TERAPIE ADIUVANTI e CHEMIOTERAPIA NEOADIUVANTE Dr. Isacco Falco Bassano del Grappa 25 Gennaio 2012 EFFETTI DELLO SCREENING E DELLA TERAPIA ADIUVANTE SULLA MORTALITÁ PER TUMORE TERAPIE ADIUVANTI CHEMIOTERAPIA RADIOTERAPIA ORMONOTERAPIA TERAPIA TARGET RADIOTERAPIA RADIOTERAPIA indicata sempre dopo chirurgia conservativa per ca infiltrante o in situ l’omissione aumenta il rischio di recidiva locale dose: di 50 Gy in 25 sedute su tutta la mammella + sovradosaggio di 10-30 Gy sul letto tumorale (boost) se paziente non pratica chemioterapia dovrebbe iniziare il prima possibile e comunque non dopo 12 settimane dall’intervento se la paziente pratica chemioterapia inizio radioterapia viene posticipato al termine chemioterapia CHEMIOTERAPIA CONCETTO DI CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE POST-CHIRURGIA Somministrazione per via sistemica di un trattamento dopo terapia locoregionale ottimale che abbia ottenuto il controllo del focolaio neoplastico primario RAZIONALE DELL’UTILIZZO DELLA CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE Distruggere le micrometastasi presenti nel: -75% delle pz con LFN+ -20-30% delle pz con LFN La frazione di crescita delle micromts è > rispetto alle masse tumorali clinicamente evidenti L’efficacia dell’adiuvante si riduce se si allunga l’intervallo tra intervento e CT e se le dosi sono ridotte CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE Regole generali Durata di 6-8 mesi (6-8 cicli di trattamento) 1-4 settimane dopo il trattamento loco-regionale Non evidenza clinica né strumentale di mts a distanza Polichemioterapia superiore a monochemioterapia CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE Quando trattare ? Sulla base dei dati disponibili è indicato offrire la CT a tutte le pazienti a rischio intermedio/alto secondo le Linee guida di Saint Gallen DETERMINAZIONE DEL RISCHIO Fattori prognostici Stato linfonodale Diametro tumorale Stato dei recettori ormonali Grado patologico Età HER-2 (c-erbB2) ER+ e/o PgR+ Non Endocrino responsive N- e tutte le seguenti: RISCHIO BASSO • • • • • pT< 2 cm G1-2 Età>35 aa Assenza di invasione vascolare ErbB2 - 1. N- ed almeno una delle seguenti: RISCHIO INTERMEDIO • pT > 2 cm • G3 • Età<35 aa oppure • N• ErbB2• assenza di invasione vascolare 2. N+ (da 1 a 3 ln) senza invasione vascolare ed ErbB-2 - RISCHIO ALTO N+ (> 4 ) oppure ogni N con: • Erb-B2 + • e/o invasione vascolare • N+, • ErbB2+ • invasione vascolare Saint Gallen Consensus Conference 2005 Classificazione molecolare CLASSIFICAZIONE MOLECOLARE Hu et al. BMC Genomics 2006 NUOVO MODO DI CLASSIFICAZIONE TUMORE MAMMELLA Basal like er- pgr- HER- Luminal like a e b er+ pgr+ HER2- Neoplasie her amplificate er- pgr- HER+++ FATTORE PROGNOSTICO: indica rischio di ripresa di malattia indipendentemente dal tipo di terapia praticata FATTORE PREDITTIVO: da indicazione a miglioramento outcome con una determinata terapia indipendentemente da prognosi Nella neoplasia mammaria due fattori prognostici sono anche predittivi: ER e PGR (risposta a ormonoterapia) HER 2 (risposta a terapia antiher2 mirata) St Gallen Consensus 2011 Prognosi peggiore CLASSIFICAZIONE MOLECOLARE E TERAPIA LUMINAL A (chiara ormonoresponsività): ormonoterapia LUMINAL B (non chiara ormonoresponsività): ormonoterapia +/- chemioterapia in base ad altri fattori prognostici. BASAL LIKE: chemioterapia TUMORI HER2 overespresso: terapia antiher 2 e di solito chemioterapia e a seguire ormonoterapia se anche recettori positivi SCHEMI DI CHEMIOTERAPIA Schemi di prima generazione tipo CMF (Paz a basso rischio o pazienti non in grado di sopportare trattamenti più aggressivi) Schemi di seconda generazione con Antracicline (Pazienti a medio rischio di ripresa ad es per T e linfonodi positivi 1-3) Schemi di terza generazione comprendenti antracicline e taxani (Pazienti ad alto rischio ad esempio paz con linfonodi positivi >4 o molto giovani) TAXANI IN ADIUVANTE: AC x 4 vs AC x 4 +Taxolo x 4 Un Taxano può dare il 3 - 3,5 % in più in OS vs antracicline, come queste vs CMF CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE Riduzione di ricadute e morte 22-34% 10-27% Ricadute Morte ORMONOTERAPIA L’espressione degli ER è altamente predittiva della risposta all’ormonoterapia ER-PgR+/ ER+PgR- Frequenza ER+PgR+ ER-PgR- Risposta Attuali strategie di ormonoterapia adiuvante Premenopausa Postmenopausa GnRH analoghi oppure Ovariectomia in associazione con Antiestrogeni Antiestrogeni oppure Antiaromatasici aromatasi periferica ORMONOTERAPIA NEL CARCINOMA MAMMARIO CHI?… ER+ in tutti i casi (comprese le donne preM e/o N-) COME?… Blocco del recettore per gli estrogeni: Tamoxifene Soppressione della sintesi di estrogeni preM : ablazione ovarica con GnRH analoghi (associati al tam) postM : inibitori dell’aromatasi ORMONOTERAPIA ADIUVANTE Riduzione di ricadute e morte 37-54% 10-33% Ricadute Morte ORMONOTERAPIA ADIUVANTE IA x 5 anni TAM IA TAM x 5 anni IA x 5 anni NEOPLASIE A PROGNOSI PEGGIORE BASAL LIKE (TRIPLO NEGATIVO) NEOPLASIE HER OVERESPRESSE NEOPLASIE BASAL LIKE Caratteristiche cliniche • pazienti giovani • presenza di carcinomi intervallo • portatrici di mutazioni BRCA1 Caratteristiche patologiche Alto grado di malignità Alta attività proliferativa PARADOSSO DEI TUMORI TRIPLI NEGATIVI TUMORI A CATTIVA PROGNOSI PUR ESSENDO MOLTO CHEMIORESPONSIVI PERTANTO USARE SEMPRE LA MIGLIORE CHEMIOTERAPIA POSSIBILE INDIPENDENTEMENTE DALLO STADIO DI MALATTIA RECETTORE HER2 : TRANSDUZIONE DEL SEGNALE TRANSMEMBRANA Fattore di crescita Sito di legame Membrana plasmatica Attività della tirosinchinasi Transduzione del segnale al nucleo Citoplasma Nucleo Attivazione gene Divisione cellulare HER family and downstream signaling EGFREGFR + EGFRErbB2 + ErbB2ErbB2 + + ErbB2ErbB3 + + + + ErbB3ErbB3 EGFRErbB4 + + ErbB2ErbB4 ErbB3ErbB4 + + + Each receptor has some homology with the others but they vary in terms of ligand binding and tyrosine kinase activity. TRASTUZUMAB NEL CARCINOMA MAMMARIO (HERCEPTIN) Anticorpo monoclonale “umanizzato” Diretto contro HER2/neu Approvato dalla FDA nel 1998 Tr as t u zu m ab : 1 t ar g et 4 m ec h an is m s o f ac t io n A c t ivat io n o f A DCC Pr even t io n o f f o r m at io n o f p 9 5 H ER2 In h ib it io n o f c ell p r o lif er at io n In h ib it io n o f an g io g en es is 8 TRASTUZUMAB Il recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano (HER 2) è iperespresso nel 20-30 % dei carcinomi mammari L’iperespressione dei recettori HER 2 sulla superficie cellulare induce un’attivazione incontrollata della crescita cellulare e la trasformazione in cellula tumorale Trastuzumab: anticorpo monoclonale ricombinante umanizzato anti HER 2 ad alta specificità TRASTUZUMAB ADIUVANTE Riduzione del rischio 50% 27-30% Ricadute Morte RISULTATI 1. Per i tumori mammari HER-2 positivi, l’aggiunta del Trastuzumab alla chemioterapia riduce il rischio di ripresa di malattia e/o di tumore controlaterale a 3 anni del 52% e il rischio di presentare metastasi a distanza diminuisce col tempo 2. Il beneficio è presente in tutti i sottogruppi di pazienti 3. I risultati, a un follow-up mediano di 2 anni, dimostrano un vantaggio significativo in termini di sopravvivenza (riduzione del rischio relativo del 33%). Overall survival by trastuzumab treatment group Dawood S, et al. J Clin Oncol 2010;28:92-8. SCENARI Solo OT x 5-10 anni CT x 4-6 mesi OT x 5-10 anni CT x 4-6 mesi OT x 5-10 anni HER x 1a HER x 1a COSA FARE NELLA PRATICA CLINICA ? TERAPIE “SU MISURA” Rischio di recidiva Beneficio dal trattamento Terapia Ottimale Effetti tossici Preferenze della paziente TERAPIA NEOADIUVANTE: La Storia La chemioterapia primaria fu usata, inizialmente, nelle pazienti con tumori mammari localmente avanzati ed inoperabili Alla fine degli anni 80 dimostrò di aumentare la percentuale di chirurgia conservativa nelle pazienti con tumori operabili ma voluminosi Da allora, con la disponibilità di farmaci più efficaci, è ulteriormente aumentata la possibilità di chirurgia conservativa TERAPIA NEOADIUVANTE O PRIMARIA localmente avanzato operabile obbligatorio opzionale TERAPIA NEOADIUVANTE O PRIMARIA Raggiungere remissione completa patologica obiettivi Rendere possibile la chirurgia Eliminare le micrometastasi (conservativa) Testare la sensibilità ai farmaci TERAPIA NEOADIUVANTE e pCR pCR: Risposta patologica completa totale assenza all’esame istologico di cellule tumorali Ca mammario 20-40 % pCR : aumento della sopravvivenza RISULTATI Con 3 - 4 cicli di regimi tradizionali: Possibilità chirurgia conservativa : 70% pCR 5 % circa Con regimi contenenti nuovi farmaci e 6-8 cicli: Possibilità chirurgia conservativa : 80% pCR 15% circa Con 6-8 cicli contenenti antracicline seguiti da un regime efficace cross non-resistente (taxani): Possibilità chirurgia conservativa : 90% pCR 30-40% circa (soprattutto tumori triplo negativi) Con 4 cicli + Trastuzumab: pCr 30-60% TERAPIA NEOADIUVANTE O PRIMARIA Localmente avanzato e mastite CT primaria CT Chirurgia adiuvante ? mastectomia svuotamento ascellare RxT OT se OR+ TERAPIA NEOADIUVANTE O PRIMARIA Operabile ab initio CT primaria Chirurgia CT adiuvante ? chirurgia conservativa: 60-90% svuotamento ascellare RxT OT se OR+ Nostra esperienza di pazienti trattate con chemioterapia primaria nel 2011 14 pazienti totali 5 pazienti candidati a mastectomia con biologia tipo luminal b (recettori positivi alta attività proliferativa): 3 pazienti QUAD con downstaging T ed N 1 paziente eseguita mastectomia perché T preoperatorio > 5 cm, nel postoperatorio nodulo di 2 cm con margini liberi e linfonodi negativi 1 paziente eseguita mastectomia perché cute infiltrata ma downstaging su t ed n 3 pazienti con neoplasia localmente avanzata biologicamente luminal a (alta positività recettori ormonali,bassa attività proliferativa): minima o nulla risposta alla chemioterapia, dopo 2-4 cicli chirurgia e a seguire terapia ormonale 2 pazienti con neoplasia > 2 cm triplo negativo (recettori ed her2 - ,alta attività proliferativa): 1 paziente dopo ct : RC patologica 1 paziente down staging: quad e poi chemioterapia di seconda linea 4 pazienti con neoplasia localmente avanzato biologiamente neoplasia her2 dipendente sottoposti a chemioterapia più herceptin: 4/4 remissione completa patologica Buon pranzo