Proposta su modalità di aggiornamento
del programma nazionale del M5S
La seguente presentazione ha il solo scopo di illustrare un’idea su un
possibile modo per permettere a tutti gli attivisti del MoVimento di
aggiornare insieme online il programma nazionale del M5S.
L’idea è nata grazie al contributo di un gran numero di persone,
attraverso commenti e discussioni in rete. Per cui se vi piacerà, sarà
un’altra prova (se mai ne avessimo ancora bisogno
) dell’efficacia
dell’intelligenza collettiva.
Pertanto invito tutti coloro che alla fine della presentazione avranno
domande, dubbi o commenti da fare al riguardo, a non esitare ad
intervenire, per poter migliorare ulteriormente l’idea.
Buona lettura
1
Intro doverosa..
Quanti di noi oggi ritengono che l’attuale programma nazionale del MoVimento necessiti di essere
aggiornato e completato?
A occhio e croce, probabilmente tutti. Anche lo stesso Beppe, che ha più volte toccato la questione.
In effetti nel programma ci sarebbero tanti possibili punti da aggiungere e forse anche interi argomenti, che
al momento non sono neanche accennati.
Tanti sono anche i motivi per cui aggiornarlo.. Per brevità eccone due, che da soli sono più che sufficienti:
1)
Per mostrare ai cittadini che siamo pienamente consapevoli di quello che facciamo e per mostrare
come l'intelligenza collettiva possa far sì che qualunque gruppo eterogeneo di persone diventi
molto capace e competente in ogni argomento. Cioè, sostanzialmente, il primo motivo è (in senso
buono
) "mostrare gli attributi" al popolo Italiano, creando un programma nazionale che
nessuno dei partiti abbia mai fatto: un programma con frasi chiare, sintetiche e dirette, senza giri
di parole in politichese e senza demagogia, ma che spieghi esattamente cosa vorremmo fare, su
ogni possibile argomento, così che i cittadini riconoscano che un programma scritto dai cittadini
stessi, senza l’intermediazione di un partito, sia il migliore programma che si possa scrivere.
2)
L'altro motivo è che un programma creato dai cittadini permetterà ai nostri eletti di sapere
esattamente cosa vorrebbe la maggioranza dei cittadini stessi. Quindi per un principio ispirato alla
nostra tanto desiderata e amata democrazia diretta. E più grande sarà il programma (cioè più temi
tratterà), minore saranno i casi in cui i nostri eletti si troveranno a dover affrontare argomenti per
i quali non conoscono la volontà diretta della maggioranza dei cittadini.
2
Bene, ma tutto questo discorso funziona solo se sono direttamente i cittadini (o,
quantomeno, gli attivi) a scrivere il programma, proprio come si fa in un qualunque gruppo
M5S a livello locale.
A questo punto però c’è una domanda che inizia a frullarci in testa..
“Come accidenti si fa a scrivere un programma dal basso a livello nazionale senza creare
confusione???”
E’ proprio a questa domanda che la proposta descritta nel seguito intende dare una risposta.
Il fulcro della possibile soluzione che analizzeremo insieme, come già detto all’inizio,
proviene da una sintesi e una riorganizzazione di un pensiero espresso da molte persone e,
presumibilmente, condivisibile da molti altri. Questo fulcro, attorno a cui si sviluppa l’idea
vera e propria, consiste nell’aggiornamento del programma tramite gruppi di lavoro tematici
nazionali online.
Certo, detta così la domanda resta.. “Come..??”
Ecco quindi in cosa consiste la proposta: una modalità (non senza dettagli e qualche
tecnicismo) con cui rendere ciò possibile.
3
Idea generale
Il punto di partenza, che tuttavia nel seguito dobbiamo sempre tenere ben presente per
poter comprendere pienamente la proposta, è proprio il fulcro attorno al quale si sviluppa
l’idea stessa: gruppi di lavoro tematici nazionali online.
Bene.. Fin qui tutto abbastanza scontato: per fortuna i tuttologi non esistono.. Ognuno ha
alcune determinate competenze, che dovrebbe mettere al servizio degli altri per poter
migliorare il mondo in cui viviamo e (almeno per iniziare..
) per aggiornare il nostro
programma.
Per cui il modo migliore per permettere che ciò avvenga è creare, appunto, dei gruppi di
lavoro tematici nazionali, in cui ognuno possa “riversare” le proprie particolari competenze
e conoscenze.
E’ altrettanto ovvio che questi gruppi di lavoro debbano lavorare online, per permettere a
tutti di parteciparvi.
Già, online.. Ma dove?
In realtà anche questo è abbastanza ovvio: l’unico luogo virtuale di lavoro possibile è la
stessa sede virtuale del MoVimento, cioè il nostro portale nazionale, a cui si accede
attraverso il blog di Beppe.
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Riuscite a pensare a qualcos’altro di ovvio? Forse un’altra cosa ci sarebbe..
E riguarda il forum nazionale presente sul portale:
E’ un casino. Inutile girarci attorno.
Certo, è diviso in aree tematiche, come servirebbe ai gruppi di lavoro.. Ma il forum è più uno spazio
generico di discussione sui vari temi, mentre servirebbe uno strumento progettato appositamente
per creare insieme il programma.. Infatti, per esempio, sul forum il sistema dei voti funziona male
(permette di votare solo le proposte, non anche le modifiche apportate alle stesse attraverso i
commenti), inoltre così com’è ora è molto confuso.. ed è già stracolmo.. Mentre per scrivere il
programma bisognerebbe partire da zero.
In sostanza, quindi, si può lasciare il forum così com’è (uno spazio generico di discussione..
possibilmente migliorandolo.. per esempio con l’integrazione di piattaforme quali Agorà2.0 o con
le modifiche annunciate da Grillo e Casaleggio) ed inserire nel portale uno strumento nuovo (cioè
quello che stiamo per descrivere), studiato apposta per permettere a tante persone di creare
insieme il programma nel modo più semplice, ma allo stesso tempo dettagliato, possibile.
Inoltre l’inserimento, nella home del portale, di una sezione dedicata appositamente alla stesura
collettiva del programma testimonierà una grande trasparenza e partecipazione dal basso.
Quindi, ricapitolando, sarebbe molto utile e gradita nel portale la
presenza di una nuova sezione, cui si accede con un link (bello grosso..)
nella home del portale stesso.
Senza usare troppi giri di parole, questo link nella home del portale
potrebbe essere semplicemente “Programma”, oppure “Scriviamo
insieme il programma”.. Insomma una cosa del genere.
Programma
5
Struttura del programma e della pagina per crearlo
Bene, a questo punto, una volta entrati nella pagina principale relativa alla creazione del programma, ci
troveremo davanti le macro-aree tematiche (relative ai macro-gruppi di lavoro). Quindi la “home” del
programma sarà suddivisa allo stesso modo di come sarà poi effettivamente suddiviso il programma.
Potrebbe essere poi molto utile suddividere ogni macro-area in diverse micro-aree tematiche, all’interno
delle quali sviluppare le proposte del programma.
Insomma, l’ideale sarebbe strutturare allo stesso modo il programma e la home per crearlo.
Chiariamo subito questo punto, perché è cruciale.
Analizziamo, a titolo esemplificativo, alcune ipotetiche parti estrapolate dal programma:
Stato e Cittadini:
A. Distruzione della casta:
•
•
•
Macro-aree tematiche
Eliminazione di tutti i privilegi dei parlamentari
Massimo due mandati
…
Micro-aree tematiche
B. No agli sprechi della pubblica amministrazione:
•
•
Abolizione delle province
…
Proposte
C. Democrazia diretta:
•
•
Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum
…
Ambiente ed Energia:
A. Rifiuti zero:
•
•
Chiusura graduale di tutti gli inceneritori e le discariche entro 10 anni
…
B. Energia:
•
•
Incentivazione della produzione distribuita di energia da fonti rinnovabili
…
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La suddivisione del programma (e della home per crearlo) in 3 diversi livelli (macro-aree
tematiche, micro-aree tematiche, e proposte) permette di evitare confusione e garantisce ad
ogni lettore (e ad ogni attivista che partecipa alla sua creazione dal basso) una maggiore
efficacia nel trovare subito quello che cerca, come testimoniano le esperienze di molti gruppi
locali del M5S, che hanno strutturato il programma in questo modo.
Insomma, il programma in questo modo potrebbe essere molto più ordinato e di facile
consultazione (fattori da non sottovalutare in un programma, come quello nazionale
appunto, che alla fine dei lavori potrebbe essere anche parecchio lungo, visto che le idee di
certo non mancano
).
Bene, a questo punto, quindi, tutto il lavoro diventa scrivere insieme questi 3 livelli di
programma.
Come?
Finalmente.. Eccoci arrivati ai dettagli
L’idea vera e propria inizia da qui
Per quanto possa sembrare forse un po’ complicato e macchinoso, c’è un unico modo per
scrivere tutti insieme online questi 3 livelli del programma senza creare confusione: farlo in 3
fasi temporali diverse.
Nel seguito capiremo il perché e analizzeremo ognuna delle 3 fasi separatamente. Alla fine
dovrebbe essere chiaro il risultato.
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Tre fasi
Proveremo ora ad analizzare il motivo principale della suddivisione del lavoro di scrittura del
programma in 3 diverse fasi temporali. Tutto sarà completamente chiaro, però, solo dopo aver
capito pienamente anche come si svolgeranno singolarmente le 3 fasi.
Dunque, è chiaro che tutti devono avere la possibilità di esprimere un proprio parere in ognuno
dei 3 livelli. Quindi tutti devono poter proporre una nuova macro-area o micro-area, o una
nuova proposta. Tutti devono poter suggerire di chiamare una macro-area o una micro-area in
un modo piuttosto che in un altro, cambiando le parole usate, o suggerire di modificare il testo
di una proposta, per migliorarla. Tutti devono poter suggerire di spostare una proposta da una
micro-area tematica ad un’altra, o di spostare una micro-area da una macro-area tematica ad
un’altra.
E’ chiaro che tutto ciò va in qualche modo “votato”, deciso da tutti, facendo naturalmente
attenzione affinché ognuno valga davvero uno nelle varie scelte da fare per inserire, cambiare,
modificare, rinominare, aggiungere, togliere, bocciare..
Ora immaginate di dover fare tutto questo contemporaneamente per i 3 livelli strutturali del
programma, in centinaia (nella migliore delle ipotesi) di persone al giorno. Sarebbe il Caos
assoluto e puro: tutto si trasformerebbe completamente ogni giorno, annullando gli sforzi fatti
da ognuno per provare a migliorare il programma.
Ma, certo, può non essere facile capire questi problemi senza conoscere concretamente il
modo in cui tutto funzionerà.
Per cui iniziamo subito ad analizzare la prima fase.
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Fase 1: Macro-aree
La prima fase consiste nel decidere le macro-aree tematiche del programma, ovvero i (pochi)
titoli grossi che divideranno il programma in diverse sezioni, in ognuna delle quali verrà poi
sviluppata una parte del programma inerente, appunto, ad un macro-argomento.
Queste macro-aree saranno, quindi, le stesse in cui verrà divisa la pagina principale
(all’interno del portale) dedicata alla scrittura collettiva del programma, e che, quindi,
individueranno poi i primi macro-gruppi di lavoro online.
Il risultato finale di questo processo decisionale sarà una suddivisione della pagina di
creazione del programma (e del programma stesso) per esempio fatta così:
STATO E CITTADINI
AMBIENTE ED ENERGIA
ECONOMIA, WELFARE E SALUTE
TRASPORTI E INFRASTRUTTURE
ISTRUZIONE E INFORMAZIONE
(è solo un esempio..)
Si tratta, cioè di trovare i macro-argomenti che
possano contenere ogni possibile proposta.
Indicativamente questi macro-argomenti in tutto
saranno 5, massimo 10.
Per cui, vista la “semplicità” di questo compito, si
potrebbe dare a questa fase una durata massima
di circa un mese.
Ma andiamo con ordine.
Vediamo come funzionerà tecnicamente il processo decisionale per scrivere questo primo
livello del programma.
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Partiamo da zero.
Un utente (che sia pienamente iscritto al portale, cioè la cui identità sia stata accertata tramite
l’invio della scannerizzazione di un documento di identità), una volta fatto il login al portale,
potrà entrare nella pagina dedicata alla stesura collettiva del programma, tramite l’apposito
link messo bene in vista, da qualche parte in alto nella home.
Ora (volendo partire proprio da zero..) supponiamo che egli sia la prima persona ad entrare in
questa nuova sezione del portale, che, quindi, sarà ovviamente vuota.
Egli avrà la possibilità di proporre un macro-argomento (o più di uno.. tutti quelli che vuole..) e
di inserire sotto la sua proposta un breve commento (magari per spiegare perché ritiene che
quello che lui ha scritto debba costituire un macro-argomento a parte, quali sono i microargomenti che secondo lui possono essere contenuti, ecc..).
Supponiamo scriva:
Macro-argomento:
Stato e cittadini
Commento:
Secondo me è un argomento molto grande e importante, che può contenere diversi micro argomenti,
quali: “no alla casta”, “no agli sprechi della P.A.”, “Strumenti di Democrazia Diretta”, e tanti altri,
ognuno dei quali può contenere diverse proposte.
Quindi io credo che questo debba costituire un macro argomento a parte.
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Dopo aver inserito questa sua proposta di macro argomento, esso avrà automaticamente un
voto per il contenuto (cioè un voto positivo affinché il tema da lui proposto costituisca un
macro argomento a parte) ed un voto per la forma (cioè un voto positivo affinché il macro
argomento da lui proposto sia scritto con quelle parole).
Dopo di lui entra nella pagina un altro utente, vede che finora l’unica proposta di macro
argomento inserita è “Stato e cittadini” e pensa di essere d’accordo sul fatto che essa
costituisca un macro argomento a parte. Quindi clicca sulla voce “Stato e cittadini” presente
nella pagina principale ed entra nella pagina relativa a quella proposta di macro argomento.
Legge il commento di Utente1 e vede che la sua proposta di macro argomento ha un voto per il
contenuto e uno per quella forma.
Essendo d’accordo che essa costituisca un macro argomento a parte, Utente2 aggiunge un voto
per il contenuto (cliccando su un pulsante), però, non essendo d’accordo per la forma,
commenta la proposta di Utente1 (sotto il suo commento) e, per esempio, scrive:
Sono d’accordo che questo costituisca un macro argomento a parte, però io scriverei “Stato e
Cittadini” con la C maiuscola, non “Stato e cittadini”.
(i commenti alle varie proposte, ad ogni livello, dovranno essere brevi, per non creare troppa
confusione, con un limite di, ad esempio, 3000 caratteri a commento, che sono comunque
sufficienti per scrivere diverse frasi di media lunghezza.. Per discussioni più lunghe c’è sempre il
forum del portale..).
Utente2 aggiunge quindi una nuova forma (appunto “Stato e Cittadini”) a quella proposta di
macro argomento e, volendo, può commentare la sua forma, spiegando perché secondo lui è la
migliore. Questa nuova forma avrà quindi automaticamente un voto per la forma.
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Ora nella pagina principale per la scrittura del programma c’è quindi una sola proposta di
macro argomento, presente nella forma “Stato e Cittadini” e non “Stato e cittadini” perché, a
parità di voti per la forma (al momento le due forme hanno un voto ciascuna), si presume che
l’ultima ad essere stata aggiunta cronologicamente sia stata recentemente votata da più utenti
(ma, certo, al momento hanno un solo voto ciascuna, quindi è abbastanza inutile porci il
problema..).
Dopo Utente2, entra nella pagina principale per la scrittura del programma Utente3, che quindi
vede solo la proposta di macro argomento “Stato e Cittadini”. Ci clicca sopra e si apre la scheda
di questa proposta di macro argomento. Vede che essa ha 2 voti per il contenuto, ha 2 forme
proposte (con un voto ciascuna), legge i commenti, poi (essendo d’accordo che essa costituisca
un macro argomento a parte) aggiunge un voto per il contenuto (cliccando su un pulsante) e
(essendo d’accordo con Utente2) aggiunge un voto alla forma “Stato e Cittadini” (cliccando su
un altro pulsante).
Poi Utente3 torna nella pagina principale e crea una nuova proposta di macro argomento.
Supponiamo che scriva:
Macro-argomento:
Energia
Commento:
Secondo me è un argomento molto grande e importante, che può contenere diversi micro argomenti,
quali: […ecc…] , ognuno dei quali può contenere diverse proposte.
Quindi io credo che questo debba costituire un macro argomento a parte.
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Quindi questa sua nuova proposta di macro argomento avrà automaticamente 1 voto per il
contenuto e 1 voto per la forma.
A questo punto nella pagina principale per la scrittura del programma ci saranno 2 distinte
proposte di macro argomenti: una nella forma “Stato e Cittadini” (cioè nella forma che tra le
2 esistenti ha al momento più voti) e una nella forma “Energia” (visto che al momento ha
una sola forma proposta).
Dopo Utente3, entra nella pagina per la scrittura del programma Utente4, che quindi vede 2
proposte di macro argomenti. Clicca su “Stato e Cittadini”, e si apre la scheda di questa
proposta di macro argomento. Vede che essa ha 3 voti per il contenuto, ha 2 forme proposte
(una con 2 voti e una con 1 voto), legge i commenti, poi (essendo d’accordo che essa
costituisca un macro argomento a parte) aggiunge un voto per il contenuto e (essendo
d’accordo con Utente2) aggiunge un voto alla forma “Stato e Cittadini”.
Poi Utente4 torna nella pagina principale e clicca sulla proposta di macro argomento
“Energia”. Gli si presenta davanti la scheda relativa ad essa e vede che ha 1 voto per il
contenuto, ha 1 forma proposta (con 1 voto), legge il commento di Utente3, poi (non
essendo d’accordo che essa costituisca un macro argomento a parte) aggiunge una
bocciatura per il contenuto.
Chiariamo questo aspetto..
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Una proposta di macro argomento può ricevere una bocciatura per il contenuto per 3 motivi:
1) l’utente non è d’accordo sul contenuto stesso (ad esempio, se qualcuno inserisce una proposta di
macro argomento del tipo “Sì al nucleare”, riceverà 10mila bocciature per il contenuto..)
2) l’utente non è d’accordo che quella proposta costituisca un macro argomento (ad esempio, se
qualcuno inserisce una proposta di macro argomento del tipo “No agli sprechi della P.A.”, un altro
utente può ritenere che non essa costituisca un macro argomento, ma piuttosto un micro
argomento che andrà poi inserito in un altro macro argomento, e aggiungerà una bocciatura per
quella proposta di macro argomento perché non la ritiene tale, non perché non è d’accordo con la
frase in sé..)
3) l’utente non è d’accordo che quella proposta possa costituire un macro argomento a parte ma
debba essere integrata con qualcos’altro (ad esempio, se qualcuno inserisce una proposta di macro
argomento del tipo “Energia”, un altro utente può ritenere che essa non debba costituire un macro
argomento a parte, ma debba costituire un macro argomento insieme ad un altro tema.. aggiungerà
quindi una bocciatura per quella proposta di macro argomento e creerà una nuova proposta di
macro argomento del tipo “Ambiente ed Energia”).
Ovviamente quando un utente aggiunge una bocciatura per il contenuto ad una proposta di macro
argomento, non può votare per nessuna delle forme che sono state espresse per essa.. Una forma di
una proposta di un macro argomento potrà essere votata (oppure si potrà aggiungere ad essa una
nuova forma) solo se prima si aggiunge il proprio voto al contenuto della proposta stessa (e,
ovviamente, si potrà votare per una sola delle forme possibili). Inutile dire che, naturalmente, un
utente potrà o bocciare o promuovere il contenuto di una proposta.. non potrà fare entrambe le
cose.
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Torniamo alla situazione che stavamo analizzando.
Utente4 ha appena bocciato per il contenuto la proposta di macro argomento “Energia” che
era stata creata da Utente3.
Utente4 torna nella pagina iniziale, dove adesso c’è una situazione di questo tipo:
Macro-argomenti promossi:
Stato e Cittadini
Macro-argomenti in parità:
Energia
Macro-argomenti bocciati:
Cioè, la proposta di macro argomento “Stato
e Cittadini” ha ricevuto, per il contenuto, più
voti positivi (4 in questo caso) che
bocciature (0 in questo caso).
Mentre la proposta di macro argomento
“Energia” ha ricevuto, per il contenuto, un
numero di voti positivi pari al numero di
bocciature.
Al momento non ci sono proposte di macro
argomenti bocciate (cioè che abbiano
ricevuto, per il contenuto, più bocciature che
voti positivi).
Alla fine della prima fase di scrittura del programma, saranno inserite in esso solo le proposte
di macro argomenti che saranno state promosse (cioè che alla fine avranno, per il contenuto,
più voti positivi che bocciature).
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Supponiamo che a questo punto Utente 4 crei una nuova proposta di macro argomento, per
esempio:
Macro-argomento:
Ambiente ed Energia
Commento:
Secondo me questi due temi dovrebbero costituire un macro argomento unico, perché ci sono diversi
possibili micro argomenti che toccano entrambi i temi, quali ad esempio: […ecc…] , ognuno dei quali
può contenere diverse proposte.
Questa nuova proposta di macro argomento avrà quindi automaticamente un voto per il
contenuto e uno per la forma.
In questo momento arriva Utente5, che come gli altri 4, aggiunge un voto per il contenuto
alla proposta di macro argomento “Stato e Cittadini” e un voto per la sua forma attualmente
più votata, cioè appunto “Stato e Cittadini”.
Poi aggiunge una bocciatura per il contenuto alla proposta di macro argomento “Energia”,
aggiunge un voto per il contenuto alla proposta di macro argomento “Ambiente ed Energia”,
ed aggiunge un voto per la forma “Ambiente ed Energia” per questa proposta di macro
argomento.
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In questo momento arriva Utente6 nella pagina di scrittura collettiva del programma.
La situazione che si trova davanti è:
Macro-argomenti promossi:
Stato e Cittadini
Ambiente ed Energia
Macro-argomenti in parità:
Macro-argomenti bocciati:
Utente6 entrerà nelle schede relative a
ciascuna proposta di macro argomento e
vedrà che:
“Stato e Cittadini” ha 5 voti per il contenuto
e 4 voti per quella forma (mentre c’è un’altra
forma, cioè “Stato e cittadini”, con un solo
voto)
“Ambiente ed Energia” ha 1 voto per il
contenuto e 1 voto per quella forma
“Energia” ha 2 bocciature e 1 voto per il
contenuto e 1 voto per la forma.
Energia
Utente6 voterà o boccerà quello che ritiene opportuno, proporrà eventuali nuove forme ad
alcuni macro argomenti, proporrà eventualmente anche nuovi macro argomenti e
commenterà ciò che vuole.. (ormai abbiamo capito come funziona..).
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Finché non si raggiunge la data di scadenza per questa prima fase di scrittura collettiva del
programma, ogni utente potrà cambiare idea su ogni singola scelta che aveva fatto in passato:
chi vorrà potrà togliere il voto per il contenuto che aveva dato ad una proposta di macro
argomento (e automaticamente verrà tolto anche il voto che aveva dato ad una tra le forme
proposte), e potrà invece scegliere di dare a quella stessa proposta una bocciatura, oppure
potrà cambiare la propria scelta tra le possibili forme presentate, ecc..
Supponiamo che una volta raggiunto il termine per la prima fase (quindi dopo 3, massimo 4
settimane), si sia arrivati ad un primo livello del programma così strutturato:
STATO E CITTADINI
AMBIENTE ED ENERGIA
ECONOMIA, WELFARE E SALUTE
TRASPORTI E INFRASTRUTTURE
ISTRUZIONE E INFORMAZIONE
Come si fa a decidere in che ordine vanno messi questi 5 macro argomenti? Cioè, va prima
“Stato e Cittadini” o “Ambiente ed Energia”? O forse “Istruzione e Informazione”?
Semplice: si fa una votazione
Ogni utente potrà scegliere (entro pochi giorni), per ognuno dei 5 macro argomenti (decisi
dall’intelligenza collettiva), in che posto vuole che esso si trovi all’interno del programma.
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A questo punto il primo livello del programma sarà completato.
Si intuisce, anche solo da questo primo livello, che la responsabilità che hanno gli attivisti nello
scrivere insieme il programma è enorme. Potranno fare in modo che un punto faccia parte o
meno del programma elettorale di un movimento di cittadini che si presenta alle elezioni
nazionali! Il nostro programma sarà diffuso in lungo e in largo in tutta Italia, soprattutto in
rete.. Quindi tantissime persone lo guarderanno e dovranno scegliere se dare o meno fiducia a
questo gruppo di cittadini che vuole entrare nel più alto livello delle istituzioni! E decideranno
anche (e forse soprattutto) in base ai contenuti espressi nel nostro programma!
Come dice spesso Beppe, nessuno può più stare fermo a lamentarsi.. Tutti si devono informare
e devono attivarsi per provare a cambiare il nostro Paese. Ognuno di noi deve iniziare a
rischiare qualcosa.
Bene, questo sarà un importante passo per tutti noi cittadini attivi nel MoVimento 5 Stelle:
dovremo rischiare parecchio e iniziare a prenderci le nostre responsabilità a livello nazionale,
scrivendo tutti insieme il nostro programma, in un modo (come questo che stiamo analizzando)
che faccia sì che ognuno valga davvero uno!
Ma andiamo con ordine
Analizziamo la seconda fase di questa possibile modalità di scrittura collettiva del programma.
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Fase 2: Micro-aree
L’obbiettivo ora è scrivere insieme i micro argomenti in cui suddividere ciascuno dei macro
argomenti scelti nella prima fase. Quindi si tratta di scrivere il secondo livello del programma.
Già qui iniziano ad essere importanti le particolari competenze di ogni attivista.
Ciascun macro argomento alla fine avrà indicativamente tra i 3 e i 10 micro argomenti, quindi
tutto sommato anche qui il tempo necessario per completare questo compito non è
elevatissimo (soprattutto se ognuno si concentra, appunto, sui temi in cui ha maggiori
competenze e conoscenze.. ma ovviamente ognuno è libero di partecipare alla stesura di tutti
gli argomenti che vuole..
). Per cui a questa seconda fase si potrebbe dare una durata
massima di circa 2 mesi.
Supponiamo che uno dei macro argomenti decisi nella prima fase sia “Stato e Cittadini”.
Il risultato della seconda fase sarà, per esempio, una suddivisione per questo macro argomento
del tipo:
Stato e Cittadini:
A) Distruzione della casta
B) No agli sprechi della Pubblica Amministrazione
C) Democrazia diretta
Ma, anche qui, andiamo con calma e analizziamo un passo per volta.
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Partiamo da zero. Supponiamo che la seconda fase sia appena iniziata.
Utente1, attraverso il link “Programma” presente nella home del portale, entra nella pagina
principale per la stesura collettiva del programma.
Troverà i macro argomenti decisi nella prima fase. Ad esempio:
STATO E CITTADINI
AMBIENTE ED ENERGIA
ECONOMIA, WELFARE E SALUTE
TRASPORTI E INFRASTRUTTURE
ISTRUZIONE E INFORMAZIONE
Utente1 entra nel macro argomento “Stato e
Cittadini” e vede che lì nessuno ha ancora inserito
una proposta di micro argomento.
Egli naturalmente ha la possibilità di proporne uno o
più, magari con un breve commento per spiegare il
motivo della sua proposta (anche qui i commenti
avranno un numero limitato di caratteri, sufficienti
per scrivere qualche frase, ma tali da non intasare
questo strumento di commenti e discussioni, per le
quali c’è sempre il forum..).
Supponiamo quindi che all’interno di “Stato e Cittadini” Utente1 faccia una proposta di micro
argomento di questo tipo:
Micro-argomento:
No alla casta
Commento:
Secondo me questo tema dovrebbero costituire un micro argomento a parte, perché potrebbe
contenere diverse possibili proposte.
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Il funzionamento ora è lo stesso della prima fase per il primo livello del programma, solo che
adesso si lavorerà all’interno di ognuno dei macro argomenti.
Automaticamente la proposta di Utente1 avrà un voto per il contenuto e un voto per quella
forma.
Poi arriva Utente2, che entra anche lui in “Stato e Cittadini”, vede la proposta di micro
argomento di Utente1, ed essendo d’accordo sul creare un micro argomento per quei temi
aggiunge il suo voto per il contenuto, poi essendo anche d’accordo sullo scrivere quella
proposta di micro argomento in quel modo, aggiunge il suo voto per la forma.
Ora, quindi, quella proposta di micro argomento (all’interno del macro argomento “Stato e
Cittadini”) ha 2 voti per il contenuto e 2 voti per la forma.
Poi arriva Utente3, che entra anche lui in “Stato e Cittadini”, vede la proposta di micro
argomento di Utente1, ed essendo d’accordo sul creare un micro argomento per quei temi
aggiunge il suo voto per il contenuto, però, per esempio, ritiene che per quel tema bisogna
essere più duri (ed eventualmente, per spiegare perché la pensa così, risponde al commento di
Utente1, sotto la sua forma per quella proposta).. Inserisce quindi un’altra forma per quella
proposta di micro argomento: “Distruzione della casta e dei suoi privilegi” (eventualmente
aggiungendo un commento alla forma che ha aggiunto, spiegando perché ritiene sia meglio
scriverla in quel modo). Questa forma avrà quindi automaticamente anch’essa un voto
favorevole.
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Poi Utente3 aggiunge un’altra proposta di micro argomento all’interno del macro argomento
“Stato e Cittadini”.
Supponiamo aggiunga: “No agli sprechi della Pubblica Amministrazione”. Questa proposta avrà
quindi automaticamente 1 voto per il contenuto e 1 voto per quella forma.
Poi arriva Utente4 che entra anche lui in “Stato e Cittadini” e si troverà davanti questa
situazione:
No alla casta
No agli sprechi della Pubblica Amministrazione
Entra in “No alla casta” e vede che quella proposta di micro argomento ha 3 voti favorevoli per
il contenuto e che per essa sono state inserite 2 forme, una che al momento ha 2 voti e una
che ne ha uno solo.
Utente4 aggiunge anche il suo voto per il contenuto e vota la forma “Distruzione della casta e
dei suoi privilegi”, perché ha letto il commento di Utente3 e lo ha convinto.
Poi Utente4 apre l’altra proposta di micro argomento inserita da Utente3 e aggiunge un voto
per il contenuto e un voto per quella forma.
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A questo punto entra Utente5, che però ora all’interno di “Stato e Cittadini” trova una
situazione di questo tipo:
Distruzione della casta e dei suoi privilegi
No agli sprechi della Pubblica Amministrazione
La prima proposta di micro argomento viene visualizzata in quella forma perché tra le 2 forme
esistenti, che hanno pari voti, si presume che per quella inserita cronologicamente dopo le
persone abbiano votato dopo, e che quindi per qualche motivo la maggioranza stia cambiando
in fretta opinione (ma naturalmente questo è un discorso che ha senso solo quando si parla di
grandi numeri, non di 2 voti pari.. E naturalmente questo discorso vale solo per la
visualizzazione della proposta, non anche per la decisione di quale forma si debba usare nel
programma.. Cioè, se il giorno di scadenza della seconda fase le due forme saranno ancora in
parità, per esempio con 400 voti ciascuna, si può rimandare la scadenza della stessa finché
una delle due forme non supera l’altra con, ad esempio, almeno 10 voti di scarto).
Arriveranno quindi altri utenti, che inseriranno nuove proposte di micro argomenti, voteranno
o bocceranno quelle già presenti, inseriranno per esse nuove forme, ecc.
Tutto ciò avverrà dentro ciascun macro argomento.
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Una proposta di micro argomento potrebbe essere bocciata per 4 motivi (di cui i primi 3 sono
gli equivalenti dei 3 motivi per i quali un utente durante la prima fase poteva scegliere di
bocciare una proposta di macro argomento):
1) l’utente non è d’accordo sul contenuto stesso (ad esempio per una proposta di micro
argomento del tipo “Sì al nucleare”..)
2) l’utente non è d’accordo che quella proposta costituisca un micro argomento (ma ritenga sia
una proposta specifica, che non può contenere altre proposte, e che quindi vada inserita nel
terzo livello del programma)
3) l’utente non è d’accordo che quella proposta possa costituire un micro argomento a parte
ma debba essere integrata con qualcos’altro
4) l’utente non è d’accordo che quella proposta possa costituire un micro argomento
all’interno di quel macro argomento, ma ritiene che rientri nei temi trattati da un altro macro
argomento e che quindi debba essere spostato lì (in questo caso è bene fare un copia-incolla
del testo ed inserirla in quello che si ritiene il corretto macro argomento, altrimenti si può
segnalare attraverso i commenti, sotto quella stessa proposta di micro argomento, che sì è
favorevoli ad essa, ma all’interno di un altro macro argomento, così che l’autore pensi lui
stesso a spostarla).
Naturalmente anche qui, quando un utente aggiunge una bocciatura per il contenuto ad una
proposta di micro argomento, non può votare per nessuna delle forme che sono state
espresse per essa (si potrà votare per una delle forme presenti solo se prima si aggiunge il
proprio voto al contenuto della proposta stessa).
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Alla scadenza del tempo previsto per questa seconda fase (ad esempio 2 mesi), verrà creato il
secondo livello del programma, prendendo (per ogni macro argomento) tutte le proposte di
micro argomenti che saranno state promosse (cioè che avranno un numero di voti favorevoli
maggiore del numero di bocciature), ognuna delle quali sarà scritta nella forma che avrà avuto
più voti tra tutte le forme proposte.
Anche qui, chi deciderà l’ordine di inserimento dei vari micro argomenti decisi all’interno dei
relativi macro argomenti del programma?
Lo deciderà una votazione: ogni utente avrà alcuni giorni per entrare in ogni macro argomento
e votare quale micro argomento debba essere il primo, quale il secondo, ecc.. Quindi si
tireranno le somme e a quel punto anche il secondo livello del programma sarà completo.
Tutto ciò di cui abbiamo parlato finora è stato analizzato quasi come fosse una “storiella”..
Un utente che entra, propone, vota, se ne va e un altro che arriva e fa altrettanto.. In realtà
queste operazioni saranno effettuate anche da decine e decine (forse centinaia) di persone
contemporaneamente.. Quindi servono strumenti informatici che possano gestire
correttamente tutto ciò (ovviamente lavorando su dei database).
In ogni caso non è nulla di straordinario.. Tutto questo sistema è realizzabile in un tempo
abbastanza breve e con poche energie
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Fase 3: proposte specifiche
Analizziamo ora la terza ed ultima fase del processo di scrittura collettiva del programma, che
consiste nello scrivere il terzo livello del programma, cioè le singole proposte specifiche
all’interno dei vari micro argomenti presenti in ogni macro argomento.
Le cose ora si complicano un po’..
All’inizio di questa fase ci troveremo in una situazione di questo tipo:
Nella pagina principale dedicata alla stesura collettiva
del programma ci saranno i macro argomenti scelti nella
prima fase (ad esempio questi qui a fianco).
Si potrà entrare in ognuno di essi e in questo modo si
accederà alla pagina con l’elenco dei micro argomenti
scelti nella seconda fase per quel macro argomento
selezionato.
STATO E CITTADINI
AMBIENTE ED ENERGIA
ECONOMIA, WELFARE E SALUTE
TRASPORTI E INFRASTRUTTURE
ISTRUZIONE E INFORMAZIONE
Supponiamo di entrare in “Stato e Cittadini”. Al suo interno ci saranno, ad esempio, i seguenti
micro argomenti:
Si potrà entrare in ognuno di essi e
A) Distruzione della casta
ci si troverà, quindi, nella pagina
B) No agli sprechi della Pubblica Amministrazione
dedicata alla scrittura collettiva delle
C) Democrazia diretta
singole proposte specifiche del
programma, inerenti a quel micro
argomento.
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Ora, è plausibile che alla fine alcuni micro argomenti arrivino a contenere anche decine di singole
proposte specifiche.
E’ naturale, quindi, che sarà quasi impossibile, per ogni persona, poter seguire i lavori all’interno di
tutti i micro argomenti di tutti i macro argomenti. Per cui è ovvio che a questo punto sarà necessaria
e automatica una divisione dei compiti in tanti micro gruppi di lavoro, in ognuno dei quali saranno
utili alcune determinate competenze piuttosto che altre.
Pertanto, ogni persona sarà quasi “costretta” a partecipare (almeno inizialmente) solo ai lavori dei
temi in cui ha maggiori competenze, visto che nessuno avrà materialmente il tempo per seguire
tutto (ma naturalmente ognuno è libero di seguire tutti i temi che vuole, se crede di farcela..
).
Prima di analizzare il funzionamento di questa terza fase, potremmo fare una considerazione..
Potrebbe essere utile scrivere il programma in due diverse versioni: una “breve”, che contenga, cioè,
i normali 3 livelli del programma (macro argomenti, micro argomenti, e proposte specifiche), e una
versione “lunga”, che contenga, oltre ai 3 livelli del programma, anche un paragrafetto di una
manciata di righe sotto ogni proposta specifica, che spieghi il motivo per cui abbiamo inserito quella
proposta nel nostro programma.
Dobbiamo pensare, infatti, che ci sono tantissime persone in Italia che, purtroppo, non hanno
neanche sentito mai parlare del MoVimento 5 Stelle. Ed è molto probabile, quindi, che non siano
affatto informate sulla maggior parte dei temi a noi più cari.
La versione lunga servirà a informare il lettore su ogni singola questione affrontata nel nostro
programma, facendo in modo che capisca l’importanza di ogni singola scelta programmatica in esso
contenuta.
Naturalmente le spiegazioni per ogni proposta dovranno essere brevi, chiare e dettagliate, quasi
“scientifiche”, mai vaghe, così da rendere davvero il lettore più informato.
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Ad esempio, potrebbero essere scritte frasi del genere:
Stato e Cittadini:
A. Distruzione della casta:
•
Riduzione del 75% delle indennità dei parlamentari
Un parlamentare ha un’indennità mensile media (senza contare tutto il resto) di oltre 11mila euro al mese, che
moltiplicata per 945 parlamentari per 14 mensilità, significa che i parlamentari costano allo Stato oltre 145 milioni di
euro l’anno. Con questo taglio si risparmierebbero oltre 109 milioni.
•
Massimo due mandati
Alcuni politici sono in parlamento dal dopoguerra. La politica non può essere un mestiere, ma un servizio temporaneo
che si offre alla società.
•
…
B. No agli sprechi della pubblica amministrazione:
•
Abolizione delle province
Le province costano allo Stato oltre 10 miliardi di euro l’anno (ecc..)
•
…
Giustizia:
A. Lotta alla corruzione:
•
Reintroduzione del falso in bilancio
Questo reato (importante anche per combattere il riciclaggio di denaro) è stato cancellato dal 2001 (ecc..)
•
…
Economia e finanza:
A. Distruzione della finanza speculativa:
•
Tobin Tax con aliquota al 5%
E’ stato calcolato che una tassa sulle transazioni finanziarie a livello globale con un’aliquota di appena lo 0,1%
garantirebbe entrate per almeno 166 miliardi di dollari, il doppio della somma annuale necessaria per sradicare dal
mondo la povertà estrema..
•
…
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In questo modo ogni cittadino che legge il programma allo stesso tempo si informa (e, come
sappiamo, il fatto che i cittadini siano informati è una condizione necessaria per poter
cambiare il nostro Paese), facendo quindi in modo che diventi un cittadino più consapevole e
che si renda davvero conto di ciò che legge, che lo capisca a pieno, che si accorga che nessun
partito scriverà un programma del genere e, in definitiva, che egli accolga con più favore il
nostro programma.
L’automatica divisione del lavoro di stesura collettiva del programma in macro e micro gruppi
fa sì che ogni parte del programma venga inizialmente scritta da “tecnici”
, cioè da
cittadini esperti e competenti, per poi essere votata e completata con l’aiuto di tutti (che
potranno informarsi direttamente anche grazie alle note esplicative inserite per ogni proposta
specifica del programma).
Il processo di scrittura collettiva del terzo livello del programma sarà molto simile a quello dei
precedenti due livelli, con una sola grossa modifica: oltre ad inserire e/o votare proposte (ed
eventualmente scrivere un commento) gli utenti dovranno anche inserire e votare, per ogni
proposta, una nota esplicativa.
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In sintesi quindi (ormai abbiamo capito come funziona..), ogni utente entrerà nella pagina principale
dedicata alla stesura del programma, poi entrerà nel macro argomento che preferisce, ed infine
entrerà in uno dei micro argomenti di quel macro argomento. All’interno della pagina del micro
argomento che ha scelto troverà la lista delle proposte specifiche che sono state inserite fino a quel
momento. In questa lista, ogni proposta specifica verrà visualizzata nella forma più votata fino a quel
momento, seguita dalla nota esplicativa più votata fino a quel momento (il tutto sempre diviso in 3
parti: le proposte fino a quel momento promosse, le proposte fino a quel momento in parità, e le
proposte fino a quel momento bocciate nel contenuto).
Quindi, supponiamo che l’utente sia entrato nel macro argomento “Stato e Cittadini” e poi nel micro
argomento “Distruzione della casta” (sono solo esempi..). Si troverà davanti una lista di questo tipo:
•
Riduzione del 75% delle indennità dei parlamentari
Un parlamentare ha un’indennità mensile media (senza contare tutto il resto) di oltre 11mila euro al mese, che
moltiplicata per 945 parlamentari per 14 mensilità, significa che i parlamentari costano allo Stato oltre 145 milioni di
euro l’anno. Con questo taglio si risparmierebbero oltre 109 milioni.
•
Massimo due mandati
Alcuni politici sono in parlamento dal dopoguerra. La politica non può essere un mestiere, ma un servizio temporaneo
che si offre alla società.
•
…
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L’utente potrà inserire nuove proposte specifiche, e potrà promuovere o bocciare per il
contenuto le altre proposte. Nelle proposte che avrà promosso potrà votare una delle forme
inserite ed una delle note esplicative inserite, oppure inserire una nuova forma e/o una nuova
nota esplicativa. E, naturalmente, potrà commentare tutto quello che vorrà.
Per completare tutto questo lavoro relativo al terzo livello del programma, ci vorrà molto
tempo. Sei mesi, come minimo.
Alla fine il terzo livello del programma sarà costituito dalle proposte che sono state promosse
(cioè che hanno avuto più voti favorevoli che bocciature) nella forma più votata e con la nota
esplicativa più votata.
Molti a questo punto si possono domandare.. Non sarà un po’ “pericoloso” lasciar scrivere
tutto direttamente ai cittadini? E se qualcuno dovesse scrivere una stupidaggine colossale (ad
esempio “Sì al nucleare”) e qualcuno la vota.. non corriamo il rischio che possa essere
promossa e che quindi debba essere inserita nel programma?
No. Per due motivi.
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Primo motivo: ogni singolo punto del programma così scritto, prima di essere effettivamente
inserito in esso, dovrà ricevere l’approvazione di Beppe, in quanto garante nazionale del
MoVimento, che verificherà che esso non sia in contrasto con i principi del MoVimento stesso.
Secondo motivo: dipenderà da noi il fatto che il nostro programma sia o meno impeccabile,
esprima o meno il parere della maggioranza di tutti.. Volete che non contenga alcuni punti che
ritenete sbagliati? Volete che contenga dei punti che non sono stati ancora inseriti? Tutto
quello che dobbiamo fare per garantire ciò è partecipare alla scrittura stessa del programma,
ritagliare un po’ del nostro tempo per fare in modo che esso sia il più condivisibile possibile e
che ogni cittadino Italiano rimanga sbalordito da quello che i cittadini insieme, senza partiti,
possono fare e allo stesso tempo possa informarsi.
Insomma dobbiamo assumerci questa responsabilità. Non possiamo starcene fermi ad
assistere alla lobotomizzazione mediatica, politica e culturale dei cittadini del nostro amato
Paese da parte di società private quali sono i partiti. Dimostriamo con la forza delle nostre idee
che l’Italia può cambiare. E quale modo migliore del programma, scritto in modo collettivo (in
cui ognuno vale uno) per esporre queste nostre idee?
Nella speranza che questa proposta vi sia piaciuta e che, soprattutto, vi siano venute in mente
idee per migliorarla, auguro a tutti un cielo stellato..
Clem
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Proposta su modalità di aggiornamento del programma