Fai clic sul’ un’olivotta Scegli Olivotta L’Olivotta Nefertiti un viaggio vuole fare per andare a trovare Akenaton, il marito, che l’ha lasciata da pochito. Or la mummia ben fasciata nel sarcofago posata resta sola, circondata da preziosi ornamenti. Nefertiti, pel suo sposo, nella tomba porta oli e unguenti, ma il suo cuore, stanco e affranto, piange, soffre e si dispera. Al dio Aton, la consorte, ogni sera, innalza un’umile preghiera: “Fa’, o mio divino, che il suo cuore sempre resti a me vicino; mai un ladro o serpente svegli il suo sonno eternamente. La piramide innalzata sia da tutti venerata e protegga la sua mummia imbalsamata. Sia per lui dimora perenne, testimone per la gente dell’impero suo divino bello e forte come l’olio Carlino”. L’Olivotta babilonese sta studiando da più di un mese di Hammurabi il gran codice che il dio Sahmash al re diede, da scolpire con la pietra e lo scalpello per difender la vedova, l’oppresso e l’orfanello. Ogni sforzo però è vano: troppo dure son le leggi che prevedon di tagliar al più povero e meschino una parte del suo corpo poverino. Pensa subito l’Olivotta: non è giusto che l’offesa ricevuta non sia ugualmente valutata dalla legge che il divino ha voluta. Perché fare un taglione anziché una buona azione? Dice allora l’Olivotta: Hammurabi, mio divino, tu che dell’uom decidi il destino non permettere alla gente di tornar “occhio per occhio, dente per dente”. Queste leggi così violente non rispettano e non amano la gente. O mio sire, tu che il popolo conosci, ogni cuore ammorbidisci, ogni dolor suo lenisci con il succo mio prezioso: l’olio dolce che convince il nemico a cercare il perdono e la pietà. Quattro anni son passati e la guerra ormai tace per permettere alle genti di giocar in santa pace. Ad Olimpia son riuniti tutti i Greci di nuovo amici. Qui le gare svolgeranno in fraterna unità: il migliore vincerà. L’Olivotta olimpionica presso i Greci se n’è andata per portar i suoi unguenti a sportivi e concorrenti. Forti e belli son gli atleti dagli spalti applauditi con il corpo ben oliato per la gara preparato. Zeus, il gran padre degli dei, guarda e ammira stupefatto ogni uom giù nell’arena con il corpo nudo e pronto, tutto teso nello sforzo delle gare d’affrontar. Giavellotto, disco e lotta son per lor cosa fatta. Or la guerra l’ han scordata, per lo sport dimenticata. Non c’è trucco, non c’è inganno, c’è soltanto l’olio Carlo che permette agli eroi di mostrar la perfezione del bel corpo e dell’azione. Giunta infine la tenzon, son felici vinti e vincitor. Alza il calice l’Olivotta con l’atleta eroico e bello ammirato e applaudito alla fine della festa con l’ulivo cinto in testa. L’Olivotta ateniese per stuzzicare il palato non bada a spese: impasti, sughi e salse prepara ogni mese. Atena e Ares, Era e Apollo lesti lesti prendon l’olio; da Afrodite se ne vanno per donar il condimento che rallegra il palato degli dei il firmamento. Quando il banchetto è bell’ e pronto gli Dei chiama dall’Olimpo all’Ellesponto. Dice:”Su, venite e degustate le frittelle preparate. Con olio, aceto, porri e sale ecco a voi il desinare”. OLIVOTTA ITALICA Per preparare uno sfizioso spuntino, affetta per bene un lungo panino. Poi metti le fette a tostare, ma senza farle bruciare. Disponi ogni fetta ordinata su un piatto di portata e versaci sopra l’olio fruttato che da Carli hai comperato. Cospargi con miele goloso e con pezzi di noci sgusciate. Ed ora gusta il sapore delizioso di queste bruschette prelibate! Ai sensi del D.L.gvo N°196 del 30.06.2003 la riproduzione delle immagini contenute in questo cd rom è stata autorizzata dai genitori di ciascun alunno. Le immagini non possono essere utilizzate al di fuori della scuola e/o degli Enti ad essa correlati. Anno scolastico 2009 - 2010 Istituto Comprensivo di Almenno San Bartolomeo (Bg) Scuola Primaria Salvatore Quasimodo - Via Ca’ Curti, 16 Palazzago Realizzazione a cura delle insegnanti: Panza Ornella (storia- italiano) Scotti Angela Patrizia (informatica - educazione alimentare)