IPOGLICEMIA
E
IPERGLICEMIA
Cosa sono :
Una piccola guida rapida
IPO ed IPER
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Prefazione
Sia l’IPOGLICEMIA che L’IPERGLICEMIA sono da
collegarsi ad uno scarso coordinamento tra
CARBOIDRATI INTRODOTTI, INSULINA
INIETTATA ed ATTIVITA’ FISICA SVOLTA.
 La perdita di equilibrio soprattutto tra CHO
(carboidrati) introdotti con i pasti e l’insulina
iniettata è la causa primaria di scompenso
glicemico.
 Una buona conoscenza della propria sensibilità
insulinica e la conoscenza dei cibi assunti
durante la giornata sono basilari per il
raggiungimento del buon compenso metabolico.

IPO ed IPER
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Il valore glicemico
 Per
valore glicemico si intende (l'aggettivo
"glicemico" deriva dalla parola glicemia) la
concentrazione, o meglio la presenza che
gli zuccheri (glucosio) assumono nel
sangue.
Molecola
Di glucosio
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Indice glicemico
 L'indice
glicemico è, quindi, la velocità con
cui aumenta la glicemia .
 Ossia la concentrazione di glucosio nel
sangue.
 Questo aumento è rapportato
all’assunzione degli alimenti con i quali ci
nutriamo.
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Indice glicemico
 Questo
valore, nei soggetti insulinodipendenti, ( tipo 1 ) assume livelli diversi
in funzione dell’ora in cui viene verificato il
valore ( con apposito strumento) ed è
direttamente influenzato dalla quantità di
insulina iniettata e dalla qualità e quantità
dei cibi introdotti durante i pasti.
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Valori indice glicemico a digiuno
 Nella
fase di digiuno (circa 4 ore dal pasto
principale) questo valore dovrebbe essere
compreso tra gli 80 ed i 120 mg/dl, ma,
viene ritenuto valido anche il valore di 140
mg/dl.
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Valori indice glicemico a 2 ore dopo
il pasto
 Il
valore glicemico a due (2) ore dal pasto
dovrebbe essere compreso tra i 40 mg/dl
ed i 60 mg/dl superiore, ossia da sommare
al dato di partenza.
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Il valore risulta notevolmente
discostato – alterazione glicemica
 Nel
caso in cui (indipendentemente
dall’orario di verifica e dalla prossimità o
meno del pasto) questo valore risulta
notevolmente discostato da quello
prescritto, ci si trova in una condizione di
alterazione glicemica.
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Valori delle due condizioni –
Ipo ed Iper (glicemia)
 Se
il valore è inferiore agli 80 mg/dl
ci si trova in una condizione di
IPOGLICEMIA.
 Se
superiore ai 180 mg/dl ci si trova in
una condizione è di
IPERGLICEMIA.
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IPOGLICEMIA
 Come
detto l’IPOGLICEMIA si instaura
quando la glicemia raggiunge valori
inferiori agli 80 mg/dl.
 Si parla di ipoglicemie moderate e medie
fino ad un valore di concentrazione degli
zuccheri nel sangue di 60 mg/dl e di
ipoglicemie severe quando si raggiungono
valori inferiori.
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Come viene avvertita la :
IPOGLICEMIA
 Come
detto l’IPOGLICEMIA si instaura
quando la glicemia raggiunge valori
inferiori agli 80 mg/dl.
 Si parla di ipoglicemie moderate e medie
fino ad un valore di concentrazione degli
zuccheri nel sangue di 60 mg/dl e di
ipoglicemie severe quando si raggiungono
valori inferiori.
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Quando viene avvertita la :
IPOGLICEMIA
Viene avvertita dal soggetto diabetico attraverso
il senso di fame, sudorazione, tremore alle
estremità, tachicardia ed annebbiamento della
vista. Se la glicemia si riduce in modo molto
progressivo alcuni di questi segnali vengono
attenuati di intensità ma sono sempre presenti
ma, non è detto che debbano essere
necessariamente presenti tutti.
 Quando ciò accade è bene accertarsi subito del
reale valore glicemico impiegando uno
strumento chiamato, reflettometro.

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Se si ha la conferma della :
IPOGLICEMIA

……………… impiegando uno
strumento chiamato,
reflettometro.
(Di diversi modelli e diverse marche )

Nel caso in cui si abbia la conferma di un valore
ridotto di zuccheri (glucosio) nel sangue, si deve
provvedere all’immediata correzione.
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Ecco alcuni accorgimenti in caso di:
IPOGLICEMIA
 Per
valori di IPO moderata (valore minore
di 80 ma entro i 60 mg/dl) basterebbe
assumere un frutto, o un po’ di pane,
comunque dei carboidrati, aspettare un
15 minuti, per dare il tempo ai correttivi di
agire, quindi riverificare il valore.
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Se dovesse risultare fastidiosa la :
IPOGLICEMIA
 E’
possibile introdurre anche una
modestissima quantità di zucchero se l’IPO
risulta fastidiosa.
 Nel caso in cui la glicemia dovesse
risultare inferiore ai 60 mg/dl va applicata
la regola del 15.
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La regola del 15 :
IPOGLICEMIA
Consiste nell’assumere 15 gr di carboidrati
semplici (zucchero, coca cola, succhi e similari)
provvedendo ad effettuare un secondo controllo
glicemico dopo 15 minuti.
 Se dovesse risultare ancora inferiore ai 60 mg/dl
si devono riassumere 15 gr di zucchero, sempre
possibilmente sciolti in acqua.

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Cosa fare dopo la reg. del 15 :
IPOGLICEMIA
 Se
il valore della glicemia risulta essere
normalizzato, è consigliabile assumere in
questo caso, 15 gr . di carboidrati
complessi come: pane, crackers, fette
biscottate, ciò per evitare che la glicemia
possa nuovamente ridursi in una ulteriore
fase.
continua
IPO ed IPER
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Il cosi detto RIMBALZO :
IPOGLICEMIA
In questo modo si evita il ripetersi di una
seconda crisi ipoglicemica e non si incappa nel
così detto RIMBALZO.
 Attenzione
- per eccesso di correzione, in questa fase,
a causa della paura dettata dalla sensazione
ipoglicemica, si è spesso portati a sbagliare
(assumendo troppi zuccheri o troppi carboidrati),
ritrovandosi così successivamente con valori
esagerati, sballati, questa volta in eccesso.

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Inoltre nella correzione di una :
IPOGLICEMIA
Dobbiamo stare attenti a …
 E’ bene ricordare che, se la correzione di
una IPO viene effettuata in prossimità di
un pasto principale, tra la correzione ed il
pasto vanno fatti intercorrere almeno
40 minuti, ciò per non incappare in
valori glicemici non reali, non veritieri.
 QUINDI, si deve evitare di iniettare una
quantità di insulina non adeguata. (unità)

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Inoltre nella correzione di una :
IPOGLICEMIA
Dobbiamo stare attenti a …
 E’ bene ricordare di non assumere,
per
correggere
le
IPO,
sostanze grasse come:
 La cioccolata, la panna o similari, perché
sono cibi a lentissimo assorbimento e sono
inutili per un rapido recupero glicemico,
questi cibi sono causa di violente
IPERGLICEMIE tardive.

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IPERGLICEMIA





L’IPERGLICEMIA è l’eccessiva presenza di
zuccheri nel sangue.
Meno pericolosa dell’IPO è comunque una
evenienza da evitare.
Si manifesta con senso di sete, nervosismo ed
eccessiva tendenza ad urinare.
In alcuni casi i sintomi sono poco evidenti e va
ricercata attraverso un adeguato controllo
glicemico giornaliero.
Ci sono IPER medie e severe.
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Quando sono severe le :
IPERGLICEMIE
Severe, quando il valore supera i 250 mg/dl.
 Diventa grave, arrivando a valori superiori ai
400 mg/dl.
 A causa di particolari meccanismi fisiologici, per
valori glicemici eccessivi il glucosio presente nel
sangue (gli zuccheri) non possono essere
correttamente impiegati dalle nostre cellule,
innescando così, un meccanismo di utilizzo delle
riserve di grassi.
continua

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Chetoni :
IPERGLICEMIE
Questo comporta l’instaurarsi della chetoacidosi, presenza di chetoni nel sangue.
Evento pericoloso e sempre da scongiurare.
 Nel paziente diabetico, l'incapacità
dell'organismo di utilizzare il glucosio porta
all'utilizzo dei grassi che lasciano, come prodotto
finale del loro metabolismo, delle sostanze di
natura acida chiamate corpi chetonici .

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Valori glicemici eccessivi :
IPERGLICEMIE





Per valori glicemici eccessivi è consigliabile ricorrere
a piccoli boli correttivi di insulina, i boli correttivi
sono il totale delle unità di insulina da iniettarsi.
Da tener presente che ogni unità di insulina iniettata
ha capacità ipoglicemizzante diversa da persona a
persona.
La correzione è quindi soggettiva.
Va effettuata per valori glicemici superiori ai
250 mg/dl
Ma, non in prossimità dei pasti principali, questo
per evitare che si abbia un effetto di sovrapposizione
tra l’insulina del pasto e quella della correzione.
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Alcuni primi chiarimenti
1.
2.
3.
4.
5.
Una “Unità” di insulina è pari a 0.01 mg
Il cosìdetto “bolo” è la quantità di insulina
iniettata.
Cosa di intende per zucchero; lo zucchero è un
tipo di carboidrato disaccaride, altrimenti detto
saccarosio.
Altri zuccheri sono: lattosio, fruttosio, glucosio,
ma anche gli amidi si trasformano in zuccheri.
La sigla CHO rappresenta la parola CARBOIDRATI.
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