CENTRO QUALIFICAZIONE NAZIONALE RECLUTAMENTO E RUOLO DELL’ALLENATORE Modulo 05 B Corso Allievo Allenatore L’ALLENATORE Quale Ruolo Quale Tipo di Intervento Quando e Perché L’ALLENATORE, LA SOCIETÀ E IL TERRITORIO L’ALLENATORE: È un punto di riferimento della squadra e della società. Si rapporta con il territorio: parrocchie, Scuole, Enti Locali, ecc. Organizza iniziative (manifestazioni, tornei, ecc.) e progetta per far crescere il movimento della pallavolo. L’ALLENATORE E IL RECLUTAMENTO Individua allievi, gruppi sportivi scolastici, amanti della pallavolo. Suscita interesse e accende la “motivazione”. Organizza gruppi omogenei. Pianifica il lavoro. Crea senso di appartenenza al movimento e alla Società Sportiva per limitare l’abbandono sportivo. IL RUOLO DELL’ALLENATORE E LA GESTIONE DEL GRUPPO La personalità di un individuo è composta da 4 AREE che si influenzano vicendevolmente: 1 SOCIALE 2 COGNITIVA 3 EMOTIVA 4 CORPOREA L’allenatore con i suoi interventi agisce in maniera diversa in tutte e 4 le AREE modificandole nel tempo. L’allenatore è quindi un educatore (non un semplice propositore di esercizi) con tutti gli oneri e gli onori per aver fatto crescere l’uomo-atleta attraverso la Pallavolo. ORGANIZZAZIONE DELL’INSEGNAMENTO PLANNING Definizione degli Obiettivi. Scelta di una Organizzazione efficace. Valutazione dell’Attività. FASE INTERATTIVA L’Insegnante tenta di applicare quanto appreso. CARATTERISTICHE DI UN INSEGNAMENTO EFFICACE Saper mantenere gli allievi adeguatamente impegnati sull’oggetto dell’insegnamento per una percentuale elevata di tempo senza coercizioni o punizioni. (SAPER MOTIVARE) PEDAGOGIA DEL SUCCESSO Percentuale elevata di tempo dedicata all’oggetto dell’insegnamento. Comportamento positivo dell’Allievo rispetto al compito. Buon adattamento dei contenuti dell’insegnamento rispetto alle capacità dell’Allievo. Sviluppo di un clima positivo tra gli Allievi. INSEGNAMENTO INEFFICACE Permissività. Improvvisazione. Mancanza di “strutturazione” del lavoro. Scelta degli “obiettivi” lasciata agli Allievi. INSEGNAMENTO DELLE ATTIVITÀ MOTORIE Tempo di impegno motorio (attività svolte da ogni allievo). Clima positivo (sviluppare la voglia di proseguire l’attività, piacere di giocare, clima di sostegno ed incoraggiamento). Informazione frequente e di qualità sulle prestazioni (“feedback” chiave per indicare i mezzi che l’Allievo deve usare per migliorare, cerniera tra insegnamento e apprendimento). Organizzazione del lavoro. CHE COS’È UN OBIETTIVO Tutto ciò che gli allievi devono essere capaci di fare al termine di una sequenza di un processo di insegnamento-apprendimento che prima non riuscivano ad eseguire con la stessa efficacia e frequenza. OBIETTIVI GENERALI SONO COMPORTAMENTI FINALI CHE EVIDENZIANO: il conseguimento di un elevato sviluppo delle “capacità coordinative”; il conseguimento di un adeguato sviluppo delle “capacità condizionali”; l’acquisizione e perfezionamento degli elementi tecnicotattici del gioco. OBIETTIVI SPECIFICI PER FORMULARLI BISOGNA DARE RISPOSTA A QUESTE DOMANDE: Che cosa esattamente dovrebbe essere in grado di fare l’Atleta? In quali condizioni l’Atleta deve essere in grado di farlo? Come deve farlo? (Criterio di accettabilità) OBIETTIVI OPERATIVI Adattare l’obiettivo alle capacità dell’Allievo. Scegliere il compito più adatto alle sue capacità per poter raggiungere l’obiettivo finale; il comportamento deve essere osservabile e valutabile (Criterio di prestazione). L’insegnamento va basato su ciò che deve realizzare l’Allievo e non sul contenuto dell’esercitazione. LO SCOUTING: OSSERVAZIONE TECNICA L’OSSERVAZIONE MIRATA DI 4 ALLENAMENTI AIUTA IL FUTURO ALLENATORE A: Osservare in modo tecnico. Sapere schematizzare e organizzare il lavoro per obiettivi. Sapere organizzare gli allenamenti sia in fase di progettazione che in campo. LO SCOUTING: LE CONSEGNE NEL MODULO PRESTAMPATO GLI ALLENATORI DOVRANNO INDICARE: i minuti riservati ad ogni esercizio e il recupero; la descrizione degli esercizi; descrizione grafica nei campi disegnati; il commento personale indicante: gli obiettivi, il ritmo, i tempi morti, i recuperi, le correzioni effettuate dall’Allenatore, il riconoscimento di errori tecnici di questo o quel giocatore. LO SCOUTING: LE CONSEGNE OSSERVA E ANNOTA L’ALLENAMENTO SEGUENDO QUESTE CONSEGNE: Data, Squadra seguita e orario, il nome dell’Allenatore; Gli esercizi, i minuti dedicati ad ogni esercizio; Considerazioni personali, tipo di correzioni che l’allenatore ha fatto, gli errori tecnici che si sono riconosciuti in un atleta. CENTRO QUALIFICAZIONE NAZIONALE FINE LEZIONE Modulo 05 B Corso Allievo Allenatore