REGIONE SICILIANA Ragioneria Generale della Regione SERD – Sicilia Energia Rinnovabile Distribuita Valorizzazione in senso energetico del patrimonio Categoria “Terreni e boschi” della Regione Siciliana MAGGIO 2009 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione L’idea e la sua forza innovativa L’audit del territorio Contesto territoriale La conoscenza del patrimonio di riferimento Il potenziale energetico produttivo del territorio Punti di forza e debolezza Politica di intervento in ambito energetico / ambientale Il DPEF 2009-2013 - valorizzazione del patrimonio immobiliare Il PEARS – linee di azione e coerenza con la vocazione territoriale Strumenti di partecipazione e comunicazione Capacità di coinvolgimento della comunità Costituzione di gruppi di lavoro e tavoli stabili di concertazione Alleanze strategiche con partners Dati e risultati di progetto Indicatori e sintesi dei risultati I nuovi modelli gestionali introdotti Impatto dell’iniziativa in termini ambientali e il rapporto costi/benefici Il Quadro evolutivo per la realizzazione del progetto Prossimi step operativi Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione L’idea e la sua forza innovativa Il progetto, che prende l’avvio da un’attività di conoscenza analitica del patrimonio immobiliare siciliano, a seguito dell’effettuazione del censimento e della mappatura del potenziale energetico del patrimonio effettuato con il supporto del proprio socio privato PSP S.c.a.r.l. che si è avvalso di consulenza specialistica di CESI Ricerca di Milano, intende realizzare un Modello Energetico Distribuito – un cluster di impianti distribuiti sul territorio siciliano – per la produzione di energia elettrica da Clean Technology. Il progetto parte da un concetto innovativo di compartecipazione energetica territoriale: la Regione, a seguito di una mappatura del potenziale energetico dei beni di proprietà, trasferisce ai privati cittadini il diritto di utilizzo dei beni stessi per la realizzazione di impianti di produzione distribuita di energia elettrica da fonti rinnovabili. Lo studio di fattibilità, avviato nel 2007, fortemente voluto dall’Amministrazione, si inserisce in un contesto più ampio di conseguimento degli obiettivi comunitari POR FESR 2007-2013 in materia energetica che hanno visto il recente recepimento a livello regionale nel Piano Energetico Ambientale Regionale Siciliano – PEARS (DPRS 9/03/2009, DGR N.1 del 03/02/2009 approvazione GURS del 27 marzo 2009). Un sistema distribuito, dal basso verso l'alto, in cui ognuno si produce la propria energia rinnovabile e la scambia con gli altri attraverso "reti intelligenti" (…) come oggi si produce e condivide l'informazione tramite internet“. “La Sicilia? Il faro della terza rivoluzione industriale, quella del sole e dell’idrogeno (…) Una fitta rete di piccoli e medi impianti di energia rinnovabile (eolico, fotovoltaico, solare termico)” un sistema ad “alta intensità occupazionale e bassa intensità di capitale” J. RIFKIN 3 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione L’idea e la sua forza innovativa Il progetto interessa il patrimonio di proprietà regionale classificato come “terreni e boschi” (*) così come individuato nell’ambito del censimento e valorizzazione di tutto il territorio regionale (ex art. 9 della LR 17/2004 del 28/12/2004). Si tratta di un cluster di beni selezionati in base a criteri dimensionali, tipologia di destinazione d’uso, che incrocia gli elementi catastali classici con un vasto insieme di informazioni di carattere anemometrico, orografico, idrogeologico, demografico, infrastrutturale ecc. - provenienti da database diversificati, - nonché con i rilievi fotografici satellitari (caratteristiche tecniche con prescrizione legislative e di pianificazione territoriale). La metodologia utilizzata ha previsto la messa in relazione di dati anagrafici dei beni con dati tematici presenti in cartografie territoriali attraverso software di georeferenziazione (GIS) consentendo la mappatura dei profili di produzione energetica definendone la possibilità di captazione delle differenti energie rinnovabili di flusso: da quella idraulica a quella eolica, al solare, alla biomassa. Determinante l’attività di contestualizzazione territoriale dei beni avvenuta tramite una mappatura informatizzata e georeferenziata dei beni censiti su un supporto cartografico territoriale regionale. (*) Tale proposta anticipa le linee guida definite di recente dal Ministro Tremonti in materia di recupero e valorizzazione strategica dei terreni agricoli. [Fonte Il Sole 24 Ore venerdi 27/03/2009] 4 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione L’idea e la sua forza innovativa Valorizzare il patrimonio immobiliare regionale costituito dai beni appartenenti alla categoria “Terreni e Boschi”, in un’ottica di ammodernamento e sviluppo del sistema energetico regionale, oltre che di importante contributo per il risanamento del bilancio. In particolare, l’obiettivo strategico del piano è utilizzare il patrimonio immobiliare quale leva strategica ed economica per: realizzare un unico ed importante cluster di impianti, distribuiti sul territorio siciliano, di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso la definizione di una concessione poliennale del diritto di superficie a terzi a titolo oneroso; incrementare strutturalmente la quota di energia da fonti rinnovabili nel bilancio energetico regionale; e, coerentemente con gli obiettivi regionali previsti nel PEARS: contribuire in modo efficace e su vasta scala alla diversificazione delle fonti energetiche della Regione, al contenimento del consumo di fossile e della produzione di gas climalteranti, nonché, in senso generale, alla difesa della qualità dell'aria su tutto il territorio regionale. Produzione di Energia Elettrica attraverso fattorie eoliche FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE INTERESSATE Produzione di Energia Elettrica dalle biomasse forestali e boschive Produzione di combustibili derivanti da biomasse coltivabili Interventi specifici di sfruttamento di energia solare 5 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione L’idea e la sua forza innovativa Il progetto si basa sullo sviluppo di un Modello che sfrutta le tecnologie della generazione distribuita, basato principalmente sull’uso delle fonti rinnovabili, che include alcuni concetti emergenti nel settore impiantistico, come il Distretto Energetico, il Power Park (sistema integrato di produzione e distribuzione locale di energia elettrica, calore e freddo, mediante ricorso a fonti rinnovabili e cogenerazione) e le Smart Grids. Tale visione è coerente con gli obiettivi del sistema energetico a livello europeo che prevedono il graduale passaggio da un sistema di produzione dell’energia altamente centralizzato ad un sistema combinato (produzione centralizzata + produzione locale). Il modello prevede la gestione del sistema di produzione distribuito tramite tecnologie ICT finalizzato al bilanciamento locale della domanda/offerta di energia. Renewable sources Substation 6 Users Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione L’audit del territorio Contesto territoriale La conoscenza del patrimonio di riferimento Punti di forza e debolezza 7 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione L’audit del territorio - Contesto territoriale Audit dettagliato del territorio siciliano con riferimento a: posizionamento del territorio all’interno del quadro strategico comunitario e nazionale; quadro delle infrastrutture e dei servizi; contesto socio-economico e sistema produttivo; quadro ambientale: regime vincolistico, aree naturali protette, parchi regionali e riserve naturali regionali, Rete Ecologica, Siti Unesco. In aggiunta l’analisi del quadro di pianificazione e programmazione in corso ha consentito, con il supporto di sistemi di georeferenziazione del dato, di interpretare le principali carte territoriali e definire una base per la successiva localizzazione georeferenziata (GIS) dei beni oggetto dello studio. Analisi del quadro energetico regionale L’analisi si è poi focalizzata sul quadro energetico regionale inquadrando i contenuti del progetto con gli elementi chiave di sviluppo della politica energetica regionale. Il quadro energetico desumibile dal PEARS evidenza i seguenti elementi chiave del contesto regionale: forte dipendenza energetica dall’esterno (Fattore di penetrazione elettrica di circa il 30%); ulteriore criticità, legata alla rete di distribuzione elettrica del territorio regionale siciliano: l’infrastruttura esistente risulta ad oggi inadatta a sopportare ulteriori immissioni di energia elettrica con elevati rischi di blackout; domanda energetica frammentata rappresentata dal piccolo-medio settore industriale; riduzione attesa delle emissioni di anidride carbonica prevista per il 2010 di circa il 7,7% (direttiva 2003/87/CE – Emission trading). Ed ancora, la forte importanza del settore industriale che ha impatti notevoli a livello ambientale (le raffinerie rappresentano il 10% del fabbisogno UE), il contesto ambientale complesso di un territorio molto sensibile a politiche ambientali di salvaguardia di aree protette, riserve e parchi faunistici, un patrimonio culturale ed archeologico di assoluto rilievo, un regime vincolistico stringente che limita, in prima istanza, lo sfruttamento territoriale del patrimonio in termini energetici, sono tutti fattori che concorrono ad orientare il progetto - particolarmente ambizioso e stimolante – verso soluzioni di produzione di energia distribuita - Bilancio energetico locale. 8 Regione Siciliana L’audit del territorio: Ragioneria Generale della Regione Contesto territoriale Dati derivanti dal Censimento Informatizzato Dati di partenza Informazioni di carattere anemometrico, orografico, idrogeologico, demografico, infrastrutturale; rilievi fotografici satellitari e strumenti di navigazione interattiva sul territorio Le scelte Caratterizzazione energetica di ciascun sito selezionato, definendone la possibilità di captazione delle differenti energie rinnovabili: L’analisi tecnica si è basata, in prima istanza, su: A. criteri esclusivamente fisici (disponibilità ragionevole della fonte energetica, distanza da strade e reti, acclività, antropizzazione, ecc...). Indicazione della producibilità fisica massima attribuibile a ciascun bene per ciascuna tecnologia applicabile I risultati tecnici B. dati disponibili: quadro di riferimento territoriale elaborato su piattaforma GIS; dati alfanumerici desunti dall’Atlante eolico dell’Italia (ATLAEOLICO), predisposto da CESI RICERCA nell’ambito della Ricerca di Sistema e reso pubblico; Atlante solare europeo della Comunità Europea, disponibile sul sito del Centro di Ricerca Europeo (JRC) di Ispra (VA); dati descrittivi ausiliari del territorio, accessibili pubblicamente presso siti internet. Questa producibilità, con la relativa potenza nominale di conversione e i relativi investimenti va dunque intesa come un potenziale asintotico, un estremante superiore di quanto fisicamente ci si può aspettare dal patrimonio in questione in termini di generazione di energia da fonte rinnovabile. 9 Regione Siciliana L’audit del territorio: Ragioneria Generale della Regione La conoscenza del patrimonio di riferimento L’analisi è stata effettuata su un cluster di beni (n.282) scelti (tra quelli censiti alla data di agosto/settembre 2007) in base a criteri di dimensione e tipologia di destinazione d’uso. Essi coprono una superficie di 50.758,49 ettari, pari a circa l’80% del patrimonio censito e potenzialmente utilizzabile a fini energetici (e pari a circa il 17% del totale delle superfici censite); sono stati selezionati secondo criteri descritti di seguito, intimamente connessi alla conoscenza del patrimonio e alle finalità del progetto. DISTRIBUZIONE BENI E SUPERFICI PER PROVINCIE MQ n. AGRIGENTO CALTANISSETTA CATANIA ENNA MESSINA PALERMO RAGUSA SIRACUSA TRAPANI 30.200.955,85 39.054.711,25 149.095.239,01 27.857.267,00 122.134.230,54 34.042.037,84 62.588.578,92 12.674.348,27 29.937.536,86 19 40 37 37 82 22 29 7 9 TOTALE BENI 507.584.905,54 282 10 Regione Siciliana L’audit del territorio: Ragioneria Generale della Regione La conoscenza del patrimonio di riferimento I dati anagrafici dei beni (desunti dal Database del Censimento Informatizzato) sono messi in relazione con i dati tematici riportati in cartografie ufficiali della Regione Sicilia (PTPR, Carta Regionale Numerica) o di altri Enti certificati (per esempio il Cesi Ricerca), nonché in data base accessibili pubblicamente presso siti internet qualificati (per esempio il sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e il sito dell’APAT), attraverso un software di gestione territoriale georeferenziale (GIS – Geographic Information Systems), che permette di analizzare: caratteristiche tecniche discriminanti per l’utilizzo previsto, quali, ad esempio: caratteristiche altimetriche; caratteristiche anemometriche; caratteristiche orografiche e di uso dei suoli; accessibilità dei luoghi e vicinanza a reti stradali utili; la presenza e lo sviluppo delle reti tecnologiche; posizione rispetto a centri urbani e /o ad altri beni e/o fonti energetiche rilevanti; Tali informazioni sono state selezionate secondo criteri che ne garantiscono: - l’attendibilità, provenendo da fonti ufficiali e certificate; - la significatività alla scala regionale; - la leggibilità e, quindi, la possibilità di interpretazione; - l’aggiornabilità e l’implementabilità. situazioni legislative e di pianificazione che possono influenzare la fattibilità dell’operazione: prescrizioni ed indirizzi di pianificazione strategica territoriale regionale e provinciale; vincoli gravanti sul territorio. CARTA TECNICA REGIONALE numerica (CTRn) Linee Guida per il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTRP) approvate con D.A. 21/05/1999, n.6080 Rete Natura 2000 - sistema ecologico/ambientale - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Atlante Eolico dell’Italia (ATLAEOLICO), predisposto da CESI RICERCA 11 FONTI INFORMATIVE Regione Siciliana L’audit del territorio: Ragioneria Generale della Regione La conoscenza del patrimonio di riferimento L’attività sviluppata nella prima fase dello studio ha compreso la raccolta e la strutturazione della maggior parte dei dati necessari a sviluppare l’analisi tecnico/normativa. Nelle figure che seguono, infatti, si dimostra come si possa, con gli strumenti già disponibili, analizzare molte delle tematiche sopra evidenziate. Natura del sito I vincoli paesaggistici e comunitari Velocità media annua del vento a 100 mt e a 75 mt Situazione altimetrica Vincoli parco e idrogeologici Le reti dei sottoservizi Producibilità media annua del vento a 100 mt e a 75 mt Corine – uso del suolo Rapporto con le reti stradali 12 Regione Siciliana L’audit del territorio: Ragioneria Generale della Regione il potenziale energetico produttivo del territorio EOLICO IN SHORE Le stime sono state condotte considerando moderni aerogeneratori da 1,5-2 MW di potenza e 70-80 m di diametro rotorico. SOLARE (FOTOVOLTAICO) Impianto di Serpa, 11 MW - Portogallo La composizione degli impianti fotovoltaici può essere illustrata, partendo dal modulo di potenza tipica (attuale) compresa tra 175 e 225 W e raggiungendo la taglia prefissata dell’impianto, mediante la ripetizione continua di un certo numero di moduli opportunamente connessi in serie (stringhe) e replicati n-volte in parallelo sino ad ottenere la potenza desiderata. BIOMASSA MINI-IDRO Le specie vegetali considerate per lo studio sono le seguenti: ESHA (European Small Hydropower Association) recentemente ha dato le seguenti definizioni in relazione ai valori di potenza installati negli impianti: - Micro Idro con potenza inferiore ai 100 kW - Mini Idro con potenza fra i 100 ed i 500 kW - Piccole Idro con potenza fra i 500 ed i 10000 kW (10 MW) Nella prosecuzione della presente nota, in accordo con le Definizioni di ESHA, ci si riferisce agli impianti idroelettrici con potenza inferiore ai 10 MW. -Brassica Napus (colza) -Brassica Carinata (cavolo abissino) -Eucalyptus (intero genere) (eucalipto) -Cynara Cardunculus (cardo o carciofo selvatico) -Ricinus Communis (ricino) -Saccharum Officinarum (canna da zucchero) - Arundo Donax (canna comune) 13 Regione Siciliana L’audit del territorio: Ragioneria Generale della Regione Punti di forza e debolezza L’analisi tecnico/normativa ha reso esplicita una situazione di estrema complessità legata ai regimi vincolistici vigenti, evidenziando l’insistenza, (spesso sovrapposta) dei seguenti principali vincoli: vincoli di natura normativa/amministrativa (TIPO “A”), distinguibili, per aggregazione, in: vincoli paesaggistici e culturali/archeologici; parchi e riserve; riserve regionali previste dal Piano Regionale (contemplano anche aree protette ed oasi di protezione della fauna); vincoli relativi ad habitat, specie faunistiche e floreali ed uccelli (direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli”, che creano le ZPS e i SIC); vincoli di natura tecnica (TIPO “B”): vincoli idrogeologici. L’incidenza delle aree vincolate sul totale delle aree di portafoglio è rappresentata di seguito. 14 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Politica di intervento in ambito energetico / ambientale Il DPEF 2009-2013 - valorizzazione del patrimonio immobiliare Il PEARS – linee di azione e coerenza con la vocazione territoriale 15 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Politica di intervento in ambito energetico / ambientale : Il DPEF – valorizzazione del patrimonio immobiliare Il contesto strategico in cui si colloca il progetto attende le previsioni contenute negli assi di sviluppo territoriale individuati all’interno del DPEF 2009-2013 adottato dalla Regione Siciliana ed al contempo le misure attuative previste nel Piano Energetico Regionale. DPEF 2009-2013. La Regione ribadisce una forte volontà di perseguire tematiche dalla forte attualità connesse alla valorizzazione del patrimonio immobiliare ed alla salvaguardia dell’ambiente mediante ricorso a fonti rinnovabili per la produzione di energia. Il DPEF 2009-2013 conferma dunque le linee programmatiche in materia di valorizzazione immobiliare di terreni e boschi (decisione assunta anche sulla scorta della predisposizione del presente progetto) prevedendo per la realizzazione del progetto “(…) l’utilizzo di risorse umane già impiegate nel settore della forestazione, da impiegare stabilmente e non in forma precaria, consentendo pertanto un incremento del livello occupazionale e contemporaneamente un più efficiente e razionale utilizzo delle risorse finanziarie disponibili”. La ferma volontà di proseguire nella realizzazione del progetto è confermata inoltre dalle misure previste nel DPEF per la fattibilità del piano – ovvero “(…) la compatibilità degli impianti energetici con la normativa ambientale e paesaggistica. Sui beni insistono sia vincoli di competenza della Comunità Europea, (…) sia vincoli di competenza statale e regionale (...). Il governo regionale intende elaborare un piano per l’analisi dei vincoli imposti da normativa regionale, al fine di una loro eventuale modifica, per consentire un bilanciamento tra gli interessi sottesi alla tutela vincolistica e quelli sottesi alle esigenze ambientali in modo da attuare il piano energetico, ricorrendo a tecnologie avanzate, in linea con analoghi progetti di altri paesi europei. 16 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Politica di intervento in ambito energetico / ambientale : PEARS – linee di azione e coerenza con la vocazione territoriale PEARS - Piano Energetico Ambientale Regionale Siciliano Il progetto va incontro ed anticipa azioni ed interventi inseriti nell’ambito della pianificazione energetica locale. In particolare il piano va nella direzione del perseguimento dei seguenti obiettivi: promuovere una diversificazione delle fonti energetiche, in particolare nel comparto elettrico, con la produzione decentrata e la “decarbonizzazione”; promuovere lo sviluppo delle Fonti Energetiche Rinnovabili ed assimilate, tanto nell’isola di Sicilia che nelle isole minori, sviluppare le tecnologie energetiche per il loro sfruttamento; favorire il decollo di filiere industriali, l’insediamento di industrie di produzione delle nuove tecnologie energetiche e la crescita competitiva. Tra le priorità individuate all’interno del Piano Energetico vi è dunque lo sviluppo di fonti rinnovabili con la progressiva riduzione delle fonti energetiche fossili, ed in particolare l’adozione di sistemi di produzione da: energia eolica (sviluppo di warm farm con la realizzazione di reti elettriche in grado di garantire il consumo di energia elettrica prodotta localmente, favorire lo sviluppo del microeolico nei centri rurali e nelle periferie urbane), energia solare, biomassa, fotovoltaico, miniidraulica (sfruttamento salti idrici) attività fondamentali su cui è stato incentrato il progetto di realizzazione del Modello Energetico Distribuito. 17 Regione Siciliana Strumenti di partecipazione e comunicazione Capacità di coinvolgimento della comunità Costituzione di gruppi di lavoro e tavoli stabili di concertazione Alleanze strategiche con partners Ragioneria Generale della Regione Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Strumenti di partecipazione e comunicazione: capacità di coinvolgimento della comunità Il Modello Energetico Distribuito si basa sul meccanismo partecipativo di condivisione dei risultati e delle scelte progettuali e sulle nuove tecnologie introdotte dai social Media: il paradigma web 2.0. con cui si intendono un insieme di tecnologie on line e pratiche utilizzate dagli utenti per condividere informazioni, opinioni, esperienze e punti di vista attraverso la rete. Il modello si basa sulla partecipazione attiva di diversi soggetti per condividere, scambiare, immagazzinare e ottimizzare la conoscenza in modo collaborativo in relazione al progetto territoriale. La Regione punta sull’utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) e prevede di istituire un portale internet in cui gli operatori possano accedere a: forum Renewable Energy – quale strumento di condivisione di idee ed opinioni sulle fonti rinnovabili e sulle principali scelte progettuali; Blog tematici – Newsgroup e Mailing list. Aspetto determinante rivestono le azioni di comunicazione verso gli operatori presenti sul territorio finalizzate a veicolare le opportunità connesse allo sfruttamento energetico dei beni affidati a privati in regime concessorio. Sono previsti inoltre incontri di presentazione e di illustrazione dell’iniziativa, verso un target selezionato di soggetti leader della comunicazione nel territorio regionale (es. Giornale di Sicilia, TGS, RGS, La Sicilia, Antenna Sicilia, La Gazzetta del Sud, ecc.). 19 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Strumenti di partecipazione e comunicazione: costituzione di gruppi di lavoro e tavoli stabili di concertazione Il progetto richiede un forte coinvolgimento sia da parte degli operatori istituzionali ed economici del territorio che nei confronti della cittadinanza. La Regione crede che il successo di tale iniziativa sia vincolato al mantenimento ed accrescimento del consenso sociale sul territorio ed alla garanzia della trasparenza di informazione nei confronti dell’opinione pubblica. Per lo sviluppo delle attività progettuali ed il dimensionamento dell’iniziativa la Regione, congiuntamente con il partner PSP (socio privato della Sicilia Patrimonio Immobiliare S.p.A) ha istituito un tavolo tecnico denominato Sicilia Energia Rinnovabile Distribuita (SERD) che racchiude competenze multidisciplinari (energie rinnovabili, ingegneria immobiliare, urbanistica, pianificazione territoriale, giurisprudenza, diritto amministrativo ecc.) con il compito di: coinvolgere il mondo accademico; definire e condividere le scelte progettuali (tecnologie adottate, analisi della domanda di energia elettrica locale); risolvere eventuali criticità di natura procedurale; individuare strumenti attuativi di realizzazione del progetto. 20 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Strumenti di partecipazione e comunicazione: alleanze strategiche con partners Le azioni previste nel piano mirano a realizzare un sistema sempre più aperto alla partecipazione attiva degli operatori pubblici e privati e dei cittadini, mediante un servizio che diffonda informazione e conoscenze, opportunità e cambiamento. Il piano di comunicazione intende diffondere il valore ed il contenuto innovativo dell’iniziativa che rende la Regione precursore nel settore delle fonti rinnovabili per iniziative di tale entità. La Regione ritiene che l’iniziativa abbia una natura partecipativa che coinvolge anche direttamente i cittadini e da cui essi possono derivarne benefici economici oltreché sociali ed occupazionali. L’azione di comunicazione è pertanto orientata verso target diversi: il mondo politico-istituzionale; le organizzazioni professionali ed imprenditoriali; il mondo dei piccoli-medi investitori; il pubblico interno della Regione Siciliana; l’opinione pubblica regionale; i privati cittadini; l’opinione pubblica extra regionale. L’ampiezza e la varietà dei soggetti coinvolti richiede il ricorso ad un mix articolato di strumenti di comunicazione, idoneo a colpire i singoli target in quanto componenti della più ampia opinione pubblica ma anche in quanto singolo target. In particolare sono previste: azioni di comunicazione interna – indirizzate a coinvolgere soggetti interni alla Regione e direttamente partecipanti alla realizzazione del progetto (newsletter, workshop, portale tecnologico); azioni di comunicazione e promozione dell’iniziativa verso l’esterno (conferenze stampa, eventi (seminari tematici), prodotti mediali e multimediali, pubblicazioni. Si prevede l’attivazione di un road-show presso i principali eventi nazionali e comunitari per la diffusione della bontà del progetto. 21 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Dati e risultati di progetto Indicatori e sintesi dei risultati I nuovi modelli gestionali introdotti Impatto dell’iniziativa in termini ambientali e il rapporto costi/benefici 22 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Politica Dati e risultati di intervento di progetto: in ambito Indicatori energetico e sintesi dei / ambientale risultati : La vocazione territoriale nella politica Indicazione della realizzabilità del progetto e della volontà di perseguirne gli obiettivi è senza dubbio il suo recepimento all’interno delle linee programmatiche di valorizzazione del patrimonio definite nel DPEF 2009-2013. A testimonianza di un consenso generale creato attorno al progetto ed alla forte volontà di superare gli ostacoli legati al regime vincolistico del patrimonio regionale, il governo regionale prevede l’elaborazione di un piano per l’analisi dei vincoli imposti da normativa regionale, al fine di una loro eventuale modifica. 23 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Politica Dati e risultati di intervento di progetto: in ambito Indicatori energetico e sintesi dei / ambientale risultati : La vocazione territoriale nella politica Nella valutazione tecnica delle potenzialità energetiche dei siti esaminati, sono state considerate in particolare le seguenti fonti energetiche: Eolica, Biomasse (sia quella legnosa che quella ricavata da specifiche coltivazioni), Solare (fotovoltaica), Mini-idraulica. L’analisi ha prodotto, per ogni sito e per ogni fonte energetica: • il potenziale massimo tecnicamente sfruttabile (le potenze installabili e la producibilità). L’energia eolica è risultata quella più interessante in termini di producibilità annua massima, seguita dalle biomasse e dal solare fotovoltaico; di molto inferiori sono i risultati relativi al mini idraulico; • il contesto territoriale e amministrativo del bene (regime vincolistico, domanda energetica locale, ecc.). L’analisi di prefattibilità giuridica/amministrativa è stata finalizzata a verificare il regime giuridico dei suoli e i diversi vincoli territoriali/amministrativi gravanti. Lo studio dei principali strumenti di pianificazione territoriale ha rivelato l’esistenza di un regime vincolistico esteso, riconducibile, in gran parte, alla tutela dei valori paesaggistici, ambientali e culturali. L’analisi tecnica ha altresì evidenziato un ulteriore punto di attenzione, legato alla rete di distribuzione elettrica del territorio regionale siciliano: l’infrastruttura esistente risulta ad oggi inadatta a sopportare ulteriori immissioni di energia elettrica e la realizzazione di nuovi tracciati sembra difficilmente applicabile data la natura del territorio. 24 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Politica di intervento in ambito energetico / ambientale : La vocazione territoriale nella politica Dati e risultati di progetto: Indicatori e sintesi risultati Patrimonio analizzato: mq 507 milioni 25 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Dati e risultati di progetto: Indicatori e sintesi risultati LE ENERGIE RINNOVABILI EOLICO IN SHORE SOLARE FOTOVOLTAICO BIOMASSA (LEGNO E COLTIVAZIONI) IL PATRIMONIO MINI-IDRO PRODUCIBILITA’ STIMATA ATTIVITA’ La prima ipotesi 80.000 ETTARI 4000 GWh/a Stima di massima; valori di mercato approssimati eolico e biomasse; Stime dello studio di fattibilità 50.700 ETTARI 3600 GWh/a* Selezione del patrimonio; calibrazione economica secondo indici di mercato (ipotesi di utilizzo dei CERTIFICATI VERDI nei primi 12 anni); caratterizzazione singolo sito per ogni fonte energetica; calcolo della PRODUCIBILITA’ MASSIMA TEORICA Eolico; biomasse; solari; mini.idro ESISTENZA DI UN REGIME VINCOLISTICO AMBIENTALE E PAESAGGISTICO INCOMBENTE SUL 96% DELLE AREE ANALIZZATE CONGESTIONAMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE ELETTRICA ESISTENTE E DIFFICOLTA’ DI IMPLEMENTAZIONE DI NUOVA INFRASTRUTTURA IMPORTANTI DIFFICOLTÀ RILEVATE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO (LENTO E COMPLESSO E’ L’ITER PER IL RILASCIO DEI PERMESSI) PUNTI DI ATTENZIONE EMERSI I risultati finali 2.000 ETTARI 340 GWh/a Le interessanti potenzialità tecniche ed economiche si riducono notevolmente: la producibilità annua si riduce del 94%; i ricavi si riducono del Eolico; biomasse; solari; mini.idro 26 90% in media Regione Siciliana Dati e risultati di progetto: Ragioneria Generale della Regione I nuovi modelli gestionali introdotti La mappatura del potenziale produttivo energetico dei beni e la conoscenza puntuale del contesto territoriale risultati derivanti dallo studio di prefattibilità - sono elementi essenziali per la creazione di un Modello Energetico Distribuito basata su un modello energetico integrato in grado di mettere in rete microproduzioni di energia elettrica diffusa. Tale modello intende sviluppare le tecnologie della generazione distribuita, basata principalmente sull’uso delle fonti rinnovabili, intese come soluzione ottimale in una nuova visione del sistema energetico, che include alcuni concetti emergenti nel settore impiantistico, come il Distretto Energetico, il Power Park, Smart Grids. Il modello intende poggiare sullo strumento attuativo principale alla base di tutto il progetto: la definizione di una concessione poliennale del diritto di superficie a terzi a titolo oneroso, con cui i beni della Regione sono concessi a privati per la realizzazione di impianti di produzione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili. Dal punto di vista tecnico va analizzata l’integrazione del progetto con tecnologie innovative e sperimentali per lo sfruttamento delle risorse rinnovabili. Una di queste è rappresentata da impianti eolici Off-Shore, nuovo approccio allo sfruttamento del vento che coniuga le conoscenze acquisite nel campo dell'eolico tradizionale con l'esperienza maturata nella costruzione di piattaforme marine per l'estrazione di gas o di petrolio, analogamente a quanto avvenuto in Danimarca, Regno Unito, Irlanda e Svezia ed all’esperienza pionieristica, a livello progettuale, in corso sulle coste del Molise 27 Regione Siciliana Dati e risultati di progetto: Ragioneria Generale della Regione impatto dell’iniziativa in termini ambientali e il rapporto costi/benefici Il Progetto ha una forte valenza in termini di politica industriale, poiché consente di dare dimensione industriale alla penetrazione delle fonti rinnovabili rimuovendo proprio il più critico dei fattori che ne limitano lo sviluppo. Il maggiore sfruttamento di tali potenzialità, oltre a concorrere alla soluzione delle problematiche connesse all’approvvigionamento energetico e difesa dell’ambiente, corrisponde al contempo agli obiettivi di valorizzazione della qualità territoriale. L’ampiezza dei territori coinvolti e le caratteristiche del progetto, consentiranno alla Sicilia di realizzare una cospicua produzione di energia da matrice ecocompatibile, affrancandosi dalla dipendenza esterna e dal carico inquinante delle fonti fossili tradizionali. Può quindi costituire un caso di studio emblematico di come le Amministrazioni dovrebbero affrontare in generale il tema della consapevolezza energetica rendendo concreti i loro programmi e rafforzando i loro conti. Non da ultimo il conseguimento di obiettivi economici di pubblico interesse, correlati a: impulso occupazionale nel settore dell’impiantistica e dell’ingegneria energetica; sviluppo economico della filiera agro-energetica locale; opportunità economiche correlate allo sfruttamento energetico dei beni affidati a privati in regime concessorio. Lo sviluppo del progetto determina una sensibile riduzione di emissioni di CO2 calcolato come valore media di circa 3,16 tCo2eq per ciascun Tep di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. 28 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Il Quadro evolutivo per la realizzazione del progetto Prossimi step operativi Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Il Quadro evolutivo per la realizzazione del progetto: Prossimi step operativi PSP: Presentazione dell’idea progettuale 15 giugno 2007 REGIONE: Approvazione dell’idea progettuale e inserimento nel DOCUMENTO di PROGRAMMAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA Per gli anni 2008-2011 PSP (in collaborazione con CESI Ricerca e Dip. Energetica dell’Università di Genova): Sviluppo del progetto e presentazione della prima bozza di progetto: 27 Novembre 2007 Conferma delle importanti potenzialità tecniche dei siti interessati dallo studio in termini di producibilità di energia da fonti rinnovabili Problematiche legate allo sviluppo del progetto determinate da un regime vincolistico ambientale e paesaggistico molto esteso POSSIBILE EVOLUZIONE DEL PROGETTO Approfondimento attraverso singoli studi di prefattibilità, del progetto presentato, nell’ottica della convivenza e/o superamento del regime vincolistico (con eventuale integrazione di beni ad alta producibilità). 30 Accrescimento del valore del progetto attraverso l’utilizzo di diverse tecnologie innovative e sperimentali per lo sfruttamento delle risorse rinnovabili. Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Il Quadro evolutivo per la realizzazione del progetto: Prossimi step operativi La costituzione del tavolo tecnico denominato Sicilia Energia Rinnovabile Distribuita (SERD) avrà il ruolo di punti di riferimento unico per l’implementazione e lo sviluppo dell’iniziativa, con riferimento a: 1. PIANO PER LA RISOLUZIONE DEL REGIME VINCOLISTICO Definizione di un piano per la risoluzione, ove possibile, del regime vincolistico territoriale (secondo linee programmatiche definite in DPEF 2009-2013. 2. ANALISI IMPIANTO GIURIDICO AMMINISTRATIVO PER LA CONCESSIONE DEI BENI Analisi dello strumento attuativo per concedere i terreni a privati per il successivo sfruttamento del potenziale energetico. 3. DEFINIZIONE STRUTTURA DEL MODELLO DI PRODUZIONE ENERGETICA DISTRIBUITA DA FONTI RINNOVABILI La definizione delle linee guida per lo sviluppo del Modello Energetico Distribuito (analisi ed individuazione scelte tecnologiche, vincoli strutturali dei beni e delle tecnologie applicate, benefici economico-finanziari, ambientali, risparmi energetici). 4. DEFINIZIONE DI UN PORTALE ENERGIA RINNOVABILI La definizione di un portale istituzionale per l’Energia quale punto di riferimento per condividere informazioni sull’energia (forum, blog, ecc.) e rendere partecipe il territorio delle scelte progettuali del progetto in corso. 31 Regione Siciliana Ragioneria Generale della Regione Riteniamo, con tale progetto, di aver innescato un virtuoso processo di crescita in linea con le aspettative e le potenzialità energetiche che il nostro territorio è in grado di esprimere. E’ un percorso indotto dall’interno della Regione Siciliana superando difficoltà e resistenze attraverso una forte volontà politica ed una chiara visione strategica del futuro della nostra Regione. Grazie per l’attenzione 32