La vita sul nostro pianeta quindi è divisa in due fasi di
lunghezza differente: il Criptozoico (dal greco cryptos,
nascosto), ossia la fase più antica, e il Fanerozoico
(dal greco phaneros, evidente) che arriva fino a oggi.
Ma se è vero che, durante i lunghi periodi che hanno
preceduto il Cambriano, la Terra è stata popolata da
numerose creature viventi, ne abbiamo poche tracce
di difficile interpretazione. Gli enigmi trovano risposta
solo recentemente, con l’aiuto di più efficaci mezzi di
ricerca.
ESC
Era Precambriano
Più uno strato geologico è antico, più si trova in profondità e più le rocce che lo
compongono sono state sottoposte ad alti gradi di metamorfismo. Esse sono
così deformate dalla temperatura e dalla pressione cui sono sottoposte
all’interno della Terra, che i resti degli organismi viventi eventualmente
contenuti, sono scomparsi. Solo i marcatori biochimici, gli involucri cellulari e le
impronte di organismi spezzati, hanno permesso agli scienziati di individuare e
spiegare l’esistenza di alcuni eccezionali reperti.
Le stromatoliti di
Warrawoona (Australia),
risalgono a 3400 Ma, e sono
formate da batteri marini che
popolavano i bassi fondali
degli atolli; i primi organismi
eucarioti sono comparsi 2700
Ma, e alcuni si sono
fossilizzati nei giacimenti di
Wittenoom (Australia, 2680
Ma).
Era Precambriano
Il Precambiano: un tempo per esseri incredibili
Se avessimo affrontato il nostro viaggio nel tempo qualche anno fa avremmo
cominciato parlando di un’Era, il Precambriano, che oggi è suddiviso in 3
diversi Eoni
La Terra si è formata circa 4,6 miliardi d’anni fa,
ma la vita sul nostro pianeta è comparsa molto
tempo dopo e con forme diverse da quelle che
oggi conosciamo. I primi colonizzatori furono
esseri dalle minuscole dimensioni, che vissero
nel Pre-Cambriano. A questi seguirono altri
organismi, conservati fossili nelle rocce, con
scheletri e conchiglie visibili anche a occhio
nudo, che popolarono la Terra dal Cambriano,
circa 540 milioni d’anni fa (Ma).
Era Precambriano
Archeocyathids, antica
spugna fossile
Tra i 2500 e i 1000 Ma, si sono sviluppati molti altri organismi dall’aspetto e dalle
dimensioni più vari: i rappresentanti del fitoplancton, le alghe pluricellulari e alcuni
individui particolari. Grypania (Negaunee, USA, 2100 Ma), ad esempio, è un fossile
macroscopico visibile ad occhio nudo, conservato come una pellicola nera, simile a un
nastro avvolto a spirale e compresso su una lamella rocciosa. Gli acritarchi, dall’origine
incerta, sono invece alghe verdi unicellulari, che hanno assunto forma e grandezza
diverse: da pochi millimetri ad alcuni centimetri di diametro, rotondi e lisci, poligonali e
con spine. L’evoluzione però cambiò il suo corso tra i 750-590 Ma, quando due
glaciazioni colpirono la Terra.
Le odierne stromatoliti sono le
discendenti degli antichi
colonizzatori precambriani
Era Precambriano
La vita non sparì, grazie a “zone-rifugio”, dove i ghiacci non si formarono mai. Fu proprio
in questo periodo, che si svilupparono i primi organismi bilaterali, simili ai vermi piatti. È
la fauna di Ediacara (Australia, 565- 545 Ma), quindi prima del Cambriano, con il 70%
di nuove forme, che conferma le ipotesi degli scienziati e li stupisce con i suoi organismi
semplici, che scambiavano le sostanze direttamente con l’ambiente circostante, con
animali strani, spesso di grande taglia e dalle affinità oscure. Ma poco dopo il debutto di
questa fantastica fauna, 540 Ma, una nuova crisi provocò la scomparsa di tutti gli
organismi noti per lasciare spazio a esseri nuovamente piccoli e dotati spesso di guscio.
È l’inizio del Cambriano, del Fanerozoico, in cui la varietà dei viventi aumenterà
enormemente, poiché, come scrisse Darwin nell’Origine delle specie:
«…Le antiche forme sono state sostituite da
forme di vita nuove e perfezionate, prodotte
dalla legge della variazione, tuttora operante
intorno a noi, e preservate dalla selezione
naturale.»
Ricostruzione di un fondale marino del periodo
ediacarano
ESC
Era Precambriano
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Precambriano