GLI STRUMENTI ECONOMIA POLITICA 2015-2016 LEZIONE 04 MODELLO Descrizione sintetizzata e semplificata della realtà Semplice Generalizzabile (applicabile ad una vasta gamma di fenomeni) Robusto (al cambiamento marginale delle ipotesi del modello non si devono avere variazioni sostanziali nel modello Spesso alla base di modelli diversi (per spiegare lo stesso fenomeno vi è una diversa ideologia – conflitto tra modelli alternativi Può essere letto in modo positivo e normativo 2 JAN TINBERGEN (1903 - 1994) Ipotizza il mondo delle relazioni tra fenomeni come un insieme di variabili legate tra loro da un sistema di equazioni lineari Esogene (il valore viene assunto come dato e non viene spiegato dal modello) • Indipendenti • Strumenti • Dati Endogene • Dipendenti • Obiettivi • Controllo La scelta sta a chi costruisce il modello Non è una definizione fissata una volta per tutte – ciò che può valere in un modello può non valere in un altro 3 OBIETTIVI E STRUMENTI Obiettivi fisso si tende ad un valore puntuale di una certa variabile Obiettivi flessibile Si tende al minimo o massimo valore possibile di una funzione (minimizzazione e massimizzazione) Strumenti controllabili Sufficientemente isolati dall’influsso di elementi fuori dal controllo dell’Autorità Strumenti efficaci Rispetto agli obiettivi che l’Autorità si pone 4 RELAZIONI Relazioni tecniche (descrivono la tecnologia o le preferenze degli individui, ad es. la funzione di produzione Cobb-Douglas) Relazioni comportamentali (ad es. domanda e offerta di mercato) Relazioni di equilibrio (uguaglianza tra domanda e offerta) Relazioni di definizione (servono a definire una grandezza) Relazioni istituzionali 5 FORMA STRUTTURALE Forma strutturale Insieme delle equazioni che compongono il modello e che esprimono le relazioni che intercorrono tra le variabili prese in considerazione y1 g1 ( y2 ,..., ym , x1 , x2 ,...., xn ) y2 g 2 ( y1 ,..., ym , x1 , x2 ,...., xn ) .... ym g n ( y1 ,.., ym 1 , x1 , x2 ,...., xn ) K equazioni X variabili esogene Y variabili endogene 6 FORMA RIDOTTA Il modello viene scritto in modo che ciascuna variabile endogena sia funzione soltanto di variabili esogene. y1 f1 ( x1 , x2 ,...., xn ) y2 f 2 ( x1 , x2 ,...., xn ) Approccio positivo .... ym f m ( x1 , x2 ,...., xn ) 7 FORMA RIDOTTA INVERSA Il modello viene scritto in modo che gli strumenti (variabili esogene=x) sono espressi in funzione degli obiettivi (variabili endogene=y). x1 1 ( y1 , y2 ,...., yn ) x2 2 ( y1 , y2 ,...., yn ) Approccio normativo .... xn n ( y1 , y2 ,...., yn ) 8 OBIETTIVI FISSI tanti obiettivi m quante sono le variabili endogene n m=n il sistema è perfettamente determinato m<n il sistema è sotto-determinato (infinite soluzioni) m>n il sistema non è risolvibile (gli obiettivi non sono tutti raggiungibili). E’ il caso più verosimile Lasciar perdere alcuni obiettivi (definire delle priorità) Costruire/inventare nuovi strumenti Perseguire un obiettivo flessibile 9 OBIETTIVO FLESSIBILE Si convoglia in un’unica funzione obiettivo i valori delle molteplici variabili Es. funzione di perdita (Loss function) che dipende da quanto la realizzazione di una variabile si discosta dal valore ritenuto ottimale dal policy maker * 2 * 2 * 2 1 2 m 1 2 m L ( y y ) ( y y ) ..... ( y 2 y ) L 1 ( y1 y ) 2 ( y 2 y 2 ) ..... m ( ym 2 y m ) * 2 1 * 2 * 2 coefficiente di ponderazio ne 10 MINIMIZZAZIONE DELLA FUNZIONE DI PERDITA Vincoli Le variabili obiettivo sono ancora legate tra loro ed alle variabili strumento min x1, x 2,..., xm L j 1 i ( y y ) m 2 s.v. y Ax 11 Cos’è un’equazione Equazione Espressione matematica che descrive la relazione tra due o più variabili Variabile Una quantità che può assumere valori differenti all’interno di un determinato intervallo dipendente indipendente Parametro Una quantità il cui valore è fisso (non varia liberamente) 12 Ricavare un’equazione da una descrizione verbale Il piano tariffario per le chiamate interurbane prevede un canone mensile di 5€ e una tariffa di 10 centesimi per minuto di conversazione. Scrivere un’equazione che descriva la vostra bolletta telefonica mensile. B = bolletta mensile T = tempo totale di minuti di conversazione per chiamate interurbane in un mese B = 5 + 0,10T Variabile dipendente Parametri Variabile indipendente 13 Ricavare un’equazione da una descrizione verbale In base al piano tariffario B = 5 + 0,10T a quanto ammonterebbe la vostra bolletta se in un mese effettuaste telefonate interurbane per un totale di 32 minuti? B = 5 + 0,10 (32) B= 5 + 3,2 B= 8,2 € 14 Ricavare un’equazione da una descrizione verbale In base al piano tariffario B = 5 + 0,10T Se voleste spendere non più di 10€ al mese quanti minuti di telefonate interurbane potreste effettuare al massimo? 10 = 5 + 0,10 (T) = 10 (-5) = 5 (-5) + 0,1T = 5=0,1T = 5(/0,1)= 0,1 (/0,1)T =5/0,1=T T = 50 minuti 15 Costruire il grafico dell’equazione di una retta Costruire un grafico che illustri il piano tariffario B = 5 + 0,10T Indicando l’importo da pagare (€ al mese) sull’asse verticale (ordinate) e il volume totale di traffico telefonico (minuti al mese) sull’asse orizzontale (ascisse) Quante rette passano per un punto? infinte Quante rette passano per due punti? una Bisogna ricavare due punti 16 Costruire il grafico dell’equazione di una retta Alternativamente si può usare un punto e la pendenza Pendenza (coefficiente angolare): - Rapporto tra quanto la retta sale in verticale e quanto si sposta in orizzontale - La distanza verticale divisa per la distanza verticale tra due punti di una retta - B = 5 + 0,10T pendenza Intercetta verticale (termine noto) Il valore di B quando T = 0 B = 5 + 0,10T B= 5 + 0,10 (0) B=5 17 B (€/mese) Costruire il grafico dell’equazione di una retta distanza verticale AC distanza orizzontale AC 12 - 6 6 = = = 0,10 70 -10 60 Pendenza = 15 C 12 10 6 5 B A 10 20 30 40 50 60 70 T (min/mese) 18 B (€/mese) Ricavare l’equazione di una retta dal relativo grafico C 16 distanza verticale AC distanza orizzontale AC 12 - 8 4 = = = 0, 20 40 - 20 20 Pendenza = B 12 A 8 B=4+0,2T 4 10 20 30 40 50 60 70 T (min/mese) 19 B (€/mese) Ricavare l’equazione di una retta dal relativo grafico distanza verticale AC distanza orizzontale A 12 - 8 4 = = = 0, 20 40 - 20 20 Pendenza = B 30 A 24 B=4+0,2T 18 5 10 15 20 25 30 35 T (min/mese) 20 B (€/mese) Ricavare l’equazione di una retta dal relativo grafico Scrivere l’equazione del piano tariffario -A quanto ammonta il canone mensile? -A quanto ammonta la tariffa per minuto? 18€ 0,4€ B 30 A 24 distanza verticale AC distanza orizzontale AC 30 - 24 6 = = = 0, 40 30 -15 15 Pendenza = 18 B=18+0,4T 5 10 15 20 25 30 35 T (min/mese) 21 B (€/mese) Varizione dell’intercetta Mostrare verticale analiticamente e graficamente come cambia il piano telefonico se il canone mensile passa da 4 a 8€ 20 C 16 B = 8+0,2T B 12 La pendenza rimane invariata La retta trasla A 8 4 10 20 30 40 50 60 70 T (min/mese) 22 B (€/mese) VARIZIONE DELLA PENDENZA Mostrare analiticamente e graficamente come cambia il piano telefonico se il la tariffa per minuto scende da 20 a 10 centesimi di euro 20 16 C B = 4+0,1T 12 B 8 La pendenza varia A La retta si inclina 4 10 20 30 40 50 60 70 T (min/mese) 23 COSTRUIRE GRAFICI ED EQUAZIONI A PARTIRE DA TABELLE Nella tabella sono elencate quattro rilevazioni su chiamate interurbane di un piano tariffario. Sapendo che tutti i punti giacciono su una reta: trovare l’intercetta verticale, rappresentare analiticamente e graficamente l’equazione. A quanto ammonta il canone mensile? Qual è la tariffa per minuto di conversazione? Qual è l’importo complessivo della bolletta se vengono effettuate chiamate interurbane per un totale di 1 ora Costo interurbane (€/mese) Durata totale interurbane (min/mese) 10,50 10 11,00 20 11,50 30 12 40 24 COSTRUIRE GRAFICI ED EQUAZIONI A PARTIRE DA TABELLE Calcolo pendenza (11-10,50)/(20-10) 0,5/10 0,05 Costo interurbane (€/mese) Durata totale interurbane (min/mese) 10,50 10 11,00 20 11,50 30 12 Calcolo intercetta So che è una retta Prendo uno dei punti, ad esempio (12, 40) Conosco la pendenza = 0,05 12 = x + 0,05 (40) Risolvendo x = 12 – 0,05 (40) x = 12 - 2 x = 10 40 B = 10 + 0,05T 25 B (€/mese) COSTRUIRE GRAFICI ED EQUAZIONI A PARTIRE DA TABELLE B=10+0,05T B 13 A 12 B = 10+0,05 (60) B = 10+3 B = 13€ 11 10 10 20 30 40 50 60 70 T (min/mese) 26 COSTRUIRE GRAFICI ED EQUAZIONI A PARTIRE DA TABELLE Calcolo pendenza (40-50)/(20-10) -10/10 -1 Prezzo delle macchine (migliaia) Vendite macchine (migliaia/anno) 50,00 10 40,00 20 30,00 30 Calcolo intercetta 20,00 So che è una retta Prendo uno dei punti, ad esempio (50, 10) Conosco la pendenza = 1 50 = x - 1 (10) Risolvendo x = 50 + 1 (10) x = 50 + 10 x = 60 40 V = 60 + M 27 V (€/anno) COSTRUIRE GRAFICI ED EQUAZIONI A PARTIRE DA TABELLE V=60+1 M 70 60 50 V = 10 + 1(60) V = 10 + 60 V = 70 € A 40 30 B 20 10 20 30 40 50 60 70 M (n°/anno) 28 I metodi dell’analisi empirica Le interviste Il mezzo più diretto per scoprire se una certa politica economica influenza o meno il comportamento delle persone è chiederlo direttamente agli interessati. Un metodo spesso usato dai giornalisti. Insidie delle interviste Il fatto che una persona dica qualcosa sul proprio comportamento non vuol dire che sia vero. (ascolta ciò che un persona dice e poi osserva ciò che fa) Alcuni potrebbero essere imbarazzati dall’argomento o avere altri “obiettivi”. 29 I metodi dell’analisi empirica Gli esperimenti – condurre esperimenti sulla politica economica è difficile ma non impossibile. Richiede campioni casuali. Insidie degli esperimenti Problemi di selezione, anche se inizialmente viene individuato un campione casuale. Gli esseri umani sanno di partecipare a un esperimento. Costi. 30 I metodi dell’analisi empirica Gli esperimenti – alcune teorie economiche sono testate in laboratorio, spesso con gli studenti. Approccio simile a quello utilizzato dagli psicologi. Solitamente si offrono ricompense differenti, però: l’ambiente è artificiale gli studenti non sono rappresentativi della popolazione nel suo complesso 31 I metodi dell’analisi empirica Studi econometrici – l’analisi statistica dei dati. Gli effetti delle diverse politiche sono ricavati a partire dallo studio dei comportamenti osservati. 32 I metodi dell’analisi empirica Scegliere una forma funzionale che riassuma la relazione che si vuole studiare. Per esempio: L 0 1 wn 2 A 3 X1 4 X 2 Dove L sono le ore lavorate, wn è il salario netto, e A, X1, e X2 sono altri fattori che influenzano l’offerta di lavoro. α0- α4 sono i parametri, ed ε è un errore casuale. 33 34 I metodi dell’analisi empirica Ignorando tutti gli altri fattori eccetto il salario orario, l’obiettivo è interpolare una retta attraverso questa nube di punti. Non esiste una linea retta che passi attraverso tutti i punti, ma l’obiettivo dell’analisi di regressione multipla è trovare i parametri per tracciare la retta che “meglio si adatta ai dati”. La pendenza di questa retta di regressione dà il coefficiente di regressione del salario orario. 35 I metodi dell’analisi empirica Se α1=0, il salario netto non ha alcun impatto sull’offerta di lavoro. Se α1>0, l’offerta di lavoro aumenta all’aumentare del salario. L’effetto di sostituzione domina sull’effetto di reddito. Se α1<0, l’offerta di lavoro diminuisce all’aumentare del salario. L’effetto di reddito domina sull’effetto di sostituzione. La presenza di errori casuali riflette l’influenza di fattori non osservabili sull’offerta di lavoro. 36 I metodi dell’analisi empirica In pratica, questo metodo non porta sempre a risultati conclusivi. Dopo aver stimato α1, bisogna valutarne l’affidabilità. È una stima “vicina” al vero? L’errore standard indica in che misura il parametro stimato può variare dal suo vero valore. Quando l’errore standard è piccolo in relazione al parametro stimato, si dice che il coefficiente è statisticamente significativo. 37 I metodi dell’analisi empirica Le insidie dell’analisi econometrica Gruppi eterogenei Cambiamento dei parametri nel tempo Distorsioni dovute all’omissione di variabili significative Alcune variabili, come la “motivazione”, sono per loro natura non misurabili. Causalità inversa (simultaneità) Le variabili osservate non sempre corrispondono alla teoria Le ore di lavoro non equivalgono all’“impegno lavorativo” 38