COMUNE di CALTAGIRONE
ASSESSORATO alla P. ISTRUZIONE
ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI
* * *
ISTITUTO COMP. “PIERO GOBETTI”
CALTAGIRONE
•1
PROGETTO
“ACCORCIAMO LE
DISTANZE”
SOSTEGNO SCOLASTICO
a.s. 2011 / 2012
Relazione e test a cura di: prof.ssa Grazia Spadaro
•2
Corso di formazione
per operatori del recupero scolastico
a.s. 2011 / 2012
Successo
scolastico e formativo:
Linee e strategie per il recupero
•3
LA SCUOLA ANCORA OGGI HA
UN SOLO PROBLEMA:
I RAGAZZI CHE PERDE.
( Don Milani, Lettera ad una
professoressa )
•4
INSUCCESSO SCOLASTICO
• L’insuccesso scolastico viene oggi studiato sia come
insuccesso degli scolari frequentanti le istituzioni, sia
come insuccesso della scuola che si rivela spesso
inadeguata ad affrontare e risolvere difficoltà e
problemi degli alunni: in alcuni casi questi vengono
addirittura provocati o aggravati dalla stessa.
• Dal punto di vista degli alunni, l’insuccesso
scolastico si manifesta attraverso: bocciatura,
ripetenza, dispersione scolastica, disagio, scarso
apprendimento
•5
RIPETENZA
• La ripetenza è giudicata oggi uno strumento
inadeguato sia dal punto di vista educativo che
da quello didattico; ciò non significa
promuovere tutti indistintamente ma utilizzare
strategie organizzative e didattiche
differenziate al fine di fornire il massimo delle
opportunità di apprendimento e di
integrazione nell’ambiente scolastico.
•6
DISPERSIONE SCOLASTICA
• L’espressione dispersione scolastica è un
termine soft per indicare l’insuccesso
scolastico nelle sue varie forme, può essere
riferita sia ai soggetti che alle istituzioni ed è
legata agli aspetti dell’abbandono e del
cambiamento rispetto all’istituzione
scolastica.
•7
ABBANDONO
• In particolare l’insuccesso a scuola
documenta il fallimento del sistema formativo
di un paese, avente il compito primario di
fornire a tutti i giovani una preparazione
adeguata alla realtà sociale contemporanea. Un
indicatore della dispersione scolastica è
dunque l’abbandono, che include sia
l’evasione dall’obbligo scolastico che le
uscite dalla scuola durante o a fine anno.
•8
Le difficoltà scolastiche
Espressioni prevalenti: noia, apatia, disimpegno,
disinvestimento, indifferenza, assenteismo, fino
alla manifestazione di segnali più specifici, quali
le condotte a rischio.
•9
I fattori associati al disagio scolastico
Fattori
socio-culturali
Fattori legati
al
Contesto
scolastico
Fattori
Disagio
scolastico
Fattori
socio-relazionali
Fattori
individuali
•10
I fattori associati al disagio scolastico:
I fattori socio - culturali
• Status socio-economico basso
• Basso livello di istruzione dei genitori
• Appartenenza ad altri gruppi etnici
•11
I fattori associati al disagio scolastico:
I fattori socio - relazionali
• Reti di relazioni deboli
• Stile educativo permissivo o repressivo
•12
I fattori associati al disagio scolastico:
I fattori individuali
• Bassa autostima
• Bassa percezione di autoefficacia
• Basso livello di motivazione allo studio e di
impegno scolastico
• Difficoltà di costruzione di reti sociali
• Anticonvenzionalità
• Basse aspettative nei confronti del futuro
• Problemi patologici/disturbi di apprendimento
•13
I fattori associati al disagio scolastico:
I fattori legati al contesto scolastico
• Presenza di un clima di classe negativo
• Basso rendimento scolastico
• Carriera scolastica contrassegnata da ritardi e
bocciature
• Isolamento sociale con i compagni
• Manzanza di relazioni positive con gli
insegnanti
•14
Fenomenologia del disagio scolastico
• Abbandono scolastico
• Tuned-out
• Cattivo rapporto con i compagni e/o con gli
insegnanti e/o con i genitori
• Scarsa autostima, sentimenti di inadeguatezza
scolastica
• Inibizione, isolamento chiusura relazionale
• Adesione passiva e acritica allo studio e alla
scuola
• Scarso rendimento
•15
Tipologie di “studenti difficili”
Progressivo
insoddisfacimento
nel
Rendimento
scolastico
Studenti
scarsi
Studenti
Studenti
Studenti
con la
Eccessivamente Underachiever
sindrome
da fallimento perfezionisti
(estraniati)
•16
Problemi di insoddisfacimento del rendimento scolastico
• Studenti scarsi: che fanno progressi limitati per la
ridotta abilità a rispondere alle richieste del livello di
scuola
• Studenti con la sindrome da fallimento:
rinunciatari per le ripetute frustazioni
• Studenti perfezionisti: con rendimento inferiore
all’attesa perché più preoccupati di evitare errori
che di apprendere
• Studenti estraniati:danno poco valore a ciò che si
insegna a scuola, per cui si impegnano lo stretto
necessario per “passare”
•17
Studenti estraniati
• Alunni che fanno il minimo indispensabile /
nessun valore al lavoro scolastico.
• Comportamenti agressivi / di ostilità e
provocazione / iperattivi / passivi o annoiati /
chiusi in se stessi / disturbatori in classe.
•18
Studenti estraniati
• Non demotivati, ma motivati a mantenere il
livello di prestazione povera o mediocre:
evitano di lavorare al livello delle loro
potenzialità.
• Incapaci di impegnarsi a meno che un adulto
sia al loro fianco e li aiuti
•19
Stile educativo di genitori / docenti
• Con genitori iperpermissivi…sino alla
trascuratezza: con aspettative o troppo basse
o troppo alte.
• Genitori iper protettivi che rendono il figlio
immaturo e non disposto ad accettare le sfide
•20
Tipologie di “studenti difficili”
Ostilità
Studenti
ostili
e aggressivi
Studenti
passivo
aggressivi
Studenti
ribelli
e provocatori
•21
Problemi di ostilità
• Studenti ostili e aggressivi: che tendono a fare
i prepotenti e ad azzuffarsi con i compagni
• Studenti passivo-aggressivi: che sono ribelli e
ostili in maniera indiretta, ma si fermano prima
di una sfida diretta
• Studenti ribelli e provocatori: che sfidano in
maniera diretta l’autorità dell’insegnante
attraverso rifiuti ad obbedire e provocazioni
aperte.
•22
Tipologie di “studenti difficili”
Caratteristiche
comportamentali
Studenti
iperattivi
Studenti
facili
a distrarsi
Studenti
immaturi
•23
Problemi comportamentali
• Studenti iperattivi: difficoltà a rispondere alle
esigenze di controllo motorio e tranquillità fisica
• Studenti facili a distrarsi: fanno fatica a restare
concentrati per un tempo prolungato
• Studenti immaturi: incontrano difficoltà a lavorare
da soli, ad aver cura di se stessi e delle loro cose e a
“comportarsi secondo la loro età”
•24
Tipologie di “studenti difficili”
Difficoltà
nelle interazioni
sociali
con i compagni
Studenti
Rifiutati
dai compagni
Studenti
timidi
e introversi
•25
Difficoltà nelle interazioni con i compagni
• Studenti rifiutati dai compagni:
desiderano e ricercano amicizie ma non sono
accettati, a motivo delle loro qualità personali
negative
• Studenti timidi e introversi: non sono
rifiutati in maniera decisa, ma sono isolati
socialmente a motivo del fatto che di rado
iniziano interazioni sociali o rispondono in
modo efficace.
•26
LE DIVERSE CATEGORIE DI DROP OUT
CACCIATI
DISAFFILIATI
TUNED-OUT
DROP-OUT
CON BASSA
PRESTAZIONE
DROP
OUT
STOP-OUT
MORTALITÀ
EDUCATIVE
DROP-OUT
CAPACI
•27
DROP OUT
• I cacciati: allievi indesiderati che la scuola
cerca attivamente di allontanare da sé
• I disaffiliati: studenti che non provano
attaccamento per la scuola e che desiderano
allontanarsene
• Le mortalità educative: allievi che non
sono in grado di completare il programma di
studio
• Drop out capaci: hanno le capacità di seguire
il programma , ma non sono socializzati alle
richieste della scuola
•28
DROP OUT
• Stop out: studenti che lasciano la scuola per
un certo periodo
• Drop out con bassa prestazione: soggetti
con un basso coinvolgimento e con bassi
risultati scolastici
• Tuned out: studenti che continuano a
frequentare la scuola, ma senza essere
sintonizzati con essa, in quanto la considerano
irrilevante per i loro obiettivi di vita
•29
Processi motivazionali
• La motivazione all’apprendimento:
• Intrinseca: interesse conoscitivo, curiosità, spinta
all’apprendimento.
• Spiccata tra i bambini = esplorazione della realtà, ma
tende a ridursi con l’aumentare dell’età
degliallievi
• IMPARARE è UN PIACERE PRIMARIO.
• Estrinseca: studio orientato a perseguire la riuscita
e il successo, per ricevere buoni voti, per soddisfare
le aspettative di una persona importante, per
ottenere un premio
•30
motivazione
•
•
•
•
•
Alunni con bassa motivazione
Alunni con assenza di motivazione
Alunni con difficoltà relazionali
Alunni con difficoltà di apprendimento
Alunni non capaci di continuità
SOSTENERLI NEL COLMARE LE LACUNE DI
CUI SONO PORTATORI
•31
Fattori per sollecitare la motivazione a scuola
Componenti umane
Sviluppo di un’identità positiva
Riflessioni sulle abitudini di lavoro
Scelte relative ai contenuti, ai metodi, alla
valutazione
• Individualizzazione della proposta formativa
•
•
•
•
•32
Motivazione

Misure di supporto
VERIFICA/VALUTAZIONE
incoraggiante
gratificazioni
METODI: forme di lavoro didattico,
flessibiltà organizzativa,
Partecipazione attiva, individualizzazione
CONTENUTI: essenzialità, attenzione agli
interessi, grado adeguato di difficoltà
RAPPORTO UMANO, accettazione, incoraggiamento, identità positiva,
benessere personale, Conoscenza di sé, disegno di vita
•33
Fattori per sollecitare la motivazione
autostima
autoefficacia
Gruppo classe
Investimento
affettivo
FATTORI
MOTIVANTI
Autocontrollo
ansia
Attribuzioni interne
O esterne
interesse
Attenzione
e concentrazione
•34
AUTOSTIMA POSITIVA
= il valore che ognuno attribuisce alla persona
• alunni con un’immagine negativa di sé, anche
per l’etichettamento di adulti e coetanei,
facendoli sentire incapaci di superare il
fallimento scolastico
• Alunni assillati dalla preoccupazione per i
risultati e ...
VALORIZZARE GLI ALUNNI, DECOSTRUENDO I
RUOLI NEGATIVI DI CLASSE E AIUTANDOLI A
SCOPRIRE LE RICCHEZZE E RISORSE
•35
AUTOEFFICACIA
= la convinzione di poter ottenere determinati risultati
• Per gli studenti: nell’organizzazione dello
studio
• Per i docenti: riguardo al motivare e al
promuovere l’apprendimento degli alunni
• Per il corpo docente: capacità della scuola
di ottenere progressi significativi / POF
•36
Autocontrollo dell’emotività e dell’ansia
= responsabile di gran parte dei problemi di
rendimento scolastico:
• Riduce la capacità di concentrarsi e ricordare
contenuti già memorizzati
• Rallenta i processi di apprendimento
• Condiziona compiti programmati e le
situazioni d’esame.
•37
Attribuzioni interne o esterne
= la tendenza a ricercare dentro o fuori di sé le
ragioni dei propri risultati positivi o negativi.
• Chi POSSIEDE le ragioni dei propri risultati ed
errori, si sente stimolato a migliorare
• Chi ritiene di NON avere possibilità di
intervento, tende a FERMARSI: senso di
impotenza e di sfiducia completa.
•38
Attenzione e concentrazione
= tendenza a distrarsi, più diffusa tra gli studenti
di oggi…
• Per la cultura delle immagini
• Perché poco guardati dagli adulti di
riferimento
Rinnovare le metodologie
Mostrare interesse per i ragazzi
•39
interesse
= curiosità di conoscere.
• Cala con un insuccesso, con la difficoltà dei
contenuti, se la materia non è collegata con
l’esperienza personale
• Stimolare l’interesse, valorizzando il loro
vissuto e le loro conoscenze sul campo.
•40
INVESTIMENTO AFFETTIVO
= come stimolo forte all’apprendimento e al
piacere dell’apprendimento
•
I ragazzi cercano non un genitore sostitutivo,
ma un adulto interessante e interessato, in
una relazione affettivamente forte
•41
IL GRUPPO CLASSE
• Fattore di motivazione: i compagni aiutano a
studiare meglio, perché ci si aiuta..si vuole
rimanere insieme nella classe…
• Fattore di demotivazione, quando è
aggressivo, indifferente, privo di solidarietà,
prepotente verso i deboli, escludente verso i
diversi, coalizzato contro i docenti, convinto
dell’inutilità dello studio.
•42
• IL SUCCESSO SCOLASTICO
•43
Fattori del successo scolastico
 FATTORI AFFETTIVI: emozioni / motivazioni /
atteggiamenti / attribuzioni / fiducia in se
stessi
 FATTORI SOCIO-CULTURALI: supporto familiare
o di rete / linguaggio / simboli, rituali,
significati condivisi
•44
Fattori del successo scolastico
• FATTORI COGNITIVI: attitudini intellettuali /
strategie e processi cognitivi (memoria,
comprensione, ragionamento)
• FATTORI ESPERENZIALI: conoscenze
pregresse / ricchezza delle connessioni
• FATTORI SCOLASTICI: criteri di valutazione /
organizzazione del curriculum / messaggi
impliciti sull’apprendimento
•45
SUCCESSO SCOLASTICO
• Pregiudizi degli insegnanti: “poca
predisposizione alla materia, scarsa intelligenza,
difficoltà di concentrazione.
• Clima di classe per nulla positivo e di sostegno
• Scarso incoraggiamento da parte degli
insegnanti, non incoraggia il senso di autostima
e autoefficacia
•46
ATTEGGIAMENTI CHE FAVORISCONO/ NON LO STUDIO
Scoraggianti
Incoraggianti
•Ascoltare in modo non
efficace
•Concentrarsi sugli aspetti
negativi
•Minacciare
•Non coinvolgere i ragazzi a
livello affettivo
•Enfatizzare la competizione
e il confronto
•Umiliare
•Ascoltare in modo efficace
•Concentrarsi sugli aspetti
positivi
•Accettare
•Coinvolgere affettivamente i
ragazzi
•Enfatizzare la cooperazione
•Stimolare
•47
Quali strategie efficaci?
• Apprendere=comprendere e memorizzare.Come?
strategie
Di acquisizione
Di lettura
Di memoria
•48
Strategie di acquisizione
• Metodi per organizzare e pianificare lo studio
• Per ascoltare e prendere appunti
• Per riassumere e sottolineare
•49
Strategie di lettura
• Tecniche di lettura: scorrere velocemente il
testo / leggere analiticamente e individuare i
punti importanti / costruzione di mappe
mentali per evidenziare gli aspetti rilevanti e
rielaborare personalmente i contenuti
•50
Strategie di memoria
• Uso di immagini mentali e di associazioni di
idee
/
organizzazione
del
materiale
/
sottolineare / fare schemi / riassumere /
stendere delle note personali
•51
interventi
• Programmi che coinvolgono gli alunni/i
docenti/le famiglie
• Coopertive learning: lavoro di piccoli gruppi
• Peer tutoring: tra ragazzi di pari o diversa età
• Lavoro individuale, con l’accordo dello
studente al cambiamento
•52
Livelli di successo
• Le differenze individuali nei livelli di successo
sono legate all’entusiasmo del docente, al
grado di fiducia o di aspettativa positiva verso
l’intervento.
• Desiderio di costruire con l’allievo relazioni
affettive significative
•53
..
.E l'ore...L'ore non passavan mai!
( Marino Moretti)
Ero fanciullo, andavo a scuola: e un giorno
dissi a me stesso: -Non ci voglio andareE non ci andai. Mi misi a passeggiare
solo soletto, fino a mezzogiorno.
E così spesso a scuola non andai
che qualche volta da quel triste giorno.
Io passeggiavo fino a mezzogiorno
e l'ore... l'ore non passavan mai.
Il rimorso tenea tutto il mio cuore
in quella triste libertà perduto,
e l'ansia mi prendea d'esser veduto
dal signor Monti, dal signor dottore.
•54
Pensavo alla mia classe, al posto vuoto,
al registro, all'appello (oh, il nome, il nome
mio nel silenzio!) e mi sentivo come
proteso nell'abisso dell'ignoto...
Infine io mi spingea fino ai giardini
od ai viali fuori di città;
e mi chiedevo: -Adesso chi sarà?
interrogato, Poggi o Poggiolini?
E fra me ripetevo qualche brano
di storia (Berengario... Carlo Magno...
Rosmunda...) ed era la mia voce un lagno
ritmico, un suono quasi non umano...
E quante, quante volte domandai
l'ora a un passante frettoloso; ed era
nella richiesta mia tanta preghiera!
Ma l'ore... l'ore non passavan mai!
•55
“Educare non è riempire un secchio,
ma accendere un fuoco”,
di William B. Yeats
•56
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Progetto "Accorciamo le distanze" a cura della prof.ssa Spadaro