Piano Pastorale Diocesano
sull’Iniziazione Cristiana
La nostra Chiesa Diocesana per il prossimo triennio propone un
piano pastorale che ci aiuti a ripensare l’Iniziazione Cristiana.
Missione primaria della Chiesa è vivere la propria vocazione
battesimale generando alla fede:
Pertanto, proseguendo il nostro cammino di Chiesa locale, inserito
nella programmazione del decennio proposto dai Vescovi italiani,
“Educare alla vita buona del Vangelo”, urge, dopo anni di
riflessione sul vissuto della nostra Chiesa diocesana e sulla realtà
delle nostre famiglie, prefissarci mete alte e percorsi realizzabili
Piano Pastorale Diocesano
sull’Iniziazione Cristiana
Il prossimo sforzo pastorale triennale si muove su due
direttrici principali:
 Generare nuovi fratelli alla fede ed accompagnarli in una
progressiva maturazione che permetta loro di collocarsi
responsabilmente all’interno della comunità ecclesiale
 Risvegliare vocazioni battesimali sopite riscoprendo le
ricchezze dei carismi inespressi
Piano Pastorale Diocesano
sull’Iniziazione Cristiana
Per poter comprendere in modo corretto la situazione
dell’iniziazione cristiana, le sue evoluzioni, le sfide con cui
è chiamata a misurarsi, non possiamo dimenticarci di un
dato fondamentale: anche questa pratica ecclesiale si
trova inserita in quel cammino di recezione del concilio
Vaticano II che è in atto ormai da quasi 50 anni, e che
segna il nostro vissuto con una storia molto meno lineare
di quanto comunemente immaginato.
Piano Pastorale Diocesano
sull’Iniziazione Cristiana
Il concilio Vaticano II è all’origine di tutto quel cammino di riforma della
catechesi e dei percorsi di educazione alla fede che tanto hanno segnato
questi decenni della Chiesa italiana:
La Chiesa italiana ha compiuto un passo importante in questa prospettiva con
il famoso documento base del 1970 “il rinnovamento della catechesi”
Tutto il cammino di trasformazione dei percorsi di Catechesi e delle figure dei
catechisti che abbiamo visto negli ultimi decenni sono il frutto di un lento e
paziente sforzo di rinnovamento teso a dare risposte idonee ai nuovi contesti
sociali e culturali del nuovo millennio
Piano Pastorale Diocesano
sull’Iniziazione Cristiana
Questo grande movimento di rinnovamento ha interpellato la Chiesa
Italiana al punto che la CEI ha proposto tre note pastorali (1997, 1999,
2003) per stimolare a riflessione delle chiese locali
1. Orientamenti per il catecumenato degli adulti.
Nota Pastorale - 22 aprile 1997
2. Orientamenti per l'iniziazione dei fanciulli e dei ragazzi dai 7 ai 14
anni.
Nota Pastorale - 23 maggio 1999
3. Orientamenti per il risveglio della fede e il completamento
dell’iniziazione cristiana in età adulta
Nota Pastorale - 8 giugno 2003
Piano Pastorale Diocesano
sull’Iniziazione Cristiana
La proposta del Piano Pastorale Diocesano sull’Iniziazione Cristiana si snoda attraverso
il seguente Schema:
Nota introduttiva
a)
Evangelizzazione
b)
Comunità e Annuncio
c)
Ispirazione Catecumenale e Rinnovamento della Catechesi
Analisi e Proposta Progettuale
I Capitolo: La pastorale Battesimale dei Bambini
II Capitolo: Iniziazione Cristiana dei fanciulli e dei ragazzi
III Capitolo: Il Catecumenato e il Completamento dell’Iniziazione Cristiana in età adulta
Nota Introduttiva
Questa prima parte ha lo scopo di introdurre e tracciare le prospettive
teologico pastorali che fanno da sfondo nel nostro sforzo di
rinnovamento dei percorsi di iniziazione cristiana.
Per “Iniziazione Cristiana” si intende il percorso di formazione
attraverso il quale si diventa cristiani.
Tale percorso trova il suo culmine nella celebrazione dei sacramenti
dell’iniziazione (Battesimo, Cresima, Eucarestia)
Nota Introduttiva
Per meglio comprendere il percorso dell’Iniziazione Cristiana possiamo
individuare almeno tre momenti fondamentali:
Formazione: l'iniziazione cristiana è marcata dal tempo del catecumenato,
che è il periodo - della durata in genere di più anni - nel quale la Chiesa si
prende cura del soggetto (bambino, giovane, adulto) che desidera diventare
cristiano.
La Celebrazione del Sacramento: La Comunità accoglie l’iniziando che
riceve il dono di grazia attraverso i sacramenti che portano alla conoscenza di
Cristo
La mistagogia: il neofita (iniziato alla fede) accompagnato dalla Comunità
cerca di comprendere il mistero del dono di grazia che ha appena ricevuto
Nota Introduttiva
- Evangelizzare Il Cammino dell’iniziazione Cristiana parte dell’annuncio del Vangelo
L’evangelizzazione è l’annuncio della Buona Notizia di Gesù a tutti gli uomini.
La Chiesa non può fare a meno di portare Cristo Risorto fino ai confini del
mondo perché è missionaria per sua natura.
Come il Padre chiama tutti alla salvezza ed alla partecipazione della sua vita
divina, inviando il Figlio e lo Spirito Santo, così la Chiesa, icona del Dio Trino
ed Uno, proclama in ogni tempo l’avvento del Regno di Dio e promuove la
dignità dell’uomo
Nota Introduttiva
- Evangelizzare Oggi avvertiamo l’urgenza della nuova evangelizzazione.
Si tratta di impegnarsi nella ricerca di “nuovi modi ed espressioni della
Buona Notizia da trasmettere all’uomo contemporaneo con
rinnovato entusiasmo”.
Mettere al centro Gesù di Nazareth presentando il suo Vangelo per
una conoscenza profonda del Signore.
Solo così si può entrare in un rapporto dialogico e liberante con Dio,
scopo e senso dell’attività missionaria della Chiesa.
Nota Introduttiva
- Evangelizzare Possiamo individuare tre aspetti fondamentali per rinnovare il nostro
sforzo di evangelizzare:
Ritrovare l’ardore ed il coraggio missionario del primo annuncio
Ricercare nuovi strumenti comunicativi affinché il nostro linguaggio
sia più efficace e comprensibile
Cercare nuovi percorso per incarnare il messaggio di Cristo nei nuovi
contesti culturali e sociali del nostro tempo
Nota Introduttiva
- Comunità e Annuncio La comunità cristiana è il soggetto primo e il contesto proprio dell’iniziazione alla vita
in Cristo e nella Chiesa.
La missione è l’iniziativa che Dio affida alla comunità attraverso l’adesione personale
del singolo. La Chiesa è “l’Ekklesìa”; l’Assemblea chiamata da Signore ad essere nel
mondo Sacramento di unità per tutti i popoli.
La Comunità dei Credenti fa risuonare (katechein) nel cuore di ogni uomo e donna
questa Chiamata fondamenta alla fede.
L’Annuncio della Parola è il comandamento affidato dal Signore alla Chiesa fondato sui
tanti testi della Sacra Scrittura che esprimono l’invio e l’evangelizzare.
Nota Introduttiva
- Comunità e Annuncio Nella sua specifica connotazione ecclesiale la Comunità
Cristiana si fonda su quattro presupposti fondamentali che la
rendono espressione dell’Amore e della Comunione del Dio
Trinità nel mondo di oggi:
Esperienza della Parola di Dio
Esperienza della celebrazione
Esperienza di fraternità e di comunione
Esperienza della testimonianza nella carità e nel servizio
Nota Introduttiva
- Comunità e Annuncio Il Documento Base afferma: «Prima sono i catechisti e poi i catechismi; anzi, prima
ancora, sono le comunità ecclesiali». Oggi è indispensabile una comunità di adulti che
condivide, accoglie e accompagna la catechesi dei ragazzi.
Risulta necessario operare una vera e propria rivoluzione pastorale, che metta in
discussione i nostri modelli formativi e ci permetta di pensare a nuove figure di
catechisti ed accompagnatori nella fede, capaci di rispondere alle nuove esigenze
delle Comunità ecclesiali.
Ma ancora risulta fondamentale riscoprire il ruolo e la responsabilità di tutta la
comunità nel percorso finalizzato all’iniziazione cristiana
Nota Introduttiva
Ispirazione Catecumenale
e Rinnovamento della Catechesi
La riflessione ci orienta verso un’ispirazione catecumenale che conduce le
persone a una progressiva consapevolezza della fede, mediante itinerari
differenziati di catechesi e di esperienza cristiana. Già il Direttorio generale
per la catechesi affermava che «il catecumenato battesimale è il modello
ispiratore di ogni azione catechizzatrice».
Per Catecumenato Battesimale si intende l’itinerario di fede che conduce il
battezzando ad un progressivo inserimento nella vita della comunità, che
trova la sua pienezza nel completamento del percorso dell’iniziazione
cristiana.
Nota Introduttiva
Ispirazione Catecumenale
e Rinnovamento della Catechesi
Essenziale e insostituibile è il ministero del catechista-accompagnatore. Egli è fratello
nella fede, che indica la strada e nello stesso tempo considera le forze e il ritmo di chi
accompagna; è testimone che, con le parole e con la vita, presenta il fascino esigente
della sequela di Cristo; è amico che accoglie, segue e introduce nella comunità. Egli si
mette in ascolto delle domande per comprenderle; valorizza la situazione della persona;
aiuta a discernere i segni di conversione.
Non è più pensabile una catechesi ridotta ad un’ora alla settimana o scandita sui ritmi
dell’anno scolastico. Va proposto, ad esempio, un cammino che coinvolga pienamente le
famiglie, affinché stringano relazioni sempre più fraterne e comincino a vivere in casa
uno stile di vita cristiana: i figli lo assorbono dagli atteggiamenti e dalla testimonianza
dei familiari. Si tratta di proporre loro un vero itinerario esperienziale con i figli
Nota Introduttiva
Ispirazione Catecumenale
e Rinnovamento della Catechesi
E’ chiaro che si inizia alla fede a partire dal “primo annuncio
di Gesù Cristo”, narrando la storia della salvezza, che
continua nella nostra vita. Ricevere il Battesimo non basta da
solo a “fare un cristiano”.
E' necessaria la “conversione”, cioè la risposta libera alla
chiamata di Gesù. La fede bisogna suscitarla, risvegliarla,
motivarla e questo è possibile riportando la Bibbia in primo
piano, perché ignorare la Scrittura è ignorare Cristo.
Analisi e proposta progettuale
- Il metodo -
METODO
APPLICATIVO
METODO
TEOLOGICO,
EMPIRICO CRITICO
METODO
“VEDERE, GIUDICARE E
AGIRE”
METODO APPLICATIVO
La teologia pastorale o pratica è stata spesso ridotta ad una semplice
prassi applicativa di dogmi, dottrine, leggi morali, canoniche o
liturgiche. Se da un lato è indiscutibile che nell'ambito di una pastorale si
debba tener conto di questi aspetti applicativi, da cui una corretta
pastorale non può prescindere; dall'altro diventa alquanto riduttivo e
umiliante per una teologia limitarsi ad una mera applicazione di decreti e
dottrine.
Il suo procedimento metodologico è di tipo deduttivistico: si elabora
una dottrina, delle norme o dei principi che si applicano, poi, all'azione.
In questa prospettiva la teologia pastorale si riduce ad un sapere
applicativo, che di certo non valorizza l'azione ecclesiale, quale
espressione carismatica dello Spirito.
METODO
Vedere, Giudicare e Agire
Il metodo applicativo o deduttivo si può dire che viene impiegato nella
Chiesa fino a Giovanni XXIII: attraverso l'elaborazione di principi teologici,
filosofici, normativi e morali passa la lettura della società, che a questi
principi, poi, viene ricondotta.
Con Giovanni XXIII e la sua Mater et Magistra (1961) c'è un radicale
cambiamento di lettura della storia: non più dai principi alla storia, bensì da
questa alla elaborazione dei principi.
Non è un semplice cambio di prospettiva, ma uno spostamento di valori e,
soprattutto, di interessi. Ciò sta ad indicare un nuovo orientamento della
Chiesa che prelude ad una sua apertura alla storia e all'uomo, uscendo dalle
barricate innalzate prima contro la Riforma e poi contro l'Illuminismo. Tale
apertura sarà sancita, poi, dal Vaticano II (v. LG, GS e SRS).
METODO
Vedere, Giudicare e Agire
Questo metodo si articola in tre fasi;
con il Vedere si tratta di descrivere, analizzare e valutare, anche con l'aiuto delle
scienze antropologiche, sociali, economiche, il contesto storico preso in esame.
Giudicare: in questa fase si opera in confronto tra valori storicamente contestuati ed
espressi dalle situazioni considerate con i valori proposti da Cristo e dalla sua Parola.
E', quindi, un rimando critico alla Bibbia e alla tradizione cristiana.
Agire diventa la logica conseguenza delle due fasi precedenti. Si tratta di dare
concretezza storica ai valori e alle critiche emerse in precedenza. L'intento è quello
di modificare la situazione rilevata per conformarla ai valori della Parola e cristiani in
genere.
Capitolo 1
La Pastorale Battesimale dei Bambini
Primo Paragrafo
(vedere)
Uno sguardo alla
nostra realtà
diocesana
Secondo Paragrafo
(giudicare)
La Pastorale
battesimale da
0 a 6 anni
 L’intera comunità ecclesiale deve cercare
percorsi di solidarietà educativa.
Terzo Paragrafo
(agire)
Una Pastorale
battesimale
accogliente e aperta
 Pensare a percorsi di pastorale con un
mentalità progettuale
Gruppi di studio
nei Consigli Pastorali
Parrocchiali
 Promuovere una sinergia tra pastorale
familiare e pastorale battesimale per
proporre percorsi di catechesi per adulti
 Progettare itinerari di accompagnamento che
abbraccino
globalmente
le
tappe
fondamentali della vita delle famiglie
Gruppi di studio
Zonali
Capitolo 2
L’iniziazione cristiana
dei fanciulli e dei ragazzi
Primo Paragrafo
(vedere)
Uno sguardo alla
nostra realtà
diocesana
Gruppi di studio
nei Consigli Pastorali
Parrocchiali
Secondo Paragrafo
(giudicare)
La Pastorale Catecumenale
dai 7 ai 14 anni
Terzo Paragrafo
(agire)
Prospettive
Pastorali
 Ripensare i percorsi di Iniziazione
Cristiana dei Ragazzi non come mere
occasioni per trasmettere nozioni ma
luoghi in cui si costruiscono relazioni e si
educa alla relazionalità
 Rimettere al centro degli itinerari di
catechesi l’incontro vivo con Cristo
 Aiutare i ragazzi a radicarsi nella vita
della Comunità Cristiana
 Riscoprire il valore della mistagogia
Gruppi di studio
Zonali
Capitolo 3
Il Catecumenato e il Completamento
dell’Iniziazione Cristiana in età adulta
Secondo Paragrafo
(giudicare)
Primo Paragrafo
(vedere)
Uno sguardo alla
nostra realtà
diocesana
Gruppi di studio
nei Consigli Pastorali
Parrocchiali
La Pastorale Catecumenale
nell’età adulta

Non si “nasce cristiani” ma si “diventa
cristiani”:orientare i nostri itinerari formativi
verso scelte ragionevoli di fede.

I nuovi scenari socio culturali portano la nostra
Chiesa Diocesana a dover cercare nuove risposte
alle frequenti richieste di adulti, che per diverse
circostanze chiedono di diventare cristiani.

L’intera Comunità Cristiana necessita di riscoprire
il suo ruolo missionario per l’evangelizzazione
dei tanti lontani (non credenti, indifferenti,
curiosi, ricomincianti)

risvegliare la fede sopita in tanti nostri fratelli
Terzo Paragrafo
(agire)
Prospettive
Pastorali
Gruppi di studio
Zonali
Scarica

Piano Pastorale Diocesano sull`Iniziazione Cristiana