Gli insetti costituiscono attualmente il principale fattore
limitante la produzione castanicola italiana. Questi sono
infatti in grado di provocare una perdita di prodotto
ingente che, a seconda delle annate e delle particolari
condizioni locali, oscilla tra il 20 ed il 70%.
Il danno causato al frutto è detto reale quando gli insetti
penetrano al suo interno e si nutrono del contenuto,
quando invece l'insetto si limita a rodere l'esterno del
frutto si ha il cosiddetto danno estetico. Nelle aziende il
cui prodotto è destinato al mercato fresco, i frutti con
danno estetico spesso non sono eliminati, ma sono venduti
insieme con quelli sani. Questo può essere un
inconveniente, in quanto influenza negativamente il
consumatore al momento dell'acquisto. Il danno estetico
non assume al contrario alcun rilievo quando i frutti sono
inviati all'industria di trasformazione, dato che non altera
le qualità organolettiche del frutto.
In Italia gli insetti più pericolosi per i danni arrecati ai
frutti sono il balanino (Curculio elephas), la tortrice
precoce delle castagne (Pammene fasciana), la tortrice
intermedia delle castagne (Cydia fagiglandana) e la
tortrice tardiva delle castagne (Cydia splendana). Questi
insetti, molto diversi tra loro morfologicamente, hanno
però la caratteristica comune di compiere una sola
generazione l'anno.
Tortrice tardiva delle
castagne
Cydia splendana
(Hb.)
Tortrice intermedia
delle castagne
Cydia fagiglandana
(Zel.)
Lepidotteri Fam.
Tortricidae
Balanino delle
castagne
Curculio elephas Gyll.
Coleottero Fam.
Curculionidae
Ambienti
Presente in gran
parte nei
castagneti
Sintomi
Periodo dell’anno
in cui si rende
visibile il danno
Le castagne
Le larve
mantenenti larve
abbondano le
delle due cidie e castagne forando
del balanino
il pericarpio in
presentano
autunno.
gallerie ripiene di
rosura. Dopo la
fuoriuscita delle
larve mature, che
si impupano nel
terreno, si
osservano
evidenti fori
circolari.
Dryocosmus Kuriphilus
Il CINIPIDE GALLIGENO DEL CASTAGNO
(Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu) è una piccola
vespa ed è considerato uno degli insetti più
dannosi per il castagno. La specie è molto diffusa
in Asia e negli Stati Uniti.
Nel 2002 è stata ritrovata per la prima
volta in Piemonte, in provincia di Cuneo.
I danni che compie sono molto evidenti:
provoca la formazione di galle, cioé
ingrossamenti di varie forme e
dimensioni, a carico di gemme, foglie e
amenti del castagno.
Da queste galle nei mesi di giugno e
luglio fuoriescono le femmine alate che
vanno a depositare le uova nelle gemme
presenti.
Dalle uova fuoriescono le larve che si
sviluppano molto lentamente sempre
all’intemo delle gemme, senza che queste
presentino sintomi esterni della
infestazione.
Alla ripresa vegetativa, in primavera, si ha
un rapido sviluppo delle larve che
determina la formazione delle
caratteristiche galle.
Spesso determinano un arresto dello
sviluppo delle gemme, da cui si
sviluppano foglie di dimensioni ridotte.
Sulle piante giovani è agevole rilevare la presenza delle galle
provocate dall’insetto; in tal caso, entro il mese di giugno, vanno
raccolte le parti infette, provvedendo alla loro distruzione mediante
bruciatura, prima cioè della fuoriuscita delle femmine alate,
rallentando così diffusione dell’infestazione.
La lotta chimica risulta piuttosto difficile a causa del ciclo dell’insetto e
comunque non praticabile nell’ambiente forestale in cui si sviluppa.
Un forte attacco di questo
insetto può determinare un
consistente calo della
produzione, una riduzione dello
sviluppo vegetativo e un forte
deperimento delle piante colpite.
Una delle principali modalità di
diffusione dell’insetto è
attraverso il materiale di
propagazione pertanto si
sollecita SEMPRE una accurata
sorveglianza delle piantine di
castagno messe dimora ed una
particolare attenzione quando
astoni o marze provengono dal
Piemonte, dove il parassita è già
presente.
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Insetti che colpiscono i frutti delle castagne