Monossido di Carbonio CO E’ un gas (in condizioni ambiente) inodore, insapore ed incolore non corrosivo moderatamente stabile in atmosfera reattivo nei confronti di alcuni metalli combustibile (basso potere calorifico) Proprietà fisiche: densità (relativa ad aria) 0.97 temperatura critica -140 °C punto di ebollizione (p=1 atm) -191.5 °C solubilità in acqua a 20°C 29 ppm limiti d’infiammabilità in aria 12.5 -74.2 % DOVE E QUANTO Nell'atmosfera terrestre: meno di 0.05 ppm in aree remote (poli ed oceani) da 0.2 a 0.4 ppm sulle superfici emerse Distribuzione variabile stagionalmente e con eventi come incendi, eruzioni vulcaniche, ecc... medie di 1- 5 ppm con massimi di 10-15 ppm in ambienti domestici ed in zone urbane 10-20 ppm con picchi superiori alle 100 ppm in: ambienti di lavoro (officine, autorimesse) prossimità di strade ad elevato traffico abitazioni insufficientemente aerate alte concentrazioni (fino a migliaia di ppm) nei prodotti di combustione di sostanze contenenti carbonio come: benzina, gasolio, GPL, metano, carbone, legna nell’aria espirata dagli organismi viventi (produzione endogena) nel fumo di tabacco COMBUSTIONE E PRODUZIONE DI CO Bruciando combustibili fossili in condizioni ottimali: CXHY + (2X+Y/2) O2 X CO2 + (Y/2) H2O + calore ESEMPI: Metano: CH4 + 2 O2 Propano: C3H8 + 5 O2 Acetilene: C2H2 + 2.5 O2 2 CO2 + H2O Carbone: CO2 + 2 H2O 3 CO2 + 4 H2O C + O2 CO2 I prodotti di combustione sono costituiti da: - anidride carbonica (biossido di carbonio) CO2 - azoto N2 - acqua H2O (vapore) - ossigeno O2 (se l'aria alimentata è in eccesso) - tracce di altri prodotti (NOx ; SO2 ; incombusti e parzialmente ossidati) - ceneri (soprattutto da combustibili solidi) Da una miscela di metano ed aria in rapporto stechiometrico CH4 + 2 O2 + 7.52 N2 CO2 + 2 H2O + 7.52 N2 si sviluppano fumi con la seguente composizione: 71.5% N2 9.5% CO2 19.0% H2O se l’aria è in eccesso: 18 CO2 2 Acqua Ossigeno 16 [% volume] 14 N2: complemento al 100% 12 10 8 6 4 2 0 10 20 30 40 50 60 70 80 Eccesso Aria [% su stechiometrico] 90 100 In condizioni diverse parallelamente a quello già visto la reazione può seguire un percorso diverso: CXHY + (X+Y/2) O2 X CO + (Y/2) H2O + calore Metano : CH4 + 1.5 O2 CO + 2 H2O Propano: C3H8 + 3.5 O2 3 CO + 4 H2O Acetilene: C2H2 + 1.5 O2 2 CO + H2O Carbone: C + 0.5 O2 CO I prodotti di combustione contengono: monossido di carbonio in quantità rilevante La composizione chimica dei fumi dipende da: tipo di combustibile rapporto aria:combustibile temperatura della fiamma tempo di permanenza del gas alle alte T condizioni fluidodinamiche nella zona di fiamma (miscelazione combustibile-aria e turbolenza di fiamma) La formazione di monossido di carbonio è favorita da: permanenza breve (l’ossidazione di CO a CO2 è lenta) alte temperature (conversione di C e CO2 a CO) scarsa miscelazione dei reagenti e bassa turbolenza di fiamma (carenza locale di O2) ma soprattutto da: carenza d'aria che determina una bassa concentrazione di O2 nella zona di fiamma Nel caso di apparecchi d'uso domestico la carenza di ossigeno nella zona di fiamma e la conseguente alta concentrazione del monossido di carbonio nei fumi si possono manifestare per diversi motivi, tra questi i più comuni sono: - inefficienza del sistema di scarico dei fumi - insufficienza di ventilazione del locale - errato rapporto aria-combustibile Inefficienza del sistema di scarico dei fumi: la concentrazione di ossigeno nei fumi è molto inferiore a quella nell'aria se il sistema di evacuazione dei prodotti combusti non funziona correttamente i fumi ristagnano nella zona del bruciatore e sono immessi nell’ambiente interno il ristagno provoca una sensibile diminuzione della concentrazione di ossigeno e crea le condizioni favorevoli alla formazione di CO Cause della inefficienza del sistema di evacuazione dei fumi - condotti di diametro insufficiente le perdite di carico (DP) dipendono da: - velocità del gas - quoziente L/D (lunghezza:diametro del condotto) a parità di portata, con il diminuire del diametro aumentano sia la velocità sia L/D quindi la perdita di pressione nel condotto fumario cresce riducendo sensibilmente il tiraggio Cause della inefficienza del sistema di evacuazione dei fumi - mancanza o insufficiente lunghezza del primo tratto verticale la perdita di carico locale causata da una curva del condotto in prossimità dell’imbocco può causare difficoltà di avvio del flusso dei fumi Cause della inefficienza del sistema di evacuazione dei fumi - inserimento scorretto nella canna fumaria se il condotto di collegamento con l’apparecchio è introdotto in profondità all’interno della canna fumaria la sezione di uscita presenta una riduzione di sezione che ostacola il flusso dei prodotti combusti Fumi Canna fumaria Cause della inefficienza del sistema di evacuazione dei fumi - occlusioni o riduzioni di sez. della canna fumaria anche in questo caso la riduzione di sezione genera una perdita di carico locale che ostacola il tiraggio Cause della inefficienza del sistema di evacuazione dei fumi - andamento discendente, orizzontale o con pendenza ascendente non sufficiente il tiraggio è causato dalla bassa densità del gas costituito dai prodotti combusti nell’atmosfera più densa, la massa dei combusti tende naturalmente ad un moto ascensionale se il condotto non ha un andamento ascendente la forza motrice è esclusivamente cinetica e può risultare insufficiente per vincere le perdite di carico Cause della inefficienza del sistema di evacuazione dei fumi - troppe curve ogni deviazione della direzione del flusso comporta una dissipazione di quantità di moto e dunque una perdita di carico anche in questo caso il problema è dovuto alle eccessive perdite di pressione che ostacolano il deflusso dei fumi nei condotti Cause della inefficienza del sistema di evacuazione dei fumi - mancanza di terminale antivento - errato collegamento a canne fumarie collettive Insufficiente ventilazione del locale: in condizioni stazionarie normaliventilato, la massa lo atmosferica se il locale è insufficientemente squilibrio tra il contenuta nel scarico locale eela pressione sonodall’esterno costanti nelgenera tiraggio dello l’afflusso d’aria tempo; dall’esterno accededepressione una quantità d’aria pari una condizione di leggera nel locale; a quella consumata dalla combustione la tendenza del sistema è di compensare tale Fumi depressione con l’immissione di parte dei fumi nell’ambiente interno >11 m3/h Fumi Metano 1m3/h Aria 10 m3/h Aria inrischio questoècaso il ristagno deiper fumi le condizioni favorevoli il ancora maggiore glieapparecchi di tipo A che alla formazione di CO possonodirettamente essere provocate anche scaricano i prodotti combusti nel locale dall’assenza o inadeguatezza di una sola delle due aperture previste dalle norme Fumi Combustibile Aria Fumi Errato rapporto aria-combustibile: nella maggior parte degli apparecchi per uso domestico, l'aria fresca è richiamata dalla depressione provocata dal deflusso dei prodotti di combustione un incremento della portata di combustibile e dunque dei fumi prodotti causa un aumento della portata d’aria aspirata, mantenendo il rapporto ossigeno:combustibile ad un livello corretto resta da valutare la capacità di smaltimento della maggiore portata di fumi da parte di un condotto di scarico dimensionato per condizioni di funzionamento normali Perchè il Monossido di Carbonio è pericoloso? In quasi tutti i paesi del mondo circa la meta' dei decessi classificati come intossicazioni acute sono causati da monossido di carbonio Anche nell'ambito degli eventi con esito non letale il CO è un agente intossicante molto frequente In molti casi d’incendio la vera causa dei decessi è la intossicazione da CO conseguente alla inalazione di fumi di combustione Il monossido di carbonio ha causato: oltre 1’000 decessi/anno in Gran Bretagna [1] più di 3’500 decessi e 10'000 intossicazioni gravi all’anno in USA [2] per l’Italia non esistono dati certi, ma si stima che nel periodo 1980-2000 i decessi causati da CO siano stati 300-350 all’anno (con un sensibile calo negli ultimi anni) [1] Fonte: British Medical Journal, periodo 1985-1999 [2] Fonte: US Center for Disease Control, periodo 1990-1996 IL PROCESSO D’INTOSSICAZIONE Il monossido di carbonio ha grande affinità nei confronti della emoglobina (Hb) contenuta nel sangue Respirando un’atmosfera contenente CO questo si combina con l’emoglobina convertendola in carbossiemoglobina (COHb) COHb è inefficace ai fini del trasporto dell'ossigeno ai tessuti dell'organismo I danni che derivano dalla insufficiente ossigenazione interessano numerosi organi tra i quali il cervello ed il cuore I danni possono anche essere irreversibili e provocare la morte del soggetto intossicato in tempi relativamente brevi (decine di minuti) Sintomatologia della intossicazione acuta da CO %COHb 0 - 10 10 20 30 40 – – – – 20 30 40 50 50 – 60 60 – 70 70 – 80 Sintomi Nessun sintomo apparente, modificazioni dei parametri cardiocircolatori Cerchio frontale, cefalea, dilatazione vasale Cefalea e pulsazione alle tempie Cefalea intensa, vertigini, vomito, collasso Maggior possibilità di collasso e di sincope, aumento della frequenza respiratoria Sincope con aumento della frequenza respiratoria e del polso, collasso coma, convulsioni, morte arresto respiratorio e morte L’intossicazione è un processo chimico-fisico e fisiologico molto complesso Atmosfera esterna Aria alveolare CO endogeno CO a CO2 metabolico Plasma Mioglobina Hb Intravascolare Extravascolare Enzimi intracellulari Immaginando di partire da una condizione iniziale di assenza di processo carbossiemogliobina la La dinamica del d’intossicazione concentrazione di tale componente nel sangue di presenta un andamento che possiamo un soggetto che respira un’atmosfera contenente CO definire “saturazione cresce nel tempo, tendendo progressiva” ad un valore limite di equilibrio valore limite: dipende dalla concentrazione di CO nell’aria %COHb 16 12 8 la dinamica è più rapida nella fase iniziale, poi rallenta fino ad annullarsi 4 0 0 20 40 60 80 tempo 100 120 Concentrazioni di COHb all’equilibrio (saturazione) in funzione del livello di CO in atmosfera CO nell'aria 30 % COHb3] [mg/m 5.7 11.5 23.0 20 34.5 46.0 57.5 69.0 92.0 115 10 172 229 %COHb [ppmV] [% volume] [ 100*COHb/COHbmax ] 5 10 20 30 40 50 60 80 100 150 200 0.0005 0.001 0.002 0.003 0.004 0.005 0.006 0.008 0.01 0.015 0.02 0.87 1.73 3.45 5.05 6.63 8.16 9.63 12.46 15.11 21.05 26.22 0 0 50 100 CCO [ppm] 150 200 La velocità con cui la % di COHb cresce nel tempo dipende anche dall’attività fisica COHb 16 12 soggetto a riposo 8 attività fisica moderata 4 attività intensa 0 0 20 40 60 80 tempo 100 120 Per valutare quantitativamente la dinamica del processo d’intossicazione sono state elaborate: - relazioni empiriche (interpolazione di misure sperimentali) - equazioni basate su modelli dei processi chimico-fisici e fisiologici Le relazioni empiriche sono più semplici, ma hanno un campo d’impiego limitato e devono essere verificate sperimentalmente I modelli sono più affidabili, se applicati in condizioni diverse da quelle già sperimentate, ma sono più difficili da utilizzare perché richiedono la conoscenza di numerosi parametri Modello dinamico: Coburn, Forster e Kane (1965) [COHb] pI,O2 pE,CO dCOHb VB VCO dt M B [O2Hb] B pI 1 B DL,CO VA VB VCO pI,O2 M pE,CO DL,CO PI VA volume sangue CO endogeno pressione alveolare ossigeno coefficiente di Haldane pressione CO in ambiente diffusività polmonare CO pressione totale alveolare ventilazione alveolare Soggetto adulto non fumatore 10 l/min = riposo 20 l/min = attività moderata Relazione empirica: Chovin (1967) k t %COHb (%COHb) 100 ppm di COeqinatmosfera 1 exp 8.82 15 12 (%COHb)eq 100 %COHb 9 pCO M/(pO2 ) 1 pCO 50M/(pO2 ) 500 ppm di CO in atmosfera Attività fisica riposo moderata 40 intensa 6 k coefficiente di attività fisica 0.025 a riposo 30 3 %COHb 0.035 attività mod erata Attività fisica riposo moderata intensa 0.045 attività int ensa20 0 0 200 400 600 800 1000 1200 tempo [min] 10 0 0 200 400 600 tempo [min] 800 1000 1200 La reazione di combinazione tra emoglobina e monossido di carbonio è reversibile Se un soggetto intossicato respira un’atmosfera priva di CO la concentrazione di COHb nel suo sangue dimuirà progressivamente nel tempo Purtroppo il processo è più lento della formazione di COHb e dunque la “disintossicazione” richiede tempi lunghi: da 2 a 7 ore per dimezzare la concentrazione di COHb La dinamica del processo è descrivibile un decadimento esponenziale [1]: CCOHb (CCOHb )iniziale e0.69315 t / d Dove d è il tempo di dimezzamento: d = 300 min in aria a pressione atmosferica d = 80 min con ossigeno a 1 atm d = 20 min con ossigeno iperbarico (3 atm) [2] [1] G.Godin and R.J. Shephard, “On the course of carbon monoxide uptake and release” 1972 [2] B.D.Dinman, National Academy of Sciences, Washington, 1969 %COHb Intox 500 ppm CO Detox aria Detox ossigeno 20 15 10 5 0 0 120 240 360 480 tempo [min] 600 720 840