DISLESSIA E SCUOLA
SERENA LA BARBERA
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Ci sono bambini che non avendo deficit intellettivi, né
psicologici, né neurologici e sensoriali, hanno difficoltà
a leggere e scrivere in modo adeguato
Comincia la storia ……..
L’insegnante…si interroga sull’impegno del bambino,
sulle sue condizioni familiari,lamenta scarso impegno e
molto disinteresse
I genitori… sono perplessi e spesso oscillano fra
comportamenti severi e punitivi ed invitano ad un
maggiore impegno
I bambini… sono i più indifesi, incompresi il cammino
scolastico è un calvario fatto di difficoltà, ansia, errori
QUANDO SOSPETTARE DI
DISLESSIA A SCUOLA
1.
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-
2
-
PERIODO SCUOLA INFANZIA
A 4\5 anni difficoltà di linguaggio,pronuncia dei suoni
non buona o frasi incomplete;
Scarsa abilità nell’utilizzo delle parole nei giochi
linguistici,nelle rime,nelle storie inventate,
nell’invenzione di nomi per i personaggi
Non adeguata padronanza fonologica;
Nella copia di modello difficoltà o disordine nel foglio;
Lentezza nelle varie attività
Manualità fine inadeguata
Difficoltà sintattica
Disturbo della memoria a breve termine
Goffaggine nel vestirsi,allacciarsi le scarpe, riordinare;
PERIODO SCUOLA ELEMENTARE
Difficoltà di copia alla lavagna
2 - distanza dal testo e postura particolare per leggere;
- Perdita del rigo e salto della parola in lettura
Difficoltà ad utilizzare lo spazio del foglio;
Disgrafia seria,
Omissione delle lettere maiuscole
Difficoltà con i diversi caratteri tipografici
Confusione e sostituzione di lettere in particolare
con l’uso dello stampato minuscolo
Lettere e numeri scambiati 12\21 p\b sc\cs
Sostituzione di suoni simili p\b d\t m\n r\l s\z
Difficoltà nei suoni difficili da pronunciare chi\che
ghi\ghe gn\gl
Doppie
Generale inadeguata padronanza fonologica
Punteggiatura e maiuscole ignorate
Il tempo
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- difficoltà ad essere puntuali
- difficoltà a leggere l’orologio
- difficoltà a memorizzare i giorni della settimana,i
mesi, l’ordine alfabetico
- difficoltà a sapere quando è Natale, a ricordare le
date
- difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico e ad
usarlo
- difficoltà ad imparare le tabelline
Riassumendo
caratteristiche generali del
DISLESSICO
in classe
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Capacità di attenzione breve
Distraibilità
Difficoltà durante le lezioni frontali
Affaticamento
Memorizzazione non perfetta di termini difficili,di
numeri,alfabeto,giorni della settimana
Difficoltà ad automatizzare procedure
Vocabolario non ricco
Problemi di pronuncia di suoni simili
Motricità fine non perfetta (da piccolo pressione della
matita,allacciarsi le scarpe ed i vestiti)
Organizzazione spaziale difettosa (sul foglio, nel banco,
orientamento stradale, confusione tra DS \ SX)
Organizzazione del tempo difettosa (impara l’orologio
tardi,si sbaglia facilmente, spesso non sa in che mese
siamo, quando viene Natale,il compleanno etc
LENTEZZA COMPLESSIVA
INTRAPRENDERE IL CAMMINO
tre sono i punti sui quali è importante
concentrarsi
L’atteggiamento
2. L’organizzazione
Le strategie didattiche
1.
3.
L’atteggiamento


Come progetto di accoglienza
del team che, fa un patto
pedagogico e ne rende partecipi
i genitori
Lavoro collettivo sulle diversità
L’ ORGANIZZAZIONE
Come costruzione collettiva
delle regole della classe
 Come distribuzione di incarichi
 Come abitudine alla
conversazione
Per sentirsi parte attiva della
classe e per avere autostima

LE STRATEGIE DIDATTICHE
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Come motivare
Come interessare
Come far imparare
Come far acquistare autostima
STRATEGIA
preliminare di base
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Posizionare il banco in posizione frontale
alla lavagna
Durante le lezioni controllare che guardi,
scrivere alla lavagna in modo chiaro
stampato maiuscolo le parole chiave
Parlare guardandolo negli occhi
Mostrare di apprezzare l’impegno,
gratificandolo quando è necessario
Coinvolgere nel progetto educativo,
spiegando perché si fa quel dato lavoro, a
cosa serve e ammettendo che sarà un
percorso non facile, ma raggiungibile.
Strategie in generale per tutti
gli ordini di scuola
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Organizzare lo spazio in modo accogliente,non casuale,
progettando l’aula con intenzionalità
Usare lo stampato maiuscolo per tutte le scritte
nell’aula,alla lavagna,sui quaderni; (non ha lettere
confondibili è lineare,facile da copiare,scrivere e
riconoscere;
Insegnare la scrittura con un metodo che tenga conto dei
suoni (fonemico sillabico)
Proporre giornalmente a tutta la classe giochi
linguistici(rime,segm sillab,fusione sillb,)
Evitare di presentare più caratteri contemporaneamente
Passare allo stampato minuscolo solo dopo che tutti i
suoni , compresi quelli complessi, sono stati presentati (
pessima l’abitudine di passare ad altro carattere prime di
presentare i diagrammi)
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Fermare il lavoro per più tempo sui suoni più
difficili(diagrammi e trigrammi);
Far manipolare le lettere;
Introdurre il corsivo con molta lentezza, va bene anche in
seconda;
Permettere ai bambini di usare il carattere che vogliono,
si tratta di un mezzo per scrivere e non diventare più
importante della scrittura e del contenuto dello scritto;
Dare indicazioni precise per la scrittura delle lettere;
Fornire modelli
STAMPATO MAIUSCOLO: quadretti centimetrati
Stampato minuscolo: quadretti da mezzo centimetro
Corsivo: righe da prima classe
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Non far leggere a voce alta i bambini;
Non utilizzare libri di lettura uguali per tutti nei quali
debbano tenere il segno
Predisporre una biblioteca di classe con libri di vario
tipo, formato,difficoltà caratteri:
Lettura silenziosa ogni giorno senza controllo delle
prestazioni,né verifiche;
Lettura a voce alta da parte dell’insegnante di
fiabe,storie, racconti, romanzi, a seconda dell’età
per far amare i libri e potenziare l’ascolto;
Lavorare molto sull’ortografia
Predisporre un piano di lavoro mirato alle difficoltà
da usare a scuola ed a casa
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Programmare le interrogazioni
(responsabilizzano,danno fiducia)
Predisporre verifiche scalari
Fare molto lavoro pratico in classe per
storia,geografia,scienze (ricerche a
coppie,brainstorming sull’argomento da trattare
etc..)
Fare prendere appunti attraverso schemi ,mappe
tabelle il più spesso possibile
Valutare in modo da rinforzare separando l’errore
dal contenuto (pochi segni rossi,attenzione
all’impegno)
Richiedere tempi di attenzione contenuti e far
riposare cinque minuti tra una attività e l’altra.
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Lasciare usare liberamente gli strumenti
dispensativi e compensativi
Fare usare il computer in classe
E’ fondamentale
Un atteggiamento dell’adulto che comunichi
ai ragazzi vera accoglienza, simpatia,
desiderio di aiutarli e di vederne i progressi
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Dislessia a scuola