Io sono Il mio cuore, Signore, Pane Chi viene il a me non avrà più fame Gesù, ha fame e sete di te, e chi crede in me non avrà più sete. il che Pane che dà Vita. la Vita. deldà tuo la amore. (Vangelo di Giovanni) Chi potrà mai dissetare questo cuore Fratello, non vedi di gioia, che anela aqualcosa una comunione C'è Chi potrà mai disaziare grande Fratello, non vedi tavola del aquesto una tenerezza questa insulla fame pane che la afferra ecoppa inche questo ilsopporti miovino, vino, essere, sulla tavola ildelpane cheache verrà spezzato ilvita vino unisce lolascorrere tempo, fedeltà questo desiderio didell'allegria Gesù di spezzata vita, diuna efraternità, offerta, per rinsaldare l'alleanza tra iperdono fratelli, ilin vino della resista qualsiasi prova, come diche un pane che buono attende come diletizia essere uni figli vino di uno Padre? che invade l'esistenza? anche lastesso più terribile? finalmente gustoso ecolmato? forte. Allora tu ci inviti a mangiare lo stesso pane per ritrovare Siamo dei poveri, Signore, poveri Mahanno questo pane non è come coraggio e gioia. Ogni si porta che bisogno dipane ritrovare tutti gli altri, e lanella non solo dentro una storia disua morte eèdidi vita: Allora tu prepari per noi una tavola l'energia perduta fatica ogni una vicenda dimarcire chicchi difratelli spighe, dovuto iledispongono chicco aha cui sederci come tanti giorno, poveri che non diche agricoltori di lontano, mugnai. per far nascere la espiga, e le messi vengono da di risorse inesauribili. Prima o poi Questo pane il corpo del tuo Figlio. state per farne chesono all'apparenza sono così diversi, viene meno laè stritolate nostra scorta di forza, Corpo offerto, donato aglifarina uomini. venirsono una bianca eppure figli dello Padre. difuori serenità e di stesso pace. Tu mi nutri d’amore Tu prepari per noi sulla tavola la coppa del vino, tu ci fai Signore, bere alla gioia Siamo dei poveri, del Regno e ci ricordi che solo il dono Questo corpo di cui la morte solo e ci portiamo dietro l'arsura Corpo umiliato dagli scherni, della vita del tuo Figlio Gesù perdicorpo un breve attimo si è impossessata, tante domande senza risposta, sottoposto alle battiture, ha potuto invertireillaSignore rotta del mondo Sia benedetto Gesù è il verso corpo del Signore risorto di tanti desideri corpo cosparso didelusi, ferite, che un futuro di beatitudine. per il Pane e il Vino che ci dona continua a offrirsi ai croce, fratelli corpo inchiodato alla di tantedolorante richieste d'amore dimenticate. Questo vino ècome il suo cibo sangue, per cambiare la nostra vita! corrono l'avventura del corpo percorso dagli spasimi dell'agonia. Siamo dei logorati dalla strada. ilche sangue dipoveri, un'alleanza nuova edRegno. eterna. Tu mi nutri di gioia Tu mi nutri Grazie, Gesù! della tua stessa Vita! E io, brutto, mi avventavo sulle cose belle da te create. Eri con me ed io non ero con verità te. Mi etenevano lontano te O eterna vera carità e caradaeternità! se non giorno fosseroeinnotte. te, Tuquelle sei il creature, mio Dio, ache, te sospiro neppure esisterebbero. Così la tua Sapienza, per mezzo del quale Mi chiamato, hai gridato, haialimento infranto haihai creato ogni cosa, si rendeva la mianostra sordità. Mi hai abbagliato, della debolezza da bambini. miTardi hai folgorato, e hai finalmente guarito ti ho amato, bellezza tanto antica lae tanto mia cecità. alitato di me nuova,Hai tardi ti hosu amato. e oraEd anelo te. Mi hai toccato eccoache tu stavi dentro ediora me ardo dal desiderio di conseguire la tua pace. e io ero fuori e là ti cercavo. (Sant’Agostino) [email protected] - www.buongiornonelsignore.it Ti ho gustato, Signore, e ora ho fame e sete di te! Sottofondo musicale: Pane di vita nuova – Mons. Marco Frisina Elaborato da Antonio Barone e rifinito da Eugenio