Progetto Set 2004 Emergenza acqua…. SINTESI PERCORSO GRUPPO B ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAN GINESIO-LICEO SCIENTIFICO DI MACERATA-ITG DI MACERATA CONTENUTI METODOLOGIA PROPOSTE METODOLOGIA • Lavoro verticale: coinvolgimento di due ordini di • • scuola (media-superiore) Tema comune: domanda di partenza e individuazione di tre aspetti diversi (apporto specifico di ogni scuola: valorizzazione di competenze particolari) Ricerca di un linguaggio comune per una comunicazione efficace nonostante la diversità dei livelli CONTENUTO Cause dell’emergenza acqua • Cause climatiche (liceo scientifico) • Usi e sprechi nell’ambiente domestico (scuola media) • Usi e sprechi in campo agro-alimentare e industriale (ITG) CAUSE CLIMATICHE classe IV A Liceo Scientifico Esempi di tematiche affrontate • Tecniche per l’osservazione dei mutamenti climatici • Dati della centralina della scuola • Alterazione dei normali cicli stagionali • Il protocollo di Kioto • Strategie di intervento DIAGRAMMA a V RELATIVO ALLE CAUSE DEL PROBLEMA DOMANDA GUIDA ESISTONO MOLTEPLICI FATTORI CHE ATTRAVERSO VARIAZIONI CLIMATICHE CONDIZIONANO LA DISPONI BILITA’ DI ACQUA CAUSE CLIMATICHE della EMERGENZA ACQUA della SCORSA ESTATE N BASE AI DATI RACCOLTI OSSERVO CHE: 1)……… 2)……….. a)Inquinamento atmosferico b)Eruzioni vulcaniche e polveri in genere c)Buco dell’Ozono INTERAZIONE d)Variazioni termiche COSA SI FA A LIVELLO e)Aumento di captazione in falda f)Inquinamento idrico INTERNAZIONALE: A)……… B)……….. DATI DEL NOSTRO LABORATORIO DATI FORNITI DALL’OSSERVATORIO GEOFISICO DI MACERATA DATI…DATI…DATI Curini Valentina 4°A •PARLANDO DI RECORD… •DIRETTAMENTE DAGLI U.S.A. •LA PAROLA AI RUSSI •FROM UNITED KINGDOM 5 ANNI PIU’ CALDI NEGLI ANNI ‘90 NOTTI PIU’ CALDE DEL 50% 1997 SECONDO ANNO PIU’ CALDO DAL 1900 10 ANNI PIU’ CALDI DAL 1980 1995 ANNO PIU’ CALDO U. S. A. LUGLIO 1997. “DIFFERENZA TERMICA TRA GIORNO E NOTTE IN NETTA DIMINUZIONE SPECIALMENTE NELL’ EMISFERO BOREALE” LA PRIMAVERA ARRIVA UNA SETTIMANA PRIMA RISPETTO A 20 ANNI FA. CAMBIANO LE MIGRAZIONI DI CARIBU’ E UCCELLI CANTERINI CONFERMATA L’INFLUENZA DELLE SPERIMENTAZIONI NUCLEARI SUL CLIMA: GLI OSSIDI DI AZOTO LIBERATI ASSORBONO RADIAZIONI NELLA STRATOSFERA DETERMINANDO PERIODI FREDDI, COME GLI INVERNI 1962 E 1963 SIBERIA PIU’ CALDA SUOLO ARTICO DI PIU’ CALDO DI 4°C 3°C RISPETTO AL PASSATO OCEANO ARTICO RISCALDATO DI 1° C DAL 1987 PIU’ DEL 5% DEL GHIACCIO ARTICO E’ SPARITO NEGLI ULTIMI 15 ANNI ESPLOSA LA CRESCITA DI ALBERI NEGLI URALI Il Protocollo di Kyoto La risoluzione sottoscritta prevede che i 38 paesi maggiormente industrializzati riducano le emissioni dei gas che contribuiscono all'effetto serra del 5,2% entro il quadriennio 2008-2012. L'anno di riferimento e il 1990 per i gas da combustione (anidride carbonica, metano e ossidi di azoto), il 1995 per quelli di origine chimica (perfluorocarburo, idrofluorocarburo ed esafluoruro di zolfo). Le riduzioni sono differenziate: -8% per l'Unione Europea (-7% per l'Italia), -7% per gli Stati Uniti, -6% per il Giappone, mentre i paesi in via di sviluppo, con a capo la Cina, hanno ottenuto l'esenzione da qualsiasi impegno formale di "tagliare" le emissioni. Prima che il trattato diventi legalmente vincolante sarà comunque necessaria l'approvazione dei parlamenti dei singoli stati. L'accordo raggiunto si presenta come un compromesso tra le diverse posizioni rappresentate a Kyoto, che andavano da una riduzione del 15% per i soli gas da combustione, obiettivo dell'Unione Europea, alla stabilizzazione delle emissioni al livello del 1990 per tutti i gas e tutti i paesi (Nord e Sud del mondo), proposta dagli Stati Uniti TECNICHE PER L’OSSERVAZIONE DEI MUTAMENTI CLIMATICI TERRESTRI Comunque, con l’utilizzo da alcuni anni della teoria del flusso termico, cioè con lo studio delle fluttuazioni di temperatura che dalla superficie si sono nel tempo propagate all'interno della crosta terrestre, per conduzione nelle rocce, molti geologi e paleoclimatologi hanno svolto indagini più precise. Così attraverso la tecnica dei fori di sonda si è cominciato a leggere la storia delle variazioni climatiche partendo dalle lontane ere geologiche. Tutti questi elementi ci hanno fornito un quadro del passato abbastanza interessante. Attraverso il metodo del carotaggio, che si effettua nelle calotte polari, è possibile risalire ai vari mutamenti climatici terrestri. Infatti, l'analisi della composizione dell'atmosfera intrappolata nelle bolle d'aria (aria fossile) all'interno dei ghiacci, dà chiare indicazioni sulle condizioni climatiche che hanno interessato la Terra negli ultimi millenni. Purtroppo per quanto riguarda la registrazione delle temperature abbiamo dati meteorologici che non superano i 150 anni, ma lo studio attraverso il conteggio e l’analisi degli anelli di accrescimento annuale di alberi plurisecolari o fossili (Dendrocronologia) ci ha dato indicazioni sulle condizioni climatiche del passato in alcune aree del pianeta e quindi sulle sue presunte temperature. Solo a partire dal 1900 si è iniziato a costruire un’adeguata rete di stazioni meteorologiche, tali da avere un quadro planetario sul clima e sulle sue variazioni. Completare il quadro delle conoscenze con il monitoraggio e la valutazione dei fenomeni in atto Azionare le strategie necessarie per minimizzare i danni causati dall’effetto serra Intensificare le ricerche sulle origini dei fenomeni e sugli effetti che essi determinano sull’ambiente STRATEGIE e PROVVEDIMENTI Elaborare ACCORDI INTERNAZIONALI e POLITICHE NAZIONALI CONFERENZA DI RIO (1992): impegno a non superare nel 2000 le emissioni industriali del 1990 CONFERENZA DI KYOTO (1997): impegno alla riduzione del 5,2% delle emissioni dei gas serra dei Paesi Industrializzati entro il 2008-2012 CONFERENZA DI BUENOS AIRES (1998): attuazione del protocollo di Kyoto, ratifica da parte di 55 Paesi che rappresentano almeno il 55% del totale delle emissioni per la riduzione delle emissioni di CO2 DELIBERA DEL CIPE (1998): individua 6 azioni per la riduzione delle emissioni dei gas- serra: - Aumento di efficienza del sistema elettrico - Riduzione dei consumi energetici nel settore dei trasporti - Produzione di energia da fonti rinnovabili - Riduzione dei consumi energetici nei settori industriale, abitativo, terziario - Riduzione delle emissioni nei settori non energetici -Assorbimento delle emissioni di anidride carbonica da parte delle foreste LAVORO RETE SET MAPPA RIASSUNTIVA DEL LAVORO DELLA CLASSE IVA DEL LICEO SCIENTIFICO “G.GALILEI” di MACERATA Il Clima e le sue variazioni Come è cambiato il clima nel tempo Cosa si intende per clima Dati della nostra Scuola Dati del Geofisico Geoastronomici ( latitudine,longitudine altitudine) Caratteristiche geomorfologiche (presenza di corpi idrici,tipi di copertura del suolo,umidità dell’aria, precipitazioni) Possibili azioni di intervento A……….. B……… C………… Fattori legati ai moti Millenari(inverno in perielio,inclinazione dell’asseterrestre,massima eccentricità dell’orbita) Inquinamento Atmosferico e idrico Prove della variazione degli Inquinanti (Studi in Antartide, aumento effetto serra,dichiarazioni associazioni e centri di ricerca USI E SPRECHI in campo agro-alimentare e industriale Classi III AS III BS ITG Acqua e piante Sotto il profilo ecologico le piante vengono distinte in: • xerofite, piante che vivono in ambienti molto siccitosi e che hanno modeste esigenze idriche; • mesofite: piante mediamente esigenti di acqua; • idrofite: piante che vivono in condizioni di umidità elevata che hanno quindi forti esigenze idriche; • tropofite: piante che vivono in condizioni di umidità elevata alternata a condizioni di forti siccità. Le colture agrarie più diffuse appartengono alle mesofite ed idrofite. Il fabbisogno idrico delle piante Il fabbisogno idrico è strettamente correlato oltre che alla tipologia delle piante considerate, anche al loro rispettivo ciclo di sviluppo, nonché da altri fattori, quali il clima, la temperatura, le concimazioni, ecc. La pianta infatti ha esigenze diverse a seconda della fase del suo ciclo vegetativo: il maggior fabbisogno d'acqua coincide con la sua fioritura per poi decrescere man mano che avviene la maturazione. • TAB.1: FABBISOGNI IDRICI DELLE PIANTE COLTURE STAGIONE IRRIGUA FABBISOGNI IDRICI TOTALI (m3/ha) FABBISOGNI DI PUNTA MENSILI (m3/ha) MESE DI MAGGIORE RICHIESTA DI ACQUA mais da granella Giu-Sett 3600 1400 15lug-15ago Barbabietola da zucchero Apr-Ago 4200 1300 Luglio Patata Mag-Ago 3200 1200 Luglio Erbaio estivo Lug-Settt 4000 1500 15lug-15ago Ortaggi Apr-Ott 5000-6000 1500 Giu-Ago Vigneto Lug-Ago 1200 1000 15lug-15ago Medica Apr-Sett 6800-840 1500 Luglio Esempio di calcolo di portata di un impianto d'irrigazione di un frutteto , coltura comunemente coltivata nelle nostre zone di pianura Scegliendo un volume di adacquamento totale, pari a 4200m3/Ha ogni dieci giorni, si avrà un quantitativo d'acqua di 420 m3/Ha al giorno, che corrisponde a 42000 l/Ha. Dividendo questi ultimi per il numero di secondi di un giorno (86400) troveremo una dotazione continua di 42000 l/Ha / 86400 sec.= 0,49 l/sec./Ha. Considerando questo fabbisogno idrico di 4200 m3/Ha, che corrisponde a quello di un agrumeto, possiamo stabilire che la stagione irrigua inizierà il 20 maggio e finirà il 30 agosto perché effettueremo 10 turni d'irrigazione. Dal momento che una pompa non può funzionare 24 ore su 24, stabiliremo un turno di riposo: ad esempio se essa funzionerà 16 ore su 24 il coefficiente operativo sarà uguale a 16/24 =0,66. Si puo' quindi calcolare la portata specifica con la seguente formula: Q = S x H x 10000 / T x O x 3600" = 1 x 4,2 x 10000 / 10 x 0,66 x 3600" = 1,76 l/sec.ettari dove: Q = portata in l/sec.ettari; S = superficie in ettari; H = altezza di adacquamento in mm; T = turno in giorni; O= orario giornaliero in ore • Acqua per usi agricoli Da stime attuali risulta che l'uomo prelevi circa 3 600 km3 d'acqua dolce, l'equivalente di 580 m3 annui pro capite. La tabella sottostante mostra che, in tutte le regioni, fatta eccezione per l'Europa ed il Nord America, l'agricoltura è di gran lunga il maggior consumatore d'acqua, accaparrandosi circa il 69 % di tutti i prelievi a livello mondiale mentre l'industria utilizza circa il 21 %. Stima del prelievo mondiale d'acqua (km3 annui, m3 pro capite e percentuale del prelievo totale) 1950 1995 Agricoltura • Prelievo 1100 2500 • pro capite 437 436 • percentuale del totale 79 69 Industria • Prelievo 200 750 • pro capite 79 131 • percentuale del totale 14 21 E’ importante distinguere fra l'acqua che è prelevata e l'acqua che è effettivamente consumata: l'acqua che è stata prelevata ma non consumata ruscella nuovamente sulla superficie verso i fiumi o s'infiltra nel terreno e s'immagazzina negli acquiferi. • Le industrie in genere consumano solo circa il 5 % dell'acqua che prelevano. L'acqua di scarico proveniente dalle industrie dovrebbe essere trattata prima del rilascio nei fiumi e possibilmente riutilizzata ma, spesso, è fortemente inquinata. • L'irrigazione consuma la maggior parte dell'acqua prelevata (spesso la metà o anche di più) quale risultato dell'evaporazione, dell'inclusione nel raccolto e della traspirazione dalle piante. L'altra metà ricarica la falda o il flusso superficiale o si perde in evaporazione non produttiva. I grafici relativi al prelievo idrico per l'irrigazione non includono l'uso diretto dell'acqua piovana in agricoltura; in realtà, è prodotto più cibo mediante l'uso diretto dell'acqua piovana che non mediante acqua di irrigazione ed inoltre, anche le colture irrigue usano un considerevole quantitativo di acqua piovana. Una buona gestione della terra può ridurre in maniera significativa il quantitativo d'acqua necessario a produrre una tonnellata di cereali, sia che si tratti di acqua piovana sia che si tratti d'irrigazione. Oggi si focalizza gran parte dell'attenzione sull'agricoltura che fa uso di irrigazione, che conta principalmente su risorse idriche provenienti da fiumi o immagazzinate in acquiferi, anche se molto potrebbe essere fatto per incrementare il rapporto raccolto/acqua nell'agricoltura alimentata da acque piovane. Prelievo d’acqua per regione e per settore Azioni per la gestione del servizio idrico E’ quindi da ritenere opportuna l’introduzione di alcuni criteri di azione per le Aziende di gestione del servizio idrico: - limite degli utili e conseguente loro destinazione a progetti di intervento nei Paesi e nelle zone a maggiore carenza idrica; - potere di controllo e di indirizzo demandato ai soci dell’Azienda pubblica, con mandato ai Consigli Comunali dei Comuni associati, con l’istituzione di osservatori aziendali, la necessità che il management aziendale abbia limiti precisi del proprio mandato che, comunque, non superino quelli istituzionali; - percentuale sugli utili da destinare alla ricerca scientifica e tecnologica per una diminuzione del consumo idrico ed una eticità precisa che neghi qualsiasi tipo di sfruttamento aziendale con i paesi in via di sviluppo. La pioggia non è sempre sufficiente a soddisfare i fabbisogni idrici delle piante. E sorge qui la necessità che il geometra progetti un impianto d'irrigazione che, tenga conto di tutti i parametri che caratterizzino i rapporti d'interconnessione tra: acqua e piante acqua e terreno ..e che garantisca un uso più razionale delle risorse idriche, nonché il riciclaggio delle acque usate ed un drenaggio appropriato. Una buona tecnica di irrigazione sarà la premessa indispensabile per un corretto uso della risorsa acqua evitando sprechi e contenendo,almeno in parte, l’inquinamento agronomico. Nell’industria, invece, l’utilizzo dell’acqua è molto variabile: può essere un componente del prodotto finale, utilizzata per raffreddare gli impianti o come mezzo di trasporto delle scorie. Anche qui gli sprechi dipendono, in gran parte dall’efficienza dei macchinari ed inoltre in alcune produzioni l’acqua potrebbe anche essere riciclata. Sarebbe importante migliorare e rendere più efficiente il rapporto tra fabbisogno assoluto (la quantità di acqua realmente consumata per la produzione di un certo bene) e fabbisogno tecnico ( la quantità tecnicamente necessaria per la sua produzione) di acqua, che risulta ancora poco efficiente. Un grande contributo è stato dato dalla legge Merli e dalle successive integrazioni legislative in merito, che, regolamentando il regime degli scarichi, si occupa anche di risolvere il problema degli sprechi di acqua nell’industria e nell’agricoltura, promuovendo il riciclo ed il riutilizzo della stessa. Ultimamente si sta attuando un processo di privatizzazione delle aziende pubbliche che gestiscono tale risorsa e questo è un notevole vantaggio per i cittadini, che potranno usufruire di un servizio molto più snello. Occorre comunque una grande sensibilizzazione anche con campagne mirate per far crescere in tutti la consapevolezza del problema e creare una mentalità che vada contro gli sprechi dell’acqua, bene di vitale importanza per l’Umanità intera. USI E SPRECHI NELL’AMBIENTE DOMESTICO Classi II A II C Istituto Comprensivo San Ginesio Progetto “SET” Scuola media Sant’ Angelo in Pontano Classe 2a •Esistenza del problema •Focalizzazione del problema •Studio del problema: usi domestici SOS EMERGENZA ACQUA perché ? + Consumi Acqua disponibile Clima Dispersione Usi agricoli Usi industriali “Piove male” Acqua “depurata persa” Precipitazioni scarse “Acquedotti groviera” Usi domestici Usi domestici •Dati soggettivi e non •Dati oggettivi:considerazioni sulla media dei consumi degli ultimi 5 anni a Sant’Angelo in Pontano. •Curiosità su alcuni dati oggettivi. •Considerazioni. •Strategie di intervento. Media del consumo negli ultimi cinque anni -Chi vive da solo consuma più acqua di una famiglia con più componenti . -Il minor consumo della famiglia con quattro componenti può essere dovuto alla presenza di due bambini piccoli o di due figli grandi che non vivono con le famiglie per motivi di studio o di lavoro. 70 60 50 40 30 20 10 0 1com. 2com. 3com. 4com. 5com. CONSIDERAZIONI FINALI A Sant’Angelo in Pontano la quantità d’acqua consumata giornalmente in media è di litri 44,4 a persona. OTTIMA MEDIA Solo 75 sono le utenze con un componente. I giovani dai 15 ai 39 anni sono solo 450. 35% della popolazione santangiolese (409 abitanti) ha un’età superiore ai 65 anni. STRATEGIE Per portare acqua al mulino del risparmio Modifiche strutturali per la casa attraverso Un comportamento corretto ISTITUTO COMPRENSIVO “Vincenzo Tortoreto” S. Ginesio Scuola media “Ugo Betti” classi 2e San Ginesio – Sant’Angelo in Pontano PROGETTO SeT Anno scolastico 2003 / 2004 Cantico delle Creature “Laudato si’, mi’, Signore, per sor’ aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta” San Francesco L’acqua :Bene comune dell’umanità Garantire l’accesso all’acqua per tutti entro il 2000: era questo il traguardo che le agenzie internazionali si erano poste dal dopoguerra in poi .Purtroppo questo bellissimo progetto non si è avverato. .Le devastazioni delle risorse idriche del pianeta continuano in misura considerevole mediante : contaminazione, inquinamento, devastazioni , sfruttamento eccesivo, sperpero.Inoltre la disparità di sfruttamento delle risorse idriche appare sempre più evidente . Ancora oggi il numero delle persone che non hanno accesso a un’acqua potabile e sana non fa che aumentare ,esso ammonta a un miliardo e duecento milioni. 18 milioni di bambine di età minore di 14 anni oggi non vanno a scuola perché percorrono da 6 a 10 chilometri per andare a prendere l’acqua per tutta la famiglia.Noi sappiamo che c’è una relazione assai stretta tra povertà e mancanza d’acqua.Tutti i poveri del mondo, coloro che sopravvivono con meno di 2 euro di reddito al giorno, non hanno accesso all’acqua.Ci sono poi 2,4 miliardi senza servizi sanitari in casa. COSA FANNO LE NAZIONI? L’anno internazionale dell’acqua potabile proclamato dalle Nazioni unite si è appena concluso chiedendo a tutti i paesi maggiore impegno, maggior coinvolgimento delle donne, ma sopratutto una presa di coscienza della gravità della crisi. .In Africa, la conferenza panafricana sull’acqua del dicembre 2003 ha portato all’adozione di un nuovo piano d’azione per dare entro il 2015 acqua potabile e servizi igienici al più assetato dei continenti. CHE COSA BEVIAMO GLI ITALIANI SONO GRANDI CONSUMATORI DI ACQUA. PER 0,1€ A LITRO, POSSIAMO CONTARE SU UN PRODOTTO DI UN LIVELLO PIÙ CHE DISCRETO. PER ESSERE DICHIARATA POTABILE, L’ACQUA,DEVE ESSERE INSAPORE , INCOLORE, INODORE , LIMPIDA , FRESCA E PRIVA DI GERMI PATOGENI. SECONDO UNA RECENTE INDAGINE REALIZZATA DAL MENSILE “ALTROCONSUMO”,SU 40 CITTA’ ITALIANE,IL 70% DEGLI ACQUEDOTTI FORNISCE ACQUA BUONA O OTTIMA. MENTRE LE ACQUE DI PIEMONTE E LOMBARDIA SONO PENALIZZATE DALLA PRESENZA DI ANTIPARASSITARI E METALLI. PER QUANTO RIGUARDA LA SITUAZIONE ACQUA NELLE MARCHE, L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ HA DATO QUESTO GIUDIZIO :MEDIOCRE PER LA PRESENZA DI NITRATI E CLORURI NELLA ZONA COSTIERA, INVECE PER IDROCARBURI E TENSIOATTIVI (COMPONENTI DEI DETERSIVI)A MACERATA. L’ inquinamento •Ricerca e riflessione Vi racconto come sta l’acqua L’acqua delle fonti è pura e buona da bere ma l’acqua a valle dei fiumi, dei laghi, del mare, può essere contaminata da diverse sostanze provenienti dalle fognature, dagli scarichi, dalle industrie, dai prodotti che si usano in agricoltura e che penetrano nel terreno. I nitrati, l’ammoniaca e i fosfati quando giungono nell’acqua del mare o dei fiumi provocano l’aumento spropositato di alcune alghe. Questo fenomeno,chiamato eutrofizzazione, altera l’equilibrio esistente: l’acqua diventa torbida per la crescita. A causa di questi organismi, la luce fa fatica a penetrare in profondità impedendo alle alghe presenti sui fondali di svolgere la fotosintesi clorofilliana con cui producono l’ossigeno. I tubi di scappamento delle auto, i camini, le ciminiere liberano nell’aria biossido di zolfo, ossidi di azoto e ozono. Queste sostanze catturate nelle nuvole, a contatto con il vapore acqueo diventano acide. Le piogge acide cadendo sul terreno e nei laghi provocano molti danni,facendo morire animali e piante. Effetti dell’ inquinamento Le sostanze contaminanti contenute nell’acqua inquinata possono provocare innumerevoli danni alla salute dell’uomo e all’equilibrio degli ecosistemi. La presenza di nitrati (sali dell’acido nitrico) nell’acqua potabile, ad esempio, provoca una particolare condizione patologica nei bambini che in alcuni casi può condurre alla morte. Il cadmio , presente in certi fanghi usati come fertilizzanti, può essere assorbito dalle colture e giungere all’uomo attraverso le reti alimentari; se assunto in dosi elevate, può provocare forti diarree e danneggiare fegato e reni. Tra gli inquinanti piú nocivi per l’uomo vi sono alcuni metalli pesanti, come il mercurio, l’arsenico, il piombo e il cromo. CONSUMI Indagine statistica del consumo giornaliero d’acqua nelle nostre famiglie Consumo giornaliero x famiglia raggruppato in classi di frequenza Nº famiglie Frequenza percentuale 201-300 6 21% 301-400 10 36% 401-500 7 25% 501-600 5 18% CONSUMO GIORNALIERO • Il consumo d’acqua • potabile nelle nostre famiglie è compreso tra i 200-300 l ed i 500-600 l giornalieri. Rispetto al consumo nazionale ci possiamo ritenere abbastanza rispettosi dell’uso di questa risorsa. Famiglie 7 Famiglie 10 Famiglie 6 Famiglie 5 SPRECHI Nelle nostre case spesso consumiamo troppa acqua: 1- Ci laviamo i denti senza chiudere il rubinetto; 2- Mia madre sciacqua i piatti tenendo il rubinetto aperto e butta l'acqua nel lavandino; 3- Annaffio i fiori del giardino usando il tubo di gomma; 4- Aziono la lavatrice mezza vuota; 5- Di sera faccio il bagno nella vasca dopo averla ben riempita; 6- Mia mamma mette sempre molto detersivo quando lava i piatti perché dice che sgrassa meglio; 7- A volte corro a rispondere al telefono lasciando il rubinetto dell'acqua aperto; 8- A volte mia madre butta l'acqua dove ha lavato le verdure invece potrebbe usarla per innaffiare i vasi; 9- Mi sono accorta che il rubinetto del bagno perdeva ma non ho chiesto a mio padre di ripararlo; 10- Uso l'acqua potabile per lavare la mia bicicletta. RIMEDI Un rimedio per risparmiare l’acqua è incrementare il riciclaggio. È istruttivo il caso di Israele, un paese che sfrutta già il 95% delle sue risorse idriche e che cerca di incrementare il rendimento attraverso il riciclaggio. Si recupera 1/5 dell’acqua utilizzata dall’industria e dalle famiglie ed è proprio questo quinto ad essere destinato all’irrigazione. 10 COMANDAMENTI PER EVITARE 1 Quando ti lavi i denti chiudi il rubinetto al momento dell’uso dello spazzolino. 2 Preferisci la doccia al bagno in vasca. 3 Metti il bagnoschiuma in piccola quantità sulla spugna per lavarti. GLI SPRECHI QUOTIDIANI 4 Usa poco shampoo è efficace lo stesso e non inquina. 5 Quando lavi i piatti o fai lo shampoo non è indispensabile usare l’acqua corrente. Raccoglila in una bacinella. 6 Utilizza la lavatrice a pieno carico. 7 Riutilizza l’acqua di cottura per eliminare dalle stoviglie i residui di cibo più grandi. 8 Dai una mano all’ambiente: usa meno prodotti chimici per la pulizia della casa. 9 Raccogli l’acqua piovana per innaffiare e piante. 10 Quando acquisti una lavatrice usa la testa:compera quella che ti garantisce un minor consumo di acqua. COSA POSSONO FARE GLI STATI? 1)Per aumentare la disponibilità di acqua si può trasportare l’acqua dolce, dai luoghi in cui si trova abbondante, a quelli in cui è scarsa. La superficie della terra è già attraversata da canali e condotte che spostano grandi quantità di acqua anche a centinaia di chilometri di distanza. In questo modo, si sottrae acqua ad alcune zone, e ai relativi abitanti, per rifornire altri e anche questa può essere interpretata come una forma di solidarietà di cui vanno però attentamente considerati i possibili risvolti ecologici negativi. 2)Un’altra possibile strada consiste nella dissalazione dell’acqua di mare. Dal 1950 in avanti si sono avuti continui progressi nei processi capaci di trasformare l’acqua di mare in acqua dolce . 3)I più diffusi sono i processi di distillazione, che usano calore, anche calore di rifiuto di altre attività industriali; e i sistemi ad osmosi inversa, che usano principalmente elettricità. VERSO IL RISPARMIO • analizzando la situazione dell’ acqua abbiamo visto che di questa risorsa occorre farne miglior uso. Finora l’ abbiamo solo sfruttata. Ora vogliamo diventare a tutti gli effetti cittadini della società del risparmio. Cercheremo di cambiare convinzioni ed atteggiamenti pensando all’ acqua come un bene prezioso da proteggere e da rispettare. Consigli per non sprecare ed inquinare l’acqua LAVATI CON LA TESTA Se puoi, preferisci la doccia al bagno: ogni volta che si fa il bagno si consumano fino a 150 litri d’acqua, con la doccia se ne usano solo 50. Usa con parsimonia shampoo e saponi e, se puoi scegli quelli meno inquinanti. SIAMO FURBI:NIENTE SPRECHI Un solo rubinetto lasciato aperto, mentre ti lavi i denti,porta ad un consumo inutile di circa 2500 litri/anno per persona. Meglio quindi chiudere il rubinetto quando ti spazzoli i denti. Applicando ai rubinetti i “frangigetto”che miscelano aria e acqua si risparmiano fino a 6.000 litri ogni anno. . ECO:ECONOMIA E ECOLOGIA Devi sapere che è preferibile usare lavatrici e lavastoviglie a pieno carico: il consumo energetico e idrico è il medesimo che a carico ridotto. Per una famiglia di 3 persone si possono risparmiare fino a 8.200 litri di acqua potabile all’anno. UN POLLICE VERDE PER UN PIANETA AZZURO • Per innaffiare i fiori e le piante di casa si può riutilizzare l’acqua usata per lavare frutta e verdura risparmiando 6.000 litri di acqua all’anno. • In estate è meglio bagnare le piante la sera poiché nelle ore più calde l’acqua fredda danneggia i fiori. PAROLA D’ ORDINE: NON INQUINARE • Ricordati che qualsiasi rifiuto gettato in mare, fiumi o laghi può inquinare. • Non gettare nel WC sostanze inquinanti come medicinali, vernici, solventi e qualsiasi altro rifiuto. “Credo che la situazione in futuro rimanga sostanzialmente immutata. Forse in Africa e in altri paesi poveri, ci sarà più bisogno d’acqua, dato che l’ espansione del deserto continuerà. Anche la gente finalmente capirà l’importanza dell’ acqua e ne sprecherà meno.” Alessandra Bruè “IL futuro, non me lo aspetto dei migliori: forse rimarremo senz’ acqua o forse ne avremo talmente poca che potremo trovarla solo in piccole sorgenti per ogni comune e tutti si dovranno recare lì per le proprie necessità. Oppure il futuro potrebbe riservarci l’opposto: dopo aver fatto conoscere il problema, tutti saranno più parsimoniosi, avremo parecchie riserve d’ acqua potabile e vivremo tutti meglio”. Mascia Baleani “Al contrario di altri, io non vedo uno scenario disastroso per il futuro. Penso che ancora per alcuni anni la situazione rimanga quella attuale, poi l’acqua sarà talmente inquinata che bisognerà avere dei depuratori nelle case. Nel caso più drastico, l’acqua potabile finirà completamente, ma si potrà rimediare dissalando l’acqua del mare che è inesauribile, almeno per alcuni millenni.” Federica Tiberi “Io penso che il destino dell’umanità sia legato a quello dell’acqua e che una volta esaurita questa risorsa,ci sarà la fine di ogni essere vivente e la terra diventerà come tutti gli altri pianeti .Noi possiamo solo stare un po’ più attenti e sprecarne di meno.” Hassane Hosseme Riflessione sul Progetto Set Credo che questo progetto sia stato molto utile per capire l’ importanza dell’ acqua e quanto essa sia un bene prezioso per l’ umanità; un bene da usare con parsimonia. Il progetto SeT ci ha insegnato anche alcuni semplici trucchi per non sprecare acqua e denaro. Alessandra Bruè Il lavoro che abbiamo svolto è stato molto interessante e mi ha fatto capire che l’acqua è un bene che non si può sprecare. Durante il lavoro non ci siamo annoiati perché abbiamo lavorato al computer e abbiamo realizzato molti cartelloni. Il progetto mi ha anche fatto cambiare alcuni comportamenti nei confronti dell’acqua. Federica Tiberi Conclusione I problemi legati al futuro dell’acqua a livello mondiale sono complessi e ,in un certo senso, più grandi di noi: inquinamento, spreco, sovrappopolazione. Tuttavia ognuno di noi ,nel suo piccolo,può contribuire a difendere il valore e la salute dell’elemento più prezioso. Tutto ciò a cominciare dal proprio territorio e dal rubinetto di casa.