a cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda LE PRIME LETTERATURA VOLGARI NASCONO IN FRANCIA Le prime letteratura a fare uso delle nuove lingue romanzi per scopi non pratici, ma artistici, nacquero in Francia. Intorno al 1080-90 circa, sorse nel nord della Francia la poesia epica (= che parla di eroi leggendari) delle Chansons de geste (= canzoni di gesta) Le Chansons de geste erano poemi che raccontavano l’impresa compiuta dagli eroi cristiani per bloccare l’avanzata dei turchi (musulmani). Gli autori delle Chansons de geste erano anonimi. Nello stesso periodo in Francia si diffuse il genere del romanzo cavalleresco (prima in versi poi anche in prosa) destinato alla lettura individuale. I temi erano ripresi dalla storia (imprese di Alessandro Magno, dell’antica Roma), oppure dalle storie di re Artù e dei suoi cavalieri della Tavola rotonda. Tra i più noti autori, Chrétien de Troye, autore di Lancelot e Percival. Sia nelle Chansons de geste sia nei romanzi cavallereschi si usava la lingua d’oil (l’antico francese parlato nella Francia centrosettentrionale). Nella Francia meridionale invece (Provenza, Linguadoca e Aquitania) si usava la lingua d’oc. IL “RITARDO” DELLA LETTERATURA ITALIANA E LE SUE POSSIBILI RAGIONI Mentre i documenti che attestano l’uso del volgare italiano nei documenti d’uso pratico sono abbastanza antichi, per quanto riguarda la letteratura in Italia si nota un certo ritardo rispetto alla Francia. In Francia la produzione letteraria nelle due lingue volgari (d’oc e d’oil) risale al XII secolo. Nella penisola italiana solo nel 12251230 compaiono i primi testi letterari (il Cantico delle creature di Francesco d’Assisi e le liriche della corte di Federico II). I motivi di quest’arretratezza sono due: 1) l’influenza della tradizione latina più forte in Italia che altrove; 2) la frammentazione politica del territorio italiano.