La Repubblica Democratica del Congo Overview di un paese… in una guerra “infinita” Roma, 5 novembre 2009 All Rights reserved - 2009 Repubblica Democratica del Congo Cenni geografici La Repubblica Democratica del Congo (ex Repubblica dello Zaire dal 27 ottobre 1971 al 17 maggio 1997), con capitale Kinshasa, è uno stato situato nell'Africa Centrale. È situato a cavallo dell'Equatore, un terzo circa del territorio si trova a nord mentre i rimanti due terzi si trovano a sud dell'Equatore. • Confini e superficie Confina a nord con la Repubblica Centro Africana per 1.577 km, a nord-est con il Sudan per 628 km, a est con l'Uganda (765 km), il Ruanda (217 km), il Burundi (233 km) e la Tanzania (459 km), a sud con lo Zambia (1.930 km) e l'Angola (per 2.511 km 225 dei quali sono i confini con l'exclave angolana di Cabinda) e a nordovest con la Repubblica del Congo (2.410 km). • Morfologia Presenza di una vasta area di depressione che occupa tutta la parte centrale del paese compresa nel bacino del Congo e ricoperta di foresta tropicale. Su tutti i lati il bacino è delimitato da altopiani che raggiungono i 500/1000 m s.l.m. e si elevano dalla depressione creando dei gradoni intervallati dai corsi dei fiumi tributari del Congo. I Monti Mitumba costituiscono la frontiera naturale tra la Repubblica Democratica del Congo con Burundi e Ruanda e sono posti ad occidente del Lago Tanganica. A sud si trovano i monti Shaba e le montagne del Katanga. A sud e a est le montagne raggiungono i 1200 m s.l.m. (monti Mitumba e Kundelungu a sud e la dorsale centrafricane e i vulcani Virunga a est) queste aree sono ricche di rame e uranio. Il punto più elevato del paese è il monte Stanley nella catena del Ruwenzori situato al confine con l'Uganda, che raggiunge i 5.190 m s.l.m. All Rights reserved - 2009 2 Repubblica Democratica del Congo La guerra “infinita” (*) (1/3) • Parti in conflitto 1997-2002: guerriglieri Tutsi del Raggruppamento Congolese per la Democrazia (RCD), appoggiati dal Ruanda, e del Movimento di Liberazione del Congo (Mlc), sostenuto dall'Uganda, contro il governo di Laurent Kabila (dal 2001 di suo figlio Joseph), appoggiato dagli eserciti di Angola, Namibia e Zimbabwe, nonché da varie milizie filo-governative (Mayi-Mayi e Hutu Interahamwe). 1999-2003: scontri tra le fazioni rivali in cui si è diviso nel 1999 l'RCD, ovvero l'RCD-Goma (sostenuto dal Ruanda) e l'RCD-Kisangani ("ammutinati" sostenuti dall'Uganda) 1999-2005: milizie degli Hema dell’Unione dei Patrioti Congolesi (Upc) contro milizie Lendu del Fronte Nazionalista Integrazionista (Fni) nella regione nord-orientale dell'Ituri • Vittime Oltre 3,5 milioni di morti (circa 500 mila uccisi nei combattimenti, circa 3 milioni morti per le carestie provocate dalla guerra). I profughi si contano in oltre 3 milioni di persone, in maggioranza donne e bambini. • Risorse contese Oro, diamanti, coltan (niobio e tantalio), uranio, rame, cobalto e legnami pregiati. • Fornitura armamenti Il governo ha ricevuto armi da Stati Uniti, Francia, Cina, Corea del Nord, Georgia, Polonia, altri Paesi dell'Europa dell'ex blocco sovietico (oltre che il diretto sostegno militare di Angola, Namibia e Zimbabwe); i guerriglieri dell'Rcd dal Ruanda, quelli dell'Mlc dall'Uganda. (*) Fonte Peacereporter All Rights reserved - 2009 4 Repubblica Democratica del Congo La guerra “infinita” (*) (2/3) • Situazione attuale Dopo l'assassinio di Laurent Kabila nel 2001, il figlio Joseph ha avviato nel 2002 il processo di pace (dialogo intercongolese, tenutosi in Sudafrica) che ha portato al ritiro degli eserciti stranieri alleati del governo (Angola, Namibia e Zimbabwe) e di quelli che sostenevano i ribelli (Ruanda e Uganda). Nonostante questo la presenza di milizie nelle regioni orientali del Paese resta considerevole, e nel Kivu si registrano sporadici scontri tra gli uomini del Rcd-Goma e le milizie Mayi-Mayi, che operano anche nel Katanga con attacchi frequenti alle truppe regolari congolesi. La presenza dei ribelli Hutu delle Fdlr (Forze Democratiche di Liberazione del Ruanda), sostenute durante la guerra dal governo congolese, è un ulteriore fattore di instabilità per la regione. Dalla primavera del 2005 le Fdlr hanno rinunciato ufficialmente alla lotta armata, ma il programma di disarmo e rimpatrio non è ancora cominciato. In Kivu si registrano periodicamente movimenti di truppe a cui non sarebbero estranei contingenti militari del Ruanda, più volte accusato di destabilizzare la regione. Le truppe del Rcd-Goma, che in seguito all'accordo di pace sono entrate a far parte dell'esercito nazionale, sono sospettate di avere ancora legami molto stretti con le autorità ruandesi, tanto che dal 2003 vi sono stati numerosi casi di ammutinamento tra i contingenti militari appartenenti all'ex-gruppo ribelle. Il più famoso tra questi gruppi di dissidenti è quello capeggiato dal generale Laurent Nkunda, che nel 2004 è riuscito a occupare per diversi giorni la città di Bukavu impegnando severamente l’esercito e i caschi blu della Monuc, la missione Onu nel Paese. I dissidenti di Nkunda sono poi tornati a colpire nel gennaio 2006, quando per alcuni giorni hanno occupato la città di Rushturu e altri centri abitati minori nelle circostanze. La Monuc tenta con scarso successo di stabilizzare la situazione, anche perché i dissidenti sconfinano spesso in Ruanda per sfuggire alla cattura. (*) Fonte Peacereporter All Rights reserved - 2009 5 Repubblica Democratica del Congo La guerra “infinita” (*) (3/3) Nella primavera del 2005 c'è stata una recrudescenza del conflitto in Ituri, regione che negli anni precedenti non era stata toccata dal programma di disarmo. I frequenti scontri tra le milizie che si contendono il territorio hanno causato centinaia di vittime e hanno provocato la fuga di milioni di persone. La Monuc ha conseguentemente avviato un programma di smantellamento forzato delle circa sette milizie che si fronteggiavano nella regione. L'operazione è sostanzialmente riuscita, visto che la maggior parte dei capi miliziani è stata arrestata e imprigionata, ma gli scontri nella regione continuano anche se con minore intensità. Un ulteriore fattore di destabilizzazione è costituito dai ribelli ugandesi del Lra (Lord’s Resistance Army) che dalle loro basi nel sud del Sudan sconfinano spesso nel Congo settentrionale, attaccando la popolazione in cerca di soldi e viveri. A inizio 2006 la Monuc si è scontrata più volte con i ribelli. (*) Fonte Peacereporter All Rights reserved - 2009 6 Il dramma dei bambini soldato Legenda Alta % di bambini soldato Media % di bambini soldato Bassa % di bambini soldato Repubblica Democratica del Congo Nel 2008 sono riprese le ostilità Numero bambini soldato stimato 23-30.000 Durata del conflitto Iniziato nel 1997, non si è ancora concluso. Parti in lotta Forze armate congolesi; Partito per l’Unità e la Salvaguardia dell’Integrità del Congo (PUSIC); Unione dei Patrioti Congolesi (UPC); Movimento per la Liberazione del Congo (MLC); Raggruppamento Congolese per la Democrazia-Movimento di Liberazione (RCD-ML); Forze Armate Popolari Congolesi (FAPC); milizie Mai Mai. Situazione attuale Tutte le fazioni contrapposte hanno utilizzato, e continuano a farlo, bambini-soldato. L’esercito congolese ha ammesso la presenza di minorenni tra i propri ranghi, mentre tra i numerosi gruppi di ribelli il fenomeno è più massiccio, tanto che esistono veri e propri contingenti composti solo da piccoli soldati. Le zone della Repubblica Democratica del Congo, in stato di guerra dagli anni Novanta, più martoriate da questo punto di vista sono l’Ituri e il Nord Kivu, dove alla fine del 2008 sono riprese le ostilità.