Il ruolo territoriale degli
Osservatori del Paesaggio
nell’attuazione della
Convenzione Europea
Corso di Formazione
Parchi naturali, aree protette e reti ecologiche per lo sviluppo del territorio
Fivizzano (MS)
6 febbraio 2010
NORMATIVA
•
• Raccomandazioni del Comitato dei Ministri del CE,
6/2/2008 (Linee guida per l’attuazione della CEP)
assegnano agli Osservatori un ampio ventaglio di attività, quali:
•
•
•
•
•
descrizione dello stato dei paesaggi a un determinato momento,
scambio di informazioni su politiche ed esperienze circa la protezione, la
gestione, la pianificazione e la partecipazione ,
uso ed elaborazione di documenti storici circa l’evoluzione dei paesaggi,
messa a punto di indicatori quantitativi e qualitativi per valutare l’efficacia
delle politiche del paesaggio,
produzione di dati utili alla comprensione delle tendenze, e all’elaborazione di
previsioni e di scenari futuribili.
• Codice dei beni culturali e del paesaggio (2004, art.
132)
<< Il Ministero e le Regioni definiscono le politiche di tutela e valorizzazione
del paesaggio tenendo conto anche degli studi, delle analisi e delle proposte
formulati dall’Osservatorio nazionale per la qualità del paesaggio, istituito con
decreto del Ministro, nonché degli osservatori istituiti in ogni regione con la
medesima finalità>>
FUNZIONI
•descrizione stato di fatto
•raccolta dati ed informazioni
•elaborazione documenti storici
•elaborazione indicatori quantitativi e qualitativi
• produzione dati per comprendere tendenze e fare previsioni
•
•
•
studio
documentazione
monitoraggio
Quale oggetto?
Paesaggi?
visione olistica
beni paesaggistici?
visione puntuale
La sfida centrale che la CEP ha lanciato a livello europeo
concerne il tentativo di sviluppare politiche del paesaggio
estese al territorio e non più – prevalentemente o
esclusivamente – a singoli oggetti di pregio particolare,
come i beni culturali o i beni “paesaggistici”.
Questo spostamento, dai singoli beni ai paesaggi, deriva dal
fatto che per paesaggio la CEP non intende soltanto “quelle
parti di territorio alle quali è riconosciuto un valore
eccezionale sotto il profilo estetico e culturale o ecologico
ambientale” bensì l’insieme dei luoghi, intesi come contesti
di vita delle popolazioni, “espressione della diversità del loro
comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della
loro identità” (Cep, art. 5a)
Il piano paesaggistico attribuisce a ciascun ambito
obiettivi di qualità paesaggistica (Codice, 2004, art. 143)
per:
il mantenimento delle caratteristiche, degli elementi costitutivi e delle
morfologie (anche tipologie architettoniche e materiali costruttivi);
la previsione di linee di sviluppo urbanistico ed edilizio compatibili con
i diversi livelli di valore riconosciuto;
il recupero e la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a
tutela compromessi e degradati.
CHI RICONOSCE GLI AMBITI
ED I RELATIVI OBIETTIVI DI QUALITA’?
Metodo
partecipato
con
coinvolgimento delle popolazioni
il
a "Paesaggio" designa una determinata
parte di territorio, cosi come è percepita
dalle popolazioni, il cui carattere deriva
dall'azione di fattori naturali c/o umani e
dalle loro interrelazioni (CEP)
c
"Obiettivo di qualità paesaggistica"
designa la formulazione da parte delle
autorità pubbliche competenti, per un
determinato paesaggio, delle aspirazioni
delle popolazioni per quanto riguarda le
caratteristiche paesaggistiche del loro
contesto di vita (CEP)
Metodo tecnico amministrativo
Ambiti ed obiettivi di qualità sono
definiti sulla base delle razionalità
dei saperi esperti (tradizione della
pianificazione italiana)
DUE
IDEE
DI
OSSERVATORIO
METODO BUROCRATICO – AMMINISTRATIVO
•Osservatorio regionale/centrale
•struttura tecnico- amministrativa
•ambiti individuati dalla razionalità dei saperi esperti
•obiettivi di qualità individuati dalla razionalità dei
saperi esperti
•andamento decisionale dall’alto in basso
•attività di indirizzo e controllo
•tendenza all’omogeneità dei processi in ambito
regionale
DUE
DUE IDEE
IDEE
DIDI OSSERVATORI
OSSERVATORIO
Metodo partecipato con il coinvolgimento delle popolazioni
•Osservatori con ancoraggio territoriale agli ambiti
•Strutture aperte dove i saperi esperti interagiscono con le popolazioni
•Ambiti individuati tenendo conto delle percezioni e dei valori attribuiti
dalle popolazioni interessare
•Obiettivi di qualità frutto di un progetto condiviso
• Andamento decisionale processuale e circolare
•Attività di progetto
•Diversificazione degli obiettivi e dei processi in relazione ai caratteri ed
ai problemi di ciascun ambito
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