Progetto Set
2004
Emergenza acqua….
SINTESI PERCORSO
GRUPPO B
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN GINESIO-LICEO SCIENTIFICO DI
MACERATA-ITG DI MACERATA
CONTENUTI
METODOLOGIA
PROPOSTE
METODOLOGIA
• Lavoro verticale: coinvolgimento di due ordini di
•
•
scuola (media-superiore)
Tema comune: domanda di partenza e
individuazione di tre aspetti diversi (apporto
specifico di ogni scuola: valorizzazione di
competenze particolari)
Ricerca di un linguaggio comune per una
comunicazione efficace nonostante la diversità
dei livelli
CONTENUTO
Cause dell’emergenza acqua
• Cause climatiche (liceo scientifico)
• Usi e sprechi nell’ambiente domestico
(scuola media)
• Usi e sprechi in campo agro-alimentare e
industriale (ITG)
CAUSE CLIMATICHE
classe IV A Liceo Scientifico
Esempi di tematiche affrontate
• Tecniche per l’osservazione dei mutamenti
climatici
• Dati della centralina della scuola
• Alterazione dei normali cicli stagionali
• Il protocollo di Kioto
• Strategie di intervento
DIAGRAMMA a V RELATIVO ALLE CAUSE DEL PROBLEMA
DOMANDA GUIDA
ESISTONO MOLTEPLICI
FATTORI CHE ATTRAVERSO
VARIAZIONI CLIMATICHE
CONDIZIONANO LA DISPONI
BILITA’ DI ACQUA
CAUSE CLIMATICHE della
EMERGENZA ACQUA della
SCORSA ESTATE
N BASE AI DATI RACCOLTI OSSERVO CHE:
1)………
2)………..
a)Inquinamento atmosferico
b)Eruzioni vulcaniche e polveri
in genere
c)Buco dell’Ozono
INTERAZIONE
d)Variazioni termiche
COSA SI FA A LIVELLO
e)Aumento di captazione in falda
f)Inquinamento idrico
INTERNAZIONALE:
A)………
B)………..
DATI DEL NOSTRO LABORATORIO
DATI FORNITI DALL’OSSERVATORIO
GEOFISICO DI MACERATA
DATI…DATI…DATI
Curini Valentina
4°A
•PARLANDO DI
RECORD…
•DIRETTAMENTE
DAGLI U.S.A.
•LA PAROLA AI RUSSI
•FROM UNITED
KINGDOM
5 ANNI
PIU’ CALDI
NEGLI
ANNI ‘90
NOTTI PIU’
CALDE DEL
50%
1997
SECONDO
ANNO PIU’
CALDO
DAL
1900
10 ANNI
PIU’
CALDI
DAL 1980
1995
ANNO
PIU’
CALDO
U. S. A.
LUGLIO 1997.
“DIFFERENZA TERMICA
TRA GIORNO E NOTTE
IN NETTA
DIMINUZIONE
SPECIALMENTE NELL’
EMISFERO BOREALE”
LA PRIMAVERA
ARRIVA UNA
SETTIMANA
PRIMA
RISPETTO A 20
ANNI FA.
CAMBIANO LE
MIGRAZIONI DI CARIBU’
E
UCCELLI CANTERINI
CONFERMATA L’INFLUENZA DELLE
SPERIMENTAZIONI NUCLEARI SUL
CLIMA: GLI OSSIDI DI AZOTO
LIBERATI ASSORBONO
RADIAZIONI NELLA STRATOSFERA
DETERMINANDO PERIODI
FREDDI, COME GLI INVERNI 1962
E 1963
SIBERIA PIU’ CALDA
SUOLO ARTICO
DI
PIU’ CALDO DI 4°C
3°C RISPETTO AL
PASSATO
OCEANO ARTICO
RISCALDATO DI
1° C DAL
1987
PIU’ DEL 5%
DEL GHIACCIO
ARTICO E’ SPARITO
NEGLI ULTIMI
15 ANNI
ESPLOSA LA
CRESCITA DI
ALBERI NEGLI
URALI
Il Protocollo di Kyoto
La risoluzione sottoscritta prevede che i 38
paesi maggiormente industrializzati riducano
le emissioni dei gas che contribuiscono
all'effetto serra del 5,2% entro il quadriennio
2008-2012. L'anno di riferimento e il 1990
per i gas da combustione (anidride
carbonica, metano e ossidi di azoto), il 1995
per quelli di origine chimica
(perfluorocarburo, idrofluorocarburo ed
esafluoruro di zolfo).
Le riduzioni sono differenziate: -8% per
l'Unione Europea (-7% per l'Italia), -7% per
gli Stati Uniti, -6% per il Giappone, mentre i
paesi in via di sviluppo, con a capo la Cina,
hanno ottenuto l'esenzione da qualsiasi
impegno formale di "tagliare" le emissioni.
Prima che il trattato diventi legalmente
vincolante sarà comunque necessaria
l'approvazione dei parlamenti dei singoli
stati.
L'accordo raggiunto si presenta come un
compromesso tra le diverse posizioni
rappresentate a Kyoto, che andavano
da una riduzione del 15% per i soli gas
da combustione, obiettivo dell'Unione
Europea, alla stabilizzazione delle
emissioni al livello del 1990 per tutti i
gas e tutti i paesi (Nord e Sud del
mondo), proposta dagli Stati Uniti
TECNICHE
PER L’OSSERVAZIONE DEI
MUTAMENTI CLIMATICI
TERRESTRI
Comunque, con l’utilizzo da alcuni anni della teoria del flusso
termico, cioè con lo studio delle fluttuazioni di temperatura che
dalla superficie si sono nel tempo propagate all'interno della
crosta terrestre, per conduzione nelle rocce, molti geologi e
paleoclimatologi hanno svolto indagini più precise. Così
attraverso la tecnica dei fori di sonda si è cominciato a leggere la
storia delle variazioni climatiche partendo dalle lontane ere
geologiche.
Tutti questi elementi ci hanno fornito un quadro del passato
abbastanza interessante.
Attraverso il metodo del carotaggio, che si effettua nelle calotte
polari, è possibile risalire ai vari mutamenti climatici terrestri.
Infatti, l'analisi della composizione dell'atmosfera intrappolata nelle
bolle d'aria (aria fossile) all'interno dei ghiacci, dà chiare indicazioni
sulle condizioni climatiche che hanno interessato la Terra negli
ultimi millenni. Purtroppo per quanto riguarda la registrazione delle
temperature abbiamo dati meteorologici che non superano i 150
anni, ma lo studio attraverso il conteggio e l’analisi degli anelli di
accrescimento annuale di alberi plurisecolari o fossili
(Dendrocronologia) ci ha dato indicazioni sulle condizioni
climatiche del passato in alcune aree del pianeta e quindi sulle sue
presunte temperature. Solo a partire dal 1900 si è iniziato a costruire
un’adeguata rete di stazioni meteorologiche, tali da avere un quadro
planetario sul clima e sulle sue variazioni.
Completare il quadro delle conoscenze con
il monitoraggio e la valutazione dei
fenomeni in atto
Azionare le strategie
necessarie per
minimizzare i danni
causati dall’effetto serra
Intensificare le ricerche sulle
origini dei fenomeni e sugli effetti
che essi determinano sull’ambiente
STRATEGIE e PROVVEDIMENTI
Elaborare
ACCORDI INTERNAZIONALI e
POLITICHE NAZIONALI
CONFERENZA DI RIO (1992):
impegno a non superare nel 2000
le emissioni industriali del 1990
CONFERENZA DI KYOTO (1997):
impegno alla riduzione del 5,2% delle
emissioni dei gas serra dei Paesi
Industrializzati entro il 2008-2012
CONFERENZA DI BUENOS AIRES
(1998): attuazione del protocollo di
Kyoto, ratifica da parte di 55 Paesi
che rappresentano almeno il
55% del totale delle emissioni
per la riduzione delle emissioni di CO2
DELIBERA DEL CIPE (1998): individua 6 azioni
per la riduzione delle emissioni dei gas- serra:
- Aumento di efficienza del sistema elettrico
- Riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti
- Produzione di energia da fonti rinnovabili
- Riduzione dei consumi energetici nei settori industriale,
abitativo, terziario
- Riduzione delle emissioni nei settori non energetici
-Assorbimento delle emissioni di anidride carbonica da parte
delle foreste
LAVORO RETE SET
MAPPA RIASSUNTIVA DEL LAVORO DELLA CLASSE IVA DEL LICEO
SCIENTIFICO “G.GALILEI” di MACERATA
Il Clima e le
sue
variazioni
Come è cambiato il
clima nel tempo
Cosa si intende
per clima
Dati della
nostra Scuola
Dati del
Geofisico
Geoastronomici
( latitudine,longitudine
altitudine)
Caratteristiche geomorfologiche
(presenza di corpi idrici,tipi di
copertura del suolo,umidità dell’aria,
precipitazioni)
Possibili azioni di intervento
A………..
B………
C…………
Fattori legati ai moti
Millenari(inverno in
perielio,inclinazione
dell’asseterrestre,massima
eccentricità dell’orbita)
Inquinamento
Atmosferico e
idrico
Prove della variazione degli
Inquinanti
(Studi in Antartide,
aumento effetto
serra,dichiarazioni associazioni e
centri di ricerca
USI E SPRECHI
in campo agro-alimentare e
industriale
Classi III AS III BS
ITG
Acqua e piante
Sotto il profilo ecologico le piante vengono distinte in:
• xerofite, piante che vivono in ambienti molto siccitosi e che
hanno modeste esigenze idriche;
• mesofite: piante mediamente esigenti di acqua;
• idrofite: piante che vivono in condizioni di umidità elevata che
hanno quindi forti esigenze idriche;
• tropofite: piante che vivono in condizioni di umidità elevata
alternata a condizioni di forti siccità.
Le colture agrarie più diffuse appartengono alle mesofite ed idrofite.
Il fabbisogno idrico delle piante
Il fabbisogno idrico è strettamente correlato oltre che alla tipologia delle
piante considerate, anche al loro rispettivo ciclo di sviluppo, nonché da
altri fattori, quali il clima, la temperatura, le concimazioni, ecc. La pianta
infatti ha esigenze diverse a seconda della fase del suo ciclo vegetativo: il
maggior fabbisogno d'acqua coincide con la sua fioritura per poi decrescere
man mano che avviene la maturazione.
• TAB.1: FABBISOGNI IDRICI DELLE PIANTE
COLTURE
STAGIONE
IRRIGUA
FABBISOGNI
IDRICI TOTALI
(m3/ha)
FABBISOGNI DI
PUNTA MENSILI
(m3/ha)
MESE DI
MAGGIORE
RICHIESTA DI
ACQUA
mais da granella
Giu-Sett
3600
1400
15lug-15ago
Barbabietola da
zucchero
Apr-Ago
4200
1300
Luglio
Patata
Mag-Ago
3200
1200
Luglio
Erbaio estivo
Lug-Settt
4000
1500
15lug-15ago
Ortaggi
Apr-Ott
5000-6000
1500
Giu-Ago
Vigneto
Lug-Ago
1200
1000
15lug-15ago
Medica
Apr-Sett
6800-840
1500
Luglio
Esempio di calcolo di portata di un impianto
d'irrigazione di un frutteto , coltura comunemente
coltivata nelle nostre zone di pianura
Scegliendo un volume di adacquamento totale, pari a 4200m3/Ha ogni dieci
giorni, si avrà un quantitativo d'acqua di 420 m3/Ha al giorno, che
corrisponde a 42000 l/Ha. Dividendo questi ultimi per il numero di secondi
di un giorno (86400) troveremo una dotazione continua di
42000
l/Ha
/
86400
sec.=
0,49
l/sec./Ha.
Considerando questo fabbisogno idrico di 4200 m3/Ha, che corrisponde a
quello di un agrumeto, possiamo stabilire che la stagione irrigua inizierà il
20 maggio e finirà il 30 agosto perché effettueremo 10 turni
d'irrigazione.
Dal momento che una pompa non può funzionare 24 ore su 24, stabiliremo
un turno di riposo: ad esempio se essa funzionerà 16 ore su 24 il
coefficiente operativo sarà uguale a 16/24 =0,66.
Si puo' quindi calcolare la portata specifica con la seguente formula:
Q = S x H x 10000 / T x O x 3600" = 1 x 4,2 x 10000 / 10 x 0,66 x
3600" = 1,76 l/sec.ettari
dove: Q = portata in l/sec.ettari; S = superficie in ettari; H = altezza di
adacquamento in mm; T = turno in giorni; O= orario giornaliero in ore
•
Acqua per usi agricoli
Da stime attuali risulta che l'uomo prelevi circa 3 600 km3 d'acqua dolce, l'equivalente
di 580 m3 annui pro capite. La tabella sottostante mostra che, in tutte le regioni, fatta
eccezione per l'Europa ed il Nord America, l'agricoltura è di gran lunga il maggior
consumatore d'acqua, accaparrandosi circa il 69 % di tutti i prelievi a livello mondiale
mentre l'industria utilizza circa il 21 %.
Stima del prelievo mondiale d'acqua (km3 annui, m3 pro capite e percentuale del
prelievo totale)
1950
1995
Agricoltura
• Prelievo
1100
2500
• pro capite
437
436
• percentuale del totale
79
69
Industria
• Prelievo
200
750
• pro capite
79
131
• percentuale del totale
14
21
E’ importante distinguere fra l'acqua che è prelevata e l'acqua che è effettivamente
consumata: l'acqua che è stata prelevata ma non consumata ruscella nuovamente
sulla superficie verso i fiumi o s'infiltra nel terreno e s'immagazzina negli acquiferi.
• Le industrie in genere consumano solo circa il 5 % dell'acqua che prelevano. L'acqua
di scarico proveniente dalle industrie dovrebbe essere trattata prima del rilascio nei
fiumi e possibilmente riutilizzata ma, spesso, è fortemente inquinata.
• L'irrigazione consuma la maggior parte dell'acqua prelevata (spesso la metà o anche
di più) quale risultato dell'evaporazione, dell'inclusione nel raccolto e della
traspirazione dalle piante. L'altra metà ricarica la falda o il flusso superficiale o si
perde in evaporazione non produttiva.
I grafici relativi al prelievo idrico per
l'irrigazione non includono l'uso diretto
dell'acqua piovana in agricoltura; in
realtà, è prodotto più cibo mediante l'uso
diretto dell'acqua piovana che non
mediante acqua di irrigazione ed inoltre,
anche le colture irrigue usano un
considerevole quantitativo di acqua
piovana.
Una buona gestione della terra può
ridurre in maniera significativa il
quantitativo d'acqua necessario a
produrre una tonnellata di cereali, sia
che si tratti di acqua piovana sia che si
tratti d'irrigazione. Oggi si focalizza gran
parte dell'attenzione sull'agricoltura che
fa uso di irrigazione, che conta
principalmente su risorse idriche
provenienti da fiumi o immagazzinate in
acquiferi, anche se molto potrebbe
essere fatto per incrementare il rapporto
raccolto/acqua nell'agricoltura
alimentata da acque piovane.
Prelievo d’acqua per regione
e per settore
Azioni per la gestione del servizio idrico
E’ quindi da ritenere opportuna l’introduzione di alcuni criteri di azione
per le Aziende di gestione del servizio idrico:
- limite degli utili e conseguente loro destinazione a progetti di
intervento nei Paesi e nelle zone a maggiore carenza idrica;
- potere di controllo e di indirizzo demandato ai soci dell’Azienda
pubblica, con mandato ai Consigli Comunali dei Comuni associati, con
l’istituzione di osservatori aziendali, la necessità che il management
aziendale abbia limiti precisi del proprio mandato che, comunque, non
superino quelli istituzionali;
- percentuale sugli utili da destinare alla ricerca scientifica e tecnologica
per una diminuzione del consumo idrico ed una eticità precisa che
neghi qualsiasi tipo di sfruttamento aziendale con i paesi in via di
sviluppo.
La pioggia non è sempre sufficiente a soddisfare i fabbisogni
idrici delle piante. E sorge qui la necessità che il
geometra progetti un impianto d'irrigazione che, tenga conto di
tutti i parametri che caratterizzino i rapporti d'interconnessione
tra:
acqua e piante
acqua e terreno
..e che garantisca un uso più razionale delle risorse idriche,
nonché il riciclaggio delle acque usate ed un drenaggio
appropriato.
Una buona tecnica di irrigazione sarà la premessa indispensabile
per un corretto uso della risorsa acqua evitando sprechi e
contenendo,almeno in parte, l’inquinamento agronomico.
Nell’industria, invece, l’utilizzo dell’acqua è molto
variabile: può essere un componente del prodotto
finale, utilizzata per raffreddare gli impianti o come
mezzo di trasporto delle scorie. Anche qui gli sprechi
dipendono, in gran parte dall’efficienza dei macchinari
ed inoltre in alcune produzioni l’acqua potrebbe
anche essere riciclata. Sarebbe importante migliorare
e rendere più efficiente il rapporto tra fabbisogno
assoluto (la quantità di acqua realmente consumata
per la produzione di un certo bene) e fabbisogno
tecnico ( la quantità tecnicamente necessaria per la
sua produzione) di acqua, che risulta ancora poco
efficiente.
Un grande contributo è stato dato dalla legge Merli e
dalle successive integrazioni legislative in merito, che,
regolamentando il regime degli scarichi, si occupa
anche di risolvere il problema degli sprechi di acqua
nell’industria e nell’agricoltura, promuovendo il riciclo ed
il riutilizzo della stessa. Ultimamente si sta attuando un
processo di privatizzazione delle aziende pubbliche che
gestiscono tale risorsa e questo è un notevole
vantaggio per i cittadini, che potranno usufruire di un
servizio molto più snello. Occorre comunque una
grande sensibilizzazione anche con campagne mirate
per far crescere in tutti la consapevolezza del problema
e creare una mentalità che vada contro gli sprechi
dell’acqua, bene di vitale importanza per l’Umanità
intera.
USI E SPRECHI
NELL’AMBIENTE
DOMESTICO
Classi II A II C
Istituto Comprensivo San Ginesio
Progetto “SET”
Scuola media Sant’ Angelo in Pontano
Classe 2a
•Esistenza del problema
•Focalizzazione del problema
•Studio del problema: usi domestici
SOS
EMERGENZA ACQUA
perché ?
+
Consumi
Acqua disponibile
Clima
Dispersione
Usi agricoli
Usi industriali
“Piove male”
Acqua “depurata persa”
Precipitazioni scarse
“Acquedotti groviera”
Usi domestici
Usi domestici
•Dati soggettivi e non
•Dati oggettivi:considerazioni sulla media dei consumi degli
ultimi 5 anni a Sant’Angelo in Pontano.
•Curiosità su alcuni dati oggettivi.
•Considerazioni.
•Strategie di intervento.
Media del consumo
negli ultimi cinque anni
-Chi vive da solo
consuma più acqua di
una famiglia con più
componenti .
-Il minor consumo della
famiglia con quattro
componenti può essere
dovuto alla presenza di
due bambini piccoli o di
due figli grandi che non
vivono con le famiglie
per motivi di studio o di
lavoro.
70
60
50
40
30
20
10
0
1com.
2com.
3com.
4com.
5com.
CONSIDERAZIONI FINALI
A Sant’Angelo in Pontano la quantità d’acqua consumata giornalmente in media
è di litri 44,4 a persona.
OTTIMA MEDIA
Solo 75 sono le utenze
con un componente.
I giovani
dai 15 ai 39 anni
sono
solo 450.
35%
della popolazione santangiolese
(409 abitanti)
ha un’età
superiore ai 65 anni.
STRATEGIE
Per portare acqua al mulino del
risparmio
Modifiche
strutturali
per la casa
attraverso
Un
comportamento
corretto
ISTITUTO COMPRENSIVO “Vincenzo Tortoreto” S. Ginesio
Scuola media “Ugo Betti” classi 2e
San Ginesio – Sant’Angelo in Pontano
PROGETTO SeT
Anno scolastico 2003 / 2004
Cantico delle Creature
“Laudato si’, mi’, Signore, per sor’ aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”
San Francesco
L’acqua :Bene comune dell’umanità
Garantire l’accesso all’acqua per tutti entro il 2000: era questo il traguardo che le agenzie
internazionali si erano poste dal dopoguerra in poi .Purtroppo questo bellissimo progetto non
si è avverato.
.Le devastazioni delle risorse idriche del pianeta continuano in misura considerevole mediante :
contaminazione, inquinamento, devastazioni , sfruttamento eccesivo, sperpero.Inoltre la
disparità di sfruttamento delle risorse idriche appare sempre più evidente .
Ancora oggi il numero delle persone che non hanno accesso a un’acqua potabile e sana non fa
che aumentare ,esso ammonta a un miliardo e duecento milioni.
18 milioni di bambine di età minore di 14 anni oggi non vanno a scuola perché percorrono da 6
a 10 chilometri per andare a prendere l’acqua per tutta la famiglia.Noi sappiamo che c’è una
relazione assai stretta tra povertà e mancanza d’acqua.Tutti i poveri del mondo, coloro che
sopravvivono con meno di 2 euro di reddito al giorno, non hanno accesso all’acqua.Ci sono poi
2,4 miliardi senza servizi sanitari in casa.
COSA FANNO LE NAZIONI?
L’anno internazionale dell’acqua potabile proclamato dalle Nazioni unite si è appena concluso
chiedendo a tutti i paesi maggiore impegno, maggior coinvolgimento delle donne, ma sopratutto
una presa di coscienza della gravità della crisi.
.In Africa, la conferenza panafricana sull’acqua del dicembre 2003 ha portato all’adozione di un
nuovo piano d’azione per dare entro il 2015 acqua potabile e servizi igienici al più assetato dei
continenti.
CHE COSA BEVIAMO
GLI ITALIANI SONO GRANDI CONSUMATORI DI ACQUA.
PER 0,1€ A LITRO, POSSIAMO CONTARE SU UN PRODOTTO DI UN
LIVELLO PIÙ CHE DISCRETO.
PER ESSERE DICHIARATA POTABILE, L’ACQUA,DEVE ESSERE
INSAPORE , INCOLORE, INODORE , LIMPIDA , FRESCA E PRIVA DI
GERMI PATOGENI.
SECONDO UNA RECENTE INDAGINE REALIZZATA DAL MENSILE
“ALTROCONSUMO”,SU 40 CITTA’ ITALIANE,IL 70% DEGLI
ACQUEDOTTI FORNISCE ACQUA BUONA O OTTIMA. MENTRE LE
ACQUE DI PIEMONTE E LOMBARDIA SONO PENALIZZATE DALLA
PRESENZA DI ANTIPARASSITARI E METALLI.
PER QUANTO RIGUARDA LA SITUAZIONE ACQUA NELLE MARCHE,
L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ HA DATO QUESTO GIUDIZIO
:MEDIOCRE PER LA PRESENZA DI NITRATI E CLORURI NELLA
ZONA COSTIERA, INVECE PER IDROCARBURI E TENSIOATTIVI
(COMPONENTI DEI DETERSIVI)A MACERATA.
L’ inquinamento
•Ricerca e riflessione
Vi racconto come sta l’acqua
L’acqua delle fonti è pura e buona da bere ma l’acqua a valle dei fiumi,
dei laghi, del mare, può essere contaminata da diverse sostanze
provenienti dalle fognature, dagli scarichi, dalle industrie, dai prodotti
che si usano in agricoltura e che penetrano nel terreno.
I nitrati, l’ammoniaca e i fosfati quando giungono nell’acqua del mare o
dei fiumi provocano l’aumento spropositato di alcune alghe.
Questo fenomeno,chiamato eutrofizzazione, altera l’equilibrio esistente:
l’acqua diventa torbida per la crescita.
A causa di questi organismi, la luce fa fatica a penetrare in profondità
impedendo alle alghe presenti sui fondali di svolgere la fotosintesi clorofilliana
con cui producono l’ossigeno.
I tubi di scappamento delle auto, i camini, le ciminiere liberano nell’aria
biossido di zolfo, ossidi di azoto e ozono.
Queste sostanze catturate nelle nuvole, a contatto con il vapore acqueo
diventano acide.
Le piogge acide cadendo sul terreno e nei laghi provocano molti
danni,facendo morire animali e piante.
Effetti dell’ inquinamento
Le sostanze contaminanti contenute nell’acqua inquinata possono
provocare innumerevoli danni alla salute dell’uomo e all’equilibrio
degli
ecosistemi.
La presenza di nitrati (sali dell’acido nitrico) nell’acqua potabile, ad esempio,
provoca una particolare condizione patologica nei bambini che in alcuni
casi può condurre alla morte.
Il cadmio , presente in certi fanghi usati come fertilizzanti, può essere assorbito
dalle colture e giungere all’uomo attraverso le reti alimentari; se assunto in
dosi elevate, può provocare forti diarree e danneggiare fegato e reni.
Tra gli inquinanti piú nocivi per l’uomo vi sono alcuni metalli pesanti,
come il mercurio, l’arsenico, il piombo e il cromo.
CONSUMI
Indagine statistica del consumo giornaliero d’acqua nelle nostre famiglie
Consumo giornaliero x
famiglia raggruppato in
classi di frequenza
Nº famiglie
Frequenza percentuale
201-300
6
21%
301-400
10
36%
401-500
7
25%
501-600
5
18%
CONSUMO GIORNALIERO
• Il consumo d’acqua
•
potabile nelle nostre
famiglie è compreso tra i
200-300 l ed i 500-600 l
giornalieri.
Rispetto al consumo
nazionale ci possiamo
ritenere abbastanza
rispettosi dell’uso di
questa risorsa.
Famiglie 7
Famiglie 10
Famiglie 6
Famiglie 5
SPRECHI
Nelle nostre case spesso consumiamo troppa acqua:
1- Ci laviamo i denti senza chiudere il rubinetto;
2- Mia madre sciacqua i piatti tenendo il rubinetto aperto e butta
l'acqua nel lavandino;
3- Annaffio i fiori del giardino usando il tubo di gomma;
4- Aziono la lavatrice mezza vuota;
5- Di sera faccio il bagno nella vasca dopo averla ben riempita;
6- Mia mamma mette sempre molto detersivo quando lava i piatti
perché dice che sgrassa meglio;
7- A volte corro a rispondere al telefono lasciando il rubinetto
dell'acqua aperto;
8- A volte mia madre butta l'acqua dove ha lavato le verdure invece
potrebbe usarla per innaffiare i vasi;
9- Mi sono accorta che il rubinetto del bagno perdeva ma non ho
chiesto a mio padre di ripararlo;
10- Uso l'acqua potabile per lavare la mia bicicletta.
RIMEDI
Un rimedio per risparmiare l’acqua è incrementare il
riciclaggio.
È istruttivo il caso di Israele, un paese che sfrutta già il
95% delle sue risorse idriche e che cerca di
incrementare il rendimento attraverso il riciclaggio.
Si recupera 1/5 dell’acqua utilizzata dall’industria e
dalle famiglie ed è proprio questo quinto ad essere
destinato all’irrigazione.
10 COMANDAMENTI
PER EVITARE
1 Quando ti lavi i denti
chiudi il rubinetto al
momento dell’uso dello
spazzolino.
2 Preferisci la doccia al
bagno in vasca.
3 Metti il bagnoschiuma
in piccola quantità sulla
spugna per lavarti.
GLI SPRECHI
QUOTIDIANI
4 Usa poco shampoo è
efficace lo stesso e non
inquina.
5 Quando lavi i piatti o
fai lo shampoo non è
indispensabile usare
l’acqua corrente.
Raccoglila in una
bacinella.
6 Utilizza la lavatrice a
pieno carico.
7 Riutilizza l’acqua di
cottura per eliminare
dalle stoviglie i residui di
cibo più grandi.
8 Dai una mano
all’ambiente: usa meno
prodotti chimici per la
pulizia della casa.
9 Raccogli l’acqua
piovana per innaffiare e
piante.
10 Quando acquisti una
lavatrice usa la
testa:compera quella
che ti garantisce un
minor consumo di
acqua.
COSA POSSONO FARE GLI STATI?
1)Per aumentare la disponibilità di acqua si può trasportare
l’acqua dolce, dai luoghi in cui si trova abbondante, a quelli in
cui è scarsa. La superficie della terra è già attraversata da canali e
condotte che spostano grandi quantità di acqua anche a centinaia di
chilometri di distanza. In questo modo, si sottrae acqua ad alcune
zone, e ai relativi abitanti, per rifornire altri e anche questa può
essere interpretata come una forma di solidarietà di cui vanno
però attentamente considerati i possibili risvolti ecologici
negativi.
2)Un’altra possibile strada consiste nella dissalazione dell’acqua
di mare. Dal 1950 in avanti si sono avuti continui progressi nei processi
capaci di trasformare l’acqua di mare in acqua dolce
.
3)I più diffusi sono i processi di distillazione, che usano calore,
anche calore di rifiuto di altre attività industriali; e i sistemi ad
osmosi inversa, che usano principalmente elettricità.
VERSO IL RISPARMIO
• analizzando la situazione dell’ acqua abbiamo
visto che di questa risorsa occorre farne miglior
uso. Finora l’ abbiamo solo sfruttata. Ora
vogliamo diventare a tutti gli effetti cittadini della
società del risparmio. Cercheremo di cambiare
convinzioni ed atteggiamenti pensando all’ acqua
come un bene prezioso da proteggere e da
rispettare.
Consigli per non sprecare ed
inquinare l’acqua
LAVATI CON LA TESTA
Se puoi, preferisci la doccia al bagno:
ogni volta che si fa il bagno si
consumano fino a 150 litri d’acqua,
con la doccia se ne usano solo 50.
Usa con parsimonia shampoo e saponi e,
se puoi scegli quelli meno inquinanti.
SIAMO FURBI:NIENTE
SPRECHI
Un solo rubinetto lasciato aperto, mentre
ti lavi i denti,porta ad un consumo inutile
di circa 2500 litri/anno per persona.
Meglio quindi chiudere il rubinetto quando ti
spazzoli i denti.
Applicando ai rubinetti i
“frangigetto”che
miscelano aria e acqua si risparmiano
fino a
6.000 litri ogni anno.
.
ECO:ECONOMIA E ECOLOGIA
Devi sapere che è preferibile usare lavatrici e
lavastoviglie a pieno carico: il consumo
energetico e idrico è il medesimo che a carico
ridotto.
Per una famiglia di 3 persone si possono
risparmiare fino a 8.200 litri di acqua potabile
all’anno.
UN POLLICE VERDE PER UN
PIANETA AZZURO
• Per innaffiare i fiori e le piante di casa si
può riutilizzare l’acqua usata per lavare
frutta e verdura risparmiando 6.000 litri di acqua
all’anno.
• In estate è meglio bagnare le piante la
sera poiché nelle ore più calde l’acqua
fredda danneggia i fiori.
PAROLA D’ ORDINE:
NON INQUINARE
• Ricordati che qualsiasi rifiuto gettato
in mare, fiumi o laghi può inquinare.
• Non gettare nel WC sostanze inquinanti
come medicinali, vernici, solventi e
qualsiasi altro rifiuto.
“Credo che la situazione in
futuro rimanga
sostanzialmente immutata.
Forse in Africa e in altri
paesi poveri, ci sarà più
bisogno d’acqua, dato che
l’ espansione del deserto
continuerà. Anche la gente
finalmente capirà
l’importanza dell’ acqua e
ne sprecherà
meno.”
Alessandra Bruè
“IL futuro, non me lo aspetto dei
migliori: forse rimarremo senz’
acqua o forse ne avremo talmente
poca che potremo trovarla solo in
piccole sorgenti per ogni comune e
tutti si dovranno recare lì per le
proprie necessità. Oppure il futuro
potrebbe riservarci l’opposto:
dopo aver fatto conoscere il
problema, tutti saranno più
parsimoniosi, avremo parecchie
riserve d’ acqua potabile e vivremo
tutti meglio”.
Mascia Baleani
“Al contrario di altri, io non
vedo uno scenario disastroso
per il futuro. Penso che ancora
per alcuni anni la situazione
rimanga quella attuale, poi
l’acqua sarà talmente
inquinata che bisognerà avere
dei depuratori nelle case. Nel
caso più drastico, l’acqua
potabile finirà completamente,
ma si potrà rimediare
dissalando l’acqua del mare
che è inesauribile, almeno per
alcuni millenni.”
Federica Tiberi
“Io penso che il destino
dell’umanità sia legato a
quello dell’acqua e che
una volta esaurita questa
risorsa,ci sarà la fine di
ogni essere vivente e la
terra diventerà come tutti
gli altri pianeti .Noi
possiamo solo stare un
po’ più attenti e
sprecarne di meno.”
Hassane Hosseme
Riflessione sul Progetto Set
Credo che questo progetto sia stato molto utile per
capire l’ importanza dell’ acqua e quanto essa sia un
bene prezioso per l’ umanità; un bene da usare con
parsimonia. Il progetto SeT ci ha insegnato anche
alcuni semplici trucchi per non sprecare acqua e
denaro.
Alessandra Bruè
Il lavoro che abbiamo svolto è stato molto interessante e mi
ha fatto capire che l’acqua è un bene che non si può sprecare.
Durante il lavoro non ci siamo annoiati perché abbiamo
lavorato al computer e abbiamo realizzato molti cartelloni.
Il progetto mi ha anche fatto cambiare alcuni comportamenti
nei confronti dell’acqua.
Federica Tiberi
Conclusione
I problemi legati al futuro dell’acqua a livello mondiale sono
complessi e ,in un certo senso, più grandi di noi:
inquinamento, spreco, sovrappopolazione.
Tuttavia ognuno di noi ,nel suo piccolo,può contribuire a
difendere il valore e la salute dell’elemento più prezioso.
Tutto ciò a cominciare dal proprio territorio e dal rubinetto
di casa.
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Emergenza acqua - Progetto SeT Macerata