Circolo Didattico “Manzoni”
a.s. 2009/2010
Scuola Primaria “Montessori”
Classe 4^ A
Coordinamento
didattico e
multimediale:
Iris Leone
Silvana Pipoli
M.G. De Palma
Il lavoro è così importante per tutte le persone che il primo articolo della
Costituzione della Repubblica Italiana parla proprio del lavoro e questo tema
viene ripreso anche in altri articoli.
Articolo 1° della Costituzione:
L’Italia è una Repubblica
Democratica, fondata sul lavoro.
Articolo 4° della Costituzione:
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e
promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie
possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che
concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Alcune notizie sulla Costituzione della Repubblica Italiana
La Costituzione è un insieme di leggi fondamentali entrate in vigore il 1°
gennaio 1948.
Rappresenta il frutto del lavoro dell’Assemblea Costituente, composta da
556 membri, eletti il 2 giugno 1946.
In quella stessa data, il popolo italiano si recò alle urne e, attraverso un
Referendum popolare, scelse la Repubblica e mise fine alla Monarchia.
La Costituzione fu firmata dal primo Presidente della Repubblica Italiana,
Enrico De Nicola.
…ma il “lavoro” è argomento anche di
molti miti…
Ve ne
raccontiamo
uno…
Alle origini dell’umanità, nell’età dell’oro, gli
uomini non lavoravano, perché la terra
produceva spontaneamente tutti i frutti di cui
avevano bisogno.
Il dio Giove,
però, si accorse
che quella inerzia
rendeva gli
uomini fiacchi e
assonnati, come
in pesante
letargo.
Fu così che egli decise di rendere la vita difficile e dura, affinché gli
uomini, con l’esperienza e la riflessione potessero aguzzare l’ingegno
per vincere gli ostacoli, sviluppare la loro creatività, costruire oggetti
utili, portare a perfezione le varie arti.
È la durezza stessa della realtà la molla della storia,
della civiltà e del progresso.
L’agricoltura, la navigazione, le istituzioni, le leggi sono state possibili
grazie alla fatica e al lavoro dell’uomo: non una condanna, dunque, ma
una libertà.
I nostri pensieri sul lavoro
Senza lavoro non si può
vivere, perché il lavoro ci
fa guadagnare. Alessio
Senza lavoro ci
si annoierebbe.
Letizia B.
Il lavoro deve essere
svolto seriamente e
con molto impegno.
Sergio
Il lavoro ci dà la libertà
di fare ciò che ci piace.
Paolo
Già da piccoli ci
dobbiamo
preparare al
lavoro futuro.
Jonathan
Chi non lavora non può
soddisfare i bisogni della
famiglia. Michele F.
Il lavoro serve non solo a chi
lo svolge, ma all’intera
comunità. Salvatore
Attraverso il nostro lavoro, pagando
le tasse, aiutiamo lo Stato a fare
opere pubbliche. Alice
Quello che abbiamo oggi è il
risultato del lavoro degli
uomini del passato, per
questo dobbiamo essere
riconoscenti verso chi ci ha
preceduto. Rita
È difficile trovare lavoro,
per questo dobbiamo
studiare molto e, se è
necessario, trasferirci in
altre città. Nicola
Il lavoro dei bambini è: andare a
scuola e studiare. Giorgia
Se si collabora con i colleghi di
lavoro, si ottengono risultati
migliori. Gabriele
Il lavoro è importante per il
progresso delle nazioni,
così ognuno può vivere nel
benessere. Indja
Senza lavoro non si può sopravvivere.
Letizia L.
L’uomo si realizza attraverso il
lavoro. Andrea
Bisogna aiutare chi vive
nelle nazioni povere a
imparare a svolgere un
lavoro. Alessia
Ci sono lavori adatti ad ogni
persona, anche ai non
vedenti, ai non udenti…
Francesca
La competenza nel lavoro non si
improvvisa, ma si prepara attraverso
lunghi anni di studio e di impegno.
Giulia
Tutti i lavori
sono utili.
Francesco
Se non lavori non ti puoi
comprare la casa.
Michele D.
Qualche volta il lavoro che si svolge non è quello che si
voleva fare. Gianluca
Ha ragione Gianluca!
Molte volte è difficile trovare
lavoro e i giovani devono
adattarsi a svolgere attività
diverse da quelle che
desideravano!
Può succedere che l’uomo non si senta felice e
soddisfatto del proprio lavoro?
Può succedere…
- quando si svolge un lavoro diverso da quello che si era desiderato;
- quando lavori con impegno, ma i risultati non ti soddisfano;
- quando non si è abbastanza preparati per svolgere quel lavoro;
- quando non si ha un contratto fisso e si rischia di essere licenziati;
- quando ti accorgi che quel lavoro è troppo pesante per le tue capacità.
Per capire come il lavoro può essere vissuto dall’uomo, abbiamo
letto alcune pagine del libro “La chiave a stella” di Primo Levi
In questo libro sono narrate le
vicende vissute da Tino
Faussone, un operaio che fa il
proprio lavoro con grande impegno e
passione.
Faussone è un montatore di tralicci e di strutture metalliche che si reca anche
in paesi stranieri per eseguire lavori per conto di imprese italiane. Egli si accosta
ad ogni nuovo lavoro come al primo amore: “Io l’anima ce la metto in tutti i
lavori, anche nei più balordi; anzi più sono balordi tanto più ce la metto.
Per me ogni lavoro che comincio è come un primo amore.”
Il padre avrebbe voluto che Tino avesse fatto, come lui, lo
stagnino, mestiere che al suo paese si trasmetteva di padre in
figlio; Tino aveva preferito seguire la sua strada, ma dal padre
aveva assorbito la passione per il lavoro preciso.
Grisù era un giovane draghetto che, malgrado fosse
l'ultimogenito di una grande stirpe di draghi avvampatori, i
Draconis, sognava di diventare pompiere.
Suo padre non era d’accordo e diceva: “Chi nasce drago
deve fare il drago e basta!”
Grisù la pensava diversamente: - Anche un drago può aspirare a
qualcosa di diverso che lo faccia uscire dal ruolo di malvagio.
In attesa di poter entrare a far
parte del Corpo dei Vigili del
Fuoco, Grisù tentava molti
mestieri nei quali si dimostrava
sempre volenteroso e attento, …
… ma ogni volta che stava per riuscire in una delle sue tante
imprese, colto dall’emozione, si lasciava scappare una bella
fiammata tipica di un drago …
… inceneriva
ciò che lo
circondava e
mandava in
fumo tutti i suoi
propositi.
5 bambini hanno risposto: sì
16 bambini hanno risposto: no
Sì, perché…
No, perché…
- il lavoro di mio padre fa
conoscere tanta gente;
- i lavori dei miei genitori sono noiosi
e ripetitivi;
- mia madre viaggia in aereo e va
negli hotel;
- non corrispondono ai miei desideri;
- anche io potrei valorizzare il
nostro territorio e lo farei
conoscere ai visitatori;
- è brutto che in famiglia si facciano
gli stessi lavori;
- fare l’insegnante è una cosa
importante;
- mi piacerebbe curare persone o
animali.
- sono molto impegnativi e faticosi;
- non ne sarei capace;
- vorrei un lavoro che non sia
inquinante e che aiuti le persone;
- per fare il lavoro di mia madre ci
vuole talento;
- non sono lavori movimentati.
Per verificare le nostre ipotesi, scaturite dalle varie
conversazioni sul tema del lavoro, abbiamo
intervistato i nostri genitori
La maggioranza ha risposto così:
- non è stato difficile trovare lavoro;
- il guadagno è adeguato al lavoro che si svolge solo per i papà, invece le
mamme hanno risposto che non è adeguato;
- svolgono il proprio lavoro con soddisfazione;
- se potessero tornare indietro i papà rifarebbero lo stesso lavoro, invece
le mamme no.
Abbiamo intervistato anche i nonni per sapere:
- a che età sono entrati nel mondo del lavoro
- che tipo di lavoro svolgevano
- se erano soddisfatti del loro lavoro
Comparando i risultati delle interviste ai genitori e ai
nonni è emerso che:
- la maggior parte dei genitori è entrata nel mondo del lavoro dopo i 18
anni;
- la maggior parte dei nonni, ha cominciato a lavorare prima dei 18 anni
e alcuni anche a 10 anni;
- quasi tutte le mamme lavorano fuori casa, solo 5 sono casalinghe;
- quasi tutte le nonne sono casalinghe.
Abbiamo dedotto che, nel passato,
non occorreva fare molti anni di
studio per poter lavorare, mentre
oggi più si studia, più si diventa
bravi e più si può trovare un buon
lavoro.
Con un nonno sindacalista abbiamo affrontato il tema relativo ai
-Contratti
seri e sicuri
-Stipendi adeguati
-Sicurezza sul lavoro
-Difesa della salute del lavoratore
I diritti e gli interessi dei lavoratori vengono difesi dai
Sindacati che sono organi che raccolgono i
rappresentanti delle varie categorie produttive.
Il principale
strumento di
lotta del
sindacato è
lo…
Dottoressa in chimica
Parrucchiera
Letizia B.
Alessia
Imprenditore idraulico
Michele D.
Scrittore
Michele F.
Scienziato
Calciatore
Francesco
Gabriele
Maestra
Gianluca
Giorgia
Maestra
Medico
Jonathan
Indja
Veterinaria
Medico
Giulia
Nicola
Francesca
Operatrice culturale
Veterinario
Sergio
Inventore di armi
Salvatore
Pilota di aerei
Calciatore
Andrea
Alessio
Medico
Maestra
Letizia L.
Alice
Ballerina
Calciatore
Paolo
Rita
…questo per noi è …
…il lavoro ideale
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L`uomo e il lavoro