La governance dell’innovazione Bruno Dente Politecnico di Milano Il punto di partenza A causa della mutata natura delle politiche pubbliche e dell’incertezza relativamente agli esiti delle azioni, è divenuta impossibile e comunque indesiderabile la autosufficienza dello Stato nella soluzione dei problemi collettivi Tale posizione si esprime nella dicotomia government versus governance Una definizione La governance è una situazione in cui la formulazione e l’implementazione delle politiche pubbliche vedono una pluralità di soggetti 1. di diversa natura ed 2. a diversi livelli 3. interagire fortemente tra loro La natura degli attori La diversità degli attori permette di integrare diversi punti di vista, valori e risorse Essa assicura la creazione di coalizioni abbastanza ampie da garantire il consenso necessario all’innovazione In ogni caso essa diluisce la responsabilità politica per i fallimenti I livelli territoriali coinvolti La coscienza delle inevitabili esternalità genera la necessità della multilevel governance In ogni caso essa è un antidoto alla creazione di coalizioni collusive Anch’essa contribuisce a diluire la responsabilità per i fallimenti La densità delle reti Perché l’ideale della governance sia completamente incarnato non è sufficiente che le istituzioni abbiano relazioni con i soggetti economici e sociali, ma anche che essi siano in relazione tra loro Ciò del resto favorisce la costruzione del consenso L’ipotesi di base L’ipotesi alla base della nostra ricerca è che il differente tasso di innovatività delle città indagate è associato a reti di governance con le caratteristiche sopra descritte E cioè che al crescere della complessità e della densità delle reti cresce la innovatività La definizione di innovatività Innovatività come campo degli effetti generati da azioni, progetti e politiche, in relazione all’identificazione e al trattamento di problemi pubblici rilevanti di tipo metropolitano Le dimensioni dell’innovatività di Agenda = nuovi problemi di Processo = nuove forme di relazione tra attori e nuovi assetti istituzionali per il trattamento dei problemi collettivi di Prodotto = nuove soluzioni Simbolica = nuove forme di comunicazione i punteggi finali Firenze Milano Napoli Torino Agenda 1 0,5 1 2 Processo 0,5 1 0,5 2 Prodotto 1,5 1 1 2 Simbolica 0 0,5 2 1 3 3 — 4,5 7 —/ totale tendenza I risultati complessivi (a) innovatività (b) complessità (c) densità Torino 7 16 0,116 1,856 Napoli 4,5 15,5 0,116 1,798 Firenze 3 12 0,075 0,900 Milano 3 12 0,069 0,828 bxc Struttura della rete metropolitana di Torino Indice di densità ∆ = 0,116 Struttura della rete metropolitana di Milano Indice di densità ∆ = 0,069 Struttura della rete metropolitana di Firenze Indice di densità ∆ = 0,075 Struttura della rete metropolitana di Napoli Indice di densità ∆ = 0,116 I ruoli degli attori: i promotori delle innovazioni TO NA FI MI Comuni 56,7% 89,9% 96,7% 40% Provincia 6,7% - 6,1% 10% Regione 16,7% 6,7% 3,3% 10% Stato 3,3% 6,7% - 6,7% Interessi economici Esperti e tecnici 10% 23,3% 13,3% 13,3% 20% 10% 16,3% 20% Terzo settore 3,3% 10% 3,3% 26,7% I ruoli degli attori: i registi delle innovazioni TO NA FI MI Comuni 56,7% 96,6% 69,8% 53,3% Provincia 6,7% - 10% 3,3% Regione 13,3% 13,3% 3,3% 10% Stato - 10% - 3,3% Interessi economici Esperti e tecnici - 3,3% - 10% 26,6% 6,7% 23,3% 26,6% - - 3,3% 13,3% Terzo settore Le caratteristiche delle città Torino, la città più innovativa, ha un network più complesso, denso ed equilibrato delle altre città, basato su una forte integrazione verticale tra Comune e Regione Il network di Napoli è dominato dal settore pubblico con una presenza superiore alla media degli interessi economici e un ruolo minore di esperti e tecnici Le caratteristiche delle città Firenze vede la dominanza dei Comuni nella promozione e in minore misura nella regia; Milano è di gran lunga il network più frammentato – soprattutto nella cooperazione tra Comuni – ma vede una presenza molto rilevante del terzo settore nella promozione e regia dell’innovazione In conclusione L’ipotesi di base sulla correlazione tra caratteristiche delle reti e tasso di innovatività non viene falsificata dalla ricerca Tuttavia nello spiegare l’innovazione l’esistenza della leadership politica e istituzionale conta parecchio Cosa resta della governance? La nostra ricerca sembra suggerire che il maggior tasso di innovazione è rintracciabile laddove le istituzioni riescono ad “approfittare” meglio della pluralità di soggetti coinvolti nelle politiche (Modern) Government as governance In altre parole essa sembra dar ragione a quegli autori che ritengono che la governance sia una modalità di esercizio della funzione di governo e non un modo alternativo di soluzione dei problemi collettivi Qualche dubbio E tuttavia ci si può porre la questione se sia sostenibile un processo che affida solo alla politica ed alle istituzioni il ruolo centrale nel generare l’innovazione nella produzione di beni collettivi Qualche dubbio Oppure ci si può chiedere se non è un problema di tempi: è più veloce l’innovazione associata alla leadership politica e più lenta quella che si basa su un protagonismo vero della società In conclusione: Il problema si sposta dall’analisi dei processi politico amministrativi a quello delle caratteristiche delle società locali