GUIDA AL PROGETTO NELLA SCUOLA PER DOCENTI, GENITORI, STUDENTI, RAPPRESENTANTI DI CLASSE E DI ISTITUTO A cura di Cinzia Olivieri Marilisa Zappella 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 1 Lo scopo del fare L’autonomia è funzionale a….. Garantire il Successo Formativo (DPR 275/99) 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 2 Perché ci interessa capire come si elabora un progetto L’art. 1 comma 2 del DPR 275/99 ci informa che «L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo …». L’art. 3 del DPR 275/99 come modificato dalla L 107/15 prevede che «Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente … Il piano è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. Il piano è approvato dal consiglio d'istituto.» 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 3 Perché ci interessa capire come si elabora un progetto Continua l’attuale art. 3 «Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresì conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti» la Nota 6 luglio 2015, AOODGSIP 4321 ha rafforzato la necessità di coinvolgimento delle famiglie Quando dunque possono essere formulate le proposte? Ci dice la L 107/15 «Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa…Il piano può essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre» Dunque, rispetto alla formulazione precedente, ora sappiamo che proposte e pareri possono pervenire preferibilmente entro la fine dell’anno scolastico e i primi giorni del successivo. 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 4 Cos’è un progetto all’interno di un sistema complesso come la scuola Il progetto è un modello articolato di un’attività che si intende realizzare per soddisfare un bisogno. Esso richiede che siano determinati alcuni passaggi per: -identificare chiaramente i bisogni nella situazione reale per una scelta progettuale consapevole e responsabile -evitare la frammentazione dei progetti, oppure l’incoerenza bisogni-risposte o l’episodicità -non disperdere risorse (tempo, professionalità, costi economici …) -avere chiari i percorsi: chi fa cosa quando perché -definire le modalità di valutazione dei risultati e degli effetti prodotti per una efficace retroazione, ossia l’introduzione degli opportuni cambiamenti migliorativi 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 5 OFFERTA FORMATIVA FINALITÀ - MODELLI, SISTEMI VALORIALI Percorsi di Qualità 30.08.2015 CLIMA COMUNICAZIONE RELAZIONI ATTENZIONI CURA RETE AUTOANALISI RENDICONTAZIONE SOCIALE PERCHĔ COSA COME bozza - sono graditi contributi CHI? 6 C’è progetto e progetto Progetti strutturali: sono nel POF e caratterizzano la scuola, le sue finalità e obiettivi; qualificano l’offerta formativa; sono essenziali e quindi destinati a ciascun alunno di quella scuola Progetti particolari: per bisogni specifici, limitati nel tempo, per sviluppare un’esperienza di classe, legati a un tema, per rispondere a un bando, per sperimentare,… a volte possono diventare strutturali 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 7 Elaborare un progetto all’interno di un sistema complesso come la scuola Finalità, in coerenza e sinergia con obiettivi e criteri generali Obiettivi IDEA DI SCUOLA Tempi di realizzazione Risorse umane e strumentali IDEA DI FIGLIO ALUNNO CITTADINO IDEA DI FUTURO 30.08.2015 Costi Organizzazione Valutazione per retroazione bozza - sono graditi contributi 8 SEMPLIFICANDO … ITUAZIONE DI PARTENZA BIETTIVI DA RAGGIUNGERE ORZE E RISORSE A FAVORE ORZE CONTRARIE NIZIATIVE DA REALIZZARE 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 9 BIETTIVI RAGGIUNTI Premessa Talvolta il progetto nasce perché si vuole realizzare un’attività in qualche modo “da fare” e diventa lo scopo Un progetto dovrebbe trarre origine dalla volontà consapevole di raggiungere un obiettivo e “raccontare” come. È un mezzo 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 10 Strumenti di riferimento CONTESTI RETI POF: pianificazione didattica, educativa, organizzativa, di sperimentazione innovazione ricerca PATTO EDUCATIVO ORGANI COLLEGIALI PROGRAMMA ANNUALE PARTECIPAZIONE 30.08.2015 QUALITÀ RENDICONTAZIONE RETROAZIONE bozza - sono graditi contributi 11 Prima fase: analisi del contesto e dei bisogni Ogni progetto parte da una particolare situazione sulla quale si intende intervenire per migliorarla. La prima fase quindi prevede un’analisi del contesto nel quale il progetto si intende realizzare. Ad esempio, se il tema che si intende affrontare riguarda l’orientamento (progetto sicuramente strutturale), la partecipazione dei genitori, l’educazione alla salute, o come rinforzare l’autostima e il protagonismo attivo dei ragazzi, la capacità di socializzare (progetti strutturali?), l’analisi preliminare mira ad identificare i bisogni e gli obiettivi, le risorse umane ed economiche, gli strumenti disponibili, le attività che già si sono realizzate nella propria scuola o in altre realtà, per non reinventare daccapo le esperienze e non ripetere quelle inefficaci. 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 12 Individuazione degli obiettivi - finalità Deve essere chiaro cosa si vuole cambiare e come, definendo obiettivi che possono essere: generali: (es: promuovere le capacità relazionali e di socializzazione) specifici: (es: saper gestire le emozioni) Gli obiettivi non devono essere confusi con le azioni concretamente messe in atto per raggiungerli 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 13 Individuazione degli attori e dei destinatari Occorre individuare - chi è coinvolto nella realizzazione del progetto, che può essere anche diverso da chi lo propone - chi sono i destinatari, cioè chi ne beneficia 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 14 Gli studenti: attori? destinatari? Centralità dello studente Protagonismo studentesco Competenze chiave di cittadinanza Life skills (competenze per la vita) Patto formativo Gli studenti sono oggetto e soggetto nel loro stesso processo di formazione 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 15 Individuazione delle risorse necessarie Per la realizzazione di un progetto occorrono - risorse umane (chi realizza il progetto) - finanziarie, per coprire i costi - strutturali e strumentali (luogo di realizzazione, materiali di consumo ed informatico …) - il tempo disponibile (può essere condizionante) 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 16 Seconda fase: definizione delle iniziative azioni Occorre definire gli interventi e le attività che si realizzeranno per il conseguimento degli obiettivi, tenendo presenti gli strumenti, le risorse e i tempi necessari A volte i progetti si preparano prima ancora di conoscere le risorse disponibili, come è giusto che sia. Infatti finalità, bisogni e obiettivi esistono comunque prima. Altre volte i progetti sono funzionali a ricevere risorse 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 17 Presentazione del progetto: tempistica Il progetto, elaborato analiticamente, viene presentato in Consiglio di Classe, al Collegio Docenti, al Consiglio di Istituto. I tempi della scuola sono dilatati ed è opportuno farlo entro settembre o meglio ancora nella seconda metà dell’anno precedente. Se siete convinti della sua rilevanza, non fermatevi al primo “non si può fare” … e nemmeno al primo flop 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 18 Presentazione del progetto: approvazione Ma a chi va presentato il progetto per la sua approvazione? Il Dpr 567/96 che detta la Disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche stabilisce (art. 4) che esse “sono deliberate dal Consiglio di circolo o di istituto che ne valuta la compatibilità finanziaria e la coerenza con le finalità formative dell'istituzione scolastica. 2. Le iniziative complementari dell'iter formativo … sono sottoposte al previo esame del Collegio dei docenti per il necessario coordinamento con le attività curricolari e per l'eventuale adattamento della programmazione didattico-educativa. 3. Tutte le proposte, complementari o integrative, debbono indicare le risorse finanziarie e il personale eventualmente necessario per la loro realizzazione. Alle iniziative possono essere destinate risorse disponibili nel bilancio delle istituzioni scolastiche, anche provenienti da contributi volontari e finalizzati delle famiglie. Questi ultimi sono iscritti nel bilancio dell'istituto, con vincolo di destinazione (…)”. 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 19 Presentazione del progetto: contenuti L’elaborato che verrà consegnato deve quindi contenere: La Denominazione del progetto Indicando anche l’area tematica di intervento. Il Responsabile del progetto Cioè il docente che materialmente lo presenta e coordinerà la realizzazione dell’attività, terrà i rapporti con tutti i soggetti coinvolti e predisporrà il consuntivo al termine dell’anno scolastico. Gli Obiettivi Occorre descrivere finalità, obiettivi, azioni, metodi e destinatari nonché l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti. Ciò anche al fine di poterne valutare alla fine del progetto il loro raggiungimento La Durata Ciò con riferimento non solo ai tempi di realizzazione del progetto, ma anche alle singole fasi operative. Le Risorse Sia quelle umane, indicandone i nominativi, che quelle materiali, logistiche ed organizzative necessarie, disponibili e da reperire 30.01.2013 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 20 Terza fase: realizzazione del progetto Segue la fase di realizzazione che va sempre monitorata per rendere le azioni sempre efficaci rispetto ai risultati attesi 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 21 Quarta fase: valutazione del progetto È la fase maggiormente disattesa e irrealizzata. Un’ottima progettazione prevede già in partenza come verranno verificati gli esiti del progetto, i cambiamenti prodotti Nella valutazione andranno coinvolti tutti i soggetti che hanno partecipato al progetto stesso direttamente o indirettamente 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 22 Valutazione del progetto Si tratta dell’analisi dei risultati ottenuti, che consente di ripensare i progetti dell’anno successivo. Il processo di valutazione qualitativa è spesso mancante o limitato al “gradimento” OGNI PROGETTO SI MISURA SULL’EFFICACIA rispetto ai risultati attesi 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 23 Documentazione del progetto La documentazione è indispensabile per la trasparenza, la memoria ed il monitoraggio delle attività svolte 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 24 Il consuntivo Le informazioni da indicare: le persone che hanno partecipato alla sua realizzazione; i partecipanti iscritti e gli effettivi; il periodo di svolgimento; l’utilità del progetto misurata anche dalle effettive ricadute; gli indicatori su cui si basa l’indice di utilità; l’indice di gradimento dei partecipanti e parametri di misurazione. Ad esso potrà allegarsi il materiale prodotto All’esito si individueranno i punti di forza e di debolezza esprimendo un giudizio di fattibilità per l’anno successivo 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 25 Guida al progetto PER DOCENTI, GENITORI, STUDENTI, RAPPRESENTANTI DI CLASSE E DI ISTITUTO Grazie per l’attenzione A cura di Cinzia Olivieri Marilisa Zappella Sportello Genitori Studenti e Scuola http://www.edscuola.it/archivio/famiglie/famsportello.html 30.08.2015 bozza - sono graditi contributi 26