LA CLASSIFICA DEL
SOLE
È nato il Comitato dei 45
promotore del Partito democratico,
da chi mi sento più rappresentato?
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Al 10° Ottaviano Del Turco
Ottaviano Del Turco (Collelongo, AQ,
7 novembre 1944). Sindacalista di
area PSI, guidò per molto tempo la
corrente socialista della CGIL. Lasciò il
sindacato nel 1992 e un anno dopo
divenne segretario nazionale del
Partito Socialista Italiano. Il partito,
sconvolto dall'inchiesta Mani pulite,
durante la sua segreteria si sfaldò,
diventato prima SI (Socialisti Italiani) e
poi SDI (Socialisti Democratici Italiani).
Con quest'ultimo movimento Del Turco
fu spesso senatore, ed inoltre fu
ministro delle Finanze durante il
secondo governo di Giuliano Amato
(2000). Dal 16 maggio 1996 al 6
febbraio 1997 è stato presidente del
gruppo dei senatori di Rinnovamento
Italiano di Lamberto Dini.
Al 9° Vasco Errani
Vasco Errani (Massa
Lombarda, 17 maggio 1955).
Presidente della regione
Emilia-Romagna. Il 2 maggio
2006 Errani fu fotografato
mentre con Alfonso Pecoraro
Scanio, il presidente dei
Verdi, si lascia andare ad una
risata scomposta nella
Chiesa di Santa Maria degli
Angeli durante i solenni
funerali dei caduti
nell'Attentato di Nassiriya del
27 aprile 2006.
Al 8° Enrico Letta
Enrico Letta (Pisa, 20 agosto 1966). È stato
presidente dei Giovani democristiani europei
(1991-1995), segretario generale del
Comitato Euro del Ministero del Tesoro
(1996-1997), vicesegretario nazionale del
Partito Popolare Italiano (1997-1998),
ministro delle Politiche comunitarie (19981999), ministro dell'Industria (1999-2001),
responsabile nazionale per l'economia della
Margherita dal 2001. Alle elezioni europee
del 2004 è stato eletto parlamentare
europeo per la lista di Uniti nell'Ulivo nella
circoscrizione nord-est, ricevendo 176 mila
preferenze. Iscritto al gruppo parlamentare
dell'Alleanza dei Liberali e Democratici per
l'Europa. Nel 2006, viene nominato
segretario alla presidenza del Consiglio dei
ministri del Governo Prodi, abbandona
l'incarico europeo per accettare quello di
deputato nazionale.
È nipote di Gianni Letta, potentissimo
braccio destro di Silvio Berlusconi.
Al 7° Angelo Rovati
Angelo Rovati (Monza, 3 dicembre 1945). Alto
1,94 m, negli anni sessanta e settanta è stato un
noto giocatore di pallacanestro, prima con la Virtus
Bologna poi con l'Oransoda Cantù, con quest'ultima
squadra ha vinto il campionato nel 1968. Amico di
Romano Prodi, l'ha sostenuto nelle campagne
elettorali. Diviene consigliere della presidenza del
Consiglio nel maggio 2006, durante il Governo
Prodi II. Decide di lasciare l'incarico nel mese di
settembre, successivamente ad alcune polemiche
legate al suo studio su un ipotetico piano di
riassetto per Telecom Italia, consegnato in modo
privato e riservato a Marco Tronchetti Provera, con
l'errore, come ammette Rovati, di aver allegato al
documento un biglietto da visita che recava
l'intestazione della presidenza del Consiglio.
Dopo la rinuncia all'incarico di consigliere di
Romano Prodi si sta prodigando nella ricostituzione
della rinata D.C. che fa capo all'on. Giuseppe Pizza
e che ha ripreso nuovo vigore dopo la sentenza
della Terza Sezione Civile del Tribunale di Roma
dell'undici ottobre 2006 che ha riconsegnato
l'eredità della vecchia D.C., nome, simbolo e
patrimonio, al partito guidato dal salernitano
Giuseppe Pizza.
Al 6° Marco Follini
Marco Follini (Roma, 26
settembre 1954). È stato un
esponente di spicco dell'UDC, che
ha recentemente abbandonato per
fondare il movimento politico Italia
di mezzo. Al momento dello
scioglimento della Democrazia
Cristiana, è fra i dirigenti favorevoli
ad un'alleanza moderata di
centrodestra, seguendo le orme di
Pier Ferdinando Casini nella
fondazione del Centro Cristiano
Democratico (CCD), che darà vita
alle coalizioni del Polo delle
Libertà e Polo del Buon Governo.
Dal 2 dicembre del 2004 al 15
aprile 2005 ricopre la carica di
vicepresidente del Consiglio nel
secondo governo Berlusconi.
Al 5° Lamberto Dini
Lamberto Dini (Firenze, 1 marzo
1931). Il 15 settembre 1979 è
nominato dal presidente del
consiglio dei ministri Francesco
Cossiga direttore generale della
Banca d'Italia. Resterà in carica
fino al maggio 1994, quando si
dimette per entrare nel 1° governo
Berlusconi come ministro del
Tesoro. È stato Presidente del
Consiglio dei Ministri nel periodo
17 gennaio 1995 - 17 maggio
1996 e Ministro degli Esteri dal
1996 al 2001. Sposato con
Donatella Dini vedova Zingone
nata Pasquali, nota a diverse
procure della repubblica.
Al 4° Giuliano Amato
Giuliano Amato (Torino, 13 maggio 1938).
È stato sottosegretario di Bettino Craxi alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri dal
1983 al 1987, Ministro del Tesoro dal 1987
al 1989 e dal 1999 al 2000, Ministro delle
Riforme Costituzionali dal 1998 al 1999. Ha
diretto l'Antitrust dal 1994 al 1997, ed ha
anche coperto l'incarico di vicepresidente
della Convenzione Europea. È stato
Presidente del Consiglio dei Ministri nei
governi Amato I (1992-1993) e Amato II
(2000-2001). Attualmente è Ministro
dell'Interno nel Governo Prodi II. Nella fase
definita Seconda Repubblica, alla
scomparsa dei partiti tradizionali, sopravvive
politicamente alla fine del partito socialista
ma non aderisce a nessun partito, pur
rimanendo nel centrosinistra e avvicinandosi
(senza mai parteciparvi) ai DS.
Al 3° Rosa Iervolino Russo
Rosa Iervolino Russo (Napoli, 17 settembre
1936). In politica è anche nota come Rosetta
Iervolino, o Jervolino. Lei stessa si firma
sovente con la "J" iniziale o con le iniziali
"RRJ", utilizzando la "J" in luogo della "I" come
vezzo grafico-culturale.. Figlia di Angelo Raffaele
Iervolino, anche lui politico di primo piano. Più volte
parlamentare e ministro della Repubblica,
attualmente sindaco di Napoli. Presidente della
commissione parlamentare di vigilanza RAI dal
1985 al 1987, fu ministro per gli Affari Sociali
durante il governo Goria, per poi essere confermata
in questa carica anche nei successivi governi
guidati da Ciriaco De Mita e Giulio Andreotti. In
questi anni è anche presidente del Consiglio
d'Istituto di uno degli istituti superiori più prestigiosi
di Roma, la Scuola Pontificia Pio IX. Come ministro
dispose il ritiro di un fumetto Anti-Aids di "Lupo
Alberto" che informava gli studenti delle scuole
superiori sulla modalità di uso del preservativo,
suscitando polemiche.
Al 2° Agazio Loiero
Agazio Loiero (Santa Severina, 14 gennaio 1940).
E’ un uomo politico italiano. Già ministro della
Repubblica, è l'attuale presidente della Regione
Calabria, eletto nell'aprile 2005, nonché il fondatore
e il capo del Partito Democratico Meridionale. Prima
di fondare il PDM, ha fatto parte dei seguenti partiti:
Democrazia Cristiana, Centro Cristiano
Democratico, Cristiani Democratici per la
Repubblica, Unione Democratica per la Repubblica,
Unione dei Democratici per l'Europa, Democrazia è
Libertà - La Margherita. Conta parecchio perché
alle ultime politche è riuscito ad eleggere un
senatore, Pietro Fuda che è determinante per la vita
del Governo Prodi. Nel 1994 viene imputato per
peculato e abuso d'ufficio in uno dei tanti filoni dello
scandalo dei fondi neri SISDE: l'accusa è di aver
usato segretarie assunte e stipendiate dal servizio
segreto civile per mettere in piedi un ufficio
raccomandazioni personale. Tali capi d'accusa
decadono nel 2000 per prescrizione. A novembre
2006 riceve un avviso di garanzia in merito ad una
inchiesta sulla sanità calabrese.
Al 1° Ciccio Rutelli
Che cos'è Francesco Rutelli.
Francesco Ciccio Rutelli nasce già pettinato, laico, bello e
intelligente.
Inizia la carriera politica nelle file radicali: insieme a Pannella
partecipa a diversi scioperi della fame. Sorpreso a mangiarsi di
nascosto il burro cacao viene espulso dal partito.
A questo punto non sa se iscriversi ai socialisti o all'Opus Dei. Ha
come consigliere spirituale e cosmetico Baget Bozzo, e questo mina
il suo equilibrio mentale. Il giovane Ciccio scrive una lettera accorata
alla rubrica di Barbara Palombelli. La giornalista gli risponde di non
aver mai letto niente di più laico e puro.
Gli dà un appuntamento. Dopo un imbarazzo iniziale (Barbara
credeva che le lettera fosse scritta da un bambino di sette anni)
sboccia l'amore.
Barbara lo convince che, per vincere le elezioni, deve imitare Bill
Clinton. Rutelli studia i video di Clinton, Berlusconi studia i discorsi
di Toto Riina e Rutelli perde.
Ma Ciccio non demorde, diviene leader della Margherita e assume
una chiarissima laica linea di centro-destra all'interno del centro del
centro-sinistra.
La posizione è riassunta nella frase "ce ne andremo dall'Iraq quando
i texani non avranno più bisogno di noi".
Nel 2005 mentre si pettina, viene colto da un violento attacco di
coscienza e dichiara che non voterà per il referendum sugli embrioni.
Segue un secondo attacco di coscienza che gli fa dichiarare che non
parteciperà alla lista unica della sinistra. Dopo un terzo attacco di
coscienza entra nel convento dei benedettini di Norcia. Per fortuna
dopo due giorni i frati ne han piene le balle e lo cacciano fuori col suo
beauty case, il mangianastri e il vogatore per gli addominali.
Toccherà ancora alla sinistra sopportarlo, pettinato bello laico
intelligente e sovente superfluo.
Frasi celebri:
“Ho vissuto tutti questi anni a pane e cicoria”
"No all'egualitarismo, perché una società di uguali è povera, finta,
retta da poteri oscuri che si basano sulla sopraffazione".
Di Beppe Grillo e Stefano Benni (il Lupo).
Fuori concorso il leader Massimo
Massimo D’Alema nasce a Gallipoli e a tre mesi già ha i baffi
e sa condurre una barca a vela. A scuola è anticonformista e
spavaldo. Scommette con un amico che da lì in avanti, pur
essendo di destra e facendo cose di destra, dirà di essere
di sinistra e nessuno lo scoprirà.
Giovanissimo si infiltra nella Fgci, ma la prova di
ammissione è preparare una molotov. Viene aiutato da un
giovanotto grassottello che però gli dice che, insieme alla
benzina, ci vuole il tartufo che non può mancare in nessuna
casa italiana. Il giovanotto è Vissani, che diventerà un celebre
chef e con cui nascerà una grande raffinata amicizia.
Fa carriera nel partito. Dopo anni di attesa, finalmente la
sinistra va al potere. Questo coglie impreparato D'Alema che
però reagisce subito. Dopo avere ipnotizzato Bertinotti, tromba
Prodi e con l'aiuto di Cossutta e Cossiga, diventa Presidente
del Consiglio. La sua politica di sinistra si concreta in alcuni
atti fondamentali. Salva Berlusconi dal conflitto di interessi,
entra in Borsa rassicurando gli speculatori, entra in guerra a
fianco di Clinton , regala agli americani il porto di Taranto e,
in entusiasmanti duetti con Vespa, spiega alla sinistra le sue
priorità: il tartufo in ogni tavola, saper andare di bolina e
soprattutto non avere la mentalità della sinistra catastrofista e
perdente.
Subito dopo perde alle Europee in maniera catastrofica. Ha un
breve momento di lucidità e si dimette. Poi si dedica ad
altre attività: compra sale Bingo e prepara la sua ricetta per
la sinistra, pubblicata su Vanity Fair. E' la famosa passatina
di ceci con gamberetti che non può mancare in nessuna
casa degli italiani. Intanto prepara il suo nuovo governo con
Briatore all'economia e Vissani alla cultura.
Dimenticavamo: ha vinto la scommessa fatta a scuola, ma
qualcuno comincia a sospettare. Frasi celebri:
“Sono un uomo dell'Ottocento, non ho orologio, uso poco il
telefonino, diffido del computer”
“Silvio Berlusconi può essere riportato nell'alveo della
democrazia (detta nell’86 quando nessuno nel partito sapeva
cosa voleva dire alveo)”
“Non siamo la portarei degli Usa, ma se partono dalla Svezia
consumano più benzina”.
Di Beppe Grillo e Stefano Benni (il Lupo).
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