Intonazione
Giovanna Marotta
Università di Pisa
Preliminari
- scarsi gli studî dedicati alla prosodia
dell’italiano
- premi studî, a carattere uditivo
(Chapallaz 1964; D'Eugenio 1976):
 analisi del contrasto tra asserzione e
domanda,
perché l’intonazione è in qs caso elemento
distintivo.
Preliminari
-
prime analisi acustiche:
varietà di Firenze e di Padova
-
contorno terminale discendente nelle
frasi affermative;
contorno finale ascendente nelle frasi
interrogative.
-
Preliminari
• Canepari (1985; 1986; 1992):
- metodo puramente uditivo;
- intonazione dell'italiano ‘standard’;
ma anche delle varietà regionali.
Manuale di pronuncia italiana (1992: 197):
“le caratteristiche dell’intonazione sono gli
elementi che più denunciano la provenienza
geografica dei parlanti”
Teoria autosegmentale
Pitch Accents
* : allineamento con la sillaba tonica:
B+A*, B*+A, (B+A)*
NB: PA tra parentesi
- Toni di Sintagma (Phrase Accents): B-, A-
- Toni di Confine (Boundary Tones): B%,A%
Intonazione
• Funzione sintattica
• Funzione pragmatica
• Enunciati con diversa valenza sintatticapragmatica
Intonazione e varietà italiane
• Tratto rappresentativo di varietà italiane distinte
sul piano diatopico (profili e escursione F0)
• Intonazione ‘tipica’ rappresenta uno dei tratti
più resistenti e meno sottoposti al controllo
consapevole da parte del parlante
Parametri rilevanti:
• Intonazione
• Ritmo
• Qualità vocale
Varietà italiane
• I parametri prosodici possono essere utilizzati
per lo sviluppo di un sistema di riconoscimento
diatopico del parlante
•
•
Individuare le marche prosodiche tipiche
Assegnare loro una salienza graduata
 Algoritmo capace di riconoscere il parlante
su base prosodica
L’asserzione
Intonazione non marcata
- movimento discendente progressivo
- discesa di fo
(< caduta della pressione ipoglottidale)
- declination line = tratto tipico
Ma le lingue possono differire nella
collocazione del minimo di fo.
Toscana
• Lucca: il minimo di fo è raggiunto prima
della fine dell’enunciato;
• Siena: il minimo di fo si trova alla fine
dell’enunciato
==> tratto tipico dell’intonazione locale,
percepibile ad orecchio:
piccola escursione tonale tra la
penultima e l’ultima sillaba.
La domanda
Tratto distintivo della domanda =
una salita del contorno intonativo
nell’ultima parte dell’enunciato.
Ma le lingue differiscono nella
collocazione del profilo ascend.:
- ultima sillaba;
- prima dell’ultima sillaba.
La domanda totale
• Sillaba finale ascendente:
- Milano, Padova, Liguria, Emilia,
Sardegna, Salento settentrionale
• Sillaba finale discendente
- varietà meridionali di Bari, Napoli,
Palermo, Cosenza, Salento meridionale
Toscana
Si e FI: contorno finale ascendente,
preceduto da un movimento discend.
Pitch Accent = (A+B)*
Phrase Accent = ABoundary Tone = A%
Siena
EG-SI-M[
]
• Locutore: M,
• fo iniziale 109 Hz
• fo finale 135 Hz
• sull’ultima sillaba: escursione di 40
Lucca
• LU e PI: contorno finale discendente,
preceduto da un movimento ascendente
sull’ultima sillaba tonica.
Pitch Accent = (B+A)*
Phrase Accent = BBoundary Tone = B%
Lucca
I profili intonativi identificati come tipici
sono maggioritari, ma non esclusivi.
a Lucca, si può avere anche la risalita finale,
ma questo modello è minoritario, e sembra
essere correlato ad un maggiore grado di
formalità.
La marca interrogativa
La marca prosodica dell’interrogativa
polare (= salita di fo), è situata
• sull’ultima sillaba dell’enunciato
nell’italiano toscano centrale
• sull’ultima sillaba tonica
dell’enunciato nell’italiano toscano
nord-occidentale.
Due modelli toscani
Per la domanda totale, in Toscana
due macro-zone, almeno :
–centrale (Siena e Firenze)
–occidentale (Pisa, Livorno e
Lucca).
Sardelli 2006
Tre diverse varietà di italiano parlato:
• ROMA
• MILANO
• CATANZARO
Corpus CLIPS:
6 parlanti M per varietà
diverse tipologie frasali
ROMA: contesto interrogativo
MILANO: assertive
CATANZARO: y-n questions
Y-N questions
Roma
Milano
Catanzaro
Movimento
Scaling
Pitch Range
Fo min
Fo fin
Durata V'
ToBI
3,6
1,4
6,63
107
121
112
H*+L H%
5,5 3,2
8,84
93
114
109
H+L* H%
5,6
1,6*
9
110
117
138
(H+L)* S%
Allineamento PA-sillaba nucleare
in y-n questions
H+L* H%
(H+L)* S%
H*+L H%
Milano
Catanzaro 50% H*+L; H*;
Roma
MI CZ RM
‘Vocale nucleare
Varietà romana
• Manipolazione del contorno di F0
• Test percettivi con soggetti nativi e non
• un diverso allineamento nell’ambito della
sillaba prominente modifica la tipologia frasale:
• H*+L = domanda polare
• H+L* = affermazione
Durata
• Allungamento marcato delle vocali toniche
per le varietà meridionali
• Speech rate è + lento al SUD.
Domande Wh
• non c’è un unico modello
• la distribuzione dei TA è regolata dai
seguenti parametri:
• lunghezza dell’enunciato;
• tipo di morfema interrogativo;
• presenza di segnali di forza illocutoria.
Wh- senza TA
A Lucca, come anche a Siena come a
– assenza frequente di tono accentuale
sull’elemento interrogativo.
– enunciato breve = 1 TA su wh o su Vb
– enunciato lungo = 1 TA su wh o su Vb
+ 1 TA sull’ultima sillaba
Dove
•
•
•
TA A è allineato con wh,
con $ accentata (a livello di parola),
ma ai livelli superiori
nell’albero metrico ‘$ > debole.
==> focus su wh, accento sul verbo
•
TA nucleare :
H + L*
|
|
do v’è
Che
•
•
molto breve (48 msec.);
senza TA;
•
clitico.
TA = B*
sulla sillaba tonica della
forma verbale finale
Tono di confine : B%
Pragmatica
• TA Alto sul focus dell’enunciato
==>
deaccentazione melodica
sull’elemento whSegnali di forza illocutoria attirano il TA
• pronomi deittici (te)
• avverbi (ora)
Wh- senza TA
TOSCANA:
– 39% del parlato letto
– 60% del parlato spontaneo
- chi e che: atoni
MA perché:
• sempre con TA
• picco sulla vocale accentata
Iussive
• Discesa marcata e veloce
• Maggiore la ‘pendenza’ della curva di F0,
maggiore la forza illocutiva,
maggiore la valenza del ‘comando’.
Conclusioni
• Importanza della prosodia per il
riconoscimento diatopico del
parlante
• Importanza degli studi sulle varietà
regionali
==>nella stessa regione (Toscana),
differenze notevoli
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