BENVENUTI
NEL MAGICO MONDO DI …
ROBIN HOOD
Robin Hood si pensa che non sia davvero
esistito, ma che sia nato da una credenza
popolare tramutatasi prima in ballate
tramandate oralmente e solo
successivamente utilizzate come
ispirazione da numerosi autori letterari.
LA VITA
I FILM
LIBRI
LA MORTE
“Un nome, un mito, una leggenda che ci
tramandiamo di generazione in generazione ma
che non ha mai avuto bisogno di avere una
dimostrazione storica. Non era solo un uomo,
non era solo un eroe. Era e resterà per sempre un
sogno, un simbolo.”
LA VITA
• Nacque in Inghilterra e si diffuse in tutta Europa la figura di
Robin Hood rappresentando l'ideale di libertà e giustizia che
in questo periodo scarseggiavano all'interno dei feudi
comandati dai signori della guerra. Incarnò a lungo le
aspirazioni e le rivendicazioni del popolo medievale che
viveva in estrema povertà e subiva continue vessazioni da
parte dei ceti sociali più elevati. Si pensa sia vissuto
nell'Inghilterra del XIII secolo e alcuni storici hanno cercato
di creare una datazione ben precisa. Probabilmente nacque a
Nottingham il 25 marzo 1166 e morì a causa di una malattia
sempre a Nottingham il 21 dicembre 1214.
TESI SULLA VITA
•
Le tesi sulle sue origini sono numerose e ognuna di queste
può essere considerata valida. Se vogliamo pensare Robin
Hood come un personaggio di fantasia, dobbiamo scegliere
se far affondare le sue radici nel culto delle divinità celtiche,
come sostenne Lord Raglan, o considerarlo come una sorta di
raffigurazione del diavolo, come sostenne Margaret Murray.
Non esiste solamente la visione puramente fantasiosa, infatti,
da sempre qualcuno, forse volendo dare sfogo alla propria
immaginazione, ha cercato di vedere Robin Hood come un
personaggio storico e perciò realmente esistito. Una prima
tesi sostiene che il suo vero nome fosse Robert Hood, figlio
di Adam Hood il guardaboschi, e che dopo aver subito
un'ingiustizia diventasse un fuorilegge. Una seconda tesi da a
Robin Hood il nome di Robin duca di Huntigdon,
imparentato con i Loxley, vissuto all'epoca della conquista
normanna, morto prima del 1100. Questi sarebbe stato
costretto insieme ad altri nobili a rifugiarsi ai margini della
città e nello specifico caso nella foresta di Sherwood. Non ci
giungono notizie riguardo la sua permanenza nel bosco,
abbiamo soltanto alcune informazioni circa la sua morte.
LIBRI
• Mettendo da parte le varie supposizione sull'origine e la vita di questo
personaggio concentriamoci sulla letteratura che in passato vide spesso
Robin Hood protagonista di numerosi scritti. Il più antico elaborato è di
William Langland (1360-1390), questi nel “Pietro l'aratore”, databile
attorno al 1377, ricorda il rimprovero di un prete che lo accusava, di
non essere capace di tenere a memoria le preghiere, ma lui stesso
precisa che in compenso ricordava le strofe di Robin Hood e di Randolf
conte di Chester. Dunque già a quel tempo le ballate su Robin erano
diffuse e conosciute. Le principali sono: Robin Hood e il monaco,
Robin Hood e il vasaio, Robin Hood e lo sceriffo, le gesta di Robin
Hood, la morte di Robin Hood. Persino Shakespeare si ispirò alla
tradizione delle ballate per comporre “As You Like It”. Il padre di
Robin Hood nell'immaginario moderno e contemporaneo è Walter
Scott che nel suo Ivanhoe (1819) cita l'eroe sotto il nome di Locksley,
uomo che aiuterà Riccardo Cuor di Leone a liberare Ivanhoe. A
tutt'oggi questo personaggio è consacrato come un idolo dei piccoli
grazie ai libri di Pyle e successivamente con la rivisitazione di
Reitherman per Walt Disney (1973).
I FILM
• Anche il cinema presenta la figura di Robin
Hood in numerosi film: nel 1922 con Allan
Dwan e nel 1991 con Kevin Costner. ogni
anno numerosi turisti si recano Nei luoghi
della leggenda, ovvero a Nottingham, per
rivivere gesta di Robin Hood e della sua
allegra brigata.
TESI SULLA MORTE
Stando a una delle tante leggende si racconta che, ammalatosi, Robin si
era recato da una cugina, la Priora di Kirkless, per sottoporsi a un
salasso, all'epoca l'unico rimedio conosciuto come panacea universale
per ogni male. Questa, ricordando le tante ruberie e umiliazioni che
Robin aveva imposto a monaci e a suore, lo ingannò, salassandolo fino
a provocarne la morte. Un altro racconto sostiene che la cugina lo
tradisse su istigazione dell'amante, Sir Roger di Doncaster, mentre
un'altra fonte ancora imputa la sua fine a un monaco che lo curava, il
quale pensò bene che quell'uomo, come fuorilegge, sarebbe dovuto
essere eliminato. Robin venne sepolto nel cimitero del convento e sulla
pietra fu inciso un arco teso. Nella Cronaca di Grafton (1562) si dice
che Robin Hood giace in una tomba senza nome, mentre in una cronaca
di un secolo posteriore si parla di un cimitero e di una lastra di pietra su
cui fu incisa una frase.
LA TOMBA
•
Robert Earl of Huntingdon
Lies under this little stone.
No archer was like him so good;
His wildness named him Robin Hood.
For thirteen years, and something more,
These northern parts he vexed sore.
Such outlaws as he and his men
May England never know again.
(Robert Duca di Huntingdon
Giace sotto questa piccola pietra
Nessun arciere fu pari a lui
Per la sua natura venne chiamato Robin Hood.
Per tredici anni e più
Queste terre del nord egli rese aride.
Fuorilegge come lui ed i suoi uomini
Possa l'Inghilterra non vederne più)
From an idea of:
Cecilia Pistilli
Elena Capozucca
Deborah De Rosa
Scarica

ROBIN HOOD - Comune di Civitanova Marche