident reporting Le cose da fare – incident reporting • • • • - definire degli eventi da monitorare - definire uno strumento di rilevazione - definire l’organizzazione della rete - valutarne l’applicabilità anche attraverso forme di sperimentazione • - costruire una banca dati regionale Reclami , segnalazioni Proteste ed errore “Dopo due ore su mia richiesta, mi viene detto che l’appuntamento non c’è. Chiedo al reparto chiarimenti, risulta che il mio appuntamento è stato fatto sull’agenda sbagliata….devo riprendere l’appuntamento (il tempo perso, i permessi di lavoro chi me li paga?) “il modello consegnatomi presso l’ufficio amministrativo non era valido per l’Olanda ma per la Croazia.” “ho notato un grave disservizio: l’apparecchio per l’ascolto del battito cardiaco del feto non funzionava. ” ERRORE POTENZIALE Paziente sbagliato Sede sbagliata Istruzioni sbagliate Apparecchiatura Non affidabile prima dell’intervento l’infermiera ha posato un bicchiere sul comodino con delle gocce, senza nessuna indicazione.” Farmaco sbagliato “la lettera di dimissione mi è stata consegnata da una dottoressa con un fogliettino volante (senza busta) senza nessun commento…” Errori nell’interpretazione “ Le cose da fare – cittadini • - adozione di una metodologia condivisa di analisi delle segnalazioni in funzione di prevenzione del rischio; • - definizione di un sistema regionale di raccolta delle segnalazioni; • - istituzione di un tavolo comune con Cittadinanzattiva per la valutazione delle segnalazioni (secondo la convenzione Cittadinanzattiva ARS). Le cose da fare - contenziosi • - attivazione di un sistema regionale di raccolta dei contenziosi; • - fattibilità di un sistema regionale di gestione dei contenziosi e di assistenza ai professionisti e alle aziende • - valutazione della gestione in proprio del fondo; • - valutazione di diverse modalità di assicurazione dei professionisti. • - supporto / formazione alle Aziende su alcuni aspetti quali: documentazione clinica, consenso informato, aggiornamenti normativi. Le cose da fare – sistema per la sicurezza • censimento delle procedure gestionali vigenti per la gestione delle apparecchiature biomedicali • definizione di un set regionale minimo di informazioni per la gestione delle apparecchiature stesse; • la valutazione dello stato dell’arte della vigilanza sui dispositivi biomedici; • analisi della situazione dell’esistenza e dei contenuti dei piani del rischio nelle strutture; • predisposizione di un progetto per i sistemi di sicurezza del paziente a partire dagli sviluppi informatici (identificazione del paziente, uso dei farmaci) Le cose da fare – comunicazione e sviluppo professionale • - analisi del carico di lavoro del personale del comparto e dell’overtime • - definizione degli strumenti per i criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali e degli strumenti di valutazione; • - definizione di modalità di intervento nel caso di valutazioni negative o molto negative. Le cose da fare - ostetricia • condivisione di metodologia e linguaggio del risk management; • valutazione dei rischi per la propria specialità; • definizione di un set di indicatori specifici per la rilevazione dei rischi • definizione di un programma di reporting e di audit regionale sugli eventi • definizione di programmi di prevenzione Le cose da fare - farmaceutica • condivisione di metodologia e linguaggio del risk management; • valutazione dei rischi nel processo prescrizione-somministrazione; • definizione di un set di indicatori specifici per la rilevazione dei rischi • definizione di un programma di reporting e di audit regionale sugli eventi • definizione di programmi di prevenzione Come fare • Condivisione tra tutte le aziende di ogni passo e documento del programma • Condivisione con i professionisti A R S • Gli errori accadono per fallimenti del sistema • Prevenirli significa progettare sistemi sicuri • Chiedersi sempre “perché ?” e “come ?” e non semplicemente “chi ?”