MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici
per le Province di Salerno e Avellino
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Progetto didattico
“Adotta un paesaggio”
Seminario di Formazione
SALERNO, Museo Diocesano “San Matteo”
15 gennaio 2009
Tutela del paesaggio ed identità culturale del territorio
Giovanni VILLANI
Definizioni di paesaggio tratte dal Dizionario della Lingua
Italiana “Zingarelli” - Ed. ZANICHELLI
1. Complesso di tutte le fattezze sensibili di una località:
alpino, lacustre, fluviale
2. Panorama: restammo ad ammirare quell'incantevole
paesaggio. Aspetto tipico di una regione ricca di bellezze
naturali; la difesa del paesaggio costiero amalfitano
3. Pittura, foto e similare che ritrae un paesaggio.
Definizione di paesaggio tratta dal
Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio
(Decreto Legislativo n. 42 del 22 gennaio 2004)
L'art. 131 comma 1 definisce il Bene “paesaggio” che si
intende tutelare con il Codice dei Beni Culturali e del
Paesaggio:
“Per paesaggio si intende il territorio espressivo di identità,
il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani e
dalle sue relazioni”
Il paesaggio della Costiera Amalfitana costituisce un
insieme espressivo di identità il cui carattere deriva
dall'azione di fattori naturali, umani e dalle sue relazioni
LA TUTELA DEL PAESAGGIO IN ITALIA.
UN PO' DI STORIA
Una delle maggiori attrattive del nostro Paese è rappresentata
sicuramente dal paesaggio.
La presa di coscienza dell'importanza del paesaggio per l'identità
culturale del nostro Paese deriva sicuramente dalle attestazioni di
notevole bellezza rilasciate non solo da importanti uomini di cultura,
ma anche dai racconti delle meraviglie (Mirabilia) fatti dai viaggiatori
che avevano frequentato per un motivo o per l'altro le nostre contrade.
Quello che più affascinava i visitatori in transito per la Penisola fin
dall'Antichità era il modo con il quale nel nostro Paese si era riusciti a
rispettare le bellezze naturali pur edificando città, porti, monasteri, ville
patrizie, ponti e strade.
LA TUTELA DEL PAESAGGIO IN ITALIA.
UN PO' DI STORIA
Seguendo tale concetto il paesaggio italiano, non solo quello
extraurbano, ma anche quello urbano diventò argomento o scenario di
dipinti (tele, affreschi, incisioni, ecc.), racconti, romanzi, diari di
viaggio; ma anche composizioni musicali.
Il paesaggio italiano è stato decantato in vari campi
dell'arte, come la pittura.
Grande merito nella raffigurazione del paesaggio italiano va
ai pittori vedutisti soprattutto Gaspar Van Wittel e Jakob
Philipp Hackert, che “inventarono” il tema della
raffigurazione dei paesaggi. Successivamente molti altri
pittori si sono interessati a questo argomento fra i quali i
pittori della Scuola di Posillipo
Il paesaggio italiano è stato decantato in vari campi
dell'arte, come i diari di viaggio.
I diari di viaggio diventano dei veri e propri racconti che
nelle varie epoche sono stati (come oggi diremmo) dei best
sellers.
Fra i viaggiatori che intrapresero il Grand Tour il più famoso
di tutti è sicuramente Johnn Wolfgang Goethe che nel suo
Italienische Reise (1817) si sofferma oltre che nelle
descrizioni di paesaggi anche nelle descrizioni delle
usanze dei luoghi che visita. Altri viaggiatori importanti
sono sicuramente Jean-Claude Richard de Saint-Non che
ci ha lasciato il Voyage pittoresque (1781-86).
Il paesaggio italiano è stato decantato in vari campi
dell'arte, come i romanzi ambientati nel nostro Paese.
Molti scrittori venuti in Italia per il Grand Tour, affascinati
dalla bellezza delle nostre città e dal nostro paesaggio, vi
ambientarono dei romanzi come è il caso di Marie-Henry
Beyle (Stendhal) con “La Certosa di Parma” (1838).
Ma la letteratura può essere un elemento di rafforzamento
dell'identità di un territorio; si ricordi il successo di
“Francesca e Nunziata” di Maria Orsini Natale edito
qualche anno fa (1995) dal quale è stata tratta anche una
versione cinematografica a cura di Lina Wertmüller
Il paesaggio italiano è stato decantato in vari campi
dell'arte, come le composizioni musicali.
Affascinati dal nostro paesaggio, dalle nostre città e
soprattutto dalle nostre tradizioni etnoantropologiche molti
compositori hanno tradotto in musica le loro impressioni
come è il caso di Pëtr Il'ič Čajkovskij che compose nel 1880
il famoso “Capriccio Italiano”. Di natura celebrativa per
alcuni ambiti di Roma invece le composizioni di Ottorino
Respighi (Le fontane di Roma, I Pini di Roma)
Descrizione di paesaggi attraverso le canzoni popolari
Descrizione dei paesaggi attraverso le canzoni popolari
PUSILLECO ADDIRUSO
Murolo - Gambardella
'Ncopp''o Capo 'e Pusilleco addiruso,
addó' stu core se n'è ghiuto 'e casa,
ce sta nu pergulato d'uva rosa...
e nu barcone cu 'e mellune appise.
...'Ncopp''o Capo 'e Pusìlleco addiruso.
E nu canario, canta na canzone
'a dint'a na cajola, appesa fore...
E ll'èllera, s'attacca a stu barcone,
comme nce s'è attaccato chistu core...
Quanno 'o sole p''o monte se n'è sciso,
chest'aria fresca se fa cchiù addirosa,
e torna da 'a fatica Angelarosa,
cu 'o fascio 'e ll'erba aret'ê spalle appiso...
...Quanno 'o sole p''o monte se n'è sciso!
Stámmoce attiente a 'o segno cunvenuto:
- Barcone apierto: Ce sta ancora 'o frato
- Perziana scesa: 'O frato se n'è asciuto...
e 'appuntamento è sotto 'o pergulato!...
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parte prima