Fratelli di Gesù Terzo Libro del Pentateuco Il Levitico Con il libro del Levitico si interrompe il racconto del cammino nel deserto da parte del popolo di Israele. Si tratta come di una grande pausa ai piedi del monte Sinai. Qui è piantata la tenda dell’incontro, dove il Signore convoca Mosè per dettargli le leggi e le prescrizioni che regoleranno la vita futura di Israele in pressoché tutti i suoi aspetti: culturale, familiare, alimentare, sessuale, medico. Il libro del Levitico Nome Il libro del Levitico è il terzo libro del Pentateuco. Il suo nome ebraico, dalla prima parola del libro è wayyiqra’, cioè "e egli chiamò". E’ stata l’antica traduzione greca della Bibbia ad attribuire al terzo libro dell’Antico Testamento il titolo di Levitico, cioè il libro dei Leviti (appartenenti a Levi una delle dodici tribù di Israele della quale facevano parte Mosè ed Aronne), dei sacerdoti. Contenuto Sebbene il Levitico contenga la descrizione dei doveri dei sacerdoti e dei Leviti, esso tratta anche di sacrifici, regolamenti morali, indicazioni per l’osservanza di feste, decime, offerte e, in generale, appelli all’osservanza del Patto che lega il popolo al suo Dio. Il Levitico si interessa delle norme che rendono possibile l’accesso del fedele al culto. Il Pentateuco La Genesi racconta come Israele sia sorto come famiglia e si sia stanziato in Egitto. Il Pentateuco L’Esodo continua la narrazione e descrive come Israele in quanto nazione parta dall’Egitto e sia condotto da Mosè al Sinai dove gli viene data la Legge. Il Pentateuco Levitico è un espansione di questa legge, la quale dirige Israele a rendere a Dio un culto che Gli sia gradito come pure ad avere uno stile di vita confacente. Il Pentateuco Numeri descrive le esperienze di Israele nel deserto e conferma come il popolo finalmente raggiunga le rive del giordano. Il Pentateuco Deuteronomio descrive in dettaglio come Dio conduce Israele alla Terra promessa e come Mosè ripeta, espanda, e reinterpreti la Legge data al Sinai. il Pentateuco è un’unità. Il punto è che il Pentateuco è un insieme dallo sviluppo graduale con abbastanza sovrapposizioni e ripetizioni da riflettere l’opera di un solo autore: Mosè. Scopo del libro. Lo scopo del libro del Levitico è quadruplice. 1. La santità di Dio e la nostra. In primo luogo Israele doveva rendersi conto che proprio perché la Rivelazione aveva evidenziato la grande santità di Dio, anche il Suo popolo era chiamato ad essere santo. Israele doveva vivere come una nazione "a parte" dedicata a Dio in modo speciale. L’appello alla purità e santità esteriore e la complessità delle regole vogliono, però, esaltare oltre il mistero divino anche la totalità della donazione dell’uomo a Dio. Tutta l’esistenza del fedele viene, infatti, coinvolta nell’adesione al Signore. 2. Distinzione dai pagani. In secondo luogo gli Israeliti dovevano separarsi dalle nazioni pagane intorno a loro. Proprio a causa dell’immoralità e dell’idolatria di queste nazioni, Israele non doveva avere contatto con loro. 3. L'importanza della conversione. Un terzo scopo era quello di insegnare ad Israele alcune verità importanti. Dio è un Dio di grazia e di misericordia che provvede al Suo popolo di trovare in Lui il perdono dei loro peccati e la via per abbandonarsi fiduciosamente al Suo servizio. Israele era indubbiamente stato chiamato ad essere una benedizione per le nazioni (Ge. 12:3). Attraverso la sua testimonianza, i popoli pagani dovevano anche avere un’opportunità di rispondere alla verità di Dio. 4. Comandamenti come stile di vita. Quarto, Israele aveva ricevuto i Dieci Comandamenti. Essi però non gli erano stati dati affinché, tramite la loro osservanza, essi avessero potuto guadagnarsi la salvezza, ma dovevano servire come guida di uno stile di vita in comunione con Dio. La funzione dei Comandamenti era pure quella di essere un criterio di moralità secondo il quale sarebbero state giudicate sia le nazioni come le singole persone. Dio è unico e non ha nulla a che fare con gli déi pagani. Proprio perché Dio è Santo, Israele doveva riconoscerlo come l’unico e vero Dio e non doveva rendere culto a nessun’altra divinità. Farlo sarebbe stato un affronto alla santità di Dio. Il popolo di Israele non doveva consultare nè medium nè indovini. Dio avrebbe potuto interpretare questo loro interesse come un attacco al Suo sacro carattere. Purezza della vita. C’è uno stretto rapporto fra la santità di Dio e la purezza morale e rituale. Il Levitico doveva essere per Israele la guida alla purezza della vita. C’erano cibi puri e cibi impuri. In quanto la vita ed il sangue erano sinonimi (17:11), era imperativo il rispetto per la vita e del sangue che rappresenta la vita; ignorare questo era contrario alla santità di Dio. Decontaminazione. Vi erano pure fornite istruzioni particolareggiate al riguardo di che cosa fare in presenza di impurità rituale. Le malattie persistenti della pelle dovevano ricevere una speciale attenzione. Erano necessari riti particolari prima che individui guariti fossero riammessi nella società. Coloro che infrangevano le leggi morali di Israele erano considerati impuri; non vi era alcuna espiazione per queste infrazioni. Atti innaturali erano considerati contrari alla santità di Dio, e richiedevano la pena di morte. Gravità del peccato. Una delle caratteristiche della legge era quella di rammentare al popolo il suo essere peccatore. Quando singoli israeliti cadevano in peccato, Dio, nella Sua misericordia, provvedeva a sacrifici, rendendo possibile l’espiazione per chiunque ne avesse avuto bisogno. Precisa moralità. Il Levitico forniva ad Israele una morale assoluta che, nella sua applicazione, rendeva possibile i rapporti migliori in ogni area della vita. Il cap. 18 è dedicato alla famiglia, alla difesa dei rapporti matrimoniali e a specificare quale fosse la funzione dei bambini al suo interno. Tutti i comandamenti vengono ulteriormente interpretati ed applicati nel cap. 19 in un certo numero di sfere della vita. Nel cap. 20, troviamo specifiche linee di condotta per giudicare e rimuovere i trasgressori del santo popolo di Dio. I termini del patto. Nel Levitico vengono esposti i termini del Patto. I capp. 1 – 7 specificano come debba essere osservato il culto; i capp. 8 -10 descrivono i sacerdoti e il loro ministero; i capp. 11 -25 descrivono lo stile di vita modello. Il cap. 26 è di fatto un documento contrattuale, completo di benedizioni e maledizioni, enunciando così le conseguenze dell’ubbidienza e della disubbidienza. Il contesto concettuale del sacrificio di Cristo. Per molti cristiani il Levitico è un libro chiuso e nello stesso tempo importante perché fornisce il contesto religioso del sacrificio di Gesù, il Messia, così come lo stile di vita che Paolo esplicita nel Nuovo Testamento. Parti del testo prima parte Il libro è divisibile in 4 parti a cui fa seguito il capitolo di appendice (cap. 27). PRIMA PARTE (cc. 1-7): contiene il codice sacerdotale e presenta i vari tipi di sacrifici. Lev 1 :OLOCAUSTO Lev 2: OBLAZIONE. Lev 3: SACRIFICIO PACIFICO O DI COMUNIONE. Lev 4,1-5,13: SACRIFICIO DI ESPIAZIONE. Lev 5,14-26: SACRIFICIO DI RIPARAZIONE. OLOCAUSTO Lev 1 : OLOCAUSTO (= tutto bruciato). L’intera vittima veniva bruciata. E’ il sacrificio offerto anche da un pagano ogni giorno al mattino e alla sera. Era offerto per supplicare, ringraziare, adempiere un voto. La vittima doveva essere di sesso maschile e senza difetti, libera da compromessi e riserve. L’offerente seguiva un atto rituale: poggiava la mano sulla testa della vittima, affermando così il diritto di proprietà su essa. OBLAZIONE Lev 2: Consisteva nell’offerta di prodotti vegetali ed era sempre accompagnata da olio, vino ed incenso. Non potevano essere usate sostanze fermentate. SACRIFICIO PACIFICO O DI COMUNIONE Lev 3: Veniva bruciata solo la parte più nobile della vittima, quella grassa, e si consumava la restante in un convito sacro all’interno del recinto sacro del tempio. Si mangiava e si beveva, quindi, davanti a Dio per rinsaldare la comunione tra i fedeli e Dio a conferma della Berit. SACRIFICIO DI ESPIAZIONE Lev 4,1-5,13: Poteva essere offerto dal sommo sacerdote, dall’assemblea, da un capo o da uno qualunque dei fedeli, in espiazione dei peccati preterintenzionali. Il principio-guida era la credenza che una mancanza grave del sommo sacerdote e di tutta la comunità veniva ad interrompere la possibilità di comunicazione morale e spirituale tra Dio e il popolo, e quindi, tra il tempio e la nazione. SACRIFICIO DI RIPARAZIONE Lev 5,14-26: Veniva compiuto quando c’era stata lesione al diritto di proprietà. Il rito non prevedeva la presenza del peccatore, si richiedeva prima la restituzione di quanto sottratto, una multa più un quinto del valore totale. SECONDA PARTE (cc. 8-10): investitura dei sacerdoti. La ricchezza di presentazione di tale investitura dice il carattere sacro del ministero. TERZA PARTE (cc 11-16): legge di purità Riguarda tutto ciò che è puro e impuro. Lev 11: si parla di animali puri ed impuri, adatti o meno al culto. Lev 12: tratta della purificazione della donna dopo il parto. Lev 13-14: si hanno i criteri per diagnosticare la lebbra ed altre malattie. Lev 15: si parla delle impurità sessuali dell’uomo e della donna e delle norme di purificazione. TERZA PARTE Lev 16: riguarda il rituale del gran giorno di espiazione. Il 10 del 7° mese (settembre-ottobre) il sommo sacerdote poteva entrare nel Sancta Sanctorum, dove si trovavano le tavole dell’alleanza, ricoperte dal Kapporet, segno della presenza di Dio. IL sommo sacerdote riceveva due capri e, dopo aver tirato a sorte, ne destinava una a Jhwh e l’altro ad Azazel (demone). Riceveva, poi, un giovenco che offriva in sacrificio di espiazione per i suoi peccati preterintenzionali. Subito dopo, sacrificava il capro per Jwhw ed entrava nel Sancta Sanctorum per aspergere il Kapporet. Quindi usciva, imponeva le mani sul secondo capro, confessando le colpe d’Israele, e lo affidava ad un incaricato che lo portava nel deserto. Indossava, così, gli abiti di festa e offriva solo allora olocausti per sé e per il popolo. Questo era giorno di grande festa, in cui tutti compivano grandi penitenze. (Lev 16,34). QUARTA PARTE (cc. 17-26): legge o codice di santità. Il nome è improprio visto che compare solo due volte; tuttavia dice l’aspetto positivo sia delle persone che delle cose, che offrono e vengono offerte nel culto. Sono santi perché il Dio, al quale offrono o sono offerte, è santo. La santità indica sia consacrazione esteriore, purità rituale, sia giustizia per l’aspetto interiore, in quanto realizza le esigenze più profonde del Dio trascendente e dell’alleanza. APPENDICE (c 27): tariffe per i voti e riscatti. Genere Letterario Se da una parte il Levitico sembra un trattato morale per il riferimento al sesso (c.18) e alle norme dell’etica e del culto (cc.19-20), appare un discorso profetico per l’accenno alle benedizioni e maledizioni (c.26). Nella sua globalità lo si può considerare una grande liturgia per l’esatta esecuzione del gesto cultico. Si vuole, infatti, attraverso l’importanza e la santità del servizio liturgico, imprimere nei fedeli il senso della santità di Jhwh. Il peccato è visto come trasgressione di una legge conosciuta, che allontana da Dio e contamina il tempio , la terra, la persona. E’ visto sotto il duplice aspetto di volontarietà e involontarietà. Si parla anche del vero culto e della vera religione, dei doveri di giustizia verso i poveri, gli stranieri. Questo culto è personale e comunitario per il Dio dei Padri e dell’Alleanza. In esso l’uomo si incontra con Dio, cosciente del suo peccato e della sua indegnità, nel desiderio di liberazione e di riconciliazione con lui. Levitico opera una mediazione tra i vari sacrifici degli altri popoli e il vero culto a Jhwh. Data di composizione Il sistema cultuale complicato dei vicini pagani di Israele del 2000 - 1500 a. C. suggerisce come Mosè abbia potuto benissimo mettere per iscritto il complesso sistema cultuale dettagliato da Dio sul Sinai. Dato che queste nazioni pure possedevano complicati sistemi legali, anche Israele avrebbe potuto sviluppare un complicato sistema di leggi. Infine i trattati di sovranità del secondo millennio a. C. sono molto simili al patto mosaico. Pure ricevendo Mosè la rivelazione da parte di Dio, egli pure usò ed adattò la forma di patto usata nei suoi giorni, adattandola ai bisogni di Israele come popolo di Dio unico nel suo genere. Metodo di lettura E’ necessario un avvertimento a chi si appresta a studiare il Levitico. Molti cristiani tendono ad ignorare quel che il testo significasse per gli Israeliti individuali o per la comunità dell’Antico Testamento nel suo insieme, e procedono ad esaminare immediatamente le tipologie di Gesù ivi presenti e come Egli adempia molte parti di Levitico nel Nuovo Testamento. Dobbiamo però prima esaminare il testo per vedere ciò che esso significava per l’Israele dell’Antico Testamento. Solo allora potremo procedere ad uno studio su Gesù. Infine notiamo la rilevanza di questo libro per noi oggi. Proprio perché come credenti, la Legge ci è stata scritta sul cuore, possiamo apprezzare come la legge morale in Levitico presenti il modo più appropriato per vivere in questo mondo una vita gradita a Dio. Fratelli di Gesù