1 CRETA E MICENE MICENE Come altre isole mediterranee Creta viene abitata dalla preistoria. Ma solo tra il 3000 e il 1000 a.C. sviluppa una civiltà sua propria, detta minoica. La scoperta di questa civiltà si deve ad Arthur Evans che, tra la fine del XIX secolo ed il 1930, porta alla luce il complesso monumentale più importante dell'isola: Cnossos. In seguito archeologi di diversi paesi allargano il campo delle scoperte, sino a quelle del greco Platon negli anni ’70 del XX secolo. Malgrado la massa di materiale e di dati, ancora in fase di studio, molti interrogativi restano sulle origini di questa civiltà di tipo misto, con grandi centri urbani e immensi palazzi, ma con pochi paralleli al di fuori della area delle Cicladi. Recenti cronologie stabiliscono quattro periodi base: prepalaziale - palaziale primo - palaziale secondo - di decadenza. Verso l'anno 1000 invasori dal Continente portano alla fine questa notevolissima cultura dell'Età del Bronzo. A parte i complessi monumentali (7 palazzi, 3 ville, mura e centri urbani), ancora in fase di scavo, i musei di Eraclion (Candia) e Atene, presentano le splendide testimonianze della civiltà cretese-minoica e di quella, leggermente posteriore, di Micene e di Argos, ad essa molto affine. Popoli anatolici indoeuropei introducono, infatti, verso il 2000 a.C., sia nella Grecia continentale che nelle isole, tecnologie nuove e nuovi modelli culturali. Creta, favorita dal clima e dalle grandi risorse naturali, avrà la supremazia per oltre due secoli, malgrado periodiche devastazioni, causate da sismi, per soccombere ad una estrema calamità nel 1400 circa. Micene, Argos e Pilos, fioriranno sul continente fino al 1100 circa, quando nuovi invasori cancelleranno ogni traccia della loro esistenza. Entrambe le civiltà sembrano appartenere ad una stessa cultura protoellenica: la Grecia dei secoli posteriori ha quindi la sua premessa storica e culturale in queste remote origini mediterranee. 2 2 Creta - Scavi di Cnossos - Veduta generale del Palazzo Situata sulle coste settentrionali dell'isola, Cnossos era la capitale del regno minoico. Il palazzo, eretto nel 1900 a.C., viene ricostruito nella forma attuale nel 1600 ed ha vita continua sino alla distruzione nel 1400. Gli scavi di Evans, protratti per decenni, hanno messo in luce la vasta area con la corte centrale e i settori Ovest, di rappresentanza, ed Est privato. Evans ricostruì, spesso arbitrariamente, alcuni complessi, sostituendo le parti lignee mancanti, come colonne e pilastri, con supporti di pietra. 2 3 3 Creta - Scavi di Cnossos - Veduta generale del Palazzo L'edificio era a più piani, adattato all'andamento del pendìo su cui fu costruito. Oltre le sale ufficiali e private, il santuario e le molte verande, vi era un sistema di servizi e depositi di insolita vastità. I bagni erano dotati di un impianto idrico con condotte d'acqua. Tutto ciò riflette l'alto livello di civiltà raggiunto dai minoici tra il 1600 e il 1500 a.C. A quest'epoca essa raggiunge l'apogeo: si è ipotizzato un impero marittimo esteso a tutto il bacino orientale del mediterraneo. 3 4 4 Creta - Palazzo di Cnossos - La grande veranda Nord Su un alto podio una fila di colonne rastremate verso il basso, sorreggeva il portico della veranda delle guardie, una delle molte logge del palazzo che permettevano ampie visuali sulle zone circostanti. Sulla parete è stato ripristinato l'affresco a fondo blu e ocra, che spicca tra i fusti rossi delle colonne. 4 5 5 Creta - Palazzo di Cnossos - Settore privato Tipico spaccato di un'ala dell'edificio articolata su 3 piani con logge esterne, finestre, cortili interni a portico, pozzi di luce. Questa complessa articolazione diede origine al mito del labirinto. 5 6 6 Creta - Palazzo di Cnossos - I propilei Sud È una loggia angolare presso l'ingresso Sud. Si vede qui una delle varianti della colonna minoica - nella ricostruzione dell'Evans - con capitello bombato nero, fusto rosso assottigliato in basso e plinto di pietra. Le colonne, lignee in origine, erano intonacate e dipinte. 6 7 7 Creta - Palazzo di Cnossos - Bifore Quasi sempre le finestre erano bipartite da un montante centrale. L'elemento finestra, ignoto alla successiva architettura domestica greca, era invece parte essenziale nelle strutture minoiche. 7 8 8 Creta - Palazzo di Cnossos - Colonna Colonna d'angolo, non dissimile dalle altre parti di una veranda, di cui si vede la copertura e il muro di fondo. 8 9 9 Creta - Palazzo di Cnossos - Dettaglio del corpo centrale Nel lato del palazzo era l'edificio di rappresentanza a 3 piani, con al centro la sala del Trono, preceduta da un vestibolo. Nei pressi vi era una sala a colonne, a cui portava lo scalone monumentale, di cui si vede un dettaglio. Notevole la struttura muraria a ricorsi di pietra alternati al tessuto di pietrisco. 9 10 10 Creta - Palazzo di Cnossos - Base di colonna La base di pietra evitava l'erosione della parte inferiore del fusto della colonna. Nella totalità dei casi è l'unica parte superstite, avendo l'incendio finale completamente distrutto i fusti lignei. 10 11 11 Creta - Palazzo di Cnossos - Porta Anche le porte sono talora bipartite. In questo caso il vano unico ha, nella parte superiore, un'apertura orizzontale. 11 12 12 Creta - Palazzo di Cnossos - La veranda Nord Nel dettaglio della diapositiva n.4) la veduta frontale permette di visualizzare l'affresco che fa da sfondo al loggiato. Si tratta di una copia moderna a colori molto vivaci, come dovevano essere all'origine. Le stesure a colori fanno contrasto con le pareti bianche dell'edificio e il rosso vivo delle colonne. 12 13 13 Creta - Palazzo di Cnossos - Veranda Est Anche qui il magnifico affresco di fondo spicca nella sua trama lineare e nei colori intensi al di là delle verticali rosse delle colonne. Il motivo delle bipenni, al centro, si inserisce nel movimento ondulato delle superfici e degli specchi ocra. 13 14 14 Creta - Palazzo di Cnossos - Loggia nell'ala occidentale In questo vano interno al 2° piano si hanno colonne nere con sedili, al di là delle quali campeggia la vasta parete rossa con trama vegetale a motivo corrente. 14 15 15 Creta - Palazzo di Cnossos - Sala del Trono Affrescata su stucco a rilievo, è uno dei capolavori della pittura cretese. Ai lati del trono sono due grifoni a testa d'aquila e dal corpo leonino, simboleggianti il potere. In un piano arretrato un campo di gigli ondeggianti che fanno contrasto con le bande gialle e rosse stese sul fondo delle tre pareti. Il restauro moderno è piuttosto consistente e, in talune parti, errato. 15 16 16 Creta - Palazzo di Cnossos - Affresco con giocolieri Non meno celebre del precedente è l'affresco a fondo azzurro, detto degli acrobati, eseguito nella fase tarda del palazzo. Al centro un toro su cui volteggia un acrobata, ai lati due figure femminili bianche con lunghe trecce nere. Notevole la stilizzazione e l'allungamento delle figure con ardita resa del movimento nella figura centrale. Anche qui si tratta di una ricomposizione moderna su tracce abbastanza evidenti. 16 17 17 Creta - Palazzo di Cnossos - I portatori di vasi Parte di un ciclo processionale ricomposto, è di grande interesse sia per il disegno generale delle figure che per i dettagli dell'abbigliamento e della ceramica. Questa immagine, infatti, documenta il tipo di ceramica diffuso nell'epoca del massimo splendore del palazzo, allorchè tale suppellettile raggiunse una eleganza insuperata. 17 18 18 Creta - Palazzo di Cnossos - Parete con figure Sul fondo blu campeggiano, nei vistosi abiti, figure femminili disposte su vari piani. Tentativo di rappresentare una scena di folla che altrove è risolto in altro modo. Gran parte dell'affresco è originale. 18 19 19 Creta - Palazzo di Cnossos - Tre busti femminili Detti anche le "dame in blu", o meglio "su fondo blu". Singolare documento dell'abbigliamento femminile con i corsetti aperti sul busto nudo. La vita era stretta da una cinta che reggeva la lunga gonna a bande policrome. Notevoli anche i gioielli su queste dame di corte, che godevano di alta dignità sociale nel mondo minoico. 19 20 20 Creta - Palazzo di Cnossos - Le pernici E' un frammento stupendo di scena in ambiente naturale con pernici, simile ad altri di varie sale del palazzo. L'osservazione del mondo animale ha la stessa intensità che presso gli egizi, nella cui pittura tombale si trovano esempi altrettanto espressivi. 20 21 21 Creta - Palazzo di Cnossos - La Piovra Dell'ultima fase decorativa, ha marcata la stilizzazione lineare che la rende di qualità inferiore. Notevolmente superiori i delfini che decoravano le pareti del bagno della regina in un immaginario panorama subacqueo. 21 22 22 Eraclion - Museo - L'acrobata Piccola scultura in avorio raffigurante un acrobata in piena azione. Notevole lo slancio della figura da paragonarsi, per arditezza, a quelle degli affreschi già visti, concepiti con grande libertà di tratto. 22 23 23 Camares - Tazza nello stile Camares La ceramica minoica è stata divisa dall'Evans in grandi gruppi, corrispondenti alle fasi dello sviluppo dei palazzi e ai paralleli nella pittura monumentale. Lo stile detto Camares, del 1900 circa, è il primo, con caratteristiche nettamente geometriche della decorazione su impasto. 23 24 24 Creta - Scavi di Phestòs - Giara Nei grandi palazzi cretesi sono stati rinvenuti dei dolii o giare usate per immagazzinare grano, vino e olio. Nella foto un esempio primitivo degli scavi italiani di Phestòs. 24 25 25 Creta - Scavi di Phestòs - Disco Dal palazzo di Phestòs, sulla costa meridionale, proviene il disco fittile, stampigliato sui due fronti con un tipo di scrittura ideografica non ancora identificata, ma probabilmente forma di greco arcaico che anticipa quello delle famose tavolette in lineare A e B. È un documento unico di questa scrittura scoperto negli scavi italiani diretti dal Pernier. 25 26 26 Creta - Palazzo di Cnossos - Corridoio delle giare Grandi magazzini con corridoi sotterranei si estendevano in entrambe le ali del palazzo. Alcuni servivano ad approvvigionare la città, altri erano per la casa reale. Le giare venivano stipate sia nei corridoi che nelle celle. 26 27 27 Creta - Palazzo di Cnossos - Giare Sono allineati vari esemplari di giare con forme diverse, derivati da prototipi di varie epoche. 27 28 28 Creta - Palazzo di Cnossos - Pytho Tre notevoli esemplari delle grandi giare la cui forma è rimasta virtualmente la stessa sino all'epoca romana. 28 29 29 Creta - Palazzo di Cnossos - Vasca da bagno Vari esemplari di vasche da bagno sono stati rinvenuti sia a Creta che in Grecia talora saldate al suolo con sponde basse, talaltre mobili con alte sponde come quelle venute in uso nell'800 e usate a tutt'oggi. 29 30 30 Micene - La cinta muraria Centri continentali sorgevano in Grecia sin dalla preistoria remota, generalmente attestati in luoghi obbligati. Di qui il continuo avvicendarsi nella stessa area delle culture più diverse. Verso il 1300 vengono ampliate le cittadelle di Micene e Tirinto, nella baia di Argo, con l'intervento di maestranze cretesi, anche i palazzi e le tombe sono di derivazione minoica. Creta sembra avere in questa fase l'egemonia culturale e politica del mondo preellenico. In seguito i minoici affermano la loro superiorità, specie marittima, imponendosi sullo stesso suolo cretese. 30 31 31 Micene - La porta dei leoni Costruita con pietre colossali costituisce l'ingresso monumentale alla cittadella, protetta dalla presenza dei leoni rampanti affiancati alla colonna, simbolo della divinità. Nel retro un vano chiuso, oltre il quale prosegue la strada dell'acropoli sino al palazzo-santuario, eretto al limite della collina. 31 32 32 Micene - La porta dei leoni I leoni sono il primo esempio della scultura monumentale nel continente, così come il sistema montanti e architrave, con cui è realizzato il varco, sono il più antico, noto a tutt'oggi. 32 33 33 Micene - Il grande circolo reale È un recinto funebre anteriore alla costruzione della cittadella, forse tomba reale con sepolture a fossa, sostituite più oltre dalle grandi tombe a camera, sempre circolari. Qui Schliemann rinvenne il famoso tesoro di Atreo ora al Museo Nazionale di Atene. 33 34 34 Atene - Museo Nazionale - Tazza micenea. Uno dei reperti dal grande circolo di Micene. Vi si può apprezzare la qualità dell'oreficeria micenea, non dissimile da quella minoica, con i rilievi a sbalzo su lamina d'oro. Sempre doro sono i tondi sbalzati applicati alle vesti come monili, mentre d'argento e d'oro la famosa testa taurina, capolavoro della toreutica micenea. 34 35 35 Atene - Museo Nazionale - Tesoro di Micene Le maschere funebri di tipo comune a civiltà diverse protraevano nel tempo l'immagine eroica del defunto. Proprio questo carattere eroico indusse lo Schliemann a ritenerle le immagini degli Atridi, Agamennone e Menelao; mentre del tutto oscuri sono i personaggi per cui furono eseguite. 35 36 36 Atene - Museo Nazionale - Tesoro di Micene Nell'assieme, il tesoro di Micene, collocato all'inizio del Museo Nazionale ateniese, costituisce una testimonianza tra le più affascinanti di creatività propria a questa cultura, destinata a generare il mondo ellenico. E ciò attraverso gli oggetti più semplici, assieme a quelli simbolici e privilegiati della proiezione mitica. 36 FINE