Primo Circolo“ N.PARISI “
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Sito: www.scuolaparisi.it
Con nota prot. 8746/C12 del 21/11/2008 si è stipulato
l’ACCORDO DI RETE PER IL SOSTEGNO DEL PIANO NAZIONALE I.S.S.
INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI
con la denominazione “ RETE DEL PRESÌDIO I.S.S. POERIO”
Il presente accordo, avente come oggetto la collaborazione fra le Istituzioni scolastiche che vi aderiscono ,
conta una rete di circa 30 istituti distribuiti a Foggia e provincia.
Esso mira a creare le condizioni necessarie per promuovere un cambiamento duraturo ed efficace nella
didattica delle Scienze Sperimentali nelle scuole del I ciclo fino al primo biennio delle scuole del secondo ciclo,
attraverso una specifica formazione di durata biennale e fornire percorsi di ricerca-azione che puntino su:
verticalità, trasversalità, laboratorialità, contesti di senso e traguardi di competenze.
Tale accordo ha durata biennale a partire dall’anno scolastico 2008/2009.
In virtù di tale accordo sono state seguite le attività di formazione scientifica dalle docenti :
F. Cardone, R. Cifaldi, S. di Corcia, N, Finaldi.
Ad una formazione passiva incentrata sul MODELLO DISCIPLINARE ISS E IL CURRICOLO VERTICALE
DI SCIENZE è seguita una fase di formazione attiva, incentrata sulla didattica laboratoriale e su percorsi di
ricerca-azione volti alla costruzione di un curricolo verticale di scienze.
Tale percorso è culminato nella realizzazione del Festival della Scienza organizzato presso il presìdio
Territoriale I.S.S. “C. Poerio” il 03/06/2009 in cui sono stati presentati esperienze, exibit, esperimenti da
circa 15 scuole suddivise tra primarie, secondarie di 1° grado e secondarie di 2° grado di Foggia e provincia.
Sceneggiatura del percorso schematizzata
Sceneggiatura del percorso
Diario di bordo e prove di verifica e valutazione
Filmato
ESPERIMENTO:

Se la luce incontra un oggetto con superficie
levigata come uno specchio
che cosa succede?
▪ La luce viene riflessa
▪ La luce viene diffusa
Materiale:
 specchio piano
 cartoncino nero
 sorgente di luce (ad es. torcia elettrica)
Procedimento:
 forare il cartoncino al centro
 puntare la torcia accesa verso il foro (prima
perpendicolarmente, dopo con una certa
inclinazione)
 colpire con la luce lo specchio
Se il raggio luminoso colpisce lo specchio perpendicolarmente, viene
riflesso cioè rimbalza e non cambia direzione (stessa direzione di
partenza).
Formulazione teoria:
Il raggio luminoso attraversa i primi due
cartoncini con i fori allineati e sparisce sul
terzo cartoncino con il foro più in alto,
dimostrando che la luce compie un percorso
rettilineo.
 Se spostiamo il secondo cartoncino, in modo
tale che il foro non è più allineato con il primo
cartoncino, la luce sparisce anche sul
secondo cartoncino.

Classi 3e e 4e
In laboratorio
In classe
Al Museo Interattivo
delle Scienze “ Via Futura”
Nel cortile della scuola
All’Istituto Nautico di
Manfredonia
Osservare il fenomeno:
Il percorso della luce
 propagazione rettilinea
Materiale:
3 cartoncini di colore nero e di uguale misura
 base di supporto per i cartoncini (ad es.
coperchio scatola)
 pongo per fissare i cartoncini alla base di
supporto
 sorgente di luce (ad es. torcia elettrica)

Procedimento:
Forare i tre cartoncini con un foro della stessa
misura (diametro foro = 5mm), in due
cartoncini il foro è praticato alla stessa
altezza e nel terzo cartoncino è praticato ad
una altezza superiore.
 Fissare con il pongo i tre cartoncini alla base
di supporto alla stessa distanza l’uno dall’altro
(distanza cartoncini = 15cm), mettendo per
ultimo il cartoncino con il foro più in alto.

Puntare la torcia accesa verso il foro del
primo cartoncino e seguire il percorso del
raggio luminoso attraverso i cartoncini.
 Osservare il percorso della luce solo in un
ambiente buio.

Il globo oculare ha una forma sferoidale. Il corpo vitreo
possiamo associarlo alla camera oscura. La cornea è
trasparente e protegge l'interno dell'occhio, una sorta
di filtro protettivo. La pupilla non è altro che un foro
attraverso il quale passa la luce, può ampliarsi o
restringersi per mezzo dell'iride, che funziona come un
diaframma. La pupilla si apre sul cristallino, una lente
biconvessa che svolge le funzioni di un obiettivo. Le
immagini arrivano ribaltate su una membrana che si
chiama retina (corrispondente alla pellicola), che con
le sue cellule sensibili alle radiazioni luminose
(fotorecettori), invia al cervello, attraverso il nervo
ottico, le informazioni da interpretare.
Classi 4e e 5e
Festa dell’Europa
29Maggio 2009
Festival della Scienza
3 Giugno 2009
Al Museo Interattivo
delle Scienze “ Via Futura”
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