Nel XIV secolo non era facile viaggiare e gli unici mezzi di trasporto erano i cavalli, le navi oppure si andava a piedi. Per trasportare le merci si potevano usare sia le navi che i carri trainati da cavalli. La rete stradale romana era molto peggiorata a causa della mancanza di manutenzione. Arrigo per portare a termine il suo viaggio impiegò molto tempo: infatti un esercito che si spostava a piedi e a cavallo aveva tempi più lenti di un singolo o di un corriere. Anche le navi che l’imperatore usò non risultarono un mezzo molto veloce:infatti per arrivare a Pisa da Portovenere impiegarono circa tre settimane, a causa del maltempo Baldovino come è faticoso salire per questa sul Moncenisio. Si regina ma almeno è sicuro perché questo passo si trova in mano all’esercito di Amedeo di Savoia nostro alleato. Speriamo che i carri non arrivino troppo tardi hanno preso la strada più lunga, ma meno ripida. Il re Arrigo accompagnato dalla moglie Margherita e dal fratello Baldovino, con un piccolo esercito, passa le Alpi:è il primo passo del suo viaggio in Italia. Siamo scesi dai cavalli perché le zampe scivolano su questa discesa ripida. Come sono stanca! Non si preoccupi, Regina, fra poco siamo a Susa. Il re e la regina scendono il Moncenisio e si dirigono a Susa. Il signore di Treviri è stato molto generoso ha donato a suo fratello Arrigo un carro pieno di preziosi. Come vorrei essere a casa mia nella regione della Mosella! I carri trasportano gli oggetti più pesanti. I cavalli sono attaccati ai carri con delle tirelle. Il collare di legno permette agli animali di tirare in modo efficace. Meno male siamo quasi arrivati a Pisa il viaggio è stato lungo a causa di molte tempeste e ci siamo dovuti rifugiare a:Recco,a Chiavari,a Sestri e a Porto Venere. Il re Arrigo sbarca a Genova con 800 cavalieri. Occorrono 30 navi per arrivare al porto Pisano. Si evita la via per terra perché era controllata dalle truppe guelfe. Il mio compito è molto importante perché devo sostenere il giovane re Giovanni nella sua spedizione contro Roberto D’Angiò, spero di non deludere mio fratello Arrigo. Baldovino con l’ esercito sta andando in sostegno del re Giovanni per la sua spedizione contro Roberto D’Angiò. Da notare la nave senza timone centrale