Casa dei Bambini Montessori Anno Scolastico 2005/2006 Sezione C Storia pronta per essere raccontata ed animata dalle voci di vostri bambini! C’era una volta una bella formichina che si chiamava Cesarina Cesarina abitava in una casa in mezzo al bosco. La casa di Cesarina era così piccola che la scarpa di un bambino la poteva schiacciare: meno male che non succedeva! Cesarina viveva con papà Cesarone e mamma Cesarona. Cesarina aveva tanti amici: apette, libellule, coccinelle, grillini, cervi volanti e ragnetti. Un giorno, era il compleanno di Cesarina e il papà Cesarone e mamma Cesarona decisero di farle una bella sorpresina; le prepararono una torta e cantarono così. Tanti auguri, Cesarina, che è la nostra formichina! ♫ Questa torta mangeremo ed insieme festeggeremo. ♫ ♫ ♫ ♫ ♫ Poi c’è un’altra sorpresina chiusa in questa scatolina, apri pure, Cesarina, ecco qui una forbicina! ♫ ♫ E Cesarina trovò un bellissimo cappelluccio bianco con un campanellino che suonava ad ogni movimento del capino. Cesarina era felice e ringraziò tanto tanto i suoi genitori. In quel momento arrivò Apetta :«Cesarina vieni a giocare con noi?» Cesarina chiese a mamma e papà il permesso di andare a giocare. I genitori dissero che poteva andare, ma doveva stare attenta a non sciupare il cappelluccio nuovo. Cesarina disse «Starò attentissima! Quando Cesarina arrivò nel prato tutti ammirarono il suo cappelluccio. Cesarina domandò: «Come giochiamo?» «Giochiamo alle palle di terra?» disse Apetta. Cesarina non voleva fare questo gioco, perché non voleva sporcare il cappelluccio nuovo. «Hai paura!!» disse Apetta. Cesarina, non aveva paura e cominciò il gioco. E si scatenò la battaglia delle palle di terra. Ad un certo punto, il ragnetto fu colpito ad un occhio da una palla di terra. Cesarina fermò il gioco e andò ad aiutarlo. Proprio in quel momento Apetta lanciò una palla di terra verso il cappelluccio bianco di Cesarina. Cesarina era disperata, piangeva e chiese aiuto ai suoi amici : tutti pensarono a risolvere il problema del cappelluccio che, ormai, era sporco di terra e nemmeno il campanellino funzionava più. ♫ ♫ ♫ ♫ Un cappelluccio bianco si è sporcato con la terra, oh, mamma che tristezza, mamma che infelicità! Che cosa si può fare perché torni ♫ ♫ bianco? ♫ ♫ tutto Se ognuno fa qualcosa certo ci si riuscirà! ♫ Lo porto tra le nuvole, lo sbatterò nel vento, per farmi perdonare, io questo posso fare. ♫ ♫ Ed io che so nuotare, poi lo tuffo nello stagno. e brava la libellula, lei te lo laverà! ♫ ♫ Adesso lo prendiamo noi ragnetti e lo stendiamo. Sui fili dei ragnetti ♫ Per il campanellino non ci saran problemi, Il cicalino piccolo vedrai lo aggiusterà. ♫ Il cappelluccio tornò proprio come era prima e Cesarina, felice, ringraziò i suoi amici. Apetta disse: «Mi perdoni, Cesarina?» «Certo che ti perdono! La prossima volta ti presto il mio cappelluccio, ma devi stare attenta a non sporcarlo!» «Starò molto attenta: grazie, Cesarina!» Quando tornò a casa con il suo cappelluccio bianco, Cesarina non si prese neanche una sgridata da mamma e papà. La storia di Cesarina è tratta dalla raccolta “I CUCCIOLI” Fratelli Fabbri Editore