CICLO DI SEMINARI PROGETTO “MIGRAZIONI”-CNR
I FLUSSI MIGRATORI NEL MEDITERRANEO E IN EUROPA:
ANALISI METODOLOGICA DELLE FONTI STATISTICHE
UFFICIALI INTERNAZIONALI ED ELABORAZIONE DEL
DATABASE “MIGRA-EUROMED”
Luciana de Pascale
Aula seminariale ISSM- Area della Ricerca di Napoli
18 Gennaio 2011
OBIETTIVI DELLA RICERCA
•
Il presente lavoro raccoglie i primi risultati dello studio realizzato per la
progettazione del Database “MIGRA-EUROMED”, sui flussi migratori nei 25
Paesi del Mediterraneo e nei Paesi europei, a partire dagli anni ’80 fino al
2008; consultabile sul sito dell’ Istituto ISSM.
I.
La prima parte si propone di analizzare i differenti criteri di identificazione
della popolazione straniera.
II.
La seconda parte è dedicata allo studio delle più rilevanti Fonti Statistiche
Ufficiali Internazionali sulle migrazioni e delle rispettive Banche-Dati:
UNHCR, Nazioni Unite, World Bank, Eurostat, CARIM, OECD; per porre in
luce le potenzialità ed i limiti delle differenti metodologie di rilevazione dei
dati.
III.
La terza parte è dedicata all’analisi comparativa e critica delle metodologie di
rilevazione e di costruzione del dato delle 6 Fonti Statistiche Ufficiali, con
un duplice obiettivo: rilevare sia i tratti comuni e le divergenze emerse in
merito ai metodi e alle fonti di raccolta dati, sia porre in luce le
problematiche di comparabilità, esaustività, armonizzazione ed attendibilità
dei dati sul fenomeno migratorio.
IV.
Nella parte conclusiva viene presentata la struttura del Database “MIGRAEUROMED”.
LA POPOLAZIONE DI ORIGINE STRANIERA:
LE PROBLEMATICHE DEFINITORIE
•
CHI È UN IMMIGRATO E COME VIENE DEFINITO?

Le caratteristiche e la definizione della popolazione straniera dipendono da
una serie di fattori: la storia dei flussi migratori, l'andamento demografico,
la natura e la storia dei sistemi legislativi sull'immigrazione, sulla
cittadinanza e sulla naturalizzazione. E’ il quadro legislativo che determina
la misura in cui i soggetti possono o non possono essere considerati cittadini
stranieri.

L’identificazione e la definizione della popolazione straniera deriva
soprattutto dallo status giuridico accordato allo straniero da ogni Stato. I
criteri nel definire uno straniero come lavoratore, studente, rifugiato,
ricongiunto, o più generalmente come cittadino regolare, irregolare o
clandestino sono definiti in modo disomogeneo nei singoli Paesi.

E’ il fenomeno migratorio stesso che non permette una precisa definizione
e quantificazione numerica: esistono, infatti, diversi livelli di legalità e di
visibilità che variano secondo i contesti storici: è la legislazione che sposta i
piani della legalità e sarà il contesto e il clima sociale a determinare quanto
e come il migrante viva in uno stato di invisibilità.
LA POPOLAZIONE DI ORIGINE STRANIERA:
LE PROBLEMATICHE DEFINITORIE
•



CHE COSA SI INTENDE PER MIGRAZIONI INTERNAZIONALI?
Le migrazioni internazionali sono costituite da quella parte di spostamenti
migratori che dà luogo all’attraversamento di un confine nazionale.
Secondo le raccomandazioni delle Nazioni Unite (UN, 1998), e dell’Unece
(Unece, 2006) si parla di tale migrazione quando “una persona cambia il
proprio Paese di residenza abituale per un periodo di almeno 12 mesi ”.
Distinguendo, dunque, le migrazioni da altre forme di mobilità relative a
soggiorni di più breve durata.
Per definire le migrazioni internazionali vengono utilizzati 2 criteri:
I.
Il criterio del “paese di cittadinanza”, secondo il quale si considerano
“stranieri” coloro che non sono in possesso della cittadinanza del Paese di
accoglimento.
II.
Il criterio del “paese di nascita”, in base al quale gli “stranieri” sono definiti
come i residenti nati all’estero.

Le statistiche migratorie considerano un’ulteriore categoria di persone, la
“seconda generazione”: nazionali nati nel Paese di uno o di entrambi i genitori
immigrati, o coloro che sono giunti nel Paese di accoglienza in età scolare o
pre-scolare.
LA POPOLAZIONE DI ORIGINE STRANIERA:
CARATTERISTICHE E LIMITI DEI CRITERI DEFINITORI
•
a.
b.
c.
d.
•
a.
b.
LIMITI E PREGI DEL CRITERIO DEL “PAESE DI CITTADINANZA”
Considera stranieri coloro che non posseggono la cittadinanza del Paese di
accoglimento, indipendentemente dal luogo di nascita; tale popolazione è
costituita dai nati all’estero e da quelli nati sul territorio nazionale.
Permette di cogliere sia la prima generazione di immigrati (stranieri che hanno
sperimentato l’evento migratorio) che la seconda e le successive generazioni
(figli e nipoti degli immigrati nati nel Paese di accoglienza).
La quota degli immigrati che è possibile individuare, dipende dalla legislazione
nazionale in materia di naturalizzazione e di cittadinanza: minore nel caso di
adozione dello ius soli, che consente ai figli di cittadini stranieri, nati nel Paese
di accoglimento, l’acquisizione automatica della cittadinanza; maggiore nel caso
dello ius sanguinis, che tiene conto del legame di filiazione e di discendenza
nell’attribuire la nazionalità.
La popolazione di riferimento, rilevata da tale criterio è instabile, in quanto
determinata sulla base di uno status giuridico che può cambiare da Paese a
Paese, ma anche nel corso della vita di un individuo; inoltre è di incerta
attribuzione in caso di doppia cittadinanza. I confronti internazionali risultano
indeboliti, dunque, dalla specificità di ciascun Paese.
LIMITI E PREGI DEL CRITERIO DEL “PAESE DI NASCITA”
Comprende i cittadini nati all’estero, ma non considera i figli degli immigrati
nati nel Paese di accoglimento o seconda generazione; una mancanza di notevole
entità, soprattutto in riferimento ai Paesi di più antica tradizione migratoria.
La popolazione di riferimento rilevata da tale criterio è stabile nel tempo,
poiché, differentemente dal criterio del “paese di cittadinanza” non dipende
dal contesto sociale e legislativo.
LA POPOLAZIONE DI ORIGINE STRANIERA:
CONCLUSIONI



Né il criterio del “paese di cittadinanza” né quello del “paese di
nascita” individuano completamente la popolazione di origine
straniera.
Gli immigrati stranieri, individuati all’inizio del processo migratorio,
col passare del tempo rappresentano solo il segmento principale a cui
va affiancato quello degli immigrati naturalizzati e quello della
seconda e successive generazioni di immigrati, che diventano
contingenti sempre più rilevanti.
A livello internazionale è indispensabile riuscire a identificare la
popolazione di origine straniera sulla base della combinazione di più
criteri, che consentano una reale comparabilità tra i dati dei diversi
Paesi e nello stesso tempo permettano di comprendere il complesso
processo sociale legato all’immigrazione.
LE FONTI STATISTICHE UFFICIALI INTERNAZIONALI:
INTRODUZIONE

I.
II.
III.
IV.
V.
VI.

Per rilevare il fenomeno migratorio è indispensabile comprendere il
complesso intreccio esistente tra una moltitudine di fattori, quali:
condizioni sociali, politiche, economiche di un Paese;
fattori culturali e religiosi;
contesto ambientale, molto spesso ostile (desertificazione, disastri
naturali, calamità, etc.) in riferimento soprattutto ai Paesi in via di
sviluppo;
struttura del mercato del lavoro;
politiche di accoglienza dei Paesi che, spesso, tendono a configurarsi
contemporaneamente come Paesi di emigrazione e di immigrazione o
come Paesi di transito;
progetti di vita ed i bisogni degli emigranti.
Fattori rilevati solo parzialmente dalle Fonti Statistiche Ufficiali sui
flussi migratori internazionali, una lacuna che si riscontra
soprattutto in riferimento ai Paesi del Mediterraneo.
LE FONTI STATISTICHE UFFICIALI INTERNAZIONALI:
OBIETTIVI
I.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Attuare un’analisi critica delle metodologie di rilevazione dei
dati delle principali Fonti Statistiche ufficiali sulle migrazioni
internazionali:
UNHCR
NAZIONI UNITE
WORLD BANK
EUROSTAT
CARIM
OECD.
II.
Fornire un quadro di sintesi dei diversi sistemi di rilevazione
dei flussi e degli stock di stranieri adottati nelle principali
indagini statistiche.
III.
Far emergere, attraverso l’analisi comparativa, le potenzialità
ed i limiti delle Fonti Statistiche Ufficiali Internazionali e
delle relative banche dati.
L’ALTO COMMISSARIATO DELLE NAZIONI UNITE PER I RIFUGIATI
(UNHCR)




L’UNHCR fu istituito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel
1950.
Lo statuto dell’UNHCR fu redatto in simultanea con la Convenzione del
1951 sui Rifugiati; l’Articolo 35 della Convenzione richiede agli stati di
cooperare con l’UNHCR sulle questioni inerenti la messa in vigore della
Convenzione stessa e la stipulazione di leggi o decreti nazionali relativi
ai rifugiati.
L’UNHCR
ha il compito di fornire e coordinare la protezione
internazionale e l'assistenza materiale ai rifugiati ed alle altre
categorie di persone di propria competenza in 116 Paesi del mondo.
I beneficiari dell’UNHCR sono:
1.
I rifugiati: persone riconosciute ai sensi della Convenzione del
1951, relativa allo status di rifugiato.
2.
I rimpatriati: coloro che, essendo rifugiati, chiedono di poter
tornare nel proprio Paese d'origine.
3.
I richiedenti Asilo: coloro che, lasciato il loro Paese d'origine e
avendo inoltrato una richiesta d'asilo, sono in attesa di una
risposta dal Paese ospitante per ottenere lo status di rifugiato.
4.
Gli apolidi: coloro che non hanno la cittadinanza in nessuno Stato.
5.
Gli sfollati interni: coloro che sono costretti a spostarsi per
conflitti o cause naturali all'interno della propria nazione.
L’ALTO COMMISSARIATO DELLE NAZIONI UNITE PER I RIFUGIATI
(UNHCR): BANCA DATI
•
La documentazione statistica dell’UNHCR sul fenomeno migratorio è
reperibile tramite la Banca “Statistical Online Population Database ”; che
offre un esaustivo quadro statistico, dagli anni ’50 fino al 2008, per i
singoli Paesi di tutti i continenti, inerente le seguenti variabili:
1.
2.
3.
4.
5.
6.


Rifugiati per Paese di origine
Richieste di Asilo per Paese di origine
Rimpatri per Paese di origine
Sfollati interni
Ritorno degli sfollati interni
Apolidi
Il mandato dell'UNHCR e dunque i quadri statistici comprendono tutti i
rifugiati, ad eccezione di 4,7 milioni di rifugiati palestinesi che al 2009
risiedono in zone di operazione delle Nazioni Unite per il Soccorso e
l'Occupazione dei Profughi palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA).
Tuttavia, i rifugiati palestinesi che vivono al di fuori delle zone di
operazione dell’UNRWA sono di responsabilità dell'UNHCR e sono quindi
inclusi nelle statistiche ufficiali.
UNHCR: DEFINIZIONE DI RIFUGIATO
•




Come viene definito il rifugiato dall’UNHCR?
Aderisce alla definizione riconosciuta ai sensi della Convenzione del 1951
sullo Statuto dei Rifugiati e della Convenzione OUA del 1969:
“persona che nel giustificato timore d'essere perseguitato per la sua
razza, la sua religione, la sua cittadinanza, la sua appartenenza a un
determinato gruppo sociale o le sue opinioni politiche, si trova fuori dello
Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole
domandare la protezione di detto Stato; oppure a chiunque, essendo apolide
e trovandosi fuori dal suo Stato di domicilio, in seguito a tali avvenimenti,
non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi”.
Più di 140 Paesi hanno aderito alla Convenzione del 1951 o/e al suo
Protocollo del 1967 sullo Statuto dei Rifugiati, implementando nella loro
legislazione nazionale la definizione di rifugiato contenuta nella
Convenzione.
Ciò non ha comportato una totale armonizzazione a livello internazionale. I
rifugiati, infatti, possono essere ufficialmente riconosciuti come tali da
parte di alcuni Paesi, ma non da altri.
Dato che possono presentarsi divergenti definizioni delle stesso soggetto di
ricerca tra l'UNHCR, le ONG locali (che spesso supportano il mandato
dell’UNHCR) e il Paese ospitante, le statistiche della Banca Dati “Statistical
Online Population Database” riflettono le metodologie di rilevazione del
dato e le definizioni del soggetto di ricerca proprie del Paese di
accoglienza.
UNHCR: METODOLOGIA DI RILEVAZIONE DEI DATI
•
L’UNHCR utilizza diverse fonti per stabilire le dimensioni e
le caratteristiche della popolazione di riferimento.
•
I principali fornitori di dati sono:
agenzie governative,
uffici sul campo dell'UNHCR,
ONG locali.
I.
II.
III.
•
I.
II.
III.

Le fonti di rilevazione dei dati sui rifugiati ed i richiedenti
asilo, sono:
registri individuali per gli stranieri,
indagini ad hoc locali,
censimenti della popolazione.
I registri per gli stranieri, ove disponibili, rappresentano la
fonte primaria di rilevazione dello status di rifugiato
UNHCR: LIMITI E PROBLEMATICHE DI ESAUSTIVITA’ E
COMPARABILITA’ INTERNAZIONALE DEI DATI
I.
L’iter di registrazione dei rifugiati può variare tra i Paesi, sia perché è gestito a
livello locale, e sia perché le norme che disciplinano la concessione dello status di
rifugiato possono differire tra un Paese e l’altro.
II.
Esistenza di diverse forme di protezione, alcuni Paesi non solo concedono lo status
di rifugiato in base alla Convenzione del 1951, ma offrono anche forme sussidiarie
di protezione che sono più difficili da confrontare a livello internazionale.
III.
Gli archivi amministrativi tendono a sovrastimare il numero dei rifugiati, dato che
l’aggiornamento dei registri comporta il monitoraggio dei mutamenti della
popolazione (nascite, decessi, nuovi arrivi, cambiamenti di status giuridico) che
difficilmente viene compiuto. Nelle situazioni di rifugio di massa e quando le
popolazioni sono molto mobili, l’aggiornamento dei registri risulta ancora più
complesso.
IV.
I registri individuali potrebbero anche sottostimare il fenomeno migratorio,
siccome tendono a coprire solo una parte della popolazione, poiché non tutti gli
aventi diritto sono in grado o disposti a registrarsi; e dato che risulta difficile il
monitoraggio della maggior parte dei campi profughi, che solo alcuni Paesi
includono nelle statistiche.
V.
Il Censimento fornisce solo una "istantanea" del fenomeno che diventa
rapidamente obsoleta.
VI.
Le indagini ad hoc locali sono fonti di fondamentale importanza per la
comprensione delle dinamiche territoriali, ma spesso difficili da comparare a livello
internazionale.
In conclusione, i vari metodi per la raccolta dei dati dovrebbero essere combinati e
triangolati per cogliere la complessità del fenomeno migratorio.

ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE (ONU)





L’ ONU è la più estesa organizzazione intergovernativa, i suoi membri sono 192
Stati su un totale di 201 Paesi del mondo.
Il fine delle Nazioni Unite è il conseguimento della cooperazione internazionale in
materia di sviluppo economico, progresso socio-culturale, diritti umani, sicurezza
internazionale, disarmo e pace mondiale.
L’attività statistica è affidata ad una apposita Divisione (UNSD) che svolge
attività di
standardizzazione delle classificazioni e delle metodologie di
rilevazione dei dati.
E’ la “Divisione Popolazione” delle Nazioni Unite che si propone di diffondere alla
comunità internazionale il quadro sui processi migratori.
BANCA DATI
Il database sul fenomeno migratorio è il “World Migrant Stock”, che offre un
quadro statistico, in termini assoluti ed in percentuale, dal 1990 al 2010 (ogni 5
anni), per tutti i Paesi del mondo e per ampie aree territoriali (Africa, Asia,
Europa, America Latina e Carabi). Il Database rileva le seguenti variabili:
1. Totale immigrati
2. Incidenza degli immigrati sul totale della popolazione
3. Tasso annuale di variazione dello stock di immigrati
4. Totale uomini immigrati
5. Totale donne immigrate
6. Incidenza delle donne immigrate sul totale della popolazione
7. Totale rifugiati
8. Incidenza dei rifugiati sul totale degli immigrati.
ONU: DEFINIZIONE DI IMMIGRATO E DI RIFUGIATO E METODO DI
RILEVAZIONE DEL DATO

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



DEFINIZIONI “SOGGETTI DI RICERCA”
Il Database “World Migrant Stock” dell’ONU nel definire la popolazione di
origine straniera si avvale del criterio del “paese di nascita”, in base al quale
gli immigrati sono definiti come “coloro che sono nati in un Paese diverso da
quello in cui vivono” (UN, Glossary, 2008) (nati all’estero).
In alcuni Paesi (8%), dato che non risulta possibile rilevare l’informazione sul
luogo di nascita, gli immigrati sono identificati tramite il criterio del “paese di
cittadinanza”.
Il Database “World Migrant Stock” dell’ONU fa propria la definizione di
rifugiato riconosciuta ai sensi della Convenzione del 1951 sullo Statuto dei
Rifugiati.
METODOLOGIA
I dati per la stima dello stock di immigrati sono rilevati principalmente dai
censimenti della popolazione. Solo in alcuni Paesi una parte dei dati derivano
dai registri anagrafici e dalle indagini ad hoc a livello nazionale.
I dati sui rifugiati sono rilevati principalmente dai censimenti della
popolazione, che risultano non sempre esaustivi ed attendibili.
ONU: PROBLEMATICHE METODOLOGICHE PER LA RILEVAZIONE
DEI RIFUGIATI E DEGLI STRANIERI

a.
b.


a.
b.
c.
SCARSA ESAUSTIVITÀ DEI CENSIMENTI DELLA POPOLAZIONE
Nei Paesi in cui i rifugiati ed i profughi vivono in condizioni di
segregazione, è improbabile che i censimenti rilevino la loro presenza.
Lo sviluppo esponenziale dei flussi di rifugiati in situazioni di conflitto
difficilmente viene rilevato dai censimenti.
Le Nazioni Unite, al fine di garantire una stima attendibile del numero di
rifugiati, si avvalgono delle stime dell'UNHCR e dell’UNWRA,
implementate nelle statistiche della maggior parte dei Paesi in via di
sviluppo e nei Paesi che ospitano grandi popolazioni di rifugiati.
SCARSA ESAUSTIVITA’ DEI REGISTRI DELLA POPOLAZIONE
I criteri di registrazione variano trai Paesi: per esempio la durata
minima del soggiorno varia da 3 mesi a 1 anno.
Non includono i migranti che alloggiano nei centri di accoglienza.
Non sono presenti in tutti i Paesi del Mediterraneo e d’Europa.
WORLD BANK
•


La World Bank o Banca Mondiale, istituita nel 1945, svolge attività di assistenza
finanziaria e tecnica ai Paesi in via di sviluppo in tutto il mondo.
BANCA DATI
La Banca Mondiale produce una serie rilevante di analisi e di statistiche
accessibili on line. Il database “World Development Indicators” (WDI), fornisce
l’accesso a più di 800 indicatori in serie temporali, per 209 Paesi, dal 1960 al
2008.
In riferimento al fenomeno migratorio la banca dati offre i quadri statistici
seriali delle seguenti variabili:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.

Stock internazionale di immigrati (totale)
Stock internazionale di immigrati (% della popolazione)
Migrazione netta
Tasso di emigrazione in base al livello di istruzione
Totale rifugiati
Rimesse dei lavoratori, ricevute (BoP, in dollari correnti)
Rimesse dei lavoratori e reddito da lavoro dipendente (in dollari correnti)
Rimesse dei lavoratori e reddito da lavoro dipendente (% PIL)
Rimesse su IDE (in dollari correnti)
Le serie temporali dagli anni ’60 non sono sempre disponibili per tutti i Paesi.
WORLD BANK: DEFINIZIONE DI IMMIGRATO E DI RIFUGIATO E METODO
DI RILEVAZIONE DEL DATO
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

DEFINIZIONI “SOGGETTI DI RICERCA”
La Banca Mondiale definisce la popolazione straniera come “il numero di persone
nate in un Paese diverso da quello in cui vivono, compresi i rifugiati” (W.B.
Glossary WDI 2009); assume il criterio del “paese di nascita”.
In alcuni Paesi gli immigrati sono definiti come “cittadini di un Paese diverso da
quello in cui risiedono” (W.B. Glossary WDI 2009); identificati tramite il criterio
del “paese di cittadinanza”.
I rifugiati sono riconosciuti come tali ai sensi della Convenzione del 1951 relativa
allo status di rifugiato, del Protocollo del 1967 e della convenzione del 1969
dell'Organizzazione dell'Unità Africana. Non sono inclusi nella definizione e
dunque nella rilevazione statistica i richiedenti asilo, le persone che hanno
presentato domanda dello status di rifugiato.
METODOLOGIA
La stima degli immigrati è ottenuta principalmente dai censimenti della
popolazione.
I dati sui rifugiati sono ripresi da 2 Fonti Statistiche Internazionali:
1. UNHCR
2. UNRWA.
WORLD BANK: PROBLEMATICHE METODOLOGICHE PER LA RILEVAZIONE
DEGLI IMMIGRATI

La World Bank rileva la popolazione di origine straniera
prevalentemente tramite i censimenti della popolazione. Tale fonte
di raccolta dati presenta alcuni limiti:
I.
Periodicità della rilevazione, poichè svolta ogni 10 anni, a causa dei
costi e dei tempi di acquisizione, elaborazione e diffusione dei
risultati;
II.
Istantaneità del quadro informativo, dato che non coglie la
dimensione retrospettiva o diacronica, e dunque rappresenta solo
un’”istantanea” o una “fotografia” del fenomeno migratorio;
III.
Scarsa esaustività della rilevazione, data la natura sfuggente del
fenomeno migratorio.
EUROSTAT





L’Ufficio Statistico della Commissione Europea (EUROSTAT), ha un ruolo chiave
nel fornire alla Commissione ed alle altre istituzioni europee quadri statistici
che possano aiutare a definire le politiche comunitarie.
L’Eurostat svolge funzione di coordinamento dell’attività statistica europea.
Promuove l’adozione di un linguaggio statistico condiviso mediante la
standardizzazione delle classificazioni, dei modelli di rilevazione e dei
questionari adottati per i censimenti degli Stati membri.
L’Ufficio statistico della Commissione Europea non rileva autonomamente i dati,
la raccolta dei dati è gestita dagli organi statistici dei Paesi membri dell’Unione
Europea.
BANCA DATI
La Banca Dati relativa al fenomeno migratorio in Europa e in alcuni Paesi del
Mediterraneo è la “Population and Social Condition”; che offre le serie storiche,
dalla fine degli anni ‘90 al 2008, delle seguenti variabili:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Totale popolazione straniera
Immigrati per cittadinanza
Migrazione netta
Acquisizione di cittadinanza
Applicazioni di Asilo
Decisioni di Asilo
Asili negati
EUROSTAT: DEFINIZIONE DI IMMIGRATO E DI RIFUGIATO E METODO
DI RILEVAZIONE DEL DATO




•

DEFINIZIONI “SOGGETTI DI RICERCA”
L’Eurostat definisce la popolazione straniera come il “numero totale di
stranieri compresi i cittadini di altri Stati membri dell'Unione europea ed i
cittadini
extracomunitari,
di
solito
residenti
nel
Paese
di
accoglienza”(Eurostat, Metadata, 2009); si avvale del criterio del “paese di
cittadinanza”.
Siccome non esiste tuttora un unico sistema armonizzato transnazionale,
alcuni Paesi si avvalgono del criterio del “paese di nascita”.
Tutti gli uffici statistici degli Stati europei definiscono i richiedenti asilo
come “persone che hanno presentato domanda di asilo o dello status di
rifugiato, ma che non hanno ancora ricevuto una decisione definitiva sulla
loro applicazione” (Eurostat, Metadata, 2009).
METODOLOGIA
La principale fonte di rilevazione della popolazione straniera utilizzata
dagli uffici statistici è il censimento, sostituito o integrato in alcuni casi
dalle indagini nazionali e/o da fonti amministrative (registri della
popolazione).
EUROSTAT: PROBLEMATICHE METODOLOGICHE PER LA
RILEVAZIONE DEGLI IMMIGRATI




L’assenza di standardizzazione delle definizioni dei “soggetti di ricerca”
e delle metodologie comporta un problema di comparabilità dei dati a
livello internazionale:
L’Eurostat suggerisce linee guida ai Paesi membri sulle fonti di dati e la
metodologia da utilizzare, ma tuttavia in vari Paesi permangono una serie
di definizioni e di metodologie divergenti.
I quadri statistici rilevati dai singoli Paesi membri potrebbero non
essere esaustivi, siccome alcuni Stati non sono sempre in grado di
fornire i dati richiesti dall’Eurostat.
Un’ulteriore problematica metodologica riguarda la comparabilità delle
serie storiche, dovuta ai cambiamenti, avvenuti nel corso del tempo,
delle impostazioni metodologiche e dei sistemi amministrativi.
CONSORZIO EUROMEDITERRANEO PER LA RICERCA APPLICATA
SULLE MIGRAZIONI INTERNAZIONALI (CARIM)




Il Consorzio CARIM è stato istituito presso l'Istituto Universitario
Europeo nel 2004, si propone di osservare e di analizzare le migrazioni nei
Paesi del Mediterraneo meridionale orientale (SEM) e dell’Africa subsahariana (SSA).
Il consorzio Euromediterraneo è composto da una unità di coordinamento
istituita presso l'Istituto Europeo Universitario, e da una rete di
corrispondenti scientifici, con sede in 17 Paesi, che hanno il compito di
fornire strumenti e metodi per rilevare le varie dimensioni dei processi
migratori.
BANCA DATI
Il “Database Demographic and Economic” è la Banca Dati della CARIM che
offre i quadri statistici delle seguenti variabili sul fenomeno migratorio:
1.
2.
3.
4.
5.
Stock immigrati
Arrivi di stranieri
Rifugiati
Richieste di Asilo
Acquisizione di cittadinanza
6. Permessi di Soggiorno
7. Permessi di lavoro
8. Istruzione
9. Emigrazione
10. Rimesse
CARIM: PROBLEMI DI COMPARABILITA’ E DI ARMONIZZAZIONE DEI
DATI


I.
II.
III.

La fonte Statistica CARIM è contraddistinta da una carattere
ambivalente: fonte preziosa di dati sul fenomeno migratorio nel
Mediterraneo, funzionale per attuare una “scheda Paese” o un “focus”
su un singola Regione mediterranea; ma allo stesso tempo carente dal
punto di vista della comparabilità dei dati a livello transnazionale.
Il problema della comparabilità dei dati deriva da 3 problematiche
metodologiche.
La scarsa esaustività delle serie storiche rilevate che coprono brevi
archi temporali, non sempre aggiornati, che differiscono tra un Paese e
l’altro.
La carente omogeneità, data la sua natura offre analisi statistiche e
approfondimenti tematici diversi a seconda dell’area territoriale di
riferimento.
L’assenza di armonizzazione delle definizioni dei soggetti/oggetti di
ricerca e delle metodologie di rilevazione dei dati.
Il “Database Demographic and Economic” non fornisce metadati on line
(informazioni sulla metodologia e sulla definizione dei soggetti di
ricerca) che risultano differenti a seconda del Paese di riferimento.
ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO
(OCSE)




L’OCSE è un’organizzazione internazionale di studi economici sui 33 Paesi
membri.
E’ l’area SOPEMI dell’OCSE, Sistema di Reporting Continuo sulla Migrazione
(Continuous Reporting System on Migration), ad occuparsi degli studi del
settore migratorio; è costituita da una rete di corrispondenti scientifici, che
copre la maggior parte dei Paesi Membri, gli Stati baltici, la Bulgaria e la
Romania.
BANCA DATI
La documentazione statistica sul fenomeno migratorio nei Paesi membri è
reperibile tramite l’”International Migration Database”, che offre le serie
storiche, dagli anni ‘90 al 2007, delle seguenti variabili:
1.Afflussi di stranieri
6.Incidenza nati all’estero sul tot.
popolazione
2.Richiedenti Asilo
7.Incidenza pop.straniera su tot. popolazione
3.Deflusso di stranieri
8.Acquisizione di cittadinanza
4.Stock popolazione straniera 9.Manodopera degli stranieri nati all’estero
5.Stock di nati all’estero
10.Manodopera popolazione straniera

L’”International Migration Database” è una delle poche banche dati che riporta
i quadri statistici seriali sia della “popolazione dei nati all’estero” (foreignborn), sia della “popolazione straniera” (foreign-population), coloro che non
possiedono la cittadinanza del Paese in cui vivono.
OCSE: DEFINIZIONE DI IMMIGRATO E DI RICHIEDENTE
ASILO E METODO DI RILEVAZIONE DEL DATO
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



I.
II.

DEFINIZIONI “SOGGETTI DI RICERCA”
L’OCSE definisce la popolazione straniera come “l’insieme degli
individui che vivono in un Paese diverso da quello in cui sono nati”
(OCSE, Statistical Annex, 2009). Ma molti istituti statistici dei
Paesi membri si avvalgono anche del criterio del “paese di
cittadinanza”.
Le statistiche sui richiedenti asilo dell’OCSE si basano sui dati
forniti dall’UNHCR.
METODOLOGIA
Le fonti di rilevazione della popolazione straniera di cui si avvale
l’OCSE sono:
Censimenti
III.
Indagini sulle forze lavoro
Permessi di soggiorno
IV.
Registri della popolazione
Le principali fonti di rilevazione dei richiedenti asilo sono le fonti
amministrative.
OCSE: PROBLEMATICHE METODOLOGICHE PER LA RILEVAZIONE
DEGLI IMMIGRATI E DEI RICHIEDENTI ASILO

Il problema della comparabilità dei dati a livello internazionale deriva da
3 problematiche metodologiche:
I.
Mancanza di armonizzazione dei dati a livello internazionale, siccome la
maggior parte dei dati sono rilevati dai contributi dei corrispondenti
nazionali. SOPEMI, infatti, non ha alcuna autorità per imporre dei
cambiamenti nelle procedure di raccolta dati, si limita solo a suggerire
procedure metodologiche standardizzate ed armonizzate.
II.
Esistenza di una grande varietà di fonti di raccolta dati, in base alle
quali possono essere misurate diverse “popolazioni di riferimento”.
III.
Le stime possono differire notevolmente anche se viene utilizzata la
stessa fonte di rilevazione del dato, ciò perché i criteri di registrazione
della popolazione straniera e le condizioni per la concessione degli asili e
dei permessi di soggiorno possono variare tra i Paesi.
ANALISI COMPARATIVA DELLE FONTI STATISTICHE UFFICIALI
INTERNAZIONALI SUL FENOMENO MIGRATORIO

I.
II.


Nessuna delle 6 Fonti Statistiche Internazionali riesce a cogliere il
fenomeno nella sua interezza, dato che si sono riscontrate 2
problematiche fondamentali, che costituiscono i 2 punti di debolezza dei
quadri informativi-statistici forniti dalle rispettive banche dati:
Esautività dei dati
Comparabilità internazionale dei dati
Si presenta un’analisi comparativa delle 6 Fonti Statistiche analizzate, per
rilevare uno schema complessivo sulle affinità e le divergenze emerse in
merito, ai metodi, alle fonti di raccolta dati e ai criteri definitori dei
“soggetti di ricerca”.
Le problematiche inerenti l’esaustività dei dati si riscontrano in
riferimento ai seguenti fattori:
1.
2.
3.
4.
fattore
fattore
fattore
fattore
endogeno
temporale
territoriale
dimensionale.
ANALISI COMPARATIVA
PROBLEMATICHE DI ESAUSTIVITA’ DEI DATI:
FATTORE ENDOGENO, FATTORE TEMPORALE E FATTORE TERRITORIALE









FATTORE ENDOGENO
Le stime quantitative sul fenomeno migratorio non risultano mai totalmente
esaustive, data la natura sfuggente del fenomeno migratorio derivante dalla
diffusa persistenza dei flussi migratori clandestini.
La popolazione straniera rilevata da tutte le Fonti Internazionali risulta
fortemente sotto-enumerata, e ciò può indurre a notevoli distorsioni nella
valutazione del complessivo processo migratorio.
FATTORE TEMPORALE
Il problema dell’esaustività si riscontra in riferimento alla copertura delle serie
storiche 1980-2008, poichè la maggior parte dei data-base presentano delle
profonde lacune rispetto alla reperibilità dei dati riferiti agli anni ’80.
FATTORE TERRITORIALE
I quadri statistici non risultano esaustivi in riferimento alla copertura
territoriale, poichè non sempre sono reperibili gli stessi indicatori o variabili per
tutti i Paesi d’Europa e/o del Mediterraneo.
Le Banche dati maggiormente esaustive, rispetto all’arco temporale 1980-2008 e
alla copertura territoriale, sono fornite dall’UNHCR e dalla WORLD BANK.
In riferimento all’arco temporale 1990-2007 le Nazioni Unite presentano il più
accurato quadro informativo-statistico sui flussi migratori e sui rifugiati.
PROBLEMATICHE DI ESAUSTIVITA’ DEI DATI: FATTORE DIMENSIONALE
•





L’ultima problematica inerente l’esaustività dei dati, deriva dalla facoltà o meno
di cogliere la multidimensionalità del fenomeno migratorio da parte dei sistemi
statistici informativi.
I quadri statistici attuali non sempre riescono a rilevare la totalità delle
componenti del complesso fenomeno migratorio contemporaneo, contraddistinto
da una rete di fattori sociali, politici, economici, culturali, religiosi ed ambientali.
In riferimento alle 6 Fonti Statistiche internazionali analizzate, la banca dati
maggiormente esaustiva, dal punto di vista dimensionale, è il “Demographic and
Economic Database” della CARIM, seguita
dall’”International Migration
Database” dell’OCSE.
Le banche dati meno esaustive sono il “World Migrant Stock Database” delle
Nazioni Unite, e data la sua natura, lo “Statistical Online Population Database”
dell’UNHCR.
CONCLUSIONI
L’offerta statistica attuale, reperibile on line, risulta carente soprattutto
rispetto alle seguenti dimensioni del fenomeno migratorio: emigrazione, dati
socio-anagrafici dei migranti, forza lavoro straniera, permessi di lavoro,
naturalizzazioni e permessi di soggiorno.
Risulta indispensabile la realizzazione di un Sistema Informativo Integrato dei
dati quantitativi relativi al fenomeno migratorio, un incrocio fondamentale per
auspicare una sempre migliore gestione del fenomeno e delle questioni ad esso
sottese.
ANALISI COMPARATIVA
PROBLEMATICHE DI COMPARABILITA’ INTERNAZIONALE:
DIFFERENTI CRITERI DEFINITORI DEGLI STRANIERI

La seconda problematica o punto di debolezza riscontrabile in tutte
le Fonti Statistiche analizzate riguarda la comparabilità
internazionale dei dati, derivante da 2 problematiche:
II.
Assenza di armonizzazione dei criteri di identificazione della
popolazione straniera
Differenze metodologiche nella rilevazione dati.
I.
CRITERI DEFINITORI DEGLI STRANIERI
I.


Le Fonti Statistiche Nazioni Unite, World Bank, Ocse e Carim nel
definire la popolazione di origine straniera si avvalgono
principalmente del criterio del “paese di nascita”. Solo in pochi
Paesi si assume il criterio del “paese di cittadinanza”.
La maggior parte degli uffici statistici di cui si avvale l’Eurostat
assumono il criterio del “paese di cittadinanza”. Solo alcuni Paesi si
avvalgono del criterio del “paese di nascita”.
ANALISI COMPARATIVA
PROBLEMATICHE DI COMPARABILITA’ INTERNAZIONALE:
DIFFERENZE METODOLOGICHE NELLA RILEVAZIONE DEGLI
STRANIERI

a.
b.
c.




Le 6 Fonti Statistiche internazionali si avvalgono per il rilevamento della
popolazione straniera principalmente dei censimenti della popolazione.
LIMITI DEI CENSIMENTI
Periodicità della rilevazione (ogni 10 anni)
Istantaneità della rilevazione
Scarsa Esaustività della rilevazione.
Le Fonti Statistiche per superare tali limiti, spesso si avvalgono anche di
altre fonti di raccolta dati:
La World Bank si avvale dei registri anagrafici.
Le Nazioni Unite e l’ Eurostat si avvalgono dei registri anagrafici e delle
indagini a livello nazionale.
L’Ocse e la Carim utilizzano le seguenti di fonti: registri della popolazione,
indagini sulle forze lavoro e permessi di soggiorno.
ANALISI COMPARATIVA
PROBLEMATICHE DI COMPARABILITA’ INTERNAZIONALE:
DIFFERENZE METODOLOGICHE NELLA RILEVAZIONE DEI RIFUGIATI







L’UNHCR utilizza principalmente i registri per gli stranieri, le indagini ad
hoc e/o i censimenti della popolazione.
Le Nazioni Unite si avvalgono principalmente dei censimenti della
popolazione. Al fine di garantire una stima attendibile del numero di
rifugiati, si avvalgono anche delle stime dell'UNHCR e dell’UNWRA.
L’Eurostat si serve dei registri individuali e dei censimenti della
popolazione.
La World Bank non rileva direttamente i dati sui rifugiati, ma si avvale
delle statistiche dell’ UNHCR e UNRWA.
L’OCSE riprende i dati dell’ UNHCR.
CONCLUSIONI
Sarebbe opportuno considerare come prioritaria l’istituzione di un
patrimonio statistico sul fenomeno migratorio qualitativamente
accettabile, che può essere realizzato solo attraverso la confluenza di
statistiche reperite con procedure standardizzate e armonizzate a livello
internazionale.
DATABASE “MIGRA-EUROMED”: OBIETTIVI
I.
II.
III.
IV.
Sistematizzare in modo organico le varie Fonti Statistiche
Ufficiali Nazionali ed Internazionali sui flussi migratori.
Fornire uno strumento euristico ed un sistema informativostatistico integrato per la rilevazione e l’analisi dei dati
relativi al fenomeno migratorio.
Strutturare una mappatura dei quadri statistici esistenti sui
flussi migratori.
Superare i limiti del quadro statistico attuale, reperibile on
line, caratterizzato da distinte banche dati che non solo non
dialogano tra loro, ma che singolarmente non riescono a
tracciare un quadro statistico organico ed esaustivo.
OGGETTO DI ANALISI (I): PAESI DEL MEDITERRANEO
24 Paesi del Mediterraneo suddivisi in 6 macro-aree:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Arco Latino:
Conca Adriatica:
Fronte Maghrebino:
Flesso Libico-Egiziano:
Facciata Mediorientale:
Ponte Anatolico-Balcanico:
Portogallo - Spagna - Francia - Italia
Slovenia - Croazia - Bosnia/Erzegovina - Serbia - Montenegro
Tunisia - Algeria - Marocco
Egitto - Libia
Siria - Libano - Israele - Giordania - Palestina
Grecia - Turchia - Cipro
OGGETTO DI ANALISI (II): I PAESI EUROPEI
TOTALE: 48 PAESI EUROPEI
DATABASE “MIGRA-EUROMED”: DIMENSIONI ED INDICATORI
I.
POPOLAZIONE
- Popolazione Totale e Tasso di crescita
II.
EMIGRAZIONE
- Per paese di destinazione, genere, età
- Tasso di Emigrazione in base all’istruzione
III.
IMMIGRAZIONE
- Totale e incidenza (%) uomini e donne
- Incidenza (%) immigrati su tot. popolazione
- Immigrati per cittadinanza
- Caratteristiche socio-demografiche
- Tasso annuale di variazione dello stock
- Migrazione netta
IV.
RIMESSE
- Rimesse (BoP)
- Rimesse (% PIL)
- Rimesse su IDE
V.
RIFUGIO E ASILO
- Totale rifugiati per cittadinanza
- Incidenza (%) rifugiati su tot immigrati
- Rimpatri per Paese di origine
- Richieste e Decisioni di Asilo per Paese
VI.
PERMESSI DI SOGGIORNO
- Per caratteristiche socio-demografiche
VII.
ISTRUZIONE E LAVORO
- Tasso di istruzione
- Permessi di lavoro
- Forza Lavoro
VIII. ACQUISIZIONE DI
CITTADINANZA
DATABASE “MIGRA-EUROMED”
FONTI
BANCHE DATI
1.
NAZIONI UNITE

INTERNATIONAL MIGRANT STOCK
2.
EUROSTAT

POPULATION AND SOCIAL CONDITIONS
3.
UNHCR

STATISTICAL ONLINE POPULATION DATABASE
4.
WORLD BANK

WORLD DEVELOPMENT INDICATORS
5.
OECD

INTERNATIONAL MIGRANT DATABASE
6.
UNDP

HUMAN DEVELOPMENT REPORTS
7.
CARIM

DEMOGRAPHIC AND ECONOMIC
Il “Catalogo Dati Migrazioni” riporta la schedatura di ogni Fonte e relativa
Banca Dati sui flussi migratori nel Mediterraneo e nei Paesi europei. Per ognuna
delle Banche Dati vengono elencati tutti i dati reperibili on line suddivisi per:
 Dati - Serie Storiche (dal 1980 al 2008) - Paesi
STRUTTURA DATABASE “MIGRA-EUROMED” (I)
DIMENSIONE
PAESI MEDITERRANEO
INDICATORE
FONTE
FONTE
BANCA DATI
BANCA DATI
PAESI EUROPEI
INDICATORE
FONTE
BANCA DATI
ITALIA E REGIONI
INDICATORE
INDICATORE
FONTE
FONTE
FONTE
FONTE
FONTE
BANCA DATI
BANCA DATI
BANCA DATI
BANCA DATI
BANCA DATI
STRUTTURA DATABASE “MIGRA-EUROMED” (II)
EUROSTAT
NAZIONI UNITE
OECD
UNDP
UNHCR
WORLD BANK
INDICATORE
INDICATORE
INDICATORE
INDICATORE
INDICATORE
INDICATORE
GLOSSARIO METADATI GLOSSARIO METADATI GLOSSARIO METADATI GLOSSARIO METADATI GLOSSARIO METADATI GLOSSARIO METADATI
PUNTI DI FORZA


•

•


UNICITA’
Unico Database, consultabile gratuitamente, che sistematizza in modo
organico l’insieme delle fonti statistiche e delle banche dati sui flussi
migratori in Europa e nel Mediterraneo, disponibili on-line, per offrire
un quadro informativo-statistico multidiscplinare.
IMMEDIATEZZA E ACCESSIBILITA’
Punto di accesso unico a tutte le informazioni sulle migrazioni che
integra i dati provenienti da diverse fonti. Supera i limiti del quadro
statistico attuale, reperibile on line, caratterizzato da distinte banche
dati che singolarmente non riescono a tracciare un quadro organico ed
esaustivo del complesso fenomeno migratorio.
INNOVAZIONE
Strumento innovativo di lavoro che ha consentito di superare la
tradizionale ottica “per fonte dei dati”, offrendo all’utente un set
ampio e coerente di tavole organizzate “per voci tematiche o
dimensioni” (Popolazione, Emigrazione, Immigrazione, etc.). All’interno
delle singole dimensioni sono state raccolte, tavole contenenti
informazioni provenienti da rilevazioni diverse.
FACILE REPERIBILITA’ E COMPARABILITA’ DELLE BANCHE DATI
(DATI E METADATI)
PUNTI DI DEBOLEZZA:
PROBLEMI DI ESAUSTIVITA’ E DI COMPARABILITA’

PROBLEMATICHE DI ESAUSTIVITA’
I.
FATTORE ENDOGENO
II.
FATTORE TEMPORALE
III.
FATTORE TERRITORIALE
IV.
FATTORE DIMENSIONALE

PROBLEMATICHE DI COMPARABILITA’
I.
DISOMOGENEITA’
DEI
CRITERI
POPOLAZIONE STRANIERA
DEFINITORI
II.
DISOMOGENEITA’ DELLE FONTI DI RILEVAZIONE DEL DATO:
1.
Censimenti
2.
Registri degli stranieri
3.
Permessi di Soggiorno
4.
Indagini sulle Forze Lavoro
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
DELLA
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Presentazione di PowerPoint - Istituto di Studi sulle Società del