Sommario
• La battaglia di Azio (31 a.C.): un evento chiave
• Quali erano i poteri assunti da Ottaviano?
• Da dove derivava il consenso dei cittadini e del
senato?
• La letteratura: il circolo di Mecenate
• L’epigrafia
• Esempi emblematici di propaganda attraverso
l’epigrafia
• Le arti figurative: la statua di Prima Porta
© Loescher Editore - Torino
• Le arti figurative: Augusto pontifex maximus
• Le arti figurative: l’Ara Pacis Augustae
• La numismatica
© Loescher Editore - Torino
La propaganda augustea
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La battaglia di Azio (31 a.C.):
un evento chiave
• Da questa data si fa iniziare l’età
imperiale: Ottaviano assume poteri del
tutto simili a quelli di un monarca.
• Ufficialmente la res publica continua a
esistere, insieme alle sue magistrature e ai
suoi organismi.
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Quali erano i poteri assunti da
Ottaviano?
• Il potere militare (l’imperium).
• Il potere civile (la potestas).
• Il potere religioso, facendosi proclamare
pontifex maximus.
• Gli venne conferito il titolo di Augustus in
virtù della sua auctoritas.
NON assunse mai il titolo di dictator.
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Da dove derivava il consenso dei
cittadini e del senato?
• Mise fine a decenni di guerre civili,
garantendo pace e prosperità.
• Restaurò il mos maiorum e gli antichi
valori su cui si fondava la res publica.
• Utilizzò molti mezzi di propaganda per
convincere l’opinione pubblica
dell’ineluttabilità del proprio potere
(letteratura, arte, epigrafia, numismatica).
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La letteratura:
il circolo di Mecenate
• Gaio Cilnio Mecenate riuniva intorno a sé molti
poeti e letterati (Virgilio, Orazio, Properzio).
• La propaganda non era mai diretta ad Augusto
ma ai valori che egli sosteneva:
– nelle Georgiche si esalta l’agricoltura dal punto di
vista etico, come ritorno ai valori del mos maiorum;
– nell’Eneide si celebrano le origini mitiche di Roma per
proclamarne la grandezza e l’eternità;
– nell’opera di Properzio e di Livio si esalta la Roma
delle origini, come esempio di moralità e grandezza.
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L’epigrafia
Imp(eratori) Caes(ar)i divi f(ilio) Augusto
La titolatura imperiale, presente su
moltissimi monumenti ufficiali, ricordava a
chiunque che il princeps:
• possedeva l’imperium;
• discendeva da Giulio Cesare divinizzato;
• possedeva l’auctoritas.
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Esempi emblematici di propaganda
attraverso l’epigrafia
• L’iscrizione del monumentale trofeo de La
Turbie, in Francia, che celebra la sconfitta
da parte di Augusto delle popolazioni
alpine ribelli.
• Le Res gestae divi Augusti, autobiografia
dell’imperatore, incise in diverse copie e
esposte in tutto l’impero per elogiare il suo
operato e giustificare il suo potere.
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Immagine del Tropaeum
Augusti di La Turbie con
in primo piano l’iscrizione,
oggi molto lacunosa, in cui
si proclama la vittoria di
Augusto sulle popolazioni
alpine, elencate ad una ad
una.
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Frammento del
Monumentum Ancyranum,
la copia delle Res gestae
rinvenuta ad Ankara, in
Turchia.
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Le arti figurative:
la statua di Prima Porta
In questa statua Augusto è rappresentato
nella sua funzione di comandante
dell’esercito; sulla corazza compaiono:
• raffigurazioni allegoriche che
rappresentano il suo potere e la
grandezza di Roma;
• richiami a imprese e vittorie militari.
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Il cosiddetto Augusto di
Prima Porta: in marmo,
alto 204 cm, del 15 a.C.
circa (Città del Vaticano,
Musei Vaticani).
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Le arti figurative:
Augusto pontifex maximus
Nella statua di via Labicana Augusto appare
in veste di pontifex maximus:
• è rappresentato con il capo velato e un
aspetto senile;
• appare pensoso e saggio, come conviene
al pontefice massimo e a un equilibrato
capo di Stato.
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La statua di Augusto
pontifex proveniente dalla
via Labicana, marmo,
inizio I secolo a.C. (Roma,
Museo Nazionale
Romano).
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Le arti figurative:
l’Ara Pacis Augustae
Augusto fa erigere l’Ara Pacis per celebrare
la pace da lui ristabilita:
• nei rilievi e nelle decorazioni vengono
ripresi i miti della Roma antica (Romolo e
Remo, Enea);
• si celebra una nuova età dell’oro, iniziata
con la fine delle guerre civili.
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L’Ara Pacis: in marmo, è lunga 11,63 metri, larga 10,62 metri,
alta 3,68 metri.
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La numismatica
Le legende monetali:
• informavano sui titoli assunti dal princeps;
• ricordavano le sue imprese;
• rappresentavano il volto dell’imperatore
con caratteristiche e attributi diversi;
• celebravano la costruzione di opere
pubbliche.
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Denario del 25 a.C., emesso per celebrare la fondazione della città
spagnola di Emerita.
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Sesterzio del 29 a.C.: sul recto l’immagine di Augusto, sul verso
l’immagine del nuovo edificio del senato, la Curia Iulia, dedicata a
Giulio Cesare; sul frontone della curia compare la scritta
IMP(ERATOR) CAESAR, che poteva indicare sia il defunto Cesare sia
lo stesso Ottaviano.
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Cistoforo di Pergamo, del 19-18 a.C.: sul recto l’immagine di Ottaviano
Augusto, sul verso l’immagine del tempio circolare di Marte Ultore,
eretto per celebrare la vendetta ottenuta da Augusto per l’uccisione di
Cesare. L’insegna legionaria rappresenta la gloria militare del defunto
dictator.
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