LIVELLI DI CONCETTUALIZZAZIONE
DELLA SCRITTURA
E
ATTIVITÀ PER LIVELLI”
RAFFAELA ZANON - LOGOPEDISTA - FORMATORE AID
Anno scolastico 2014-15
Il passaggio dai suoni ai segni
• Nell’apprendere la letto scrittura il bambino
deve compiere una transcodifica dal codice
orale a quello scritto.
A
• Il processo di transcodifica già a pochi
mesi di scolarizzazione risulta
semplice e automatico
Per costruire un percorso didattico adatto a tutti
è necessario considerare:
• i processi che sono messi in atto per imparare
• le principali caratteristiche del sistema ortografico
(parole più semplici alle parole più complesse)
Percorso graduale
semplice
• struttura fonotattica di base
complesso
• struttura fonotattica complessa
• livello alfabetico
• livello lessicale
• Il bambino quando pronuncia una parola la
concepisce come un’unità indissolubile
Bambino
Bambina
Un primo processo è quello di imparare
a segmentare le unita indivise del
parlato (le parole) in fonemi attraverso
un insegnamento esplicito
Come il bambino passa dal linguaggio
orale alla letto-scrittura
verso i quatto anni e mezzo
• Si sviluppa l’abilità di fondere le sillabe
delle parole
• È una abilità linguistica, non necessita di
insegnamento formale per svilupparsi
• La memoria verbale sequenziale sviluppa
e sostiene questa abilità
METALINGUISTICA
METALINGUAGGIO
• abilità di riflettere sul linguaggio, di
considerare la forma e i contenuti sonori delle
parole a prescindere dal significato che
veicolano
• L’abilità di sintesi (fusione di suoni) precede
sempre l’abilità di analisi
• L’analisi delle sillabe si sviluppa verso i cinque
anni
METAFONOLOGIA
abilità di
• individuare i singoli suoni delle parole
anche quando sono coarticolati
• La capacità di sintesi dei suoni delle
parole (fonemi) si sviluppa naturalmente
cioè intorno ai 5 anni e mezzo
• La capacità di analisi dei suoni delle
parole compare verso i sei anni
Conseguenze:
La coincidenza temporale del completamento
della competenza metafonologica con l’inizio
della scolarità e degli apprendimenti didattici
formali, può esporre alcuni bambini
all’insuccesso scolastico per un semplice
ritardo cronologico di sviluppo
Le competenze metafonologiche sono
evocabili tramite un intervento linguistico
semplice e didatticamente efficace
E bene tener presente che…
• Esistono caratteristiche specifiche per
l’acquisizione delle lingue scritte che
derivano dalla trasparenza e dalla
consistenza della lingua da apprendere
• Il metodo didattico deve tener conto di
questo
• Il modello teorico della lettura “a due vie”
indica la necessità di adottare metodiche
didattiche adeguate
Le caratteristiche specifiche della
lingua italiana:
• È una lingua trasparente, presenta
poche variazioni tra il codice verbale e
il codice scritto) “si scrive ciò che si
dice”
• È una lingua consistente, (ha un buon
grado di accostamento tra fonemi e
grafemi) “ho un segno per ogni suono”
• È una lingua regolare , estremamente
prevedibile per morfologia ed
ortografia
Lettura grafema per grafema
/ALBERO/
•
Analisi visiva- si può leggere
Processi fonologici
/A/ troppe parole iniziano con A
/L/ indizi insufficienti per attivare il lessico
/B/ nuova consonante, difficoltà di memoria
verbale
• /E/ albe.., si potrebbe tentare di anticipare..
• /R/ r? cosa c’era prima?
• /O/ r..o..rosa!!
•
•
•
•
• Parola pronunciata /ROSA/
Lettura sillabica
• /ALBERO/
• AL - indizi insufficienti per attivare il lessico
• BE - si attiva la ricerca lessicale:
Albero / Alberto / Albergo
• RO - confermo l’accesso lessicale
• Parola pronunciata
• /ALBERO/
In neuropsicologia lettura e scrittura
sono ambiti diversi e richiedono
competenze diverse
• LA LETTURA - richiede l’attivazione della
fusione sillabica e sub/lessicale
• LA SCRITTURA - richiede sia la competenza
sillabica, per il controllo dell’ortografia
fonologica, sia l’analisi lettera per lettera.
• Successivamente è richiesto anche il controllo
di regole ortografiche non fonologiche.
Gli strumenti di controllo
dell’apprendimento:
• Attenzione: applicazione della mente e
dei sensi ad un compito
• Concentrazione: attenzione sostenuta nel
tempo, finalizzata al conseguimento di
uno scopo
• Memoria:registrazione e conservazione
per un tempo variabile (breve/lungo) di
dati, percezioni, esperienze
è opportuno distinguere
Ritardo di
apprendimento
Difficoltà di
apprendimento
Disturbi di
apprendimento
Disturbi evolutivi specifici delle
abilità scolastiche
F81.0 - disturbo specifico della lettura
F81.1 - disturbo specifico della compitazione
F81.2 - disturbo specifico delle abilità aritmetiche
F81.3 - disturbi misti delle abilità scolastiche
F81.9 - disturbi evolutivi delle abilità scolastiche
non specificati
[ICD-10]
DISLESSIA
5% della
popolazione
scolastica
DISGAFIA
Tratto grafico poco
leggibile
DISTURBI SPECIFICI DI
APPRENDIMENTO
DISORTOGRAFIA
Molti errori
ortografici
DISCALCULIA
Dislessia evolutiva
International Dyslexia Association
• disabilità specifica dell’apprendimento
di origine neurobiologica. Essa è
caratterizzata dalla difficoltà di
effettuare una lettura accurata e/o
fluente e da abilità scadenti nella
scrittura e nella decodifica.
• Deriva da un deficit della componente
FONOLOGICA del linguaggio
DISABILITÀ SPECIFICA DELL’APPRENDIMENTO
• ABILITA’
• E’ una capacità di mettere in atto una serie di azioni, spesso in
sequenza tra loro, in modo rapido ed efficace per raggiungere
uno scopo con un minimo dispendio di risorse.
- APPRENDIMENTO
• Capacità cambiare il proprio comportamento di fronte alla
ripetizione di una azione
• L’apprendimento è connesso con l’azione
• Le ripetizioni di una esperienza portano ad un miglioramento
dell’apprendimento
• Questo processo diventa automatico
• DISABILITA’
-
incapacità a stabilizzare una routine di azioni
l’allenamento non produce gli effetti attesi
non scatta l’automatismo
…nei DSA….
Il DSA è un problema
neuropsicologico
• Non può essere prevenuta , ma può essere
individuato precocemente il bambino in
difficoltà
• La dislessia non guarisce
• Si esprime in forme diverse nel corso della
• Scolarità , perciò necessita di interventi
riabilitativi e didattici specifici e diversificati
• Sappiamo però che alcune attività
linguistiche favoriscono lo sviluppo
dell’apprendimento della letto scrittura
in tutti i bambini
FAMILIARITA’
origine costituzionale
65% dei casi
presenza stesso disturbo
in alcuni membri della famiglia
(padre / madre)
Bishop Snowling 2004
oppure
Un pregresso disturbo del linguaggio
Il primo campanello di allarme
per un insegnante è la
discrepanza
tra ciò che il bambino è
(sveglio, intelligente…)
e ciò che “sa fare” a scuola
Le difficoltà in prima
• Difficoltà nel riconoscere i caratteri
tipografici diversi (script e corsivo)
• mantenere il segno nella lettura: perdita della
riga, salto della parola
• lettura a voce alta
• lentezza ed errori che ostacolano la
comprensione del testo
Difficoltà nella memorizzazione di
informazioni in sequenza:
• ordine alfabetico,
• giorni della settimana,
• mesi, anni, filastrocche, poesie
Possibili difficoltà a:
• costruire organizzatori spazio-temporali
• confusione dx /sx,
• sapere che giorno è,
Discriminare un prima e un dopo rispetto a
una data, ricordare la propria data di
nascita
DECORSO
• Si può fare una diagnosi certa di dislessia a partire
dalla fine 2°, inizio 3° elementare (a causa
dell’eterogeneità dei processi di sviluppo).
• I bambini non possono guarire dalla dislessia anche
se possono migliorare di molto le loro abilità di
lettura.
• Con una diagnosi e un intervento precoce, la
prognosi è buona anche se il disturbo può
persistere nell’ età adulta.
TEMPI DI LETTURA DELLE PAROLE
5,0
4,5
4,0
SILL/SEC
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
DISL TOT (n=30)
NORM
1,0
0,5
0,0
2^ elem
3^ elem
4^ elem
5^ elem
CLASSE
I media
II media
III media
EVOLUZIONE DEL DISTURBO
SPECIFICO DI LETTURA
• La velocità di lettura, normalmente, dovrebbe
crescere costantemente ogni anno di 0,5 sill/sec.; in
terza media i ragazzi raggiungono una velocità di
circa 5,5 sill/sec., considerata vicina a quella
dell’adulto.
• Nella DE il divario, per il parametro della rapidità,
aumenta con il passare del tempo rispetto alla
classe . Un ragazzo di terza media legge con una
rapidità paragonabile a quella di un b. di seconda
elementare).
• La numerosità degli errori, invece, tende a
diminuire; l’accuratezza migliora nel corso dello
sviluppo, anche se questo dipende dal tipo di testo
che il soggetto deve leggere.
…. Da linee guida dsa
…….
È opportuno effettuare attività fonologiche
nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e
nella prima e nella seconda classe della scuola
primaria. Si potrà dedicare ogni giorno una
parte dell’attività didattica ad esercizi
fonologici all’inizio delle attività o tra un’attività
e l’altra, o quando c’è bisogno di recuperare
l’attenzione, a classe intera o a piccoli gruppi,
con chi mostra di averne bisogno.
…….
• Alla scuola primaria, per far acquisire la consapevolezza
fonologica, si possono proporre attività come:
- individuazione del fonema iniziale di parola; …..
- individuazione del fonema finale e poi intermedio;
- analisi fonemica che è analoga al processo di scrittura;
- fusione fonemica che è analoga al processo di lettura;
- composizione di parole bisillabe;
- associazioni grafema/fonema, associando lettere e
immagini;
- conteggio dei fonemi;
- raggruppamento di immagini il cui nome comincia o
finisce con lo stesso suono.
• Si potrà iniziare dalle sillabe semplici (consonantevocale) e scegliere innanzitutto le consonanti continue,
utilizzando poi in abbinamento parole e immagini
corrispondenti.
• Evitare di presentare al bambino una medesima lettera
espressa graficamente in più caratteri (stampato minuscolo,
stampato maiuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo),
ma è opportuno soffermarsi su una soltanto di queste modalità
fino a che l'alunno non abbia acquisito una sicura e stabile
rappresentazione mentale della forma di quella lettera.
• L'insegnante si dovrà soffermare per un tempo più lungo sui
fonemi più complessi graficamente e dovrà dare indicazioni
molto precise per la scrittura, verbalizzando al bambino come
si tiene una corretta impugnatura della matita o della penna,
dando indicazioni precise sul movimento che la mano deve
compiere, sulla direzione da imprimere al gesto, sulle
dimensioni delle lettere rispetto allo spazio del foglio o del
supporto di scrittura (cartellone, lavagna). Si farà anche
attenzione a che il bambino disegni le lettere partendo
dall’alto. In questo modo, l’alunno con difficoltà potrà avere
modelli di riferimento e parametri precisi.
CON LO SCREENING
NON
SI FA DIAGNOSI DI DSA
RILEVA SOLO UN
POSSIBILE RISCHIO
• LA DIAGNOSI SEGUE UN
PROTOCOLLO BEN PRECISO
• NON SI FA DIAGNOSI DI DSA
PRIMA DELLA FINE DELLA
SECONDA O INIZIO TERZA
DELLA SCUOLA PRIMARIA
Per cominciare bene
• lavorare utilizzando un metodo che privilegi la
sillaba e non la lettera
• se serve presentare prima le 5 vocali : proporre una
parola che abbia la vocale come sillaba iniziale: a
come ape, e edera...
• quando riconosceranno le vocali si può cominciare
a presentare le sillabe
• partire dalle sillabe semplici: una consonante e una
vocale
• scegliere prima le consonanti continue, che
tengono il suono a lungo e vengono memorizzate
più facilmente
• anche per le sillabe utilizzare sempre una parola
che le abbia come sillabe iniziali
...e ancora
• e’ molto utile proporre giornalmente a tutta la
classe giochi linguistici per migliorare la
competenza fonologica e metafonologica
• iniziare ad insegnare a scrivere con lo stampato
maiuscolo: e’ il carattere più semplice, più lineare
formato da linee e di cerchi, non ha caratteri
confondibili ed e’ di facilissima esecuzione
• evitare di presentare più caratteri
contemporaneamente, non si deve credere di
guadagnare tempo, si danneggerebbero i bambini
con difficoltà di decodifica e di memorizzazione
….e ancora
• passare allo stampato minuscolo solo
dopo che tutti i suoni, compresi quelli
complessi, siano stati presentati
• Lasciare leggere per anticipazione
• leggere ad alta voce ai bambini
• lasciare tempo ogni giorno per la
lettura individuale silenziosa e
“gratuita”
… un breve cenno sulla PRENSIONE
DELLO STRUMENTO GRAFICO
Non esiste un solo modo corretto di impugnare la penna
convenzionalmente si suggerisce prensione a tre dita dinamica
(permette alle articolazioni di muoversi liberamente)
• Correzione dell’impugnatura
• Utilizzo di gommini correttivi
(impugnafacile)
• Penna gel (miglior controllo
del tratto)
• Matite triangolari a mina morbida
Esecuzione di un gesto: “IL NUMERO TRE” o “LA FORBICE
APERTA” con la mano di scrittura.
• Questo gesto permette di acquisire facilmente la posizione
base di partenza: pollice, indice e medio completamente
distesi anulare e mignolo flessi sul palmo della mano
IMPOSTAZIONE DELLA PRENSIONE
…..prima di affrontare il corsivo si possono effettuare alcuni esercizi
Movimenti delle mani: (Potenziare prevalentemente la mano dominante)
• Salutare: muovere il polso da destra a sinistra con dita estese ma non
rigide
• Palleggiare: muovere il polso dall’alto al basso
• Avvicinare e allontanare le dita tese
• Aprire e chiudere i pugni sia con pollice all’interno e dopo all’esterno
• Mostrare singolarmente ogni dito mantenendo gli altri 4 flessi
• Gesto della “vittoria”
• Gesto della “cornetta telefonica”
• Gesto delle “ali”
E’ NECESSARIO
CONTROLLARE ED
INSEGNARE
• Il posizionamento corporeo con
appoggio del gomito sul tavolo e la
parte superiore del corpo, in
particolare il busto, che non sia troppo
inclinato;
• l’ ausilio dell’altra mano che dovrà
essere d’aiuto nel tenere il quaderno
Indicazioni per la scrittura
• Dare indicazioni molto precise per la
scrittura:movimento della mano, direzione del gesto,
altezze;
• Stampato maiuscolo: quadretti centimetrati
• Stampato minuscolo: vanno bene le righe di I o i
quadretti da mezzo centimetro
• Corsivo: sicuramente più adatte le righe di I e II
• E’ indispensabile creare anche abilità’ esecutiva nella
scrittura facendo esercitare molto nel carattere
introdotto, utilizzando un quadernino a parte che sara’
usato secondo i percorsi individuali
• la capacità di utilizzo adeguato dello
spazio del foglio con rispetto dei
margini del foglio, la spaziatura
regolare tra le parole , tra le lettere, tra
una riga e l’altra;
• la direzione del segno la direzionalità
• la riproduzione delle figure
geometriche (angoli, forme chiuse,
visione globale della figura e
attenzione ai particolari)
• far notare per poi evitare eventuale
macro e micrografia alternata
• la scorrevolezza della mano che
impedisce il controllo visivo di chi
scrive ed interferisce sulla legatura
delle lettere
• il corretto e regolare ritmo di scrittura
• la pressione della mano troppo debole
o troppo forte
Come si impara a
leggere e a
scrivere?
Le modalità con un cui un bambino impara a
leggere seguono delle tappe più o meno
costanti ed universali.
Il modello evolutivo che descrive in maniera
accurata
le
tappe
dello
sviluppo
dell’apprendimento della lettura è quello
proposto da Uta Frith.
Secondo questo modello lo sviluppo delle
abilità di lettura segue l’evolversi di quattro
stadi o fasi.
Livelli di apprendimento della lingua
scritta (Uta Frith 1985)
• Il modello di Frith, essendo un modello
a stadi, ipotizza un andamento
gerarchico dell'apprendimento della
lettura, vale a dire che se il bambino
non ha raggiunto le acquisizioni dello
stadio logografico non sarà in grado di
acquisire competenze dello stadio
successivo.
• Il modello di Uta Frith (1985) cerca di
spiegare come un bambino arriva a costruire
le abilità che stanno alla base del processo
di apprendimento di letto scrittura
Fase lessicale
(4°- 5° elementare)
Fase ortografica
(da fine 2° a 4° 5° elem:)
Fase alfabetica
(1°-2° elementare)
Fase logografica
(prescolare)
• Andamento gerarchico dell’apprendimento
STADIO LOGOGRAFICO
Fase prealfabetica – prefonetica.
Coincide con l’età prescolare.
Non c’è corrispondenza lettera-suono.
 Impara a riconoscere un piccolo
insieme di parole basandosi su indici
visivi
STADIO ALFABETICO
Comincia a costruire il meccanismo di conversione
lettera – suono (associazione tra simbolo grafico e
fonema)
E’ in grado di scrivere parole come PANE (il numero
delle lettere corrisponde al numero dei suoni).
• Il bambino impara a scomporre le parole in parti più
piccole ( sillabe o fonemi ).
• Iniziano le prime operazioni di analisi e sintesi
fonologica.
Chi ha difficoltà
• Impiega molto tempo a memorizzare la
corrispondenza suono-segno
• Confonde suoni p/b t/d
• Inverte le lettere il li al la
• Sbaglia le vocali a/e o /a
• Compie omissioni, sostituzioni o aggiunte
• Per favorire il passaggio allo stadio
logografico a quello alfabetico sono
importanti i
giochi metafonologici
STADIO ORTOGRAFICO
E’ in grado di scrivere parole che contengono
digrammi e trigrammi.
Impara le regole di trasformazione possono
interessare gruppi di lettere
Il meccanismo di conversione grafema/fonema si fa
più complesso ed egli diviene capace di leggere
suoni più complessi rendendo più veloce la lettura.
Distingue
GIRO / GHIRO
BACI / BACHI
Chi ha difficoltà
• Compie errori ortografici in parole non
trasparenti
GIRO / GHIRO
BACI / BACHI
• Continua a leggere lettera per lettera
STADIO LESSICALE
• Da lettore esperto riconosce parole intere senza
recuperare il fonema associato al grafema.
• Attinge direttamente dal lessico interno
• E’ necessario raggiungere questa fase per scrivere
correttamente
LUNA / L’UNA
HANNO / ANNO
D’ORSO / DORSO
( omofone non omografe)
foneticamente uguali ma lessicalmente diverse
IMPORTANTE
• Nel processo evolutivo di acquisizione
della lettura è fondamentale la fase
alfabetica durante la quale attraverso
un’analisi visiva delle singole lettere il
bambino opera una conversione
fonema-grafema.
• È chiaro che qualsiasi debolezza del
sistema di rappresentazione
fonologica rende più difficile
l’apprendimento della lettura
IL PERCORSO DI ACQUISIZIONE
DELLA SCRITTURA
(Ferreiro-Teberosky)
Livello preconvenzionale
Livello convenzionale - sillabico
Livello convenzionale sillabico alfabetico
Livello convenzionale - alfabetico
LIVELLO PRECONVENZIONALE
vengono utilizzati fonemi a caso
• Ciò che è scritto
diventa un particolare
disegno della realtà
• È la fase della
differenziazione
• i significati delle parole
corrispondono ad una
diversa configurazione
grafica
• non c’è valore sonoro
convenzionale.
LIVELLO SILLABICO
• ciò che è
rappresentato nella
scrittura non è più
l’oggetto ma la
parola
• comincia la stabilità
della scrittura
• Si scopre il rapporto
tra suono/segno
• tracciano un segno
per ogni sillaba
della parola
LIVELLO SILLABICO ALFABETICO
• è una fase
transitoria
• è una struttura che
contiene già delle
ipotesi adulte
• i bambini scrivono
una parola con due
segni
LIVELLO ALFABETICO
• Si completa la
conoscenza delle
regole di
trascrizione
• Si scrivono tutte le
sillabe con almeno
due segni
• rimangono da
risolvere i problemi
relativi /sc/; /gl/ e
con le sillabe che si
scrivono con più di
due segni /stra/;
/stram/; /sta/
LE ATTIVITA’
DI
POTENZIAMENTO
Per chi?
• Per tutti i bambini della sezione
• Sono attività che fanno parte della
didattica quotidiana
• Non son in più
• Favoriscono la consapevolezza
fonologica
• Contribuiscono all’evoluzione di una
didattica rispettosa e che tiene conto
della specificità e del livello di
maturazione del bambino
E importante tenere conto
• Della gradualità dello stimolo
• Lunghezza: bisillabe, trisillabe
quadrisillabe
• Complessità: parole piane complesse
• Familiarità: parole ad alta frequenza
d’uso, media bassa
• Quando la metafonologia è sicura si
procede al consolidamento del
rapporto fonema/grafema
Livello di intervento
• Orale con supporto di materiale
figurato
• Solo orale
• Grafico con supporto di materiale
figurato
• Solo grafico
ATTIVITÀ
METAFONOLOGICA
• e’ il lavoro atto a sviluppare nel bambino la
capacità di scomporre le frasi in parole, le parole
nei costituenti sillabici e questi ultimi in fonemi
• la divisione sillabica è naturale nel bambino e
viene appresa senza insegnamento (intorno ai 4
anni),
le sillabe hanno valore fonico (ma – ti – ta),
il fonema è privo di questo valore risultando una
entità astratta, quindi deve essere insegnatoappreso.
I COMPITI METAFONOLOGICI
CLASSICI SONO:
• individuazione della sillaba iniziale, finale e
intermedia
• riconoscimento delle rime
• sintesi sillabica (individua la parola sentendo
pronunciare le sillabe staccate
• Individua il fonema iniziale, finale e intermedio
• spelling (individuazione dei fonemi che compongono
la parola )
• tapping (batti tanti colpi, quanti sono i suoni della
parola)
• sintesi fonemica (individua la parola sentendo
pronunciare i fonemi staccati)
• Individua i suoni di una parola organizzandoli
dall’inizio alla fine.
LIVELLO PRECONVENZIONALE
OBIETTIVO
scoprire il valore sonoro convenzionale cioè la
corrispondenza suono segno
LIV. METAFONOLOGICO GLOBALE
• rime,
• segmentazione e/o fusione sillabica,
• Identificazione sillaba iniziale
LIV. METAFONOLOGICO ANALITICO
• Identificazione fonema iniziale e/o
finale,
• segmentazione e/o fusione
fonemica,
• Spelling
• Tapping
• Sintesi e analisi fonemica
Lavorare ancora a livello
sillabico facendo capire che:
• MELA
• GELATO
• CARAMELLA
Lavorare ancora a livello
sillabico
Materiale tratto da “Dsa e scuola “ ed. Giunti
SEGMENTAZIONE e/o FUSIONE DI
SILLABE IN PAROLE
Materiale tratto da “Dsa e scuola “ ed. Giunti
RICONOSCIMENTO IN PAROLE DIVERSE DI SILLABA
INIZIALE e/o FINALE UGUALE
Materiale tratto da “Dsa e scuola “ ed. Giunti
RICONOSCIMENTO DI SUONO INIZIALE
UGUALE
• Quale di queste parole comincia come
APE
LIVELLO CONVENZIONALE SILLABICO
OBIETTIVO: scoprire le unità costruttive
della sillaba (unità minime-fonemi)
LIV. METAFONOLOGICO ANALITICO
• Identificazione fonema iniziale e/o
finale,
• segmentazione e/o fusione fonemica,
• Spelling
• Tapping
• Sintesi e analisi fonemica
Come si può intervenire?
Attività di scrittura
Liberamente tratto da CIAO ORSO – ed. Tredieci
Come si può intervenire?
Attività di scrittura
Come si può intervenire?
Attività di scrittura
Liberamente tratto da CIAO ORSO – ed. Tredieci
Come si può intervenire?
Attività di lettura
• di sillabe
• di parole bisillabiche
LIVELLO ALFABETICO
OBIETTIVO: scoprire il valore sonoro convenzionale
complesso cioè
• padroneggiare la segmentazione e la fusione di
parole più complesse per lunghezza e struttura
• avere controllo sull’ordine dei grafemi nelle parole
ATTRAVERSO :
• analisi e sintesi fonologica dei gruppi consonantici
• analisi e sintesi fonologica di parole con gruppi
consonantici
• controllo dell’ordine dei grafemi
• parole con completamenti (cosa manca)
• materiale figurato
• lavoro a livello orale
• fonemi scritti
• parole ad alta frequenza d’uso
• lavoro con le griglie
LIVELLO ALFABETICO
OBIETTIVO: scoprire
il valore sonoro
convenzionale
complesso cioè
• padroneggiare la
segmentazione e la
fusione di parole più
complesse per
lunghezza e
struttura
• avere controllo
sull’ordine dei
grafemi nelle parole
Come si può intervenire?
Attività a livello orale
• Analisi e sintesi fonetica di gruppi consonantici
TRE
TRE
BUS
TRE
STRA
S T R A
BUS
Come si può intervenire?
Attività a livello orale
• Analisi e sintesi fonetica di parole con gruppi
consonantici;
T-R-A-P-A-N-O
S-T-R-E-G-A
TRE
S-C-R-I-V-O
TRAPANO
STREGA
S T R A
SCRIVO
Come si può intervenire?
Attività a livello di scrittura
LIBERAMENTE TRATTO DA CIAO ORSO – ED. TREDIECI
Come si può intervenire?
Attività a livello di scrittura
LIBERAMENTE TRATTO DA RECUPERO IN ORTOGRAFIA ED ERICKSON
ESERCIZI PER OMISSIONE O AGGIUNTA
DI LETTERE
BAR, RAMO, ACERBO, CARTOLERIA, ECC
Come si può intervenire?
Attività a livello di lettura
TRA
BRUM
DIN
SIM
STRI
FRI
STU
GULP
CON
PRIN
SE IL BAMBINO CONFONDE I SUONI
SIMILI
• lavoro di discriminazione di coppie minime
(due parole di diverso significato che differiscono per un fonema)
Quali di queste due parole comincia
con /p/? (oppure con /b/) ‘
Si può poi generalizzare con altri fonemi /t/-/d/ /v/-/f/
/k/-/g/
DIGRAMMI E TRIGRAMMI
• l’obiettivo è quello di insegnare
all’alunno di discriminare e a scrivere
correttamente i fonemi che
corrispondono a più grafemi gn, gl, sc,
chi-che, ghi-ghe
• proporre l’utilizzo di un mediatore
visivo (individuato dall’alunno) che
possa richiamare il suono
Doppie
• Dirigere l’attenzione dell’alunno sul
ritmo di una sequenza e su una durata
• Poi allenarlo alla separazione dei
raddoppiamenti
• Lavoro semantico su coppie minime
notte note
ESERCIZI PER OMISSIONE O AGGIUNTA
DI LETTERE
• Recupero in ortografia libro e CD
• Sviluppare le abilità di letto scrittura
Siti: www.ivana.it
www.maestrantonella.it
www.maestrasandra.it
www.maestroalberto.it
BIBLIOGRAFIA
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Sviluppare le abilita di letto-scrittura – vol.1 e 2 – Antoniotti, Pulga, Turello- ed.
Erickson
LA DISLESSIA RACCONTATA AGLI INSEGNANTI – Come riconoscerla. Cosa
fare in classe. A cura dell’Associazione Italiana Dislessia. Ed. Libriliberi
LA DISLESSIA RACCONTATA AGLI INSEGNANTI 2 – prima elementare: prove
d’ingresso e proposte di lavoro. A cura dell’Associazione italiana dislessia –
ed. Libriliberi
DISLESSIA LAVORO FONOLOGICO – tra scuola dell’infanzia e scuola primaria.
Esperienze. A cura di M. Meloni. Associazione Italiana Dislessia. Ed Libriliberi
GIOCARE CON LE PAROLE- training fonologico per parlare meglio e
prepararsi a scrivere. Autori E. Perrotta, e M. Brignola. Erickson.
I FONEMI ALL’OMBRA DELLA LUCE- un metodo facilitato per l’apprendimento
della lettura e della scrittura. Autore E. Angiporti. Immagini, sillabe e lettere
mobile per costruire le parole in allegato al testo.
APPRENDERE A LEGGERE E A SCRIVERE – LA LETTURA
APPRENDERE A LEGGERE E A SCRIVERE – LA SCRITURA
Autori G. stella e J. Pippo – Ed. Omega
LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO DELLA LETTURA E DELLA SCRITTURA.
Strategie per il recupeo del primo ciclo della scuola elementare. In allegato
materiale figurato per attività fonologiche. Autori A. Biancardi e G. Stella. Ed
Omega
DISLESSIA E TRATTAMENTO SUBLESSICALE – Attività di recupero su analisi
sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole. Autori : S. Cazzaniga,
A.M. Re, C. Cornoldi, S. Poli e P. Tressoldi.
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