RIFORMA DI MEDIO TERMINE DELLA PAC
EFFETTI DEL TRASFERIMENTO
DEI DIRITTI ALL’AIUTO
SUL MERCATO FONDIARIO
E DEGLI AFFITTI
Davide Bortolozzo
Istituto Nazionale di Economia Agraria
Sede regionale per il Veneto
Potenza 16 Marzo 2004
IL TRASFERIMENTO DEI DIRITTI ALL’AIUTO (art. 46)
• I diritti all'aiuto possono essere trasferiti unicamente a
un altro agricoltore stabilito nello stesso Stato membro
o all’interno di una stessa regione
• Il trasferimento può avvenire a titolo oneroso o
mediante altro trasferimento definitivo con o senza
terra
• L'affitto o altri tipi di cessione sono consentiti soltanto
se al trasferimento dei diritti all'aiuto si accompagna il
trasferimento di un numero equivalente di ettari
ammissibili
IL TRASFERIMENTO DEI DIRITTI ALL’AIUTO (art. 46)
Il trasferimento dei diritti all'aiuto senza terra può
avvenire:
•
dopo aver utilizzato almeno l’80% dei diritti per
almeno 1 anno
•
oppure dopo aver ceduto volontariamente alla riserva
nazionale tutti i diritti all'aiuto non utilizzati nel primo
anno di applicazione del regime di pagamento unico
In caso di vendita dei diritti all'aiuto, con o senza
terra, gli Stati membri possono destinare una parte di
tali diritti alla Riserva nazionale
MTR E RAPPORTI TRA PROPRIETARI E AFFITTUARI
Attuali valori fondiari sono spesso superiori alla reale
capacità dei terreni di fornire un reddito agricolo
(incorporano valore della compensazione PAC)
Ampio (e aspro) dibattito sugli effetti della MTR con
posizioni diametralmente opposte sostenute da proprietari
fondiari e affittuari
Punti di scontro: TITOLARITÀ E UTILIZZO
DEI DIRITTI ALL’AIUTO
Con MTR i terreni affittati saranno restituiti al
proprietario senza il diritto all’aiuto che rimane al
coltivatore (affittuario) il quale potrà utilizzarlo coltivando
altri terreni o cederlo a terzi
MTR E RAPPORTI TRA PROPRIETARI E AFFITTUARI
Situazione ante
riforma
Situazione inizio riforma
(2005)
Concedente
Terreni senza i diritti
all’aiuto
Proprietario
coltivatore
Terreni con diritti all’aiuto
Affittuario
Senza terreni ma con diritti
all’aiuto
MTR E RAPPORTI TRA PROPRIETARI E AFFITTUARI
Situazione ante
riforma
Situazione inizio riforma
(2005)
Concedente
Terreni senza i diritti
all’aiuto
Proprietario
coltivatore
Terreni con diritti all’aiuto
Affittuario
Senza terreni ma con diritti
all’aiuto
1 – IL CASO DEL PROPRIETARIO CONCEDENTE
Situazione
ante riforma
Situazione
inizio riforma
(2005)
Opzioni
Valutazione economica
Affitta il terreno a chi ha il
diritto [CA]
Concedente
[CA]
Terreno
senza i
diritti
all’aiuto
Affitta il terreno a chi non
ha il diritto [CA]
Riduzione canone
rispetto al pregresso
Coltiva il terreno senza il
diritto [REC]
Conviene se REC > CA
Coltiva il terreno e acquista i
diritti [REC + DA - KDA]
Conviene se
[REC + DA - KDA] >
CA
Non coltiva il terreno e
acquista i diritti
[DA - BCA - KDA]
Vende il terreno
Forme di elusione: cede i
terreni a un famigliare (figlio
giovane) che inizia una nuova
attività agricola utilizzando i
diritti della riserva nazionale
Cessa o riduce
l’attività agricola
MTR E RAPPORTI TRA PROPRIETARI E AFFITTUARI
Situazione ante
riforma
Situazione inizio riforma
(2005)
Concedente
Terreni senza i diritti
all’aiuto
Proprietario
coltivatore
Terreni con diritti all’aiuto
Affittuario
Senza terreni ma con diritti
all’aiuto
2 – IL CASO DEL PROPRIETARIO COLTIVATORE
Situazione
ante riforma
Proprietario
coltivatore
[REC+PPAC]
Situazione inizio
riforma (2005)
Terreno con
diritti all’aiuto
Opzioni
Valutazione economica
Coltiva il fondo
mantenendo i diritti
[REC + DA]
Situazione
sostanzialmente
immutata
Non coltiva il fondo
mantenendo i diritti
[DA - KBCAA]
Conviene se
[DA - KBCAA] >
[REC + PPAC]
Affitta i diritti e il
terreno
[CA]
Conviene se il canone
incorpora
completamente i diritti
MTR E RAPPORTI TRA PROPRIETARI E AFFITTUARI
Situazione ante
riforma
Situazione inizio riforma
(2005)
Concedente
Terreni senza i diritti
all’aiuto
Proprietario
coltivatore
Terreni con diritti all’aiuto
Affittuario
Senza terreni ma con diritti
all’aiuto
3 – IL CASO DELL’AFFITTUARIO
Situazione
ante riforma
Affittuario
[REC (+ PPAC)]
Situazione post
riforma (2005)
Senza terreni ma
con diritti
all’aiuto
Opzioni
Valutazione
economica
Affitta il suo diritto
NON
CONSENTITO
Vende il suo diritto
[Accumulazione iniziale di
n diritti]
Cessa l’attività
agricola
Acquista un terreno e lo
coltiva
[REC + DA - RM]
È necessaria
disponibilità di
capitale
Acquista un terreno e
non lo coltiva
[DA – RM - BCA]
È necessaria
disponibilità di
capitale
Potrebbe essere
conveniente in
terreni marginali
STIMA DEL VALORE DEL DIRITTO ALL’AIUTO (1)
Il diritto all’aiuto può essere considerato come una
annualità costante limitata nel tempo
La sua accumulazione all’anno 0 (2005) può essere calcolata
attraverso la formula:
q 1
a
rq n
n
dove:
• a =
• r =
• n =
• q =
annualità costante limitata posticipata
saggio di interesse
periodo di tempo
r+1
STIMA DEL VALORE DEL DIRITTO ALL’AIUTO (2)
Si ipotizza inoltre che:
1) in caso di disaccoppiamento totale il diritto all’aiuto
medio in Basilicata si collochi tra 250 e 400 euro per
ettaro (senza considerare eventuali riduzioni dovute a
modulazione, riserva nazionale, ecc.)
2) l’ultimo anno di applicazione della riforma sia il 2012
3) il saggio di interesse sia compreso tra il 3% e il 6% in
funzione dell’attuale tasso di interesse per i mutui
fondiari, dell’incertezza sulle prospettive di applicazione
della MTR, ecc.)
STIMA DEL VALORE DEL DIRITTO ALL’AIUTO (3)
Accumulazione iniziale dei diritti all'aiuto
Diritto
all'aiuto
medio
(a)
Saggio di
Coeff. di
sconto accumulazi
one
(r)
(q)
Periodo di Accumulazio
tempo
ne iniziale
(n)
(Euro)
400
0,06
1,06
8
2.500
400
0,03
1,03
8
2.800
250
0,06
1,06
8
1.500
250
0,03
1,03
8
1.800
STIMA DEL VALORE DEL DIRITTO ALL’AIUTO (4)
Diritti all'aiuto e valori fondiari medi dei seminativi
Accumulazione iniziale diritti all’aiuto (euro)
2.800
2.500
1.800
1.500
Valore medio terreni a
seminativo (euro)
MT irriguo
15.000
MT non irriguo
PZ irriguo
PZ non irriguo
5.000
17.000
7.000
LE POSIZIONI DEI PROPRIETARI (1)
Possibile svalutazione dei fondi rustici senza diritti all’aiuto
Influenza negativa sul mercato dei terreni e degli affitti
Forte barriera all’entrata nel mondo agricolo
Situazione analoga per gli enti pubblici (comuni, enti,
ospedali…) che non conducono direttamente il fondo
Obiettivo: salvaguardare il contratto di affitto in un
rapporto di pari dignità tra proprietari e affittuari
LE POSIZIONI DEI PROPRIETARI (2)
Esempio di clausole (“estreme”) ipotizzate per il rinnovo di
contratti di affitto:
la parte affittuaria si obbliga a non disporre in alcun modo dei diritti di
pagamento disaccoppiati previsti dalla MTR. L’inosservanza di questa
clausola da luogo alla risoluzione del contratto di affitto. Se al termine
del contratto di affitto i diritti non dovessero essere trasferiti al nuovo
conduttore senza oneri a suo carico, l’affittuario uscente sarà tenuto a
corrispondere un equo indennizzo alla parte proprietaria…
Per tutta la durata del presente contratto di affitto, la parte
affittuaria si impegna a non vendere in alcun modo i diritti di
pagamento disaccoppiati previsti dalla MTR della PAC. Per i diritti di
pagamento maturati con la conduzione del presente fondo durante il
periodo di riferimento, la parte affittuaria…… si impegna a vendere tali
diritti alla parte proprietaria al termine del contratto di locazione e
conseguente rilascio del fondo, concedendo quindi alla parte proprietaria
diritto di prelazione all’acquisto dei suddetti diritti. …le stesse
condizioni valgono anche nel caso di risoluzione anticipata e conseguente
rilascio del fondo
LE POSIZIONI DEI CONTOTERZISTI
Molti agricoltori troveranno più conveniente incassare i
diritti senza coltivare i terreni
La contestuale riduzione dell’offerta potrebbe portare a
diminuzione del lavoro per i contoterzisti (operazioni
colturali relative a cereali e foraggi)
Minori investimenti nel parco macchine
LE POSIZIONI DEGLI AFFITTUARI
Ruolo “strutturale” dell’affitto: superficie media aziendale
dei terreni in conduzione mista è di 13 ettari contro i 7 di
quelli in sola proprietà
Il proprietario fondiario potrebbe imporre delle condizioni
contrattuali non eque
Non sottoscrivere “contratti ponte” con rinnovi di 1 anno
Questo significa infatti ricondurre alla scadenza i terreni
prima ancora che i regolamenti entrino in vigore
Non è ammissibile l’utilizzo del contratto d’affitto per
regolare rapporti patrimoniali estranei per loro natura ad
esso
CONCLUSIONI (1)
Le posizioni di affittuari e proprietari appaiono distanti
Il compromesso potrebbe essere raggiunto con una
opportuna gestione della RISERVA NAZIONALE con lo
scopo di equilibrare la distribuzione dei diritti
I diritti della Riserva nazionale potrebbero essere assegnati
dando priorità:
- ai proprietari privi di diritti che intendono coltivare il
fondo
- ai nuovi affittuari che iniziano l’attività agricola
- agli affittuari di Enti vari (comuni, ospedali, ecc.)
- agli agricoltori che intendono ampliare l’azienda
CONCLUSIONI (2)
Formazione della Riserva nazionale attraverso:
• differenza tra massimale e importi di riferimento
• riduzione importi di riferimento (max 3%, art. 42)
• riduzione dei diritti in caso di trasferimento (art. 46)
La Riserva nazionale sarà in grado di soddisfare tutte le
richieste legate ad eventuali contenziosi che emergeranno
alla scadenza dei contratti d’affitto?
Rimarrà una quota disponibile per situazioni particolari
previste dal regolamento ma non ancore definite?
CONCLUSIONI (3)
Consentire il trasferimento solo all’interno di zone omogenee
per evitare distorsioni speculative
Perdita di risorse nel caso in cui la Riserva nazionale non sia
completamente assegnata
Valutare attentamente vantaggi e svantaggi delle diverse
forme di attuazione della MTR rispetto alla mobilità dei
terreni sul mercato fondiario e al valore e trasferimento dei
diritti all’aiuto
Scarica

Nessun titolo diapositiva