Melissa Banfi 5sG1 a.s. 2005-2006 Dietro la porta... Alice Sebold Giovanni Boccaccio Jacopo Passavanti Igino Tarchetti Giosue Carducci Giovanni Pascoli Robert Westall Abramo Lincoln Antonio Tabucchi Charles Dickens La prima volta che apparvi... ...La prima volta che apparvi fu un incidente. Era il 23 dicembre del 1973... Le bottiglie, tutte quante, giacevano infrante sul pavimento... fu allora che, senza sapere come, mi rivelai... Nastagio degli Onesti La storia narra di una caccia infernale cui assiste il giovane Nastagio degli Onesti... …mentre cammina pensoso nella pineta, Nastagio vede una splendida donna nuda, scarmigliata, in fuga davanti a due feroci mastini, che la mordono, e a un cavaliere irato, che la minaccia con la spada… Il cavaliere, Guido degli Anastagi, suicida per amore, è condannato a inseguire e a uccidere la donna che lo aveva sempre respinto, e che aveva gioito della sua morte… Sogno d’estate Tra le battaglie, Omero, nel carme tuo sempre sonanti la calda ora mi vinse: chinommisi il capo tra ‘l sonno in riva di Scamandro, ma il cor mi fuggi su ‘l Tirreno… …Scendeva per la piaggi con mormorii freschi un zampillo pur divenendo rio: su ‘l rio passeggiava mia madre florida ancor ne gli anni… Casa mia Mia madre era al cancello. che pianto fu! Quante ore! li, sotto il verde ombrello della mimosa in fiore! M’era la casa avanti, tacita al vespro puro, tutta fiorita al muro di rose rampicanti... ...io vidi allor la vita passar soave, tra le sorelle brave, presso la madre pia... La Tovaglia Le dicevano: -Bambina! che tu non lasci mai stesa, dalla sera alla mattina, ma porta dove l’hai presa, la tovaglia bianca, appena ch’è terminata la cena! Bada, che vengono i morti, i tristi, i pallidi morti!... È già grande la bambina: la casa regge, e lavora: fa il bucato e la cucina, fa tutto al modo d’allora. pensa a tutto, ma non pensa a sparecchiare la mensa. lascia che vengano i morti, i buoni, i poveri morti... Il sogno di Abe “Erano tutti intorno a una bara, dentro c’era un cadavere, vestito per il funerale. Non ho potuto vederne il volto, perché era coperto con un drappo. Perciò mi sono rivolto a un soldato per sapere chi fosse Morto... Il soldato mi ha detto che nella bara c’era il Presidente Lincoln... E che gli avevano sparato! Ero io, Mary. Io!...” Un osso di morto ...Io non batteva palpebra. Avanzatosi alla metà della stanza, s’inchinò cortesemente e mi disse: “Io sono Pietro Mariani, e vengo a riprendere, come vi ho promesso la mia rotella...” ...mi avvicinai al tavolino per posarvi la lettera sotto il premi carte... Ma quale fu il mio terrore quando vi vidi sparita la rotella, e al suo posto trovai il nastro nero che vi aveva lasciato Pietro Mariani... La disputa fra gli angeli e i demoni ...vennono qui due bellissimi giovani Angeli... E uno di loro trasse fuori un bellissimo libricciuolo... dove io lessi molti piccoli beni i quali io feci quando ero fanciullo... ...sopravvennono due crudelissimi neri demoni, I quali puosono dinanzi agli occhi miei uno grandissimo libro dove era scritto tutti i miei peccata, e che io mai pensai... Sogno di Henry de Toulouse-Lautrec Una notte di marzo del 1890, in un bordello di Parigi, dopo aver dipinto il manifesto per una ballerina che amava non corrisposto, Henry de Toulouse-Lautrec, pittore e uomo infelice, fece un sogno... Lui si trovava sotto un ciliegio carico di ciliegie e avrebbe voluto coglierne qualcuna, ma le sue gambette corte e deformi non gli permettevano di raggiungere il primo ramo carico di frutti. Allora si alzò sulla punta dei piedi e, come se fosse la cosa più naturale del mondo, le sue gambe cominciarono ad allungarsi... Canto di Natale ...Il fantasma avanzava lento e silenzioso. Quando gli fu vicino, Scrooge cadde in ginocchio, oppresso dalla cupa atmosfera che percepiva intorno a se... E il terzo spirito, il fantasma dei natali futuri, nero e lugubre come la morte, indica a Scrooge alcuni loschi individui intenti a spartirsi i suoi beni. E la tomba dove lui finirà, solo e inaridito dal proprio cinismo, se non si pentirà... La Promessa …Ragazzi e ragazze sedevano in file separate: i maschi Dalla parte della finestra, le femmine da quella della porta. A metà dell’aula, sul confine fra le due ali, c’erano da un lato i compagni più volgari, che noi disprezzavamo, e dall’altro le compagne “facili”, che disprezzavamo ancora di più… Tutte così, tranne una seduta in prima fila, il più lontano possibile da noi ragazzi. Era vestita come le altre, ma aveva un naso magnifico, drittissimo, una fronte alta che denotava una grande intelligenza e due trecce color rosso ramato che le sfioravano le guance bianchissime… Tutta la vitalità di cui le guance sembravano prive si era concentrata nei capelli… E i sogni ad occhi aperti si fecero sempre più frequenti…