Prima lezione di fisica Carlo Bernardini “Capire la fisica non vuol dire conoscere i problemi in ogni settore della fisica. Vuol dire, piuttosto, capire che è possibile usare forme razionali di pensiero per risolvere problemi sempre più generali della conoscenza del mondo.” Da dove si comincia? La ripetibilità degli eventi è il primo concetto unificante della fenomenologia della realtà naturale. La genialità razionale di pochi sta nella capacità di identificare significati universali nella ripetibilità di certe circostanze. Questo deriva in genere dalla osservazione di fenomeni comuni e dalla loro registrazione mnemonica. Bisogna saper riconoscere l’indipendenza del fenomeno osservato dalle condizioni iniziali: un sistema fisico isolato è un ben identificabile oggetto dell’attenzione. Comprendere l’indipendenza dell’evento dalle condizioni iniziali consente di semplificare la ricerca dei rapporti di causa-effetto. Tra queste condizioni iniziali, spazio e tempo, pur parte del vissuto di ciascuno, non sono facilmente percepibili e definibili. La generalizzabilità Spiegazioni Scientifiche Mitologiche (“perché Dio lo ha creato”) Parziali, cariche di dubbi, provvisorie Complete ed esaustive Generalizzabili Bisogne partire dall’osservazione dei fenomeni e, attraverso l’intuito, passare da una osservazione passiva ad una attiva, arrivando a formulare delle leggi che generalizzano i fenomeni particolari. Principi semantici nel linguaggio della fisica Il linguaggio di base della fisica è quello matematico. La divulgazione scientifica assume una grande rilevanza, in quanto ha il compito di “tradurre” il linguaggio di elaborazione in linguaggio di comunicazione, più ampiamente accettato e compreso. Mentalese Linguaggio neonatale non proposizionale, che elabora informazioni sulla base della realtà percepita Linguaggio di Comunicazione proposizionale Linguaggio di Elaborazione Elabora le informazioni per conseguire risultati non contenuti nelle informazioni di partenza Discipline umanistiche Discipline scientifiche Come cade ciò che cade La spiegazione della caduta dei gravi è dovuta a Galilei, il quale, nonostante le difficoltà tecniche e concettuali, arriva a descrivere il fenomeno nel modo più semplice possibile, con una legge che è un trionfo per il linguaggio razionale. Con Galilei e Newton nasce la prima grande teoria fenomenologica della storia umana: la dinamica, detta anche meccanica classica. Semplificare per capire In fenomenologia, semplificare è il passo più importante. In meccanica classica, un esempio di semplificazione è assimilare corpi diversi a punti materiali. Corpi più estesi possono essere a loro volta considerabili agglomerati di punti materiali. Stato dell’arte prima di Galilei e Newton Galilei e Newton rappresentano due svolte nell’evoluzione della fisica. Ciò che era stato già osservato dai pensatori precedenti viene rivisto in ottiche diverse: Galilei intuisce il carattere relativo della velocità e che effetto di una forza esterna è l’accelerazione. Newton, rispetto agli astronomi precedenti, utilizza i dati raccolti e la constatazione della periodicità degli astri per formulare le teorie della dinamica newtoniana. Non è tutto oro… I limiti delle teorie conosciute in un dato momento storico non sono sempre stati presi in considerazione. Aspettarsi l’esistenza di un punto di arrivo ultimo e di una “teoria finale” era comune tra i fisici prima della svolta della relatività, della meccanica quantistica e dell’indeterminismo. Determinismo: conoscendo velocità e posizione in un istante di ogni punto materiale, si può predire il futuro dell’intero universo. Indeterminismo: per tali calcoli sarebbe necessaria un’accuratezza infinita. Le teorie hanno necessariamente margini di incertezza e carattere probabilistico. La fisica si avvale delle conoscenze scientifiche per creare tecnologie utili. Dibattito Scientisti Ambientalisti I vantaggi derivanti sono superiori ai danni procurati, la scienza sarà in grado di porre rimedio a questi ultimi L’introduzione di tecnologie causa mutazioni irreversibili nel delicato equilibrio d’un sistema che si adatta ad esse a danno degli organismi viventi “Su questi problemi si sta solo verificando l’incapacità umana di dialogare razionalmente introducendo valutazioni corrette del rapporto rischibenefici: la retorica non ha fatto grandi passi come la scienza e tuttora è principalmente impiegata per adescare le popolazioni per suggestione”. Arnesi del mestiere Unità di misura Costanti fondamentali Strumenti La fisica, in quanto scienza sperimentale, necessita di strumenti. Un fisico dovrà sapere come funzionano gli strumenti di cui si avvale, ma anche quali sono i loro limiti. I dati raccolti sono, infatti, soggetti ad errori (sistematici e statistici). Sarà quindi necessario accettare un valore attendibile più che un valore vero. “In fisica ogni affermazione non è in genere vera, ma solo più o meno plausibile. La parola “verità” è sempre un’astrazione molto lontana dalla realtà naturale.” Aneddoto di Einstein Non appena lesse la domanda (di Edison) “Qual è la velocità del suono?”, disse: “Non lo so, non mi imbottisco la memoria con questi fatti che posso facilmente trovare in ogni libro di testo. […] Il valore di una educazione in una scuola di arti liberali non consiste nell’apprendere molti fatti, ma nell’addestrare la mente a pensare qualche cosa che non si può apprendere dai libri di testo.” Da dove veniamo? Dove andiamo? Chi siamo? Siamo fisici. Dove andiamo? Buone intenzioni. Da dove veniamo? La storia della fisica è una disciplina poco affrontata, in quanto richiede più competenze. Eppure, essa meriterebbe maggiore attenzione. Uno dei problemi, in questo campo, è l’evoluzione del linguaggio e lo sviluppo delle notazioni, mediante le quali sono scritte le formule che rappresentano fenomeni reali. La storia della fisica è permeata di semplificazioni, che permettono di ricavare proprietà generali da alcune proprietà particolari formalizzabili. Le notazioni consentono di esprimere proprietà essenziali di una stringa. Per esempio, la notazione 3n è equivalente alla stringa infinita 1, 3, 6, 9… Tornare con i piedi sulla terra Fino a Galilei, lo spazio e il tempo erano considerati parametri assoluti, indipendenti dal fenomeno e dall’osservatore. Con la relatività galileiana, la velocità diventa un concetto relativo: essa è precisabile solo rispetto a un riferimento scelto dall’osservatore. Quanto è vuoto lo spazio? “Cosa sono la luce e il suono?” è una domanda affrontata fin dall'antichità, quando si credeva che ciò che può essere percepito fosse necessariamente materiale. Fu abbastanza semplice capire che il suono si origina da vibrazioni, ma per la luce era meno intuibile cosa fosse a “vibrare”. La svolta si ebbe nel '700, con i primi studi sull’elettricità e il magnetismo, poi nel secolo successivo con la prima grande unificazione, l'elettromagnetismo di Maxwell: onde e segnali elettromagnetici improvvisamente invadono e riempiono lo spazio; la materia non è più sola nell'universo, affiancata da stimoli immateriali ma percepibili. Questa nuova realtà può essere rappresentata solo matematicamente: la scienza diventa comprensibile ai soli specialisti, e “per l'uomo della strada incomincia il dramma dell'emarginazione dall'esperienza scientifica”. Chi è in grado di seguire tali sviluppi rivoluzionari è guidato da una visione della realtà non comune a tutti gli uomini, ma anche da una trascinante passione. Storie di fisici: George green George Green (1793-1841) fu uno di questi: era un mugnaio che nel tempo libero coltivava la passione per la matematica e che arrivò a sviluppare il “propagatore”. Si tratta di uno strumento matematico con il quale si rappresenta la vicenda di un'onda generata da una sorgente localizzata nello spazio e nel tempo. Storie di fisici: Emmy Noether • Qualche decennio più tardi emerse un'altra straordinaria personalità, quella di Amalia “Emmy” Noether (1882-1935). Come per tutte le donne intellettuali dell'epoca, non le fu facile inserirsi negli ambienti accademici. Il Teorema di Noether del 1918 segnò profondamente il modo di fare fisica, ma “Emmy Noether, umiliata e tenuta ai margini dell'insegnamento universitario dai pregiudizi maschilisti dominanti, licenziata nel 1933 per motivi razziali dall'incarico che non era nemmeno retribuito, finirà i suoi giorni insegnando nel collegio universitario femminile di Bryn Mawr, in quegli ospitali Stati Uniti che erano in procinto di divenire il centro della scienza mondiale a causa della follia antisemita nazifascista di quegli anni”. L’oscillatore armonico “L’oscillatore armonico è una sorta di strumento universale nell’officina delle interpretazioni scientifiche”. La fisica non potrebbe farne a meno: gli oscillatori armonici, infatti, aiutano a fare congetture circa i sistemi reali e il loro campo di applicazione è immenso. Il linguaggio delle congetture L’interpretazione dei dati dell’esperienza conduce ad una modalità di analisi che si chiama “fenomenologia”: i dati sono rielaborati in forma diagrammatica, in modo da evidenziare le relazioni presenti (dipendenze funzionali). Fenomenologia Elaborazione dati Intuizione Esperienza Alla base di tale processo c’è un’intuizione, una rappresentazione mentale che riproduce ciò che osserviamo, ripulito dagli elementi ridondanti. Le intuizioni sono fuori dal senso comune, non trasferibili immediatamente in linguaggio: si rende necessario l’utilizzo del linguaggio matematico. Intermezzo e digressioni Il fatto di conoscere la caduta dei gravi, ma non l’accelerazione centrifuga, porta Newton a teorizzare l’entrata in orbita di un corpo in base alle traiettorie della caduta dei corpi: le orbite sono quindi naturali sviluppi delle traiettorie stesse. Spiegazioni non obbligatorie “L’idea che non tutto ciò che si osserva abbia necessariamente una spiegazione razionale sembra dura da digerire: forse è una tendenza innata dell’uomo quella di darsi ragione di tutto ciò che vede e persino di ipotizzare come può essere fatto ciò che non vede. Ora, qualcosa sfugge al suo “perché?” e bisogna saperne prendere atto!” Nonostante la curiosità sia alla base delle grandi intuizioni, è necessario controllarla, per non lasciarsi trasportare in speculazioni indimostrabili. Così, ad esempio, potrebbe essere interessante analizzare i paradossi in cui si incapperebbe se esistessero i tachioni (particelle superluminali, che viaggiano a velocità superiore di quella della luce). Tuttavia, il fatto interessante resta, secondo Carlo Bernardini, che in nessun esperimento compiuto sinora se ne sono visti mai. Ragionevoli limiti e invasioni di campo Tra i problemi attualmente non risolti, rientrano quelli della materia oscura (dark matter), dell’antimateria e delle onde gravitazionali. Problemi tali coinvolgono discipline diverse dalla fisica: nascono così materie ibride, come l’astrofisica e la geofisica. La fisica sembra discretamente flessibile e con le “invasioni di campo” cerca di aiutare a capire se si può determinare una molecola con proprietà prefissate, se si può individuare qual è un processo che trasforma materia organica in materia vivente e così via. Materia oscura Il termine Materia oscura indica quella componente di materia che manifesta i suoi effetti gravitazionali in molteplici fenomeni astronomici, ma le cui condizioni o la cui natura sono diverse rispetto alla materia visibile. Nonostante dettagliate mappe dell'Universo vicino che coprono lo spettro dalle onde radio ai raggi gamma, siamo in grado di individuare solo il 10% della massa che deve esistere là fuori. Come disse nel 2001 al New York Times Bruce H. Margon, astronomo all'Università di Washington: "È una situazione alquanto imbarazzante dover ammettere che non riusciamo a trovare il 90 per cento [della materia] dell'Universo." Le più recenti misure indicano infatti che la materia oscura costituisce circa il 30% del contenuto totale di energia dell'Universo, e circa il 90% della massa. Mappa tridimensionale della materia oscura.Fonte: NASA, ESA e R. Massey (California Institute of Technology) Essa venne inizialmente indicata come massa mancante, ed in effetti i termini "oscura" e "mancante" riassumono abbastanza bene tutto ciò che ne sappiamo al momento. Sappiamo che c'è materia, perché possiamo vedere gli effetti gravitazionali della sua massa. Tuttavia, questa materia non emette alcuna radiazione elettromagnetica, e risulta quindi non individuabile dagli strumenti di analisi spettroscopica, da cui l'aggettivo oscura. Il termine massa mancante può essere fuorviante, dato che non è la massa a mancare, ma solo la sua luce. Antimateria L'antimateria è la materia composta dalle antiparticelle corrispondenti alle particelle che costituiscono la materia ordinaria. Ad esempio, un atomo di antidrogeno, è composto da un antiprotone caricato negativamente, attorno al quale orbita un positrone (antielettrone) caricato positivamente. Se una coppia particella/antiparticella viene a contatto, le due si annichiliscono emettendo radiazione elettromagnetica. Inoltre, l'antimateria ha vita breve e non può essere immagazzinata, in quanto si annichilisce al primo contatto con la materia. In base alle attuali conoscenze, non esistono quantità significative di antimateria in tutto l'universo. L'assenza di antimateria è uno dei grandi misteri della teoria del Big Bang, in quanto ci si aspetterebbe una produzione di materia e antimateria in proporzioni uguali (e una conseguente annichilazione). Probabilmente, un leggero squilibrio in favore della materia ha fatto sì che quest'ultima non venisse completamente annichilita, rendendo possibile la formazione di un universo stabile, che è quello in cui viviamo. Onde gravitazionali Le onde gravitazionali sono onde dovute alla presenza di un campo gravitazionale. La loro esistenza è prevista a livello teorico dalla relatività generale di Einstein. Fin dagli anni Cinquanta sono stati effettuati vari esperimenti allo scopo di rilevare le onde gravitazionali. Si conoscono molte possibili sorgenti di onde gravitazionali, tra le quali sistemi binari di stelle, pulsar, esplosioni di supernovae, buchi neri in vibrazione e galassie in formazione; per ognuna di queste fonti il tipo di segnale emesso dovrebbe possedere un “timbro” caratteristico che individui univocamente il tipo di fonte e la causa dell’emissione.Un sistema stellare binario, formato cioè da due stelle che orbitano intorno ad un comune centro di massa, sembra perdere energia spiralizzando esattamente alla velocità prevista da una emissione di onde gravitazionali, e questo, sebbene alcuni non ci credano più, è stato preso come prova indiretta della loro esistenza. La curiosità e l’utile Ricercatori e tecnologi: due differenti impostazioni di una sola cultura A volte si ha una certa propensione a preferire l’utile delle tecnologie al “dilettevole” della ricerca. I tecnologi sono spesso preferiti anche dai governi, che arruolano fisici per sviluppare tecnologie di interesse militare. CULTURA SCIENTIFICA Ricercatori • Curiosità • Risultati utili in tempi lunghi Tecnologi • Necessità di interazione tra i due gruppi • Libertà di muoversi nel campo congeniale a ciascuno dei due • Utile • Risultati utili in tempi brevi Una società in cui prevalgono punti di vista di manager e imprenditori può facilmente lasciarsi tentare dal desiderio di favorire i tecnologi a scapito dei ricercatori, ma se la ricerca non è considerata come un investimento per il futuro non ci saranno nemmeno le tecnologie. Scomode verità Sorgono, tuttavia, ingombranti conseguenze: infatti è possibile che i governi arruolino fisici per sviluppare tecnologie di interesse militare. Tutto ciò ha reso necessario un controllo delle responsabilità degli scienziati che lavorano in ambito militare. A tal proposito, nel 1982, in Italia venne fondata la Uspid (Unione Scienziati Per Il Disarmo) I fisici e gli altri I fisici appartengono alla categoria degli intellettuali; tuttavia, gli intellettuali non fisici auspicano conoscenze pure e inapplicabili. Questo per via di una incapacità etica, dal momento che nessuno si preoccupa di inserire nell’educazione iniziale degli individui motivazioni razionali forti per il comportamento altruista. Ottimi rapporti con: Matematici Biologi e geologi Chimici Rapporti non positivi con: Astrologi e maghi Ecologisti Clero A proposito dei rapporti con il clero, Bernardini afferma: “Il motivo di constrasto con questo sta nel fatto che la promozione di convinzioni indimostrabili è ripugnante dal punto di vista del pensiero razionale, che si identifica, perciò, con la stessa idea di laicità.” Parole chiave Costanti Costanti universali Invariante e invarianza Microscopico e macroscopico Periodico Esponenziale, asintoto, asintotico. Esortazioni conclusive Inglese scientifico Internet Riviste specialistiche rivestono un ruolo importante per la documentazione e l’apprendimento. “Tra le esortazioni conclusive, vorrei inserirne una assai difficile da realizzare: provare a spiegare ciò che si impara a chi non ha motivo di impararlo. Una mia studentessa di prim’anno, quando insegnavo Fisica Generale a Napoli tanti anni fa, mi disse che rientrando a casa “raccontava” la lezione ai familiari a tavola, con grande interesse ed entusiasmo del nonno. Mi sembrò una cosa straordinaria. Chi può, ci provi.” Alla ricerca del filo conduttore… Sebbene, nei vari capitoli, Bernardini affronti i temi più vari e disparati è, comunque, possibile individuare all’interno dell’opera un filo conduttore, o forse due… I compiti della fisica Smontare efficacemente le fantasie popolari, derivanti dall’uso improprio di dati che si affianca all’uso scientifico (astrologia). Compiere degli “scatti”, dando una spiegazione a un qualcosa che, in una situazione precedente, non era compreso. Cercare il dialogo con l’altra cultura, quella umanistica, perché l’eventuale costruzione e sviluppo di concezioni eticamente accettabili passa anche attraverso l’accettazione della scienza. Sviluppare nuove tecnologie, che permettano di prolungare e migliorare la vita dell’uomo. L’importanza dell’immaginazione “Per capire la fisica bisogna essere disposti ad allontanarsi dal senso comune per navigare in qualche oceano dell’astrazione.” (cap 9) “Gli esercizi mentali aiutano la nostra disponibilità a pensare al di là delle percezioni comuni: la fisica ne ha bisogno.” (cap 10) “[…] Giocano un ruolo fondamentale qualità come l’intuito, l’immaginazione, la curiosità […]. Certo, a prima vista, possono apparire doti dell’artista, ma è sbagliato pensare che più importante di tutte sia l’unica qualità che non ho menzionato nell’elenco precedente: la razionalità.” (cap 14) Domande Paradosso di De Sitter Teorema di Noether Green Oscillatore armonico A cura di… Martina Battista Silvia Carnevale Gaia Giovannitti Rossella Infante Nella speranza di non avervi annoiati, grazie per l’attenzione!