Città di Mondovì progettazione e gestione Il progetto, attivo dall’anno scolastico 2006-2007, laboratori mette in campo una serie di che si svolgono presso le Scuole Superiori ed il Centro di Formazione Professionale Cebano Monregalese di Mondovì. la finalità del progetto Ci si propone di aumentare il livello di informazione e consapevolezza dei giovani circa i rischi legati al consumo di sostanze legali ed illegali: realizzare spazi di espressione e di confronto tra pari, relativamente alle proprie esperienze di divertimento e di rischio implicare nel percorso esperti competenti sui temi dei rischi per corrispondere alle domande di approfondimento portare gli studenti a possedere le informazioni, provenienti da fonti diverse, utili per la gestione dei rischi legati all’intrattenimento e alla socializzazione. la struttura dei laboratori La proposta di base per ogni classe prevede 4 incontri di 2 ore, da svolgersi a cadenza settimanale o quindicinale. Le fasi che compongono i laboratori sono le seguenti: una prima fase di ascolto, nella quale i giovani possono interagire sulle principali questioni legate alla loro crescita e ai temi della salute, lavorando sulle esperienze e sulle rappresentazioni del rapporto tra sé e i contesti di vita e di divertimento. una seconda fase in cui, a partire dalle esigenze di conoscenza e approfondimento che i giovani esprimono, si costruisce una attività di informazione ed elaborazione delle informazioni, in relazione al consumo di sostanze e di alcol, alle dipendenze e più in generale al ruolo delle sostanze nella vita e nella società odierna. Ciò può avvenire con gli operatori che conducono il laboratorio o attivando persone ad hoc (spesso operatori del Ser.T. e Forze dell’Ordine) una terza fase di passaggio del testimone alla scuola, luogo in cui gli studenti vivono un tempo lungo e significativo: tale fase avviene con un incontro di verifica che coinvolge gli Operatori che hanno svolto i laboratori, il Dirigente Scolastico e gli Insegnanti di riferimento. Dall’analisi dei percorsi svolti e dei loro esiti possono emergere esigenze di approfondimenti e sviluppi da portare avanti in collaborazione con i propri insegnanti e/o con altre risorse del territorio ed elementi per la programmazione dell’anno successivo. qualche numero… a.s. 2006-2007 a.s. 2007-2008 a.s. 2008-2009 a.s. 2009-2010 124 101 133 102 307 56 244 68 I.P.S.I.A. “F. GARELLI” – I.P.S.S.C.T. “M. BELLISARIO” 70 70 73 82 I.P.S.S.A.R. “G. GIOLITTI” 104 81 93 93 172 50 179 93 102 54 104 32 --26 --36 636 627 684 703 SCUOLE I.I.S.S. “G . CIGNA” I.T.C.G. “BARUFFI” I.I.S. “BECCARIA GOVONE” LICEO SCIENTIFICO “G. VASCO” Centro di Formazione Professionale CEBANO MONREGALESE Totale studenti coinvolti aspetti significativi vicinanza Con questo termine si intende quanto gli studenti dimostrano di sentire certe sostanze vicine alle loro vite, non necessariamente perché ne fanno uso personalmente, ma anche perché sanno e/o vedono che i loro amici le utilizzano o le hanno provate, o anche solo se ne sono incuriositi. La vicinanza con l’alcol è quasi totale: anche molti astemi trovano normale stare in compagnia di amici che bevono. Fanno numerosi riferimenti alla consuetudine quotidiana di bere alcolici da parte degli adulti e trasferiscono questa percezione positiva e di non dannosità anche alla modalità di assunzione che li caratterizza: birra e superalcolici in quantità notevoli, al sabato sera o in occasione di compleanni, feste di leva, ricorrenze particolari. Molti studenti utilizzano l’espressione “non bere” come sinonimo di “non ubriacarsi”, di conseguenza se si assumono una o due birre nella serata “non si è bevuto”. La vicinanza è piuttosto alta anche per il tabacco ed i cannabinoidi; seguono, con una frequenza molto più bassa, e non in tutte le classi, le pastiglie, il popper, gli “acidi”, i “funghetti”, la ketamina e la cocaina. L’eroina appare nei loro discorsi solo perché “ne parla la tv” o “ho visto un film”. aspetti significativi percezione della pericolosità L’alcol non è ritenuto dannoso in sé dalla quasi totalità dei ragazzi. Nessuno dei bevitori piuttosto regolari – che ingeriscono 4 o 5 unità alcoliche tutti i sabato sera, o comunque non meno di una volta al mese – si considera tale: ritengono che sia a rischio di sviluppare una dipendenza chi beve quotidianamente e chi beve “da solo”. foto ballo Molti di loro utilizzano a turno il “guidatore designato” che non beve e riporta a casa gli amici, oppure, data la giovane età, vengono trasportati dai genitori: ciò è positivo per la sicurezza sulle strade, ma rischia di focalizzare la percezione della dannosità dell’alcol solamente in relazione alla conduzione di veicoli, portando in secondo piano gli effetti fisici, particolarmente significativi, invece, nei giovani. aspetti significativi percezione della pericolosità In numero minore ma comunque significativo anche la cannabis è considerata non pericolosa, perché “non uccide e non dà dipendenza”, “lo fanno in tanti e non stanno male”. Numerosi studenti la considerano meno dannosa del tabacco. Molti giovani non la percepiscono come una sostanza illegale, fraintendendo la distinzione che la legge fa tra uso personale e spaccio. Tutte le altre sostanze, compreso il tabacco, vengono definite come dannose e pericolose dalla totalità degli studenti. valutazione degli incontri le opinioni oltre l’80% degli studenti degli studenti valuta interessante, utile e/o coinvolgente il percorso perché… Ha dato modo di parlare di argomenti spesso tabù Si è parlato di cose vicine a noi poco meno del 20% ha definito gli incontri noiosi, inutili, non coinvolgenti perché… Ho imparato cose che Aiuta a riflettere non sapevo sulle nostre scelte Ognuno di noi può dire la propria opinione, che può essere discussa con dati a noi forniti da chi è più esperto, in modo da vedere ogni sfaccettatura degli argomenti Io non fumo, non bevo e non mi drogo Queste cose non servono: chi si droga lo fa comunque Non penso di aver bisogno di una persona che mi dice di non drogarmi